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REGIONE LAZIO. Disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne per l'anno 2024 - CACCIA AL CINGHIALE. DOPO IL SUCCESSO DELLA PASSATA EDIZIONE TORNA LA "GRANDE BATTUTA AL CINGHIALE" NELLA RISERVA DI PISCIN DI POLVERE DOMENICA 17 MARZO 2024- CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

martedì 28 ottobre 2014

FEDERFAUNA: "L.A.V. A CACCIA DI SOLDI"

Federfauna ha pubblicato un duro attacco nei confronti della Lega anti vivisezione (Lav), nel quale si avanzano pesanti accuse di interessi economici nelle recenti attività dell'ente ambientalista: "La Lav, associazione animalista che accusa tutti di sfruttare gli animali, mentre è lei che grazie a essi "fattura" svariati milioni di euro l'anno, tra convenzioni, donazioni, 5xmille, costituzioni di parte civile, eccetera, ora punta addirittura ai soldi di Imprese e Lavoratori già in crisi nera", si legge nel comunicato Federfauna, "Infatti, l'associazione, Onlus grazie a un Decreto che la riconosce "di tutela ambientale" anche se ostacola i piani di controllo di specie invasive come la nutria, ha chiesto alle Istituzioni, nelle quali è ben inserita (ha convenzioni coi Ministeri, coordina gruppi trasversali di Parlamentari e ha un Magistrato di Cassazione nel proprio ufficio legale), che venga introdotto "in capo a tutte le attività economiche sugli animali", un "contributo per la gestione degli animali sequestrati e confiscati", a lei stessa affidati (e alle altre associazioni animaliste), in base alle legge 189/04. Per la cronaca, la 189/04 è la legge, già di per sé vergognosa, sul maltrattamento degli animali introdotta in Italia dieci anni fa, proprio su forte pressione della Lav, che all'epoca raccontava la favola di volere una norma contro i combattimenti tra cani (quanti casi reali ci sono mai stati?!). Poi, di fatto, la norma ha dato il via ad un aumento esponenziale dei sequestri di animali in ogni ambito e dei processi in Tribunale, che paga lo Stato, e consentito nel contempo alle associazioni animaliste di operare nella vigilanza con le proprie guardie, di essere affidatarie degli animali sequestrati o confiscati, destinatarie delle entrate derivanti dall'applicazione delle sanzioni, nonché di potersi costituire parte civile ai processi e chiedere ancora soldi.  Un sistema ben congegnato per cui è lo Stato (cioè noi tutti) che paga per sequestri e processi che intasano i Tribunali, che se producono "utili", si intascano gli animalisti. Una legge, insomma, "ad associazionem Lav", che però non si accontenta, visto che ne ha chiesto la modifica in diversi punti, ovviamente tutti a proprio favore, tra i quali spicca addirittura l'introduzione di un "contributo per la gestione degli animali sequestrati e confiscati" che alimenti il fondo di dotazione previsto dalla Legge 189/2004 e sia posto "in capo a tutte le attività economiche sugli animali". Evidentemente alla Lav fanno schifo i commercianti di animali, ma i loro soldi no!”.

Fonte: Armi e TIro


lunedì 27 ottobre 2014

FORESTALE IN SCUDERIE "BOTTICELLE"....TUTTO REGOLARE.

ROMA - "Il blitz di questa mattina è stato una sorpresa, e certo, non ci saremmo aspettati un dispiegamento di forze, di mezzi e un coinvolgimento della comunicazione di questa entità, ma siamo felici di aver dimostrato ancora una volta - come riscontrato dagli accertamenti - che i nostri cavalli godono di ottima salute, ricevono tutte le nostre attenzioni, le nostre cure e il nostro amore, e che tutta la documentazione prescritta dalla normativa è in regola". Lo dichiara il Presidente dei Vetturini Romani, Angelo Sed e delegato FEDERFAUNA di Roma: "D'altra parte tutto ciò era stato confermato da un'altra visita a sorpresa delle guardie eco zoofile dell'Oipa - ricorda - che avevano rilasciato verbali che attestavano la perfetta salute dei cavalli, suscitando il disappunto di chi evidentemente non vuole che gli animali stiano bene ma spera nella loro sofferenza per poterla strumentalizzare. Per quanto riguarda le strutture, proprio in queste settimane stiamo preparando insieme al Comune il trasferimento nelle nuove strutture di Villa Borghese. Al Comune abbiamo già assicurato la nostra disponibilità purché le strutture siano idonee, e stiamo collaborando costantemente per far sì che la nuova area rispetti gli standard qualitativi necessari al benessere degli animali, per il quale abbiamo sempre orientato le nostre richieste". "Noi vetturini siamo felici che le istituzioni in qualunque forma vengano a trovarci per constatare che i primi amanti degli animali siamo noi, che i cavalli sono i nostri compagni di vita, che siamo in prima linea al fianco della città per tutelare sempre di più i diritti degli animali e il decoro della città - conclude il presidente del vetturini - Dalle consuete visite dei veterinari fino ai controlli di oggi, tutto conferma la salute dei nostri cavalli e la piena regolarità della nostra posizione, e di questo non possiamo che essere contenti e orgogliosi".


