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REGIONE LAZIO, NOMINATI I PRIMI COMMISSARI STRAORDINARI DEGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA - CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

martedì 21 dicembre 2021

REGIONE LAZIO, ARRIVANO GLI INDENNIZZI PER I DANNI DA FAUNA SELVATICA!

Arrivano finalmente i primi indennizzi per i danni causati dalla Fauna Selvatica. Noi di Federfauna ci eravamo già interessati del problema lo scorso ottobre (DANNI E INDENNIZZI) quando attraverso una nostra nota abbiamo sensibilizzato gli uffici regionali ad un sollecito quanto risolutivo intervento.

Oggi arrivano i primi indennizzi, riferiti all'annualità 2019, per tutti gli Ambiti Territoriali di Caccia della nostra Regione per un importo complessivo di €. 280.000,00, tenendo ben presente che ai sensi dell’art 4 della L.R. n. 4 del 16.03.2015 l'indennizzo dei danni causati dalla fauna selvatica è riconosciuto, in via prioritaria, a favore degli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile iscritti nel registro delle imprese, con particolare riferimento ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. 

La Regione Lazio quindi ha riconosciuto l’indennizzo per i danni arrecati dalla fauna selvatica alle colture agricole e allevamenti zootecnici relativi all’annualità 2019, nella percentuale di indennizzo, pari al 33,9121% dell’importo ammissibile.

FEDERFAUNA RIMANE A DISPOSIZIONE DI TUTTI GLI ALLEVATORI E AGRICOLTORI PER OGNI EVENTUALE ASSISTENZA.


venerdì 17 dicembre 2021

Latte: campagna di comunicazione a sostegno della filiera

"Prosegue l'impegno della Regione Lazio di valorizzazione della distintività e peculiarità delle produzioni made in Lazio e del KM 0, della filiera produttiva regionale del latte, del benessere animale e dei suoi impatti positivi sulle specie allevate, sull’intero comparto produttivo e sull’ambiente”, lo dichiara in una nota l'Assessora all’Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della cultura del cibo, pari opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati, che aggiunge: “Nello specifico, abbiamo approvato oggi in Giunta una delibera che stanzia circa 120.000 euro per l'avvio di una campagna di comunicazione pluriennale che promuova e valorizzi il latte fresco di qualità del Lazio. 

Un impegno che l'amministrazione Zingaretti assume di concerto con il gruppo di lavoro tecnico permanente insediato presso il nostro Assessorato sul latte fresco bovino e sulla sua filiera, dalla produzione alla commercializzazione, costituito da personalità del mondo della ricerca, da esponenti delle associazioni di rappresentanza del comparto produttivo e cooperativo. 

Una delibera che arriva a monte del lavoro del gruppo di monitoraggio, confronto e studio permanente per coordinare la filiera nella costruzione di una ripresa economica, ponendo al centro degli obiettivi il miglioramento qualitativo, la competitività, la territorialità, la sicurezza alimentare, la promozione e strategie condivise di posizionamento sul mercato

È indubbio, purtroppo, che la filiera del latte fresco abbia risentito, al pari di altri comparti, della grave crisi economica dovuta alla pandemia che ha determinato un notevole calo dei consumi, colpendo duramente i produttori, in particolare a causa dello spostamento dei consumi dal latte fresco al latte UHT a causa delle chiusure del settore dei bar e della ristorazione. 

Questo è un primo impegno finanziario, al quale ne seguiranno ulteriori, con il quale intendiamo fornire una risposta immediata alle esigenza emerse dal tavolo e che ci vedrà ora impegnati con Lazio Innova in una campagna di comunicazione appositamente studiata e condivisa con i protagonisti del settore", conclude l’Assessore.

Fonte: Ufficio Stampa Regione Lazio

martedì 14 dicembre 2021

BILANCI ATCRM2. FEDERFAUNA OTTIENE LA PUBBLICAZIONE.


FederFauna la spunta sull'ATC!
La questione della pubblicazione dei bilanci da parte dell'ATCRM2 ha dell'incredibile. Ritardi, rinvii, silenzi.....fino ai ripetuti solleciti, e segnalazioni da parte del Difensore Civico per giungere poi all'intervento del Direttore Regionale che ha imposto all'Ambito Territoriale di Caccia RM2 la pubblicazione sul sito istituzionale dei bilanci di gestione 2019-2020 e 2020-2021 (manca però ancora il 2018-2019, ndr).

La Direzione Regionale, come più volte ribadito dalla nostra Confederazione, ha riaffermato agli organi di Gestione come la L.R. 17/95, all’articolo 28 (Organi degli ambiti territoriali di caccia - ATC), comma 1 dispone che: “L'ATC si configura come associazione privata di secondo grado formata dagli enti locali territorialmente interessati e dalle Associazioni agricole, venatorie nazionalmente riconosciute ed ambientaliste. L’ATC, stante la natura pubblicistica delle funzioni assegnate, conforma i propri atti ai principi di imparzialità, trasparenza e correttezza amministrativa”. 

