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REGIONE LAZIO, NOMINATI I PRIMI COMMISSARI STRAORDINARI DEGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA - CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

martedì 31 agosto 2021

A FIUMICINO, L’UNIONE CACCIATORI CINOFILI E CONFAVI INSIEME PER LA CULTURA RURALE


Sabato 28 agosto si è svolto presso la sezione dell’UNIONE CACCIATORI CINOFILI di Fiumicino, un interessante incontro con il Presidente del circolo, Giovanni Bello ed il referente per il Lazio della CONFAVI, Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane, Gabriele Milani. 

Il Circolo Cacciatori e Cinofili di Fiumicino, un gruppo che si è da subito mostrato decisamente coeso, ha alle spalle anni di interessanti ed impegnative attività di salvaguardia dell’ambiente e soprattutto iniziative volte alla promozione di tutte le attività legate al mondo rurale, ed in particolare l’attività venatoria. 

Il Presidente Giovanni Bello nelle battute iniziali dell’incontro ha evidenziato alcune tra le tante azioni intraprese a tutela di tutti i cacciatori come l’ottenimento dei permessi necessari per l’attraversamento dell’area protetta che si estende tra Palidoro e Capocotta grazie alla proficua collaborazione con il Comune di Fiumicino e quello della Capitale, ma anche il corso di coadiutore in attività di controllo della specie cinghiale con ben 27 operatori specializzati e qualificati nel solo Comune di Fiumicino, che sapranno dare pieno supporto alle Autorità competenti per la gestione e controllo della fauna selvatica. 

Durante l’incontro sono stati diversi i momenti di acceso dibattito tra i presenti soprattutto quando si è giunti a parlare della mancata preapertura e sulle numerose problematiche legate alla gestione dell’attività venatoria in particolare nell’Ambito Territoriale Roma 2. 

Il referente per il Lazio della Confavi, Gabriele Milani, ha preliminarmente chiarito molti aspetti caratterizzanti delle varie problematiche soffermandosi in modo particolare su quella che per certi versi è la situazione più controversa di tutti ovvero la continua sottrazione di territorio vocato all’attività venatoria con l’istituzione di Parchi e Riserve che si presume abbiano superato di molto il 30% imposto dalla Legge 157/92. Il problema della Parcomania dilagante è stata più volte rimarcata anche dall’Associazione ACR (Associazione per la Cultura Rurale) che ha fatto notare alle istituzioni come in molte regioni italiane la percentuale di territorio sottratta all'esercizio venatorio ha superato di molto il 30% massimo previsto dalla legge statale n. 157/92 chiedendo un ricalcolo delle superfici che devono essere riportate nei limiti di legge. 

Le varie attività del Circolo Cacciatori e Cinofili (visite mediche per rilascio/rinnovo porto di fucile, visite medico legali, rinnovo patente, corsi sulla sicurezza e molto altro ancora) unitamente alla concreta e fattiva collaborazione con Confavi ed ACR sapranno dare nuovi impulsi e concreti risultati in favore di tutte quelle realtà impegnate nella tutela e nella valorizzazione della natura e dell’ambiente e di ogni attività mirante a favorire la conservazione e la corretta gestione del patrimonio faunistico e di quello ambientale. 

In un momento storico come quello che stiamo vivendo la futura collaborazione tra le tre realtà associative porterà così nuove idee e progetti per promuovere, sensibilizzare e sviluppare ogni utile iniziativa per salvaguardare usi, costumi e tradizioni della Cultura Rurale a Fiumicino e comunque per l’intero territorio Regionale. 




venerdì 20 agosto 2021

ALLEVATORI.AGRICOLTORI E CACCIATORI. OCCORRE UN CAMBO DI PASSO.