FEDERFAUNA DALLA PARTE DEI BAMBINI




FederFauna esprime massima solidarieta' ai genitori dei figli che frequentano la scuola elementare Reggia dei Carraresi di Padova che nella notte tra domenica 19 e lunedì 20 ottobre hanno affisso sul cancello della scuola dei manifesti in difesa del diritto dei loro figli di giocare all'aria aperta.

Al centro delle polemiche c'e' una colonia felina composta da 20 gatti che vive nel giardino adiacente all'istituto, creando i ben noti problemi di condizioni igieniche legate alla presenza di troppi animali. A causa della presenza di questi felini, i bambini sarebbero impossibilitati a giocare all'aria aperta, da qui la protesta di alcuni genitori. Il blitz segue quello della notte precedente ad opera dei 100% animalisti che hanno affisso degli striscioni che invece difendono la presenza dei felini e minacciano azioni forti se questi venissero spostati.

FederFauna non puo' quindi che schierarsi dalla parte dei genitori e dei bambini che esigono di poter giocare in un ambiente sano. Condanna apertamente le azioni degli animalisti in quanto i loro consueti blitz assumono pieghe antiumaniste sempre piu' evidenti e, come in questo caso, neppure ragionate. Bastava infatti chiedere, ed assicurarsi, che i felini venissero spostati in una struttura piu' accogliente ed adatta alla loro presenza, per la felicita' sia degli animali che dei bambini e dei loro genitori.


Autore: MZ

giovedì 23 ottobre 2014

Vietnam, Miss Mucca 2014: ecco la regina del latte


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Si chiama Miss Milk Cow Beauty il concorso di bellezza dedicato alle mucche da latte vietnamite. Come ogni anno la competizione, che premia l'animale dal corpo più solido, le zampe più lunghe e che produce la maggiore quantità di latte, si è tenuta a Moc Chau Plateau, in Hanoi.
Fonte: http://48.pm

lunedì 20 ottobre 2014

San Donato Valcomino, caccia al Cinghiale; Abbruzzese (FI): interrogazione sul numero dei cani


On. Mario Abbruzzese

Nei giorni scorsi ho presentato un interrogazione al presidente della giunta regionale, Nicola Zingaretti ed all’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Sonia Ricci, riguardo ad alcuni provvedimenti per la caccia al cinghiale.

In sostanza ho richiesto di sapere: quali motivazioni hanno indotto la Regione a prevedere solo 5 cani per la caccia al cinghiale nei “Monti Ernici” e “Area adiacente al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise” e nei Siti di Importanza Comunitaria;  quali motivazioni hanno indotto la Regione a prevedere invece  10 cani per la caccia al cinghiale nella zona Monti del Cicolano; se è intenzione della Regione prevedere un aumento del numero dei cani per la zona dei Monti Ernici al pari dei Monti del Cicolano”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, vice presidente della commissione agricoltura.
“Con decreto del Presidente della Giunta Regionale del Lazio nr. T00247 del 5 agosto 2014 è stata disciplinata l‟attività venatoria che può essere esercitata nell’area di protezione esterna al Parco Nazionale d‟Abruzzo, Lazio e Molise, versante laziale, per la corrente stagione venatoria 2014/2015, in ottemperanza alle disposizioni della Sentenza n. 8640/2012 del TAR Lazio – Sezione Prima Ter resa in data 18 ottobre 2012. Con tale provvedimento vengono fornite all’Ente Autonomo Parco Nazionale d‟Abruzzo, Lazio e Molise informazioni circa i dati relativi gli abbattimenti della specie Cinghiale (Sus scrofa) anche al fine di consentire un adeguato monitoraggio sulla consistenza delle popolazioni della specie in questione. Inoltre allegato al Decreto viene stilato il documento tecnico “Disciplina dell’esercizio venatorio nell’area di protezione esterna al Parco Nazionale d‟Abruzzo, Lazio e Molise, versante laziale. Con il Decreto in parola viene altresì adottato per la stagione venatoria 2014/2015, il documento “Misure a tutela dell‟Orso bruno marsicano da applicarsi nelle aree critiche: “Monti del Cicolano”, “Monti Ernici”, “Area adiacente al Parco Nazionale d‟Abruzzo, Lazio e Molise” e nei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) con presenza di Orso bruno”. In deroga a quanto previsto all’articolo 7, comma 2 del Calendario venatorio per la stagione venatoria 2014/2015 approvato con il Decreto del Presidente n. T00216 del 15 luglio 2014, la caccia al Cinghiale (Sus scrofa) nell’area di protezione esterna al Parco Nazionale  d’Abruzzo, Lazio e Molise, versante laziale Sottozona B, viene  consentita unicamente nel periodo dal 1 novembre 2014 al 31 gennaio 2015.
L’orso va notoriamente in letargo proprio nel periodo di novembre – gennaio e per quanto attiene le Misure a tutela dell’Orso bruno marsicano da applicarsi nelle aree critiche “Monti Ernici” e “Area adiacente al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise” e nei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) con presenza di Orso bruno marsicano viene altresì stabilito che: nelle more dell’entrata in vigore del divieto di caccia in braccata e conseguente utilizzo esclusivo della girata e del tiro da appostamento come tecniche di caccia al cinghiale, è stabilito un limite massimo di 5 cani per squadra utilizzabili per la caccia al cinghiale in braccata
Al contrario per quanto attiene sempre le Misure a tutela dell’Orso bruno marsicano da applicarsi invece nell’area critica “Monti del Cicolano”, il limite massimo per squadra utilizzabili per la caccia al cinghiale in braccata è di 10 cani.
 Ma solo 5 cani sono considerati, dalle associazioni venatorie del territorio, un numero assolutamente insufficiente per una efficace caccia al cinghiale. Infatti, senza una adeguata strutturazione della squadra dei cani per la caccia al cinghiale, il numero di questi animali aumenterebbe in maniera esponenziale nel giro di poco tempo e ciò comporterebbe la distruzione del territorio, agricolo e non. Per questo molti primi cittadini del territorio dell’area adiacente al parco sono molto preoccupati.
La capacità distruttiva dei cinghiali è nota a tutti, ed ha prodotto danni enormi dalla Provincia di Frosinone, dalla zone di Picinisco quindi, fino a quella di Latina, nello specifico delle zone di Formia e Gaeta.
Infine, secondo la Coldiretti,  tantissimi sono i danni che la fauna selvatica provoca all’agricoltura e rappresentano ormai un problema notevolissimo  sia nella  provincia di Frosinone che nel resto della Regione Lazio; solo negli ultimi due anni si contano 1.128 segnalazioni con danni stimati da perizie tecniche in euro 497.287, proprio i danni maggiori si riscontrano alle colture foraggere e sono causati principalmente dai cinghiali”. Ha concluso Abbruzzese.