Vale la pena citare a questo punto  anche il Consiglio di Stato che con Sentenza 4 maggio 2020, n. 2829 ha stabilito che per il riconoscimento di funzioni pubblicistiche in capo agli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) si evidenzia che "gli stessi perseguono fini che trascendono una dimensione puramente privata in quanto attuativi della normativa comunitaria in materia di caccia e protezione della fauna selvatica, recepita nell’ordinamento della legge 11 febbraio 1992, n 157

Di conseguenza l’ATC per determinate attribuzioni svolge funzioni pubbliche. 

In attesa di ricevere in via ufficiale la documentazione riguardante i bilanci e le procedure di conferimento di incarichi e affidamento da parte della stessa Direzione dell'ATC, come peraltro ribadito dalla Direzione Regionale Agricoltura, Vogliamo ringraziare tutti coloro che, dopo il nostro appello sulla pagina facebook e quella della Confavi - Regione Lazio, ha contribuito in maniera determinante ad un importante cambio di passo verso una più chiara e trasparente azione amministrativa, sempre e comunque per il bene dell'attività venatoria e di tutte le attività rurali connesse.


venerdì 3 dicembre 2021

CONFAVI INFORMA - PERIODICO MENSILE MESE DI NOVEMBRE

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Ti starai chiedendo come puoi averlo. 🤔

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martedì 23 novembre 2021

GALLICANO NEL LAZIO. AL VIA IL CORSO PER RICERCA E RACCOLTA DEI TARTUFI

Nella serata di ieri si è svolto il primo incontro del corso per la preparazione all'esame d'idoneità alla ricerca e raccolta tartufi in presenza del Presidente dell'Ente, Fabrizio Betti e del consigliere Gabriele Milani.

Grande interesse per gli argomenti trattati dai docenti, di comprovata professionalità, che hanno saputo conquistare e coinvolgere l'attenzione di tutti i partecipanti.
Venerdi si replica con il secondo incontro e la simulazione della prova d'esame.

Per informazioni sui prossimi corsi in programma potete scrivere una mail a: lazio@federfauna.org




giovedì 18 novembre 2021

SERVITU' VENATORIA, TANTI PROCLAMI....POCHI FATTI. GLI AGRICOLTORI ATTENDONO.


Sono passati circa 90 giorni dall'annuncio sontuoso della consigliera On.Blasi circa l'imminente approvazione di norme e regolamenti per determinare il contributo da erogare a favore dei proprietari o conduttori di fondi inclusi nel Piano Faunistico Venatorio Regionale.
Il tempo passa, siamo giunti ormai a metà novembre e della "quota di onere" ancora nessuna traccia come del resto, possiamo cominciare a sospettarlo, nessuna novità per il "Regolamento" per l'erogazione dei contributi.
La materia del contributo per "servitù venatoria" è assai ostica. La legge prevede che tali contributi siano concessi in relazione all’estensione, alle condizioni agronomiche e alle misure di tutela e alla valorizzazione ambientale. Ma il problema, forse, è da ricercare nel Piano Faunistico Venatorio datato 1998!! dal quale risulta difficile stabilire il numero dei potenziali beneficiari, in quanto il Piano stesso individua il perimetro delle aree a gestione programmata della caccia, ma non il numero dei proprietari o conduttori dei fondi, tenuto conto che da quanto ci risulta fino ad oggi non è stato previsto tale contributo nelle leggi di bilancio. 
SARA' FORSE IL CASO DI RIVEDERE IL PIANO FAUNISTICO VENATORIO E CON L'OCCASIONE RICALCOLARE LA PERCENTUALE DI TERRITORIO SOTTRATTO ALL'ESERCIZIO VENATORIO CHE RITENIAMO ABBIA ABBONDANTEMENTE SUPERATO IL LIMITE DEL 30% PREVISTO PER LEGGE??

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LEGGE REGIONALE N.14/2021 - ART.72 COMMA 1 LETT. B 

1 bis. Entro il 30 settembre 2021 la Giunta regionale adotta tutti gli atti necessari a stabilire la quota di onere per l’erogazione del contributo per la servitù venatoria di cui al comma 1, al quale si provvede con il gettito derivante dalla tassa di concessione regionale, ai sensi dell’articolo 3 della legge 16 maggio 1970, n. 281 e successive modifiche, per il rilascio dell’abilitazione all’esercizio venatorio. Entro il 31 dicembre 2021 la Giunta regionale adotta, altresì, il regolamento per l’erogazione dei contributi dovuti ai proprietari e conduttori dei fondi inclusi nel piano faunistico-venatorio regionale. Le modalità di erogazione dei contributi per servitù venatoria e le relative quote sono pubblicate sul sito istituzionale della Regione.”.




mercoledì 17 novembre 2021

ACR-CONFAVI. L'ASSOCIAZIONE PER LA CULTURA RURALE IN CONTINUA ASCESA.

L’adesione al progetto dell’Associazione per la Cultura Rurale fa volare il
tesseramento CONF.A.VI.
Sono incredibili i risultati del tesseramento ottenuti quest’anno da CONF.A.VI. a seguito dell’adesione al progetto ACR – Associazione per la Cultura Rurale.
In un momento storico, in cui la caccia è messa a dura prova a causa dei continui attacchi degli animal-ambientalisti e della disinformazione pilotata degli anticaccia in malafede, a fine ottobre i nostri soci crescono del 13,2%.
Si tratta di un risultato che ci rende orgogliosi e che conferma ancora una volta come l’unione di tutti i portatori della Cultura rurale sia la forza che serve al nostro mondo, ricco di tradizione, storia e passione. 

