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REGIONE LAZIO. Disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne per l'anno 2024 - CACCIA AL CINGHIALE. DOPO IL SUCCESSO DELLA PASSATA EDIZIONE TORNA LA "GRANDE BATTUTA AL CINGHIALE" NELLA RISERVA DI PISCIN DI POLVERE DOMENICA 17 MARZO 2024- CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

mercoledì 26 settembre 2018

TAR Toscana Sez. III n. 463 del 27 marzo 2017. Beni Ambientali. Allevamento di cavalli ad uso maneggio

Torniamo di nuovo sull'argomento relativo alla ammissibilità di un Piano di Utilizzazione Aziendale (PUA) per la realizzazione di manufatti necessari all'allevamento di cavalli destinati ad attività agonistiche. L’art. 2135 del cod. civ. ricomprende nell’attività dell’imprenditore agricolo “l’allevamento di animali”, ciò a seguito della novella di cui al d.lgs. n. 228 del 2001, che ha sostituito la precedente previsione riferita “all’allevamento del bestiame”; tale modificazione testuale va interpretata come comportante un ampliamento dei confini dell’attività agricola, superando l’idea originaria secondo cui rientrava in agricoltura solo l’allevamento di animali destinati all’alimentazione o ai lavori agricoli e comunque legati al fattore produttivo della terra, e giungendo invece a comprendere nell’agricoltura le attività comunque correlate al ciclo vitale di animali, compreso l’allevamento di cavalli da corsa e ad uso maneggio. Abbiano quindi richiesto alla direzione regionale competente se alla luce delle pronunce normative sia o meno opportuno rettificare il contenuto dei precedenti pareri.
Restiamo fiduciosi di un positivo riscontro.

martedì 25 settembre 2018

Urbanistica e allevamento cavalli: rapporto con l'attività agricola - PUA


In una circolare interpretativa la Regione Lazio ha espresso il proprio parere in merito alla ammissibilità di un piano di utilizzazione aziendale (PUA), ai sensi e per gli effetti dell'art. 57, comma 1, della I.r. 22 dicembre 1999, n. 38, per la realizzazione di manufatti necessari all'allevamento di cavalli destinati ad attività agonistica (scuderie, fienili, alloggio dello stalliere, box da adibire a docce per cavalli, allestimento attrezzato di spazi esterni per l'allenamento dei cavalli). Il Comune interessato ha evidenziato come tale attività risulti prevalente rispetto alle altre attività aziendali. In merito la Direzione Urbanisitica si è espressa come segue.
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L'art. 1, comma 1, della I.r. 38/99, dispone che: "Fermo restando l'obbligo di procedere prioritariamente al recupero delle strutture esistenti, la nuova edificazione in zona agricola è consentita soltanto se necessaria alla conduzione del fondo e all'esercizio delle attività agricole e di quelle ad esse connesse".
Il codice civile definisce l'attività agricola con riferimento alla qualifica di imprenditore agricolo. L'arrt. 2135, comma 1, del codice civile, prevede che: "È imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse". Tuttavia, si evidenzia che l'allevamento di animali deve essere funzionale all'esercizio della attività aqricola, che rimane principale.
Ciò premesso, si ritiene che l'allevamento di cavalli da competizione non può qualificarsi come attività agricola in senso proprio, in quanto è indipendente daIl'esercizio dell'agricoltura.
In proposito, e per quanto riguarda specificamente la definizione delle "attività connesse", questa direzione ha emanato una circolare interpretativa, inviata a tutti i Comuni del Lazio.
La circolare, dopo aver richiamato il disposto dell'art. 2135, comma 3, del codice civile, mette in evidenza proprio il rapporto di strumentalità che deve intercorrere tra l'attività connessa e quella agricola principale. In tal senso, la circolare prevede espressamente cre ai fini della nozione di cui all'art. 2135 c.c., l'allevamento di animali considerata nella norma è quella finalizzata all'a li mentazione o alla produzione d i forza lavoro.
Ove manchi il rapporto di strumentalità, nel senso che le C.d. attività connesse assumono nel quadro aziendale posizione prevalente o indipendente dall'esercizio dell'agricoltura l'attività esercitata si qualifica come commerciale o industriale 
Nella circolare regionale sono riportate alcune pronunce giurisprudenziali che si esprimono in tal senso, fra cui la sentenza della Cassazione civile n. 12791/97 che afferma la natura commerciale e non agraria dell'allevamento di cavalli destinati ad un centro ippico.
In conclusione, si ritiene che l'allevamento di equini a scopo agonistico non rientri nell'attività agricola e, di consequenza, non può essere approvato un PUA per realizzare manufatti usufruendo della deroga prevista nell'art. 57, comma 1, della I.r. 38/99.
In ogni caso, si evidenzia che la non applicabilità dell'art. 57 non pregiudica l'allevamento equino a fini agonistici; inoltre, i Comuni potranno razionalizzare lo svolgimento di tale attività con apposite previsioni negli strumenti urbanistici. ---