Agricoltura e attività Venatoria. Gli Allevatori e Agricoltori sanno benissimo che solo con l'unione di tutte le categorie portatrici della Cultura Rurale è possibile quel
cambio di passo tanto opportuno quanto necessario.
La L.157/92, Legge sulla Caccia, riconosce sette associazioni venatorie: FIdC, ANUU, ANLC, Enalcaccia, Arci Caccia, Italcaccia e EPS.
A loro rivolgiamo il nostro invito a voler ricostruire quel sano rapporto di fiducia tra cacciatore e agricoltore, tra cacciatore e cittadino, tra cacciatore e istituzioni.
A loro rivolgiamo l'invito a voler ristabilire regole trasparenti all'interno degli ATC, organi importantissimi per la gestione del territorio vocato alla caccia e di tutto quel territorio agro-silvo-pastorale di cui tanti agricoltori e allevatori della nostra Regione vanno fieri, sui quali investono risorse economiche e tanta fatica.
Alle Dirigenze delle Associazoni Venatorie riconosciute chiediamo, attraverso i loro delegati, Presidenti di circolo, Presidenti provonciali e Regionali, di dimostrare di avere, oltrechè a cuore la passione di tutti i propri iscritti, anche e soprattutto il coraggio di rimarcare l'importanza della trasparenza nell'operato dei propri rappresentanti e ridare trasparenza soprattutto a tutti gli ATTI di Gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia.
Non è più tollerabile che le varie rappresentanze delle AA.VV non abbiano trovato il modo per richiedere agli organi dirigenti dell'ATC RM2 e la pubblicazione dei BILANCI E DI TUTTE LE DELIBERE INERENTI INVESTIMENTI DI FONDI PUBBLICI.
Noi crediamo ancora nella possibilità di aprire un dialogo costruttivo con tutte le realtà portatrici della Cultura Rurale, ma oltremodo siamo convinti che per "essere associazioni riconosciute" non basta solamente un logo, occorre chiarezza e soprattutto volontà di cambiare davvero le cose.
Non è più tempo di slogan!

martedì 17 agosto 2021

INCENDI LAZIO, FIRMATO LO STATO DI CALAMITA' FINO AL 30 SETTEMBRE

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha firmato la dichiarazione dello stato calamità naturale sull’intero territorio regionale per la grave recrudescenza degli incendi di questi ultimi giorni, fino al 30 settembre. 

Dal 2 agosto, infatti, sono stati gestiti dalla sala operativa regionale quasi 600 incendi che hanno richiesto, in soli 10 giorni, oltre 320 ore di volo degli elicotteri regionali e circa 1.200 interventi del volontariato di protezione civile specializzato nell’attività antincendio.

Gli ultimi incendi di Tivoli e Fara in Sabina – commenta il direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, Carmelo Tulumello - sono solo la punta dell’iceberg di un’emergenza che, complice il grande caldo, non accenna ad attenuarsi. La parte meridionale della regione Lazio è quotidianamente assediata da decine di incendi ogni giorno e il volontariato di protezione civile, con la collaborazione dei vigili del fuoco, è impegnato quotidianamente con centinaia di unità. Lo stato di calamità – continua Tulumello - è finalizzato al richiedere al Governo provvedimenti straordinari per potenziare ulteriormente la capacità di contrasto degli incendi e risorse per ristorare amministrazioni, operatori economici ed agricoltori pesantemente danneggiati dagli eventi di questi giorni. Proprio per la grave situazione dei danni arrecati dal fuoco e dallo stress cui sono sottoposti uomini e mezzi, la dichiarazione dello stato di calamità si estende fino al 30 settembre, termine del periodo di rischio previsto per il territorio regionale”.



lunedì 16 agosto 2021

CONTRIBUTO SERVITU VENATORIA. A SETTEMBRE LA DETERMINAZIONE DELLE QUOTE IN FAVORE DEI PROPRIETARI O CONDUTTORI DI FONDI.

