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REGIONE LAZIO. Disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne per l'anno 2024 - CACCIA AL CINGHIALE. DOPO IL SUCCESSO DELLA PASSATA EDIZIONE TORNA LA "GRANDE BATTUTA AL CINGHIALE" NELLA RISERVA DI PISCIN DI POLVERE DOMENICA 17 MARZO 2024- CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

lunedì 23 ottobre 2017

Presenza e controllo numerico dei cinghiali. Riunione comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica

Si è tenuta ieri, 19 ottobre 2017, in Prefettura una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica con la partecipazione dei Sindaci di Rieti e Colli sul Velino, del Vice Sindaco di Poggio Bustone dei vertici delle Forze di Polizia e del Direttore della Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile allo scopo di approfondire le tematiche relative alla presenza dei cinghiali nell’area protetta e nei territori contigui. Il Comitato ha aderito alle azioni contenute nel Piano di programmazione degli interventi di controllo numerico del cinghiale (Sus scrofa L.) nella Riserva Regionale dei Laghi Lungo e Ripasottile – predisposto dalla Riserva e approvato dalla Regione Lazio – e nei due Protocolli operativi per la conduzione dei dispositivi di cattura e gli abbattimenti selettivi di cinghiale.
È stata, inoltre, unanime la condivisione sulla gradualità delle azioni: nel senso di iniziare con l’utilizzo dei recinti di cattura per poi continuare con l’attivazione dei piani di abbattimento. Nel caso di attivazione delle sessioni di abbattimento è stata rilevata e sottolineata la necessità di operare in coordinamento e collegamento con le Forze di Polizia, i Sindaci, per l’adozione di specifiche ordinanze, con gli Atc (Ambiti Territoriali di Caccia).
La Riserva incontrerà nuovamente gli Atc per concordare le modalità attuative dei citati Protocolli operativi. La Prefettura, infine, sensibilizzerà la Regione per la verifica di una proroga del calendario venatorio (esclusivamente per la caccia al cinghiale) nonché per la valutazione circa la possibile autorizzazione alla caccia al cinghiale anche nelle zone contigue all’area protetta.

giovedì 19 ottobre 2017

REGIONE LAZIO. Audizioni su Ara e Cinghiali in commissione Agricoltura.


In VIII commissione al Consiglio regionale questa mattina, l’assessore all’agricoltura Carlo Hausmann ha riferito su tre tematiche di attualità. In particolare per quanto riguarda la situazione dell’Ara Lazio, la società degli allevatori attualmente in liquidazione, i cui controlli sul bestiame sono stati ripristinati e ora si deve affrontare solo la questione dei 41 lavoratori dell’azienda, che è all’attenzione dell’assessore Valente. 
Poi la caccia al cinghiale, per la quale “le regole ci sono, ora vanno fatte rispettare”, ha affermato l’assessore.
Sugli altri temi dell’audizione, su Ara Giancarlo Righini (FdI) ha ricordato la questione degli stipendi arretrati, mentre Rosa Giancola (Insieme per il Lazio) ha chiesto che al tavolo ci sia anche lo Sviluppo economico, per tutelare le prospettive di reimpiego dei lavoratori. Purtroppo il ministero ha recentemente ridotto gli stanziamenti per i controlli sul bestiame, ha detto infine l’assessore, secondo il quale la soluzione resta quella rappresentata dall’integrazione dei servizi, che chiama in causa necessariamente l’Istituto zooprofilattico.
A proposito dei cinghiali, infine, Hausmann ha ribadito che gli ambiti territoriali di caccia (Atc) sono sovrani in materia di regole per la caccia al cinghiale, ma alla Regione spetta il controllo su tali enti. Proprio quel controllo che per Gaia Pernarella (M5s) non è stato efficace, finora: ma l’assessore ha replicato in proposito che la Regione ha ereditato le funzioni provinciali con solo una parte del personale. In ogni caso, la questione ha occupato fin troppo tempo cosicché è ormai tempo di applicare le regole, sempre tenendo presente che la caccia non è l'unica soluzione al problema dei cinghiali, ma va perseguito una soluzione complessiva, come raccomandato anche dagli organismi comunitari. Di questa la caccia è solo uno degli elementi, che si è cercato di potenziare attraverso introduzione di nuovi strumenti, come l’aggiunta del metodo della “girata” a quello della “braccata”.

mercoledì 18 ottobre 2017

REGIONE LAZIO, USI CIVICI. IL 10 DICEMBRE SI VOTA PER LE UNIVERSITA' AGRARIE

Con Decreto del Presidente della Regione Lazio ha formalmente indicato nella giornata di DOMENICA 10 DICEMBRE dalle ore 7:00 alle ore 23:00 la data per le elezioni per il rinnovo dei Consigli di Amministrazione delle Università Agrarie del Lazio ad esclusione di quelle interessate dal sisma.