L’Associazione per la Cultura Rurale e l’adesione al suo importante progetto hanno ridato nuova linfa alla Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane e i frutti del lavoro che da tempo portiamo avanti stanno proprio in questi numeri che continuano a crescere e nelle continue richieste di adesione che arrivano dal territorio nazionale.
Solo insieme possiamo combattere la pericolosa deriva animal-ambientalista e difendere concretamente tutti i cacciatori, le vere sentinelle dei nostri territori.

martedì 9 novembre 2021

UNIVERSITA' AGRARIA DI GALLICANO. A BREVE I CORSI DI FORMAZIONE MICOLOGICA E DI PREPARAZIONE ALL'ESAME PER LA RACCOLTA DEL TARTUFO

Il Consiglio di Gestione dell'Università Agraria di Gallicano nel Lazio sta programmando una serie di iniziative culturali e formative inerenti le varie attività connesse al mondo rurale.
In collaborazione con l'Associazione Micologica Valmontone è in programma a breve l'avvio del Corso di formazione micologica valido per la raccolta funghi nella Regione Lazio L. R. 5 agosto 1998 n. 32 e successive modificazioni ed il corso di preparazione per l'esame d'idoneità alla ricerca e raccolta del tartufo.
I corsi si svolgeranno presso la sede dell'Ente in via Roma, 5 secondo il programma riportato nelle locandine.
L'avvio dei corsi è subordinato al raggiungimento del numero minimo di 15 partecipanti (per quello dei funghi) e di 10 partecipanti (per quello per il tartufo).

Ulteriori informazioni potranno essere richieste direttamente presso l'ufficio dell'Ente negli orari di apertura al pubblico (lunedì-martedi e giovedì dalle ore 9:00 alle ore 13:00) oppure scrivendo una mail a: uniagra@libero.it




CACCIA AL CINGHIALE IN ZONE BIANCHE. INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE

A distanza di appena una settimana dall'apertura della caccia al cinghiale già si comincia a respirare  aria di tensione. Il consigliere Fabio Capolei (FI) ha presentato infatti al Presidente della Giunta Regionale del Lazio ed all'Assessore Enrica Onorati un interrogazione scritta su più punti del disciplinare approvato. In particolare si è inteso proporre alcuni quesiti sulle procedure di assegnazione delle zone di "girata" ma anche la possibilità di interdire la pratica della "selezione" nelle stesse zone durante l'intera stagione venatoria.
Il consigliere Capolei, in merito ai criteri di assegnazione delle zone di girata ha chiesto inoltre il necessario ridimensionamento delle zone di caccia e la conseguente abrogazione della lettera "A" comma 3 art. 16 del disciplinare approvato che testualmente recita:
"Ove più squadre, aventi lo stesso punteggio, richiedano la stessa zona di caccia al cinghiale in girata si procederà: a) all’assegnazione dando preferenza alla squadra che ha cacciato nella zona nella stagione precedente. b) tramite sorteggio effettuato dall’Ambito Territoriale di Caccia, in presenza dei capi squadra interessati"
Di seguito il testo completo dell'interrogazione.




 







giovedì 4 novembre 2021

CONFAVI LAZIO - NUOVA PAGINA FACEBOOK PER AGGIORNAMENTI SULL'ATTIVITA' VENATORIA NELLA NOSTRA REGIONE

La CONFEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI VENATORIE ITALIANE Direttivo LAZIO (CONFAVI LAZIO) ha pubblicato una nuova pagina Facebook per offrire a tutti gli appassionati dell'attività' venatoria un canale di informazione e aggiornamento in tempo reale sulle novità' inerenti il mondo della caccia e cinofilia nella nostra Regione.
CONFAVI (www.confavi.it) è presente nelle provincie del Lazio con delegazioni territoriali che garantiscono massima assistenza per ogni problematica venatoria.
La Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane ha tra i suoi obiettivi quello di unire le forze di tutto il mondo venatorio italianoche ha ancora la voglia ed il coraggio di combattere per tutelare tutte le forme di caccia, con particolare riguardo alle nostre cacce tradizionali
CONF.A.V.I. ritiene che ogni forma di caccia meriti lo stesso rispetto, indipendentemente dal numero di cacciatori che la praticano. Quando anche un solo cacciatore vede la sua forma di caccia messa in pericolo, deve avere la certezza che CONF.A.V.I. sarà al suo fianco per garantirgli il diritto di esercitare in modo dignitoso la sua passione.

CONF.A.V.I. È SEMPRE CON TE

PER COLLEGARTI ALLA PAGINA CONFAVI LAZIO CLICCA QUI 

mercoledì 3 novembre 2021

PL in materia di beni collettivi, l'Anci chiede integrazioni

In commissione Agricoltura e ambiente, presieduta da Valerio Novelli (M5S), si è concluso oggi, il ciclo di audizioni in merito alla Proposta di legge regionale n. 157 sulle "Disposizioni in materia di beni collettivi".

