NEWS

REGIONE LAZIO. Disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne per l'anno 2024 - CACCIA AL CINGHIALE. DOPO IL SUCCESSO DELLA PASSATA EDIZIONE TORNA LA "GRANDE BATTUTA AL CINGHIALE" NELLA RISERVA DI PISCIN DI POLVERE DOMENICA 17 MARZO 2024- CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

martedì 18 agosto 2015

Usi Civici Regione Lazio: la macchia si allarga e la Regione diffida....

Ed alla fine le varie segnalazioni, formali e non, che il nostro gruppo (Nuova Agraria) sta portando avanti da diversi mesi hanno avuto, purtroppo, puntuale conferma.
L’epilogo ovvio è una lettera con cui la Regione intima e diffida l’Ente Agrario ad annullare gli atti connessi nonché ritiene necessario trasmettere il fascicolo degli atti alla Procura Regionale della Corte dei Conti, all’Avvocatura Regionale ed alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Velletri per le valutazioni di circostanza. Ennesima squallida storia di personaggi che operano in barba alle leggi ed alle normative vigenti.
Gli aspetti inquietanti sono essenzialmente due:
spesso e volentieri abbiamo tacciato di incompetenza chi è stato chiamato a gestire l’Università Agraria ma questa volta c’è qualcosa che va oltre la semplice ignoranza: c’è “dolo”. Sbagliare si può, tutti lo facciamo, ma l’errore di cui parliamo era stato a più riprese e nelle opportune sedi evidenziato quindi, chi doveva decidere,era perfettamente cosciente che stava dando il proprio assenso a procedimenti illegittimi.
La domanda è: cui prodest? Prima si dà vita ad una gara senza alcuna autorizzazione della Regione come se il terreno fosse di proprietà privata e non demaniale. Poi si fa ricorso al TAR del Lazio contro la determinazione della Regione che, a tutela degli interessi dell’Ente Agrario e dei cittadini che rappresenta, impone di fissare la base d’asta ad un prezzo maggiore rispetto a quello fissato dal buon Pizzuti. Infine con i soldi pubblici si pagano gli avvocati per difendere questa follia amministrativa. Ora, se le Procure avvieranno procedimenti contro l’Ente Agrario, chi difenderà e con quali soldi questi alquanto incauti Amministratori?
L’altro aspetto che occorre sottolineare è che adottare queste procedure rappresenta la normalità per questa Amministrazione. Questo è solo l’apice di un iceberg fatto di provvedimenti discutibili se non illegittimi, una policy che normalmente viene adottata anche in seno all’Amministrazione Comunale, l’altra faccia della stessa moneta. Ricordiamo che il Presidente Pizzuti è uomo del Sindaco Latini.
Ci chiediamo se un fatto così grave che alimenta i già tanti luoghi comuni contro la politica, non imponga al Presidente dell’Università Agraria di fare un passo indietro e rassegnare le proprie dimissioni. Di sicuro noi ci attiveremo per individuare tutti i responsabili di questa vicenda ed in particolare, oltre al Presidente, tutti gli Assessori ed i Consiglieri che hanno contribuito con il proprio voto favorevole a questa vergognosa vicenda e faremo di tutto affinché paghino a spese proprie per aver arrecato danno erariale all’Ente che stanno amministrando. Poi, come al solito, continueremo a vigilare e denunciare in qualsiasi sede tutto quello che riteniamo contrario ad una buona amministrazione.
L’ennesima dimostrazione che i dubbi che solleviamo sono fondati e non si fa caccia alle streghe per demagogia politica.


Fonte: lanotiziah24

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO


Ricordate il cinghiale PIERO?.....

Agosto 2009. Calda estate, dove è massima l'allerta incendi, dove le discariche ai bordi delle strade aumentano ed i controlli diminuiscono. Estate 2009, l'estate di Piero, il cinghiale.
Lo ricordate? Era il mese di maggio 2009 quando Piero, passeggiando liberamente su Via Carso Mignanego all'estrema periferia di Genova fu catturato dalla Polizia Provinciale di Genova e "tradotto" presso un recinto dell'Associazione Amici degli animali abbandonati.
Piero era un cinghiale buono (a detta di alcuni suoi amici animalisti) perchè si faceva accarezzare come un cagnolino...ma la tensione era alta a Genova e ciò era bastato a placare gli animi agitati di chi si opponeva all'azione per liberare le alture di Genova dalla pericolosa presenza di questi grossi suidi.
Poi nel mese di Agosto un nuovo blitz animalista (non è la prima volta che questi “attivisti” agiscono in questo modo) ha liberato il cinghiale.
Piero è di nuovo libero!! Libero da cosa? Libero dai rischi di incidenti stradali, libero di avvicinarsi nuovamente ai centri abitati e quindi nuovo essere catturato con dell'anestetico? (operazione peraltro pericolosa per la salute dell'animale).
I personaggi Disneyani, candidi e amorevoli, sono lontani anni luce dalle sorti che attendono Piero...e questo forse lo sanno bene anche quei personaggi (talvolta incappucciati) che danneggiando ed insultando danno sfogo alle loro repressioni  mettendo in pericolo non solo l'incolumità altrui e quella dell'animale stesso, ma aggravando l'impatto della spesa pubblica per la gestione della fauna..e tutto è assai paradossale quando si parla di risorse economiche, di gestione della fauna selvatica, di ripopolamenti e catture, di abbattimenti e conservazione....
Piero, forse tu non sai che in Italia ci sono più Associazioni Animaliste che veri cacciatori, e la maggior parte di esse è sempre più occupata a ritagliarsi un piccolo spazio pubblicitario che che difendere il benessere animale. 
Piero, sei fortunato perchè non conosci l’enorme business dei canili...ma forse qualcuno, pensando al tuo posto, ha creduto bene di tagliare le griglie della gabbia dove eri momentaneamente confinato e di “umanizzarti” rendendoti nuovamente libero...
In questi giorni a Roma, come in molte cittadine d'Italia, tanti piccoli e grandi "Piero" gironzolano nelle strade trafficate alla ricerca del recinto di Piero, nella speranza che grufolare nel verde di un parco naturale sia molto meglio di atroci e inutili sofferenze ai bordi di una strada. Per favore, non chiamatemi animalista.