mercoledì 15 ottobre 2014

Palio di Lacchiarella: Piaseou vince, animalisti provocano, cittadini rispondono.


E il Sindaco ringrazia Poloni di FederFauna

Domenica scorsa si e' tenuto il Palio di Lacchiarella. Ha vinto il Canton dal Piaseou, la contrada più titolata, che gia' detiene  numerosi primati.

Come aveva previsto Stefano Poloni di FederFauna Lacchiarella, e' stata una giornata di festa (oltre che la notissima Corsa delle Oche, ci sono stati i carri contadini, la sfilata dei trattori, la banda, le majorettes) che, anche quest'anno, ha attirato 30mila visitatori.

Come previsto c'erano anche gli animalisti a protestare, ma erano in tutto una ventina, confinati dalle transenne e tenuti sotto controllo dalle Forze dell'Ordine. Come sempre hanno intonato i loro cori da stadio, urlato i loro slogan offensivi ed esposto i loro striscioni. Ce n'era anche uno con scritto: "Federfauna merda".

La novita' e' che, come e' successo recentemente a Pinzolo in Trentino, dove i Cittadini stufi hanno dato il benservito agli animalisti che protestavano per l'orsa "Daniza", costringendoli a battere in ritirata, anche a Lacchiarella domenica un nutrito gruppo di giovani ha deciso di rispondere per le rime alle provocazioni degli animalisti.

Dallo scambio di una pioggia di insulti, le due fazioni sono passate ad un reciproco lancio di castagne ed uova, fino a che, dopo alcuni momenti in cui gli animalisti hanno cercato di sfondare le barriere erette dalle Forze dell'Ordine, i ragazzi di Lacchiarella sono stati arginati da un cordone di sicurezza.

Ovviamente FederFauna non puo' certo approvare reazioni di questo tipo, ma tiene a segnalarle come indicatore del fatto che la gente non ne puo' piu' di animalisti che vogliono imporre a chiunque a tutti i costi il loro credo. Sia che agiscano con atti terroristici contro allevamenti e laboratori, sia che agiscano in modo colorato e plateale come e' avvenuto domenica a Lacchiarella, sia che agiscano come lupi travestiti da agnelli presso i centri di potere, sono accomunati da una violenza che non e' piu' accettabile. Purtroppo c'e' ancora una parte della politica che si ostina a non capirlo.

A questa parte certo non appartiene il Sindaco di Lacchiarella Antonella Violi, che ha scritto oggi a Stefano Poloni: "la ringrazio per le sue riflessioni. Il Palio dell'Oca e' una tradizione e come tale va rispettata e valorizzata sempre nel pieno rispetto e la salvaguardia di ogni forma di vita umana o animale che sia. Auguro a lei e alla sua Associazione un buon lavoro."

FederFauna ricambia al Sindaco i ringraziamenti ed i graditissimi auguri.

venerdì 10 ottobre 2014

Jobs act incassa la fiducia.



Dopo una giornata lunga e movimentata, con 165 sì e 111 no (due gli astenuti), il governo incassa la fiducia sul Jobs Act.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha scritto su Twitter: ''Molto bene sul Jobs act. Adesso decisi e determinati su semplificazione fisco''

Ecco, in sintesi, cosa cambia:

A neoassunti solo indennizzo per licenziamenti economici - Per i nuovi assunti con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, si va all'eliminazione del reintegro per i licenziamenti economici, che viene sostituito dal solo indennizzo "certo" e crescente, appunto, con l'anzianità.