In apertura dei lavori il presidente Novelli ha ricordato come “ dopo circa venti audizioni , questo sarà l’ultimo incontro prima di passare alla fase delle osservazioni e degli emendamenti, per una legge molto importante attesa dai Comuni”.

Riccardo Varone, presidente Anci , nel suo intervento ha riportato le osservazioni sollevate a seguito di un incontro con oltre cinquanta sindaci del Lazio, propedeutica all’audizione di oggi. Dalla riunione sono state sollevate questioni importanti per alcune integrazioni  alla proposta di legge, prima su tutte la questione sugli usi civici, tema sul quale i Comuni hanno particolare attenzione, poi sul valore agrario e valore venale, sul calcolo degli usi civici che sembra cambiare, sulla gestione separata dei beni Comuni e  infine il tema della vigilanza e controllo degli enti gestori.  A fargli eco  Stefano Bigiotti, che in Anci segue questa materia, nel suo intervento  ha preannunciato la presentazione di un documento per quattro temi principali che animano il dibattito all’interno dei Comuni.

Cristiano Miraldi dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Viterbo, ha sollevato, tra le varie questione di cui si dovrebbe occupare la legge, la questione  dell’impossibilità di trascrivere il demanio civico, infatti a livello catastale il demanio civico è spesso sotto la proprietà del comune o della Università agraria, mentre ne  sono solo gestori e non proprietari.

Preso atto delle osservazioni giunte dagli auditi, il presidente ha invitato gli stessi a presentare la documentazione scritta, affinché si possa dare il via alla fase emendativa della legge, per poter procedere alla votazione.

Erano presenti Eugenio Patanè (PD) e Laura Cartaginese (Lega)

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

venerdì 22 ottobre 2021

Beni collettivi, audizioni in commissione ottava sulla proposta di legge

Audizione oggi in commissione ottava, presieduta da Valerio Novelli, sulla proposta di legge n. 157 del 2019, di iniziativa della Giunta regionale, concernente “Disposizioni in materia di beni collettivi”. Materia complessa, a dire del presidente, regolata da normative datate e in cui sono intervenute recenti sentenze che hanno posto limiti all’azione amministrativa: di qui la necessità della collaborazione degli enti interessati, ad ottenere la quale, anche in forma scritta come ha tenuto a precisare il presidente, è finalizzato il ciclo di audizioni presente. Ciclo di audizioni che si concluderà la prossima settimana, ha aggiunto Novelli.

Primo ad intervenire, per l’Università Agraria di Tarquinia, il vicepresidente Alberto Tosoni ha esposto la necessità da lui rilevata che  sia esplicitato l’ impegno economico assunto dalla regione per sostenere la gestione dei beni collettivi, inserendolo in alcuni punti cruciali della normativa, come ad esempio nel comma 2 dell’articolo 1, a suo avviso. Inoltre ha rilevato che in alcune forme di gestione ci sono più enti compresenti, quindi occorrerebbe capire come si articoli la competenza in tali casi.

Su entrambi i punti illustrati da Tosoni si è detto concorde, a nome dell’Università agraria di Sacrofano, Roberto Domizi: la necessità di contributi per risolvere i problemi aperti per questi enti e la situazione problematica determinata dalla compresenza di competenze di tipo diverso sulle stesse questioni.

A seguire, Roberto Pizzuti, per l’università agraria di Valmontone, si è soffermato in particolare sull’articolo 10 della proposta, articolo che a suo avviso dovrebbe specificare meglio alcune situazioni (le case costruite da cooperative sono da considerare opere pubbliche, ad esempio?): dirimere tali questioni riveste  importanza ai fini dello sviluppo del territorio. Meritevole di chiarimenti ulteriori è, a suo avviso, anche l’articolo 9, sulla sclassificazione, con particolare riferimento al comma 2.

Tra i consiglieri, Silvia Blasi del Movimento 5 stelle ha ricordato come siano emersi dalle audizioni anche possibili profili di incostituzionalità di questa legge, quindi l’approfondimento di questa proposta di legge deve essere molto attento, a suo parere. Ciò nonostante Blasi ha detto di ritenere che la normativa sia importante, perché va a colmare una lacuna esistente da molti anni.

Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

martedì 19 ottobre 2021

ROMA HA SCELTO GUALTIERI. BUON LAVORO AL NEO SINDACO DA FEDERFAUNA

Al nuovo Sindaco di Roma, On. Roberto Gualtieri, giunga il benvenuto e l’augurio di buon lavoro da parte del Direttivo Lazio di FederFauna.
Le sfide alle quali è chiamato non sono da poco, come anche le emergenze da affrontare da subito che lo metteranno sicuramente di fronte a realtà complicate e sfaccettate, che richiedono totale impegno e spirito di abnegazione. 
Ci auguriamo che il nuovo Sindaco riesca a realizzare un modello di gestione condivisa del territorio, che metta assieme “tavoli” di incontro tra agricoltori, imprenditori turistici, istituzioni, cacciatori, ambientalisti, evitando una gestione corporativa ed egoistica ispirata a interessi di parte e facili populismi e allarmismi. E’ necessaria la condivisione degli interessi, e prima ancora delle informazioni, che possono venire solo da chi lavora sul terreno e non dal diffondersi di leggende metropolitane e notizie mal verificate, che dà la stura alla solita girandola di risentimenti e conflittualità. 
Soltanto così potranno avviarsi veri circoli virtuosi.
Ancora auguri al Sindaco Gualtieri

mercoledì 13 ottobre 2021

USI CIVICI. PERCORSO IN SALITA PER LA LEGGE REGIONALE.