giovedì 13 agosto 2015

RANDAGISMO E INCENTIVI ALLE ADOZIONI. QUELLO CHE REALMENTE SUCCEDE...

RIPORTIAMO INTEGRALMENTE LA LETTERA INVIATA DA ASSOCANILI AL MINISTERO AFFINCHE INTERVENGA SU SOSPETTE MODALITA' DI INCENTIVAZIONI.









        
    Spett.-le   Ministero della Salute
......
.......


Oggetto: Incentivi Adozioni -


Facendo riferimento all’incentivo in denaro che alcuni Comuni, mettono in atto, per l’adozione di cani randagi catturati, ci permettiamo di elencare una serie di considerazioni  in merito all’iniziativa, che, tra l’altro, riteniamo non risolutiva, e dannosa rispetto al fatto che potrebbe finalizzare l’adozione ad un fatto di mera convenienza economica piuttosto che ad una consapevole scelta. Nelle considerazioni appresso elencate si vogliono  rappresentare i vari aspetti rispetto ad una serie di meccanismi con finalità in ordine ai metodi, finalità scopi e conseguenze.

1.  L’adozione, riferendosi ad un essere senziente (“essere che percepisce e comprende quello che avviene”), non può essere che “cosciente“, per cui non si capisce come ciò possa avvenire, in molti casi, PER DELEGA ( scritta su pezzi di carta senza ufficialità di alcun tipo) e senza che, molte volte chi adotta, possa mai aver visto il cane;

2.   L’adozione di un cane comporta l’assunzione di precise responsabilità dettate dalla normativa vigente (vedi Codice Civile e Leggi sulla tutela del benessere animale, nel particolare Legge 281/91, nonché Leggi Regionali).

3.Il risultato di un' adozione dipende, solo e sempre, da processi di informazione, formazione, compatibilità del binomio e SUCCESSIVE VERIFICHE. E’ parte essenziale incaricare personale professionalmente qualificato che aiuti gli interessati nella scelta del cane secondo caratteristiche psichiche e fisiche, all’ambiente, alla composizione, all’esperienza e alle aspettative della famiglia adottante.

4.La ricerca di una famiglia per i cani randagi costituisce uno dei punti cardine della lotta al randagismo, ma NON PUÒ E NON DEVE ESSERE MOTIVO DI CONVENIENZA PER L’ASPIRANTEL’incentivo non può essere di carattere economico poichè potrebbe innescare possibili fenomeni di speculazione tenendo conto che esiste l’attuale gravissima problematica della tratta dei cani la cui destinazione è spesso (troppo) verso paesi dove non esistono strumenti di controllo come anagrafe canina o leggi che non tutelano il benessere degli animali. Inoltre la convenienza potrebbe esaurirsi con l’esaurirsi dell’incentivo stesso. La possibilità economica, di scegliere, nonchè, necessaria per accudire un cane, deve esserci a prescindere e non può dipendere da opportunità temporali.

5. E' necessario prevedere un SISTEMA DI CONTROLLO E MONITORAGGIO applicabile nel tempo, che garantisca il miglioramento del reale benessere del cane adottato, specie se il cane viene adottato fuori provincia, peggio fuori regione o al di fuori dal confine nazionale.

In particolare sembrerebbe che, nell' ambito del territorio nazionale, persone singole e/o per conto di associazioni animaliste, stiano alimentando il fenomeno del commercio di cani randagi.