Le Amministrazione che andranno al voto saranno le seguenti:

A.S.B.U.C DI ROCCASALLI DI ACCUMOLI 
A.S.B.U.C. DI S. ANATOLIA DI BORGOROSE 
A.S.B.U.C. DI S. GIORGIO DI AMATRICE
A.S.B.U.C. DI TORANO DI BORGOROSE 
UNIVERSITA’ AGRARIA DI CIVITELLA DI LICENZA 
UNIVERSITA’ AGRARIA DI CORESE TERRA 
UNIVERSITA’ AGRARIA DI GALLICANO NEL LAZIO 
UNIVERSITA’ AGRARIA DI ISOLA FARNESE   
UNIVERSITA’ AGRARIA DI POZZAGLIA SABINA 
UNIVERSITA’ AGRARIA DI TARQUINIA 

venerdì 13 ottobre 2017

Consiglio Regionale Lazio: Giovedi 19 ottobre audizione sul disciplinare gestione specie cinghiale

CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO 

 Audizione n°57 - giovedì 19 ottobre - ore 11:00 - sala: Latini

Invitato l'assessore all'Agricoltura Carlo Hausmann. 
Tema audizione:
Disciplinare gestione della specie cinghiale 
stagione venatoria 2017/2018.

mercoledì 11 ottobre 2017

Usi civici Lazio: Università Agrarie al voto entro il 10 dicembre

"Con riferimento all’interrogazione in oggetto, confermo che la struttura amministrativa regionale sta predisponendo tutti gli atti necessari al fine di garantire il regolare svolgimento delle consultazioni per il rinnovo dei consigli di amministrazione degli enti agrari nel Lazio e che queste presumibilmente si svolgeranno, attraverso il decreto, nella prima decade di dicembre".
Queste le parole dell'Assessore Refrigeri in risposta alla question Time del consigliere Daniele Sabatini, nella seduta odierna del Consiglio Regionale che, evidentemente non soddisfatto ha prontamente replicato:"L’anno non l’ha detto. Mi suggerisce, qualche collega, ma posso correttamente comprendere questo: che Tarquinia cui andrà a votare entro la prima decade del mese di dicembre 2017. Se così stanno le cose, assessore Refrigeri, nonostante debba censurare l’operato, vorrei capire, e lo capirò con una prossima interrogazione, chi ha dato mandato al commissario straordinario. Questo articolo di stampa dice infatti “la gestione commissariale – Assessore, la pregherei per venti secondi di ascolto – dell’Università agraria ha colto un altro obiettivo che si era prefissata all’atto dell’insediamento”. Chi si era prefissato? La Giunta regionale, o il commissario? E il commissario, in base a quale idea geniale del mattino presto si è alzato con la volontà di cambiare e modificare lo statuto di un ente? Chi ha conferito questo mandato? Di chi è la volontà politica di modificare un ente attraverso l’uso di un commissario straordinario? Assessore, le chiederemo lumi anche su questo...." 
Dopo Gallicano nel Lazio, Valmontone e Tarquinia...forse è il caso di dire che non sono più tollerabili zone d'ombra nella gestione degli Enti Agrari nel Lazio..

lunedì 9 ottobre 2017

Usi Civici Lazio. In Consiglio Regionale la discussione sulla vicenda dell'U.A. di Valmontone