Prima tornata di audizioni, nella commissione Agricoltura e ambiente del Consiglio regionale del Lazio, sulla proposta di legge che disciplina la gestione dei beni collettivi. Da più parti (Associazione per la tutela delle proprietà collettive, Arual, università agraria di Civitavecchia, Asbuc) si è parlato di "numerosi profili di incostituzionalità delle norme proposte". Mentre i cittadini del comitato Usi civici di Civitavecchia hanno rilevato la necessità di un sistema di controlli sugli enti gestori. Coldiretti e Confagricoltori hanno ribadito che il centro della questione resta il ruolo del mondo agricolo, vero cuore degli usi civici. Cgil e Uil, infine, hanno posto il tema del contratto di lavoro del personale delle uninversità agrarie, diventati adesso soggetti di diritto privato.
Da più parti, infine, è stato chiesto un tavolo di confronto in cui affrontare i problemi esistenti e arrivare a soluzioni condivise.
Richiesta fatta propria anche dai consiglieri regionali intervenuti.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

mercoledì 6 ottobre 2021

FEDERFAUNA. SERVIZIO DI ASSISTENZA PER RICHIESTE RISARCIMENTO DANNI DA FAUNA SELVATICA E SERVITU' VENATORIA

A partire da oggi FederFauna Lazio ha attivato un nuovo servizio di assistenza per la richiesta indennizzo danni da fauna selvatica e servitù venatoria.
Numerosi sono i risarcimenti richiesti da proprietari di fondi o allevamenti, a seguito di danneggiamenti cagionati dalla presenza di cinghiali, cervi o altra fauna selvatica.
Nella maggior parte dei casi si tratta di danni causati a coltivazioni agricole ma non meno frequenti sono quelli inerenti i sinistri stradali.
FEDERFAUNA LAZIO, proprio in relazione alle numerose segnalazioni pervenute da imprenditori agricoli, allevatori e cittadini circa i danni subiti da culture agricole, infrastrutture o produzioni zootecniche a causa della presenza di fauna selvatica (es. cinghiali) credendo di fare un servizio utile ai cittadini, mette a disposizione i propri referenti locali per offrire assistenza alla compilazione delle domande di indennizzo da inviare ai rispettivi  Enti preposti.

Le richieste di assistenza dovranno pervenire esclusivamente per mezzo mail all'indirizzo:  lazio@federfauna.org

martedì 5 ottobre 2021

Tuscia Sud, i cacciatori selettori potranno abbattere fino a 428 cinghiali. Approvato il Piano di Prelievo.


VITERBO - Approvata dalla Regione Lazio la ''Proposta di prelievo in selezione della specie cinghiale per il periodo 1° settembre 2021- 30 settembre 2022'' presentata dall’Atc VT2 ''Tuscia Sud''. I cacciatori selettori potranno abbattere fino a un massimo di 428 capi, così suddivisi: 87 cinghiali nel distretto VT2.5 (comuni di Soriano nel Cimino, Bassano in Teverina, Orte, Vasanello, Vignanello, Vallerano, Canepina, Carbognano, Caprarola); 163 nel distretto VT2.6 (Monteromano, Tuscania, Tarquinia); 82 nel distretto VT2.7 (Vetralla, Villa San Giovanni, Blera, Ronciglione, Barbarano Romano, Capranica, Sutri, Vejano, Oriolo Romano, Bassano Romano); 96 nel distretto VT2.8 (Gallese, Corchiano, Fabrica di Roma, Civita Castellana, Castel Sant’Elia, Faleria, Calcata, Nepi, Monterosi).

E’ quanto prevede la determinazione del 14 settembre firmata del direttore della direzione regionale Agricoltura, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Caccia e pesca. L’istanza era pervenuta alla Regione il 3 agosto. Mentre l’Ispra (l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) aveva espresso il proprio parere favorevole all’attuazione del Pano di prelievo in una nota del 12 agosto.

Tra le proprie disposizioni, la Regione ricorda che ''il prelievo in selezione è consentito nella sola forma da appostamento'', secondo orari stabili dalla legge. E ancora, che ''il prelievo di selezione è consentito soltanto ai cacciatori iscritti all’Albo regionale dei cacciatori di selezione''; ''la giornata di caccia e i capi abbattuti vanno segnati sul tesserino regionale per il prelievo di selezione''; ''il cacciatore di selezione è tenuto ad applicare all’orecchio sinistro del capo abbattuto l’apposita fascetta datario numerata fornita dall’ATC, prima di procedere allo spostamento del capo stesso dal punto di abbattimento''.