Le modalità adottate sono sempre le stesse :

1)      richiedere ai Comuni, a mezzo dell' associazione animalista a cui appartengono, campagne finalizzate alla concessione di un CONTRUIBUTO PRO-ADOZIONE, garantendo alle amministrazioni un risparmio in denaro;

2)      proporsi ovviamente come PROMOTORI,  CONTROLLORI GARANTI E .......  BENEFICIARI DI PROGETTI,  per i quali si stipulano convenzioni con elargizione di denaro;

3)      ADOTTARE SINGOLARMENTE O PER CONTO DELL' ASSOCIAZIONE O PER DELEGA i cani presenti nei canili convenzionati con l'ENTE pubblico che ha sposato il "Progetto", trasferendo i cani in strutture il più delle volte nemmeno censite ( stalli). A tal proposito si fa presente che la frequenza di adozioni effettuate da NOMINATIVI RICORRENTI, (si parla, per il 2012, anche di n. 15/20 cani adottati da un unico nominativo e n. 8/10 per delega allo stesso nominativo) è tale che allarma, dal momento che un tale numero di cani dovrebbe quantomeno essere stabulato in apposita struttura autorizzata,  a tutela del benessere animale o essere garantito da una posizione economica e abitativa, auspicabilmente “ agiata” da parte chi ne fa richiesta ;

4)     riscuotere il contributo;

5)    reinserire, in alcuni casi, il cane nel circuito delle adozioni ( facebook, ecc.) nei giorni successivi. ( sindrome di “svanimento di amore ed interesse”, che dimostra che la compatibilità del binomio, necessaria e opportuna valutazione nell’atto dell’adozione, non è presa in considerazione, recando, pertanto, un grave probabile disagio al cane).
Ovviamente, anche in questo caso, il CONTROLLORE È ANCHE  IL CONTROLLATO e dunque non si procede ad effettuare controlli pre affido nè tantomeno ( ovviamente) post affido; LA BONTÀ DELLE ADOZIONI NON PUO’ ESSERE GARANTITA DALLA STESSA ASSOCIAZIONE CHE SI DEFINISCE "ANIMALISTA" e non può bastare la sola etichetta che per autoreferenzialità garantisce “ a prescindere”. 

Le adozioni non sono e non devono essere un obbiettivo numerico in un circuito di competizioni tra gruppi che ignorano, i bisogni, le esigenze ed i percorsi che necessitano ad un cane affinchè l’ adozione abbia il giusto successo.Questo principio ha innescato un meccanismo di costituzione di Associazioni travestite i cui obbiettivi guardano più al mercato economico che ad un costruttivo contributo volontario finalizzato alla risoluzione del problema.

Merita ricordare che già il Ministro della Sanità, Garavaglia, con Circolare 12 agosto 1993 , n. 33, Esportazione di cani randagi“. (G.U. Serie Generale, n. 230 del 30 settembre 1993), definiva che (testuale) :
“……Inoltre nelle modalita' di cessione degli animali, occorre una valutazione attenta relativamente alle garanzie di buon trattamento che i privati devono assicurare o nel caso si tratti di associazioni protezionistiche relativamente all'affidabilita' delle stesse. Sarà opportuno non cedere cani conto terzi ma direttamente all'interessato, valutando le motivazioni delle richieste caso per caso, e limitando, se occorre, il numero dei cani ceduti per persona, come pure non cedere cani in tempi differenti alla stessa persona se non dopo aver accertato o fatto accertare lo stato degli animali precedentemente prelevati. Egualmente con particolare cautela devono essere considerate le richieste che pervengono da parte di persone non residenti o addirittura residenti all'estero. Si ravvisa l'opportunita' di segnalare a questo Ministero, per esperire le necessarie indagini i casi sospetti soprattutto in relazione a cessioni o a richieste di cessioni ricorrenti nel tempo da parte della stessa persona o dello stesso Ente.”
          
  In merito a quanto sopra ,  invitiamo la S.V.,  ad intervenire in merito alla questione affinchè azioni, anche se di legittimo e sensibile intento da parte delle Amministrazione, non siano strumento adottato per interessi tutt’altro che a favore del benessere degli animali in questione .

Sicuri di un riscontro alla presente, approfittiamo per inviare i più cordiali saluti.

lunedì 3 agosto 2015

BAGNOREGIO. LA REGIONE LAZIO DECRETA LO SCIOGLIMENTO DELL'UNIVERSITA' AGRARIA..

Con Decreto T00130 del 15 luglio 2015 il presidente della Regione Lazio ha disposto lo scioglimento dell'Università Agraria di Bagnoregio (VT).
In breve, a seguito della deliberazione dell’Assemblea degli utenti dell’Università Agraria di Bagnoregio è stata approvata la relazione storico giuridica presentata dall’agronomo incaricato ai fini dello scioglimento dell’Università Agraria di Bagnoregio ai sensi dell’art. 25 della legge del 16 giugno 1927, n. 1766 e dell’art. 62 del regio decreto del 26 febbraio 1928, n. 332 con la ricognizione delle proprietà da trasferire al Comune di Bagnoregio;
Le proprietà dell'Università Agraria sono state trasferite direttamente al Comune che ne gestirà il vasto patrimonio.
Sembrano essere davvero lontani  quindi i giorni nei quali si discuteva animatamente in Regione Lazio sulla sulla proposta di legge di riordino degli enti agrari. 
Ma lo scioglimento di questi Enti, ed il trasferimento delle competenze ai Comuni rappresenta davvero la soluzione ai problemi??
Noi abbiamo qualche dubbio......