Sì al reintegro per disciplinari gravi - Sì alla possibilità del reintegro, invece, per i licenziamenti ingiustificati di natura disciplinare "particolarmente gravi", le cui fattispecie saranno poi specificate nel decreto delegato. Sempre per i neoassunti.

Resta il reintegro per i licenziamenti discriminatori - Come più volte ribadito, il reintegro previsto dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori resta per i licenziamenti discriminatori.

Contratti "stabili" meno onerosi - Nel maxi-emendamento presentato dal governo si punta a promuovere il contratto a tempo indeterminato "come forma privilegiata" rendendolo "più conveniente rispetto agli altri tipi di contratto in termini di oneri diretti e indiretti". L'obiettivo è che il contratto a tutele crescenti "costi meno, sia più attrattivo e contenga meno incertezze e, quindi, incentivi l'imprenditore ad investire e assumere di più.

Meno tipologie di contratto, stop ai co.co.pro - La scelta è per un "drastico" riordino delle tipologie contrattuali, con l'abolizione delle forme "più permeabili agli abusi e più precarizzanti, come i contratti di collaborazione a progetto". Il fine è definire un Testo organico semplificato dei contratti e rapporti di lavoro.

Possibile cambiare mansioni, ma senza toccare il salario - Sì alla revisione delle mansioni del lavoratore (altro punto regolato fino ad oggi dallo Statuto dei lavoratori all'articolo 13) in caso di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale su "parametri oggettivi", per "la tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita" ma anche "economiche", con limiti alla modifica dell'inquadramento. E quindi al demansionamento. Nella revisione delle mansioni anche la contrattazione aziendale e territoriale può individuare "ulteriori ipotesi".

Per i voucher resta il tetto dei 5mila euro - Il ricorso ai voucher viene esteso ma torna il tetto dei 5mila euro l'anno, elevato nel testo di partenza della delega sul lavoro.

1,5 miliardi per nuovi ammortizzatori, tutele per un milione di persone in più - Il governo assume l'impegno a finanziare con 1,5 miliardi aggiuntivi i nuovi ammortizzatori sociali. L'obiettivo è di estenderli. In tutto sul piatto ci sono 11-12 miliardi, come spiegato dal responsabile economico del Pd Filippo Taddei, e tutele per un milione di persone in più. Si punta anche sulle politiche attive e su una maggiore tutela della maternità.

Salario minimo anche ai collaboratori - Resta l'obiettivo di introdurre "eventualmente anche in via sperimentale" il compenso orario minimo anche per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, nei settori non regolati da contratti nazionali.

Ferie solidali - Confermata la possibilità per il lavoratore che ha un plus di ferie di cederle a colleghi che ne abbiano bisogno per assistere figli minori che necessitano di cure.

Contratti di solidarietà "espansivi" per maggiore occupazione - Si punta a semplificare e ad estendere il campo di applicazione dei contratti di solidarietà potenziandone l'utilizzo in chiave "espansiva", per aumentare cioè l'organico riducendo l'orario di lavoro e la retribuzione del personale.

Autore: tratto da ANSA e TgCom

giovedì 9 ottobre 2014

Addio Nando Orfei, vecchio leone del circo


È uscito di scena in sordina, senza i riflettori che ne hanno accompagnato la vita e la carriera da artista sotto il tendone del circo. Nando Orfei, cognome che evoca una delle famiglie più note e antiche del mondo circense in Italia, è morto oggi all'ospedale San Raffaele di Milano. Aveva 80 anni, il vecchio leone stremato da una lunga malattia, lui che i leoni, le tigri e gli elefanti aveva saputo tenere a bada con dolcezza, guardandoli negli occhi senza paura e sempre con rispetto.
 
Agli animali, la grande attrazione di sempre , il suo circo aveva rinunciato negli ultimi anni, perché – aveva confessato con un po’ di amarezza - non si potevano più ignorare le proteste e il boicottaggio dello spettacolo da parte degli animalisti. E così con il suo “Magico Circo” aveva dovuto inventare un altro copione. Lui che con i due fratelli Liana e Rinaldo negli anni Settanta aveva portato a un nuovo splendore il circo, assediato dalla tv e dal cinema, con un sontuoso e sfavillante chapiteau che racchiudeva tre piste, con troupe internazionali di artisti che si esibivano in tre spettacoli contemporaneamente. Il mitico Circo delle Mille e Una Notte che aveva affascinato e sedotto Fellini.
 
Non fu un caso che proprio Nando fu chiamato a lavorare in Amarcord e ne I Clowns. Come un regista che non può sempre fare lo stesso film, Nando ha saputo rinnovare la propria vocazione che lo ha visto giovane acrobata poi giocoliere, domatore e insieme grande anima della dinastia.

Negli ultimi anni, con i tre figli Paride, Ambra, Gioia e la moglie Anita aveva dato vita e vigore a un nuovo spettacolo attingendo alle proprie origini e alle proprie tradizioni, con l’Antico Circo Orfei. Un marchio garantito da oltre cent’anni.