Infine, una raccomandazione, ''visto il sempre più elevato rischio di introduzione del virus della Peste Suina Africana nel nostro Paese, si consiglia di mantenere l’attenzione dimostrata in relazione a possibilità di trovare cinghiali morti (anche a seguito di incidente stradale) ovvero abbattuti ma che mostravano ante mortem comportamenti anomali di qualsiasi tipo, così da segnalarli alle competenti autorità (guardie venatorie, Polizia provinciale, Carabinieri Forestali, servizi veterinari delle Ausl localmente competenti). Si raccomanda altresì di segnalare il ritrovamento di carcasse parzialmente predate (lo stato di infezione aumenta la probabilità di predazione) o putrefatte, in quanto il virus sopravvive alla completa decomposizione dell’ospite rendendo quindi sempre possibile una diagnosi di laboratorio''.

L’Atc, entro 45 giorni dalla chiusura della caccia di selezione, dovrà rendicontare all’Area Decentrata Agricoltura competente i risultati del piano di gestione.

giovedì 30 settembre 2021

FIUMICINO. NASCE IL CIRCOLO CACCIATORI CONFAVI.

NOVITA' DAI CIRCOLI CONFAVI.

Il Presidente dell'Unione Cacciatori e Cinofili Fiumicino, Giovanni Bello ci comunica l'imminente chiusura delle attività e la nascita ufficiale del nuovo CIRCOLO CACCIATORI CONFAVI FIUMICINO.
L'instancabile lavoro del Presidente e di tutti i soci appartenti al circolo cacciatori ha portato i primi grandi risultati. Dalla prossima settimana sarà operativa la nuova sede del Circolo presso l'azienda agricola dei F.lli Garbaglia a Fiumicino, che hanno accolto con vivo entusiasmo ed offerto mas
sima disponibilità degli spazi a rinnovata stima e fiducia nell'operato dei componenti del Circolo.
Il presidente del Circolo intende ringraziare così i soci Floriano , Antonio, Romolo ed Enzo che si sono resi disponibili ad effettuare il trasloco dalla vecchia sede alla nuova struttura.
La Segreteria CONFAVI LAZIO ringrazia il Presidente Giovanni Bello e tutti i soci del Circolo CONFAVI Fiumicino per il lavoro svolto ed augura a tutti di poter raggiungere altri ed ambiziosi traguardi a riconoscimento del grande impegno profuso per l'attività venatoria e la salvaguardia dell'ambiente.

BENVENUTI IN CONFAVI!


sabato 25 settembre 2021

LA CULTURA RURALE TORNA PROTAGONISTA A POMEZIA NELL'INCONTRO ORGANIZZATO DA ACR LAZIO.

POMEZIA 23 SETTEMBRE 2021.
La Cultura Rurale torna protagonista nell'ambito di un incontro organizzato dall' Associazione per la Cultura Rurale con la partecipazione dei propri Referenti di Veneto, Toscana e Lazio e la partecipazione di imprenditori agricoli, allevatori, tecnici cinofili ed un numeroso pubblico presente in sala che ha mostrato vivo entusiasmo e partecipazione durante il dibattito.
L'evento è stato fortemente voluto e curato nei minimi particolari dal referente regionale ACR Alessandro Saccomanno e condotto, con estrema professionalità, dal giornalista d'inchiesta Danilo Procaccianti dalla trasmissione Report.
"Cultura Rurale, un bene per l'ambiente, l'economia ed il sociale", questo il tema dell'incontro che ha catturato da subito
l'attenzione del pubblico con l'intervento in apertura del Vice Presidente nazionale ACR e Segretario FederFauna, Massimiliano Filippi, Allevatore e titolare di Azienda Agricola in Veneto sul significato di "Cultura Rurale" in contrapposizione alla "Cultura Urbana" che
nel corso degli anni si è trasformata in una feroce predatrice della ruralità. Armi distruttive dagli effetti irreversibili come l’asfalto ed il cemento e l’ancor più terribile arma disgregatrice dell’ideologia animalista sorta proprio tra i muri e le strade di quelle città, hanno contribuito ad indebolire sempre più la preda rurale fino a rischiarne seriamente l’estinzione.
A seguire l'intervento della D.ssa Francesca Patania, Tecnico Cinofilo, sul tema dei cani da guardiania, che rappresentano una risorsa imprescindibile nella prevenzione delle predazioni da lupo e uno strumento fondamentale nell’ottica di migliorare la coesistenza tra il predatore e le attività umane.
Sul tema appunto della gestione e contenimento della fauna selvatica, ed in particolare del proliferare del cinghiale in ambiente urbano è intervenuto il Referente CONFAVI LAZIO, Gabriele Milani, che ha illustrato sinteticamente la situazione relativa alla gestione delle diverse specie di selvatici e le difficoltà da parte delle Amministrazioni ed Enti nell'attuazione dei piani di controllo. In particolare è stato fatto rilevato come l'istituzione di Parchi e Riserve Naturali, e l'apposizione di forti vincoli e restrizioni, siano la concausa dell'abbandono delle terre da parte degli agricoltori e l'aumento dei danni alle coltura ed alla zootecnica.
In conclusione è stata la volta del referente ACR Lazio, Alessandro Saccomanno, che prima dei saluti ha presentato un interessante progetto di ripristino ambientale di zona umida nel territorio del Comune di Pomezia.
Grande partecipazione di pubblico ad ulteriore conferma che il progetto ACR risulta oltreché coinvolgente anche estremamente importante l’attivazione di ogni utile iniziativa per salvaguardare usi, costumi e tradizioni della Cultura rurale.

mercoledì 22 settembre 2021

VENDITA TERRENI DI USO CIVICO. LA CORTE D'APPELLO DEFINITIVAMENTE CHIARISCE.