Nella seduta del 4 ottobre scorso in Consiglio Regionale è stata discussa l'interrogazione del consigliere Malcotti in merito alla vicenda della DGR per il commissariamento dell'Ente U.A. di Valmontone e successivo annullamento in autotutela della stessa DGR.
Senza ripercorrere le varie fasi della vicenda, ampiamente descritte nei nostri post precedenti, andiamo subito al fulcro della questione.
Ancora una volta, come già successo per l'U.A. di Gallicano nel Lazio, gli uffici  regionali, ovvero quelli che dovrebbero vigilare sul regolare andamento degli Enti sottoposti, attraverso una serie di intricati ed ingegnosi espedienti interpretativi, si arrovellano per infittire ulteriormente la già spessa coltre di nebbia che avvolge la materia della gestione del vasto patrimonio demaniale regionale.
Il Consigliere Malcotti nel suo intervento spiega che: "...nella DGR viene invocato il testo degli Enti locali che prevede, per le dimissioni dei consiglieri comunali, dei consiglieri municipali, dei consiglieri delle aree metropolitane, la presenza fisica dei consiglieri e una procedura. Peccato che le università agrarie non sono classificate come Enti locali, ma sono delle associazioni e quindi rispondono, come dice il codice civile, al loro Statuto e poi, in assenza di procedure normate dallo Statuto, al codice civile." 
L'Assessore Buschini, dal canto suo, a risposta ribadisce che:"..dall’articolo 35 dello Statuto dell’Università agraria di Valmontone: dimissioni dalla carica di consigliere. Questo articolo stabilisce che le dimissioni consistono in una dichiarazione scritta del consigliere di rinunciare alla carica, indirizzate al Presidente. Devono essere assunte immediatamente al protocollo dell’ente, sono irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e sono immediatamente efficaci. Questo è l’articolo 35 dello Statuto. Come risulta evidente, tale disposizione appare piuttosto scarna nella sua formulazione, mancando completamente qualsiasi riferimento alla formalità da seguire per la presentazione delle dimissioni. A questa mancanza si può ovviare attraverso l’applicazione del successivo articolo 68 (“Norme finali e di rinvio”) del medesimo Statuto, il quale, al comma 1, prevede che “per quanto non espressamente previsto dal presente Statuto, si fa riferimento alle norme contenute nell’ordinamento generale in materia, rappresentate dal Testo unico dell’ordinamento degli enti locali, nonché quelle che in prosieguo saranno emanate”. Si ritiene, quindi, che la Giunta regionale – questo anche sulla base delle relazioni acquisite dall’assessore Refrigeri – abbia ben operato nel disporre l’annullamento della DGR n. 532, richiamando l’articolo 38, comma 8, del decreto legislativo n. 267/2000, essendo venuti meno i presupposti che avevano determinato il commissariamento dell’ente agrario, avvenuto con la deliberazione regionale del 9 agosto 2017, n. 532. Alla luce della ricostruzione giuridica che ho provato a sintetizzare, ma che è contenuta nella relazione, non si ritiene di dover intervenire per procedere alla revoca della deliberazione n. 554 che annullava, in autotutela, la deliberazione n. 532".


Senza entrare troppo nel merito della vicenda, dalle parole dell'On. Malcotti, ci sembra di capire che seguirà sicuramente un intervento alla magistratura. 

Dal canto nostro ci preme fare una riflessione.
Nella nostra iniziativa in merito all' aggiornamento dello STATUTO dell'U.A. di Gallicano nel Lazio (art. 8 e successivi) ci venne ribadito più volte che il vigente Statuto dell'U.A (peraltro mai approvato dalla Regione Lazio) era in netto contrasto con le norme vigenti in materia di Usi Civici e per questo motivo da aggiornare anche tenendo conto delle recenti sentenze a riguardo.
Ovviamente alle comunicazioni della Regione Lazio nessun atto è seguito da parte dell'Ente U.A. che ad oggi risulta non aver ottemperato in alcun modo alle prescrizioni dettate dagli uffici competenti....e nessun atto da parte della Regione Lazio che a suo tempo aveva "scaricato la palla" al Sindaco del comune di Gallicano nel Lazio (da aprile dimissionario, ndr).....insomma, forse vale proprio il detto..."il cane che si morde la coda"....o forse " non svegliare il cane che dorme.."

DUE PESI E DUE MISURE??????

Non possiamo affermarlo con certezza ma le due note che alleghiamo di seguito (da parte di due distinte  direzioni regionali) ovviamente non ci chiariscono le idee, anzi.....

Direzione Agricoltura
Direzione Agricoltura


Direzione Enti Locali