Fonte (http://www.avvenire.it/)
Autore: Rossana Sisti

mercoledì 8 ottobre 2014

Agraria. Entrambe le liste sono inammissibili, rinviate le elezioni

Attenzione: apre in una nuova finestra. Stampa

Agraria. Entrambe le liste sono inammissibili, rinviate le elezioni

agraria
I ricorsi incrociati fanno fuori, per irregolarità formali, prima quella con Daniele De Paolis presidente, poi quella di Mariano Ingrosso. Si sarebbe dovuto votare il 19 e 20 ottobre

CIVITAVECCHIA - Non ci sono più candidati per l'Associazione Agraria di Civitavecchia. Nel senso che, dopo i ricorsi incrociati, entrambe le liste in corsa per il rinnovo delle cariche sono state dichiarate inammissibili. Così, le elezioni previste per il 19 e 20 ottobre sono rinviate e si riparte con l'iter elettorale. A breve la Regione dovrà fissare la nuoiva consultazione.
Erano due le liste in gara. La prima ad essere eliminata, per questioni formali, è stata quella che aveva in Daniele De Paolis il suo candidato presidente. Si prospettava un'elezione con lista unica perché era rimasta soltanto quella con Mariano Ingrosso presidente, ma anche gli esclusi hanno presentato ricorso e ottenuto l'inammissilità dell'altra lista.
Nessuna lista in gara e elezioni rimandate.

martedì 7 ottobre 2014

Associazione Agraria di Civitavecchia.Annullate le prossime elezioni..

Annullate le elezioni all'Agraria

La motivazione che avrebbe determinato l'esclusione della lista Ingrosso sarebbe un errore legato alla raccolta firme. "Si erano volute ravvisare irregolarità per ciò che riguarda la nostra lista – aggiunge De Paolis – Le abbiamo contestate e alla fine non si è potuto far altro che constatare che dall'altra parte c'erano per lo meno altrettante irregolarità". A pochi giorni da quella che sarebbe dovuta essere la data del voto, dunque, si apre uno scenario completamente nuovo ed inaspettato, con nessuna lista in corsa per il rinnovo delle cariche.



venerdì 3 ottobre 2014

FederFauna per la Festa di San Francesco.



Domani ad Assisi si terranno le celebrazioni in onore di San Francesco, in occasione del 75° anniversario della sua proclamazione a patrono d'Italia.

In seguito ai ripetuti tentativi, da parte degli animalisti, di attuare disinformazione e strumentalizzazione riguardo episodi della vita del Santo e del suo rapporto con gli animali, FederFauna consiglia la lettura delle numerose Fonti Francescane esistenti, le quali attestato che il Poverello di Assisi fosse spesso dedito al digiuno, ma che certo non fosse vegetariano o vegano e che mai abbia dato indicazioni a favore di una scelta di questo tipo. 

Egli aveva scelto la poverta' che consente solo di accontentarsi di cio' che offre la Provvidenza, mentre essere vegetariani o vegani e' un lusso che puo' permettersi solo chi puo' scegliere cosa mangiare!…

Ed e' proprio in relazione ai poveri che ha dichiarato di aver scelto il suo nome Papa Francesco, oltre che alla pace.

Un pensiero ben lontano da quello di coloro che strumentalizzano uno smodato amore per gli animali per creare guerre tra gli uomini!...

Di seguito alcuni passi del Catechismo della Chiesa Cattolica, riguardanti gli animali, che ben sintetizzano il messaggio non solo di San Francesco, ma della Chiesa tutta:

2416 - Gli animali sono creature di Dio. Egli li circonda della sua provvida cura. 292 Con la loro semplice esistenza lo benedicono e gli rendono gloria. 293 Anche gli uomini devono essere benevoli verso di loro. Ci si ricordera' con quale delicatezza i santi, come san Francesco d'Assisi o san Filippo Neri, trattassero gli animali.

2417 - E' dunque legittimo servirsi degli animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti. Possono essere addomesticati, perche' aiutino l'uomo nei suoi lavori e anche a ricrearsi negli svaghi. Le sperimentazioni mediche e scientifiche sugli animali sono pratiche moralmente accettabili, se rimangono entro limiti ragionevoli e contribuiscono a curare o salvare vite umane.

2418 - E' contrario alla dignita' umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita. E' pure indegno dell'uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate, prioritariamente, a sollevare la miseria degli uomini. Si possono amare gli animali; ma non si devono far oggetto di quell'affetto che e' dovuto soltanto alle persone.

mercoledì 1 ottobre 2014

LE FEDERAZIONI ADERENTI A FEDERFAUNA

Associazione Allevatori Cinotecnici Italiani
Associazione Nazionale Commercianti Animali
Federazione Nazionale Lavoratori Immigrati
Sindacato Italiano Falconieri Professioonisti
AssoCanili-Associazione Nazionale dei Gestori di Strutture di ricezione degli Animali Domestici
Alianz Canine Italia
SIAC-Sindacato Addestrarori Animali Esotici in Cattività
A.S.V.R. - Associazione Sindacale Vetturini Romani
SNAR - Sindacato Nazionale Allevatori Rettili

Inquinamento biologico: specie aliene invasive in Italia



specie-aliene-invasive-italia
L’Italia è letteralmente sommersa di specie aliene alcune introdotte migliaia di anni fa come i Ratti ed il topolino delle case e perciò oramai blandamente nocivi se non nelle piccole isole, ma esistono alcune specie che stanno profondamente danneggiando i nostri ecosistemi e minacciano pericolosamente la fauna e la flora nativa del nostro paese.

