In particolare si è voluto evidenziare la particolare
importanza, sia nella disciplina delle attività di caccia, che di controllo faunistico, che di monitoraggio
delle specie selvatiche dell’utilizzo di unità cinofile specializzate e brevettate in contesti tecnicamente
ed ecologicamente complessi, caratterizzati da buona diversità e densità faunistica.
In particolare il protocollo è finalizzato alla creazione di Unità Cinofile altamente specializzate e idonee ad intervenire in aree di particolare pregio naturalistico e faunistico del territorio regionale, in quanto abilitate in Regione Lazio.
Le attività promosse saranno le seguenti:
•l’organizzazione e la realizzazione dei brevetti e/o abilitazioni, per unità cinofile da impiegare in ambito faunistico-venatorio, di monitoraggio faunistico o in operazioni di pubblica utilità, quali cani da limiere e girata, cane da singolo, recupero capi feriti, ricerca delle carcasse di cinghiale colpite dalla Peste Suina Africana (PSA), monitoraggio galliformi e beccaccia;
•la verifica e l’impiego di unità cinofile specializzate in ambito faunistico venatorio di cui al precedente punto;
• il potenziamento delle opportunità per la formazione ed aggiornamento delle unità cinofile specializzate in ambito faunistico venatorio;
• la promozione di convegni, seminari, incontri culturali, nonché attività di approfondimento sulle tematiche del presente protocollo.
Entro quindici giorni dalla sottoscrizione del protocollo, verrà costituito un Comitato di coordinamento, composto da 3 membri per
ciascuna Parte contraente (per la Regione i tre membri sono individuati tra i Dirigenti
delle Aree Decentrate Agricoltura), con funzioni tecnico operative e di indirizzo per
l’effettiva attuazione degli impegni sottoscritti, e i cui compiti specifici saranno definiti
nella prima riunione del Comitato stesso, con apposito documento di programma
verificato, integrato e reso operativo mediante sottoscrizione tra i soggetti stessi.