Con l'approvazione della Legge regionale n.12 del 13 agosto 2011 è stato approvata anche la modifica dell'art.31 della L.R. 17/95 in merito al contributo per servitù venatoria.
Come Confederazione FederFauna ci eravamo già interessati da tempo sulla problematica, poi ripresa in un interrogazione da parte del Presidente della IV Commissione Agricoltura ed infine la settimana scorsa approvata definitivamente dal Consiglio Regionale del Lazio.
Si tratta di un provvedimento già previsto dal normativa nazionale sulla Caccia (L.157/92) ma mai attuato dalla Regione Lazio. I proprietari terrieri e i conduttori di terreni agricoli che hanno sottoscritto un regolare contratto di affitto possono avvalersi dell’articolo 15, comma 1, della Legge 157 dell’11 febbraio 1992 per avere detto contributo. Un contributo spettante per legge per gli ultimi 10 anni più gli interessi. che non intaccherà minimamente le casse pubbliche poiché derivante dalla tassa di concessione regionale che, ogni anno, paga ciascun cacciatore.
Al contributo possono accedere tutti i proprietari o conduttori di terreni inclusi nella TASP (territorio agro silvo pastorale) e perciò nel piano faunistico venatorio (regionale o provinciale) come terreno utilizzabile a fini venatori, che non vi siano divieti di caccia (oasi di protezione o parco naturale o riserva naturale o fondo chiuso). Nel caso in cui il terreno sia incluso in azienda faunistico venatoria, è dovuto, invece, un contributo/indennizzo direttamente da parte del titolare dell’azienda. In questo caso, ancorché sul fondo sia possibile esercitare la caccia, l’indennizzo andrà richiesto al titolare dell’azienda.
Con l'approvazione del Collegato al Bilancio 2021 sono state acclarate le negligenze delle Regioni che dal 1992 pur incassando le tasse dei cacciatori non hanno mai applicato quanto disposto da legge Statale, favorendo la nascita di annosi attriti tra la categoria degli agricoltori e quella dei cacciatori che invece hanno da sempre rappresentato e rappresentano tuttora una inesauribile fonte di conoscenza ed una concreta forma di tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente e di ogni attività mirante a favorire la conservazione e la corretta gestione del patrimonio faunistico e di quello ambientale.
A settembre la Regione Lazio comunicherà le quote spettanti e le modalità di richiesta del contributo. 


sabato 14 agosto 2021

LA REGIONE LAZIO APPROVA LE MODIFICHE ALLA L.R. 17/95 SULL FAUNA SELVATIVA

Legge Regionale 11 agosto 2021, n. 14

MODIFICHE ALLA L.R. 17/95


CINOFILIA – Consentito l’addestramento di cani da seguita per la specie cinghiale nelle ZAC fino a 100 ettari opportunamente recintate secondo le indicazioni impartite dalla Direzione Agricoltura


SERVITU’ VENATORIA – Entro il 30 settembre la Regione determinerà la quota di onere alla quale si provvederà con il gettito derivante dalla tassa di concessione regionale ed entro il 31 dicembre 2021 la Regione adotterà il Regolamento per stabilire le modalità di erogazione nei confronti di proprietari o conduttori di fondi ricadenti nel Piano Faunistico


CINGHIALE – La specie sarà cacciabile dal 1° ottobre al 31 dicembre;


RECUPERO CAPI FERITI – sarà consentito l’utilizzo di UN SOLO CANE DA TRACCIA ABILITATO ENCI CON CONDUTTORE ABILITATO DALLA REGIONE anche nei giorni di silenzio venatorio. Le spoglie dell’animale recuperato sono di proprietà del cacciatore che l’ha ferito;


ORARI - La caccia sarà consentita da DUE ORE prima del sorgere del sole fino al tramonto. La caccia di selezione agli ungulati è consentita fino ad un'ora dopo il tramonto.


PIANI DI CONTROLLO – La Regione provvederà all’approvazione dei Piani di Controllo proposti ed attuati dagli ATC, dai titolari di concessione ed autorizzazione degli istituti a gestione privata della caccia e dai Comuni (per quelle aree non ricadenti nelle superfici agro-silvo-pastorale). Gli interventi di controllo sono praticati dalle Guardie dipendenti delle provincie e della Città Metropolitana. I capi abbattuti sono a totale carico dei soggetti che hanno effettuato l’intervento, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie.


ALLEVAMENTO E AGRICOLTURA: La Regione sostiene tutti gli agricoltori e Allevatori per l’installazione di recinzioni, cani da guardiania e dissuasoti notturni.



COMMISSIONI ESAMI – Previsto un gettone di presenza ed eventuali rimborsi spesa per i componenti delle commissioni 

giovedì 5 agosto 2021

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martedì 3 agosto 2021

REGIONE LAZIO, MODIFICHE ALLA L.R. 17/95 - GESTIONE DELLA FAUNA SELVATICA.

In questi giorni è in corso in Consiglio Regionale, la discussione sulla proposta di L.R. n° 294 che prevede   modifiche ad alcune leggi regionali in particolare quelle in materia di agricoltura e caccia.

Sulla proposta di modifica della L.R. 17/95 sono stati presentati 14 emendamenti e 3 sub emendamenti da parte dei consiglieri regionali.

In particolare vogliamo riportarne alcuni tra i principali per evidenziare, qualora ve ne fosse ancora motivo, le fondamentali differenziazioni di approccio culturale in materia rurale ed in particolare per l'attività venatoria.