Il flagello delle specie aliene invasive in Italia

Cosa è una specie aliena?

Una specie aliena, detta anche alloctona è un organismo nativo di continenti o di nazioni diversi da quello ove è stato introdotto artificialmente in modo volontario od involontario. Da sempre li esseri umani introducono specie diverse da quelle native per vari scopi come ad esempio quello alimentare (vedi il Fagiano introdotto dai Romani dal Medio Oriente all’Europa o il Coniglio dalla Penisola Iberica a buona parte del mondo), ricreativo o accidentale ad esempio attraverso il commercio navale o le acque di zavorramento delle navi. Non sempre una specie aliena si acclimata in un continente o nazione diversa, in questo caso, ossia se si estingue subito o poco dopo l’introduzione si parla di specie NON ACCLIMATATA, se invece si acclimata si parla di specie ACCLIMATATA. Una volta che una specie si è acclimatata questa può andare incontro ad una rapida crescita numerica e colonizzazione di nuove aree rispetto quella ove è stata introdotta o rimanere relegata in loco;  nel primo caso si parla di specie INVASIVA nel secondo caso NON INVASIVA. Infine se una specie oltre a diffondersi causa danni a specie native o all’attività umana si parla di specie nociva.

Quali sono le specie aliene piu’ nocive nel mondo?

Senza alcun dubbio le specie più nocive per le attività umane e la biodiversità sono i Ratti (Rattus norvegicus, Rattus rattus e Rattus exulans), il Topolino delle case (Mus domesticus) il Gambero della Louisiana detto anche Gambero killer (Procambarus clarkii), lo Scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis) ed alcuni pesci come il Pesce rosso (Carassius auratus), il Boccalone (Micropterus salmoides) ed il Persico sole (Lepomis gibbosus).
I danni creati alla biodiversità sono moltissimi e riassumibili in: Predazione eccessiva nei confronti di specie native con conseguente diminuzione delle stesse o anche estinzione (vedi i ratti nelle isole), competizione per le risorse alimentari e trasmissione di agenti patogeni.
I danni verso le attività umane variano a seconda della specie ma generalmente sono legati a danni a strutture, contaminazione/distruzione delle derrate alimentari e trasmissione di agenti patogeni oltre al fatto che i danni ambientali causati dagli alieni nocivi alla fine nocciono anche alle persone che si sono evolute in quel dato habitat …
Quali sono le piu nocive specie aliene italiane?