Fonte: Regione Lazio

lunedì 17 settembre 2018

GALLICANO, PUBBLICATO IL BANDO PER LA GESTIONE DEL FRANTOIO SOCIALE

E' stato pubblicato l'avviso di procedura aperta per la gestione, per conto dell'Ente U.A. di Gallicano, della molitura delle olive e di tutte le attività ad essa connesse, per il triennio 2018-2021.
Tra le novità più rilevanti sicuramente è il prezzo al quintale che stato fissato in 12,60 €/q per gli utenti dell'U.A.
Il canone annuo a base d'asta per la gestione dell'impianto è fissato in €. 14.000,00 con un valore presunto stimato dell'appalto in circa 52.000,00 €/anno.
Il giorno 3 ottobre 2018 alle ore 18:00 presso la sede legale dell'U.A. si terrà la seduta pubblica per l'aggiudicazione dell'offerta.
Si ricorda che per TUTTI GLI UTENTI DELL'U.A il prezzo del prodotto è stato fissato non oltre  12,60 €/q mentre per la restante clientela il prezzo massimo di cessione di 14,00 €./q.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria dell'Ente U.A.




venerdì 14 settembre 2018

FILOSOFIA DEL VENERDI: CONCERTI ESTIVI DI #ZARATHINUSTRA


"Devi andare al campo di luglio, troverai posto sul prato. Siediti per terra, oppure sotto quel vecchio rovere, non serve un biglietto. Inizia il concerto tra i campi d’oro di grano che si muovono e ballano a tempo del vento, ascolta il silenzio e sentirai la più bella musica. 
Qui tutto segue un ritmo perfetto di un concerto il cui palco è l’universo. Quel ritmo è tenuto dal pimpar della quaglia nascosta tra le spighe di grano. 
C’è un coro da una sola nota che ripetuta come un mantra in migliaia di rimbalzi dalle cicale, lascia spazio alla sera alle rane del fiume, regine soprane di un concerto che non smette mai. 
E ci sono centinaia di altri strumenti che suonano con le stesso ritmo, perfino il canto del pazzo cardellino sempre in festa o quello della ripetitiva cinciallegra. 
Sopra ogni cosa però ci sono i violini. I violini a luglio non smettono mai di suonare, dall’alba  al tramonto, ma è di notte che offrono le note più intonate...gli usignoli"

Rubrica a cura di Massimo Zaratin (consigliere FederFauna Mirano)

giovedì 13 settembre 2018

FEDERFAUNA LAZIO apre nuova rappresentanza presso Pescorocchiano (RI)


E' Andrea Rosati il nuovo delegatoe FEDERFAUNA LAZIO per il Comune di Pescorocchiano, in provincia di Rieti. il consigliere Rosati seguirà le numerose attività relative alla falconeria, allontanamento volatili e gestione e allevamento dei rapaci.
Ad Andrea giunga il nostro caloroso benvenuto ed un augurio di una proficua collaborazione nella grande famiglia FederFauna.


mercoledì 12 settembre 2018

Bracciano. Dall’inizio dell’anno sono stati almeno 80 i furti di bestiame denunciati.

Furti di cavalli, gli allevatori lanciano allarme

L’ipotesi è che ci sia in zona un macello clandestino. Oltre agli equini, rubate anche mucche