Importante sentenza della Corte di Appello di Roma, Sez. Usi civici
Il Centro studi è lieto di segnalare la seguente informazione dalla giurisdizione:
Con sentenza n. 5781/2021 del 22.07.2021 depositata il 01.09.2021, la Corte d'Appello di Roma, Sez. Spec. Usi Civici, accogliendo le argomentazioni degli utenti, difesi anche nel giudizio di II Grado dall'Avv. Claudia Federico, ha confermato pienamente la sentenza n. 17/2018 del Commissario agli usi civici di Roma che aveva, tra l'altro, dichiarato la nullità delle vendite di terreni collettivi effettuate dal Comune di Castelliri e disapplicato gli atti di legittimazione illegittimi nonché gli atti amministrativi che regolamentano l'esercizio degli usi civici.
In particolare, ribadita la sussistenza della giurisdizione commissariale, la Corte ha confermato in toto la declaratoria commissariale di nullità delle vendite comunali di terreni collettivi perché non precedute da assegnazione a categoria e da autorizzazione ministeriale (oggi regionale) e di disapplicazione degli atti di legittimazione intervenuti senza l'approvazione ministeriale.
La Corte, inoltre, ha evidenziato l'arbitrarietà delle ordinanze con cui il Comune di Castelliri ha sospeso il pascolo fin dal 2010 in quanto hanno sostanzialmente annullato il diritto di pascolo riservato ai naturali e, in merito al regolamento comunale per l'esercizio degli usi civici, ha riconosciuto che il Commissario ha condivisibilmente rinvenuto in esso forti illegittime restrizioni sia al diritto di pascolo (oltretutto privilegiando gli utenti più abbienti) che al diritto di legnatico dei naturali di Castelliri cui, invece, come riaffermato dalla Corte, deve riconoscersi l'appartenenza della legna. La Corte ha confermato anche l'illegittimità della norma regolamentare comunale che consente la raccolta degli altri prodotti spontanei anche a coloro che non sono residenti nel Comune di Castelliri ribadendo che i diritti civici sono riservati alla sola comunità dei naturali.

martedì 14 settembre 2021

CULTURA RURALE UN BENE PER L'AMBIENTE, L'ECONOMIA ED IL SOCIALE. INCONTRO DIBATTITO A POMEZIA



Cultura rurale un bene per l ‘ambiente, l’economia e il sociale. 

E' questo il titolo dell'incontro-dibattito che si svolgerà a Villa Francesca nel Comune di Pomezia (RM) il 23 settembre 2021 alle ore 18.00 

Gli interventi dei relatori toccheranno vari aspetti della Cultura Rurale, dalla situazione dell'economia rurale contemporanea agli effetti ambientali come l’inquinamento, la biodiversità ed i danni causati da animali problematici ed invasivi e la salvaguardia di usi costumi e tradizioni locali. 

All'incontro parteciperà il Presidente Nazionale ACR ON.SERGIO BERLATO che aprirà la serata condotta dal giornalista ed autore Danilo Procaccianti - RAI3 Report. 

Previsti inoltre gli interventi del: 

- Dott. Leonardo Quintavalle ex ministero Ambiente : inquinamento marino da idrocarburi e pericoli per l’ecosistema e le coste. 

- Dott. MASSIMILIANO FILIPPI segretario generale FEDERFAUNA: benefici socio economici della cultura rurale nelle realtà extraurbane. 

- Dott.ssa Francesca Patania cinofila : impiego dei cani custodi nelle aziende zootecniche,valore culturale , effetti sull’ambiente e sulle aziende. 

- Alessandro Saccomanno Referente ACR Lazio che illustrerà un progetto di ripristino di zona umida e salvaguardia della biodiversità nel comune di Pomezia a favore delle scuole e tempo libero.


L'evento è stato organizzato dal referente regionale di ACR Alessandro Saccomanno con l'intento di costituire un occasione di approfondimento e dibattito su tematiche importantissime per lo sviluppo dei territori e di tutte le attività portatrici della Cultura Rurale.


POSTI LIMITATI NEL RISPETTO DELLA NORMATIVA COVID-19


SI PREGA DI INVIARE MAIL A: ALEXSACCOMA2@YAHOO.IT PER LA PRENOTAZIONE E CONFERMA DI PARTECIPAZIONE.






 

domenica 12 settembre 2021

FIUMICINO. L'ASSOCIAZIONE CACCIATORI E CINOFILI ADERISCE A CONF.A.V.I. A BREVE UNA NUOVA SEZIONE PER TUTTO IL LITORALE ROMANO.