L’Italia è letteralmente sommersa di specie aliene alcune introdotte migliaia di anni fa come i Ratti ed il topolino delle case e perciò oramai blandamente nocivi se non nelle piccole isole, ma esistono alcune specie che stan profondamente danneggiando i nostri ecosistemi e quindi anche le nostre attività essi sono in ordine:
Procambarus clarkii o Gambero della Louisiana: la strage dei fiumi
Il Gambero della Louisiana (Procambarus clarkii): Introdotto negli anni 90 nel Lago di Massaciuccoli in provincia di Lucca ed in alcune località Emiliane per favorire la pesca, ha rapidamente invaso tutto il nord, quasi tutta la Toscana, il Lazio settentrionale ed esistono popolazioni isolate in Sicilia. Tale specie, grande e vorace fa strage di anfibi (sia girini che adulti che soprattutto uova), pesci e loro avanotti (piccoli), vegetazione acquatica e ripariale, invertebrati e molluschi fino a sterilizzare un corso d’acqua od una zona umida dalla vita che prosperava. Come se non bastasse esso è serbatoio di un fungo patogeno per il nostro Gambero di fiume (Austropotamobius italicus) e del terribile fungo patogeno per molti anfibi (il Citridio) che a livello mondiale ha causato 100 estinzioni e tantissime rarefazioni ed in Italia il collasso dell’Ululone dal ventre giallo appenninico (Bombina pachypus). Come se non bastasse esso scava continuamente nelli argini potendone causare il cedimento ed è noto per mangiare vegetazione coltivata nelle golene dei fiumi.
Sciurus carolinensis o Scoiattolo grigio: la minaccia ai boschi
Scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis): Introdotto nel lontano 1948 in Piemonte tale Scoiattolo compete con il nostro Scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris) causandone il rapido collasso, questo collasso ha ripercussione gravissime per tutti i nostri boschi in quanto lo Scoiattolo rosso tende a seppellire vari semi che poi si dimentica e questi germogliando favoriscono la ricrescita della foresta mentre il grigio li nasconde nei buchi degli alberi (i fitotelmata) ed inoltre il rosso ama mangiare i funghi anche di specie commestibili per la nostra specie favorendo con le feci la loro diffusione, mentre il grigio non mangia funghi. Se il grigio dovesse raggiungere le alpi o/e gli appennini sarebbe la fine del nostro scoiattolo e la fine del bosco come lo conosciamo noi.
Myocastor coypus o Nutria: il pericolo per la vegetazione
Nutria (Myocastor coypus): La Nutria è un grande roditore simile ad un piccolo castoro, ma con coda da ratto che vive presso zone umide e fiumi. Nativo del Sud America venne introdotto negli anni 40 per fine pelliccero, ma a seguito di fughe e rilasci è oggi presente in tutta Italia anche se a sud è puntiforme. La Nutria si nutre di vari vegetali sia spontanei che coltivati e può causare danni sia da pascolamento/brucamento alla vegetazione nativa delle paludi e dei fiumi ed a quella coltivata nelle golene ed inoltre può calpestare le uova di uccelli nidificanti al suolo e, con la sua attività di scavo negli argini causare il loro cedimento.
Cosa si può fare per contrastare le specie nocive?
E’ arduo contrastare specie antiche e perfettamente adattabili alla presenza umana, ma è concepibile, almeno finché si è in tempo eradicare le popolazioni introdotte attraverso trappolamento con successiva eliminazione, uso di esche velenose e soprattutto favorire la resistenza delle specie native attraverso opere di rinaturalizzazione di zone degradate o troppo modificate dall’attività umana … .
Molto più importante è la presa coscienza da parte della popolazione dei danni delle specie alloctone e del rilasciarle in natura evitando perciò tali deprecabili comportamenti come ad esempio abbandonare le Tartarughine d’acqua dolce (Trachemys scripta elegans) che poi diventan voraci predatori di 30 cm in grado di aggredire pure li anatroccoli.
La prevenzione resta in ultima analisi la via più efficace per contrastare l’avanzata delle specie nocive, e tutte le forze sociali e militari devono essere messe in campo per affrontare questi preoccupante fenomeno, prima che altre e più invasive specie sbarchino ad esempio nel nostro paese (proprio quest’anno si assiste all’avanzata del Calabrone cinese minore (Vespa velutina) introdotto inavvertitamente da carghi cinesi non controllati, che è un grande sterminatore di api e le cui conseguenze ambientali possono essere severissime).
Un mio personale consiglio è quello di fumigare le stive delle navi dopo ogni sbarco, controllare accuratamente ogni pianta importata ed infine vietare la detenzione e la vendita di specie native di climi affini a quello ove potrebbero acclimatarsi… .


Autore: Flavio Brandani

Tutela animali: gli impegni assunti dal Governo. No a divieto macellazione rituale


L’Italia è impegnata a supportare e attuare una serie di misure per la tutela dei diritti degli animali nell’ambito del Semestre di presidenza del Consiglio dell’Unione europea. In votazione dell’Aula di Montecitorio sette mozioni (74 impegni diversi) con le quali il Parlamento impegnerà il Governo. Dopo una seduta animata ne sono state accolto sei, con modifiche e ampi stralci, mentre è stata respinta in toto quella della Lega Nord, presentata da Marco Rondini, che chiedeva di "abrogare l'articolo 1099 del regolamento comunitario, che apre alle procedure di macellazione islamica". Stralciata sullo stesso tema anche la mozione  di Chiara Gagnarli (M5s) nella parte in cui chiedeva di "promuovere una disciplina comunitaria che introduca il divieto di macellazione rituale, affinchè la libertà religiosa dei singoli stati membri non entri in conflitto con la tutela degli animali in quanto esseri senzienti”.

A rappresentare il governo in aula il sottosegretario con delega alla sanità veterinaria Vito De Filippo. La Camera ha accolto le mozioni (di Brambilla, Gagnarli, Vezzali, Cova e Nicchi) come riformulate dal Governo e approvato con il parere favorevole del Governo la mozione di Dorina Bianchi (Pd).

Non sono mancati gli spunti polemici e i distinguo. «L'unico animale per cui ha mostrato interesse il nostro Presidente del Consiglio Renzi è l’uccellino di Twitter»  ha commentato sarcastica la deputata grillina Gagnarli dopo che i 19 impegni che aveva proposto sono stati ridotti a sette.

L’onorevole Ilaria Capua (lei e Paolo Cova solo gli unici due veterinari eletti alla Camera) ha annunciato e motivato la propria astensione. «Le mozioni prese nell'insieme – ha dichiarato -  contengono soprattutto proposte ideologiche che non tengono conto del contesto, delle ricadute economiche, sociali e legislative di questo argomento. Ritengo personalmente che sarebbe stata più utile una discussione più ampia includendo un tavolo tecnico competente che avrebbe potuto illustrare le reali problematiche dell'argomento che sono molto più complesse di quello che sembrano».

Alla mozione di Paolo Cova è stata apportata una modifica, che, secondo il proponente va in senso ancora più vincolante verso la prevenzione del randagismo, ponendo come fondamentale la sistemazione delle cucciolate e il controllo delle nascite. Con il nuovo testo l’impegno quindi “a valutare l'opportunità dell'introduzione di misure di diffusione della cultura del possesso consapevole degli animali e della necessità del controllo delle nascite anche attraverso la sterilizzazione”.