di GRAZIAROSA VILLANI
BRACCIANO - Allevatori in grande allarme in tutta la zona di Bracciano per i crescenti furti di cavalli e vacche. L’ultimo furto è avvenuto nella  notte tra sabato e domenica scorsa. Rubati in particolare tre cavalli ad un veterinario. L’allarme sta montando di giorno in giorno. Si calcola che dall’inizio dell’anno siano oltre ottanta i capi, tra cavalli e vacche, rubati nottetempo in zona. Si comincia a pensare che in zona sia stato allestito un macello clandestino dove gli animali, una volta sottratti ai legittimi proprietari, vengono immediatamente macellati in modo da far sparire ogni traccia di vello. Alcune indiscrezioni circolate sui social parlano anche di macellerie “legali” che  si approvvigionerebbero con carne sottratta illecitamente.  Un allevatore della zona si è visto rubare in una sola notte ben tredici cavalli. Sotto tiro in particolare le aree attorno a Castel Giuliano, le campagne verso Manziana, l’area del Sambuco. Ma il fenomeno può dirsi esteso all’intero territorio di Bracciano. I carabinieri della locale stazione sono al corrente dei fatti. Numerose infatti le denunce presentate. Ma ad oggi i responsabili di abigeato non sono stati individuati. Secondo l’Arma sarebbe necessaria la flagranza di reato. Avviti, fanno sapere dalla Compagnia di Bracciano, alcuni controlli anche se sulle indagini ancora nulla è stato fatto trapelare. Le denunce, tuttavia, sarebbero in numero minore rispetto ai furti realmente compiuti. I malviventi agiscono in genere nel corso della notte tra le tre e le quattro. Giorno preferito per il colpo, secondo una prima analisi, sarebbe il venerdì. I cavalli rubati sono per lo più mezzosangue. Non mancano quelli di razza tolfetana. Anche le vacche, da quanto si è appreso, sono di razza maremmana. Nell’ambiente cresce la preoccupazione anche perché non ci si sente abbastanza tutelati dalle forze dell’ordine. Alcuni dei cavalli hanno il microchip in linea con la più recente normativa in materia. Molto probabile che i malviventi si avvalgano di basisti in grado di segnalare le “prede” migliori, gli spostamenti degli allevatori, i percorsi da seguire. Non è la prima volta che il territorio viene fatto oggetto di abigeato. Ma gli episodi più eclatanti risalgono ormai agli anni Novanta del secolo scorso. E’ evidente che in questo periodo nuovi appetiti si sono levati sulla zona, facendo leva sulla presenza di molti allevatori di capi di bestiame e sulla passioni di molti per i cavalli per lo più per escursioni, in linea con la tradizione buttera locale.
Fonte: civonline.it

martedì 11 settembre 2018

Università Agrarie: l’ANAC conferma l'obbligatorietà della pubblicazione degli atti

Per chi ha sostenuto negli anni che le Università Agrarie fossero esenti da qualsivoglia  rispetto della normativa vigente in materia di pubblicità degli atti arriva la doccia fredda dell'Anac.
In numerosi Enti Agrari come Confederazione Sindacale siamo intervenuti per richiedere l'istituzione della sezione trasparenza nei rispettivi siti internet istituzionali e finalmente due recenti pronunce dell’ANAC, che riguardano due Università Agrarie del Lazio, confermano proprio come gli atti debbano essere pubblicati. 
Si tratta di due delibere del 6 dicembre 2017: la n. 1281 e la n. 1282. 
Con i due atti l’Autorità Nazionale Anti Corruzione ordina alle Università Agrarie di Tolfa e di Allumiere “ai sensi dell’art. 45, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33, di pubblicare, nella sezione «Amministrazione trasparente» del proprio sito web istituzionale, tutti i documenti, le informazioni e i dati mancanti, oggetto di pubblicazione obbligatoria, nel rispetto della normativa vigente nonché secondo la struttura ed i contenuti indicati nella delibera ANAC n. 1310/2016, motivando, all’interno delle sotto-sezioni interessate, gli eventuali casi di non ricorrenza”.
Le Università Agrarie, malgrado ciò che si pensi, amministrano numerosi ettari di terreni gravati da uso civico oltre a fabbricati, magazzini, aree divenute edificabili per effetto di varianti ai PRG e via discorrendo. Non proprio cosucce da niente...... 
Siamo quindi soddisfatti del'intervento dell'ANAC che speriamo si pronunci a breve anche su altre situazioni da noi segnalate in merito all'uso civico di legnatico e l'affidamento di incarichi peritali.

lunedì 10 settembre 2018

BEN TORNATI, SI RIPARTE.

Terminate le ferie estive FederFauna Lazio riprende da oggi le diverse attività in rappresentanza dei propri iscritti.
Da domani inoltre riprenderanno le informazioni in merito alle iniziative intraprese da inizio anno e tratteremo a cadenza settimanale le diverse problematiche del mondo agricolo e zootecnico.
Buon Lavoro a tutti.