Alla luce dell'attuale normativa vigente, ed in considerazione della seria problematica legata alla presenza massiccia di fauna selvatica in ambienti urbani, i consiglieri regionali, attraverso  i loro emendamenti, hanno voluto apportare il proprio contributo per arrivare, (questo lo speriamo davvero) ad una modifica della L.R.17/95 che tenga conto in modo particolare della necessità di una  razionalizzazione della spesa pubblica e soprattutto riporti al centro della discussione il ruolo fondamentale dei Portatori della Cultura Rurale, unici e veri custodi dell'ambiente.

Di seguito un estratto degli emendamenti presentati.

Per il consigliere CACCIATORE (Ex M5Stelle ora Europa Verde), in merito alla gestione della fauna selvatica è prioritario demandare agli ATC ed ai Comuni la possibilità di proporre ed attuare i piani di controllo ricomprendendo negli stessi anche tutte quelle “aree ricadenti in ambiti urbani” escludendone però la partecipazione dei cacciatori.

Per il consigliere  MINNUCCI (PD) la priorità invece è quella di definire i criteri e le modalità per la destinazione dei capi catturati o abbattuti, con la possibilità di destinarne una quota ad attività di beneficenza alimentare.

Per i consiglieri SIMEONE, CAPOLEI,CAVALLARI (Lega, Forza Italia) è necessaria una modifica del comma 2, art. 17, che impone che "le zone addestramento cani (ZAC), di superficie tra cento e cinquanta ettari, è consentito l'addestramento dei cani da seguita, opportunamente recintate, secondo le indicazioni impartire dalla Commissione regionale competente.

I consiglieri BLASI, PERNARELLA, PORRELLO (M5S) rimarcano il ruolo fondamentale della Regione a cui chiedono sia il compito di provvedere al controllo della fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia.

Per il GRUPPO LEGA i piani di abbattimento dovrebbero essere esclusivamente  "coordinati" dalle guardie dipendenti delle province e dalla città metropolitana di Roma capitale.

Per i consiglieri RIGHINI, GHERA, AURIEMMA,PIROZZI (FRATELLI D'ITALIA) i Piani di abbattimento devono essere attuati dalle Guardie dipendenti dalle Provincie e dalla Città metropolitana di Roma Capitale, e qualora necessario, da selecontrollori iscritti all'Albo regionale.

Distanti dal problema della gestione della fauna selvatica i consiglieri LA PENNA e MATTIA (PD) che hanno proposto la modifica dell'art. 34 della L. 17/95 prospettando l'anticipo dell'apertura alla caccia al cinghiale al 1° ottobre e chiusura anticipata al 31 dicembre demandando poi alla Regione la possibilità di introdurre ulteriori divieti per quanto concerne l'addestramento dei cani.

Insomma, la discussione della modifica all'art. 24 della Proposta di Legge che approderà in consiglio regionale  nei prossimi giorni, sembra essere più che mai interessante. 
Nuove occasioni di approfondimenti ci attendono soprattutto perchè a nostro modesto parere non è stato minimamente evidenziato l'annoso problema dei risarcimenti danni a favore degli agricoltori ed allevatori della nostra regione e soprattutto perchè ancora una volta il ruolo del cacciatore è sempre più relegato a mero spettatore, con buona pace delle AA.VV......

AD MAIORA



ASSOCIAZIONE PER LA CULTURA RURALE, MANIFESTAZIONE ALL’EMICICLO: ATTIVITÀ IN AREE PROTETTE AL COLLASSO


L’AQUILA – L’associazione per la cultura rurale (Acr), il giorno 4 agosto, alle ore 10 scenderà in piazza, davanti il palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila, “per dire basta ai numerosi soprusi che fino ad oggi hanno portato al collasso le attività ricadenti nelle aree protette”.

Alla manifestazione – si legge in una nota – aderiranno tutti i portatori di interesse dai cercatori di funghi e tartufi, cacciatori, agricoltori, allevatori e apicoltori, e verranno esposti i prodotti della nostra regione “al fine di far capire che noi siamo quelli che veramente vivono e conservano l’ambiente creando ricchezza e reddito”.

È arrivata l’ora di riscattarci la dignità che per anni c’è stata usurpata da ambientalisti sulla carta che continuamente sferrano attacchi ingiustificati nei confronti di chi lavora e tutela l’ambiente”.


Fonte: www.virtuquotidiane.it