Tra battute d’arresto e accalorate discussioni la seduta è comunque arrivata in porto. 

Gli impegni accolti, quelli accolti con riserva e quelli respinti dal Governo

In base ai testi approvati, il governo risulta impegnato, tra l’altro a caratterizzare la Presidenza del Consiglio dell’Unione europea con iniziative tese a «dare piena applicazione al riconoscimento degli animali come “esseri senzienti”;  a rafforzare l’ufficio veterinario della Commissione europea al fine di garantire un efficace controllo dell’applicazione delle normative comunitarie a tutela degli animali; a introdurre una normativa comunitaria per la tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo, che, fra l’altro, preveda il divieto di uccisione di cani randagi e gatti vaganti, lo sviluppo di programmi di prevenzione con adeguati programmi di sterilizzazione e adozione, l’identificazione tramite microchip e la registrazione obbligatoria collegata a un sistema di tracciabilità europea, il contrasto al traffico di cuccioli, anche attraverso l’Europol, ed ai combattimenti fra cani.

Il governo è quindi impegnato a vietare l’importazione e la commercializzazione delle «specie invasive aliene» e stabilire che i metodi di loro contenimento prevedano unicamente misure incruente, rispettose della vita e della sofferenza dei soggetti interessati; a sostenere il riconoscimento e l’utilizzazione dei metodi sostitutivi di ricerca all’uso di animali ed estendere il divieto di test animali previsti per i cosmetici e i loro ingredienti ai prodotti di detergenza e loro ingredienti.

Tra gli impegni accolti quelli di sostenere l'emanazione di norme che prevedano standard obbligatori minimi di benessere che si applichino alle specie oggi prive di specifiche norme di tutela come bovini, conigli, tacchini e altri; sostenere una normativa comune tra gli Stati membri in materia di agevolazioni fiscali per le spese veterinarie sostenute per gli animali da compagnia; assumere iniziative per istituire una rete di centri di riferimento sul benessere animale nei Paesi europei; far sì che le forme di commercio di animali di affezione tra Stati europei siano garantite dalla vigilanza dei servizi veterinari degli Stati membri prima del trasporto.

Accolto con “riserva” l’impegno a promuovere a livello comunitario l'approfondimento delle condizioni scientifiche ed economiche al fine della revisione del regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto. Qui il Governo ha posto la condizione che vi sia la possibilità di proporre un approfondimento con tutte le categorie.

Il parere negativo è andato alle proposte di promuovere una normativa comune volta al superamento dell'utilizzo degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti  e a quelli tesi a vietare l’allevamento degli animali da pelliccia, la macellazione rituale, la caccia nei territori protetti dalla rete comunitaria “Natura 2000”. Non accolta anche la proposta di sollecitare la Bce perchè interrompa i finanziamenti agli allevamenti intensivi.
Autore: A cura di C.Fo. Ufficio stampa Sivemp Veneto
http://www.sivempveneto.it/leggi-tutte-le-notizie/23999-tutela-animali-ecco-gli-impegni-assunti-dal-governo-no-alla-mozione-sul-divieto-di-macellazione-rituale

Ricerca: le carni di animali alimentati con ogm identiche a quelle non ogm




Le carni di animali alimentati con mangimi Ogm hanno le stesse caratteristiche di quelle ricavate da animali che sono stati nutriti con mangimi non Ogm. Ad affermarlo e’ lo studio ‘Impatto dei mangimi geneticamente modificati sugli allevamenti di bestiame’ (Prevalence and Impacts of Genetically Engineered Feedstuffs on Livestock Populations) realizzato dall’universita’ della California di Davis. La ricerca, che sara’ pubblicata sul numero di ottobre del Journal of animal science, e’ stata condotta dalla studiosa Alison Van Eenenaam e prende in esame gli studi sull’alimentazione animale condotti da circa trent’anni a questa parte e che hanno interessato, si legge sul sito dell’ateneo, piu’ di cento miliardi di animali. A oggi, riferisce lo studio, negli Stati Uniti e’ approvato l’utilizzo, come mangime, di 19 varieta’ di piante geneticamente modificate tra cui le principali colture utilizzate per gli animali come erba medica, colza, mais, cotone, soia e barbabietola da zucchero. Attualmente, in America, sono circa 9 miliardi gli animali che vengono allevati per essere destinati alla produzione alimentare e il 95% del loro mangime contiene ingredienti Ogm. ”Gli studi hanno costantemente dimostrato che latte, uova e carne provenienti da animali nutriti con mangimi geneticamente modificati sono indistinguibili da prodotti derivati da animali che hanno seguito una dieta non ogm – ha detto Van Eenenaam – per questo motivo, ora che una seconda generazione di colture geneticamente modificate e’ stata ottimizzata per l’alimentazione del bestiame, occorre armonizzare a livello internazionale il quadro normativo per questi prodotti”.



Fonte (http://www.meteoweb.eu/)
http://www.meteoweb.eu/2014/09/ricerca-carni-animali-alimentati-ogm-identiche-quelle-non-ogm/328761/