L'attività venatoria è in forte crisi è Inutile negarlo e continui sono gli attacchi che arrivano da più fronti, non solo quello animal-ambientalista.
Occorre allora riaprire un dialogo trasparente e costruttivo con le Istituzioni e le Amministrazioni e parlare quindi di caccia 365 giorni all'anno. 
Tornare ad essere fra la gente, nei momenti importanti che scandiscono il vivere di una collettività. Accrescere una tradizione millenaria che ancora oggi continua, grazie anche a chi ha saputo creare legami con la realtà presente e quella passata. CONFAVI vuole unire il MONDO VENATORIO ma soprattutto DIFENDERE I DIRITTI DI TUTTI I CACCIATORI.
Con una nota ufficiale, il Presidente dell'Ass.ne Cacciatori e Cinofili, Giovanni Bello, ha comunicato la volontà della base associativa di aderire a CONF.A.V.I e richiesto l'apertura della Prima Sezione CONFAVI di Fiumicino.
L'Associazione Cacciatori e Cinofili rappresenta un importante riferimento nel campo dell'attività venatoria e cinofila per l'intera area del litorale c
he saprà dare un grande contributo per il rilancio della nostra passione venatoria.

Un augurio di Buon Lavoro a tutti e BENVENUTI in CONFAVI!











venerdì 10 settembre 2021

BRACCIANO-MARTIGNANO, l'Ass.ne Agricoltori e Allevatori del Parco si unisce all'appello di ACR

Dopo la nota invitata all'Ente Parco di Bracciano dal referente dell'Associazione per la Cultura Rurale, Federico Ciocchetti, anche l'Associazione degli Agricoltori e Allevatori del Parco si associano all'appello di ACR tramite una missiva inviata al Direttore del Parco.

Nella nota il Presidente Pietro Di Domenico ribadisce come "

non possiamo esimerci dalla completa condivisione a rafforzamento dei contenuti della comunicazione inviata appunto dalla stessa associazione (ACR ndr) all'ente" ed inoltre aggiunge: "non si può chiedere alle imprese agricole di svolgere il ruolo di tutela ambientale senza riconoscere degli adeguati aiuti, non necessariamente solo economici. Occorre semplificazione e rafforzamento dell'opera di contenimento anche con abbattimenti della fauna selvatica".

La situazione nell'area del Parco è oramai divenuta ingestibile a causa dell'elevata presenza di fauna selvatica ed il silenzio delle Istituzioni preoccupa enormemente tutti gli agricoltori e allevatori della zona.

Il Presidente Di Domenico conclude: "abbiamo ribadito più volte il concetto che senza gli agricoltori il progetto area protetta è fallito ed ingestibile...."


L'ASSOCIAZIONE PER LA CULTURA RURALE RINGRAZIA IL PRESIDENTE DELL'ASS.AGRICOLTORI E ALLEVATORI DEL PARCO DI BRACCIANO PER AVER RIBADITO L'IMPORTANZA DI AZIONI URGENTI E CONCRETE PER IL CONTENIMENTO DELLA FAUNA SELVATICA.


FEDERFAUNA SI RENDE DISPONIBILE SIN DA ORA A COLLABORARE FATTIVAMENTE CON L'ASSOCIAZIONE DEGLI ALLEVATORI AL FINE DI SENSIBILIZZARE LE ISTITUZIONI COMPETENTI AD ADOTTARE SOLUZIONI RISOLUTIVE NON PIU' RINVIABILI




mercoledì 8 settembre 2021

ACR SCRIVE ALL'ENTE PARCO BRACCIANO MARTIGNANO PER INTERVENTI URGENTI DI CONTENIMENTO DELLA FAUNA


L'Associazione per la Cultura Rurale, attraverso una nota del referente di Roma Nord, Federico Ciocchetti, ha richiesto all'Ente Parco Naturale di Bracciano Martignano, l'adozione di interventi risolutivi al fine di garantire e salvaguardare le attività economiche di tutte le aziende agricole e di allevamento presenti nel territorio dell’ area protetta, già in sofferenza per le restrizioni dei vincoli imposti nelle aree protette, restrizioni che generano un effetto di perdita di valore e competitività economica delle aziende stesse. 

Le numerose istanze pervenite dagli allevatori della zona hanno evidenziato come il bestiame sia soggetto a predazione da parte di branchi numerosi di lupi oltre alla elevata consistenza di cinghiali che causano ingenti danni alle culture in atto e ai pascoli.

Secondo ACR, che ha apprezzato comunque lo sforzo da parte dell’Ente Parco, le soluzioni deterrenti come l'uso dei cani da guardiania o la posa di recinti elettrificati non siano idonei a risolvere la problematica in quanto, se queste soluzioni possano risultare efficaci per gli ovini lo stesso non vale per i bovini ed equini, visti i comportamenti e le abitudini di pascolo differenti. 

Il Referente ha inoltre ricordato come la legge quadro sulle aree protette del 6 dicembre1991 nr. 394 art. 11 e art. 22 comma 6 e la normativa regionale del Lazio L.R. 6 ottobre 1997 nr. 27 comma 3, affidano agli enti gestori il compito di formare, tramite appositi corsi per selecontrollore, cacciatori preferibilmente residenti nei comuni sui cui si estende l’area protetta. Il controllo sulla specie può essere anche effettuato nelle aree limitrofe al parco (aree contigue) che vengono ad essere interessate dagli spostamenti degli animali.  

ACR, da sempre al fianco di tutte le realtà portatrici della Cultura Rurale, ritiene che l'Ente Parco saprà adottare in breve tempo ogni possibile soluzione risolutiva al problema e resta a disposizione per ogni eventuale collaborazione. 

Di seguito la nota inviata all'Ente Parco.