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REGIONE LAZIO. Disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne per l'anno 2024 - CACCIA AL CINGHIALE. DOPO IL SUCCESSO DELLA PASSATA EDIZIONE TORNA LA "GRANDE BATTUTA AL CINGHIALE" NELLA RISERVA DI PISCIN DI POLVERE DOMENICA 17 MARZO 2024- CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

venerdì 27 marzo 2015

USI CIVICI GALLICANO: ancora una nuova comunicazione...

Dopo la discussione in Consiglio Regionale dell'interrogazione a risposta immediata presentata dai consiglieri Valentina Corrado, David Porrello e Silvana De Nicolò, sulla "Gestione degli Usi Civici da parte dell'Università Agraria di Gallicano nel Lazio", abbiamo ricevuto un ulteriore comunicazione (trasmessa anche ad altri destinatari) che sostanzialmente, oltre a ripercorrere l'intera vicenda, fornisce validi suggerimenti per addivenire ad una sollecita risoluzione della problematica.
La necessità dell'aggiornamento dello Statuto dell'Ente è stata più volte rimarcata attraverso una copiosa corrispondenza, (su interessamento di FEDERFAUNA LAZIO) oltrechè ribadita direttamente in Aula durante l'intervento dell'Ass.re Visini.
Sembrerebbe però che della vicenda ne siano al corrente tutti, tranne forse una gran parte dei consiglieri dell'Ente U.A. che sembrerebbero fare "blocco" invece con l'attuale consiglio direttivo (Giunta Esecutiva) che alla data odierna non ci sembra abbia fornito positivo riscontro in merito. 
In verità restano però da sciogliere ancora dei dubbi a riguardo. 
Infatti l'Assessorato Agricoltura ha più volte ribadito la necessità dell'aggiornamento dello Statuto e del riconoscimento del "diritto" a tutta la popolazione residente. Non è superfluo ricordare come l’uso civico sia un diritto che ciascuno dei cittadini ha individualmente per uti singulus e uti cives laddove abbiano o possano  avere interesse all’uso dei beni di cui all’art. 11 della Legge 16 giugno 1927 n. 1766.
Ma il nodo da sciogliere è un altro: a chi compete realmente il controllo e la vigilanza su questi Enti?
Non siamo a conoscenza del parere espresso dall'Assessorato Pari Opportunità, Autonomie, Sicurezza, ed in particolare l’Area di competenza “Politiche per lo Sviluppo Socio Economico dei Comuni, Servitù Militari, ed Università Agrarie", ma possiamo però avanzare qualche nostra riflessione a riguardo, prendendo ad esempio la giurisprudenza consolidata in materia che ha più volte rilevato la "personalità giuridica delle Università Agrarie, ovvero “Enti pubblici non economici”. 
Proprio nel caso dell’Università Agraria di Gallicano nel Lazio, il Tar Lazio, con sentenza n° 03735/2012, ha definitivamente chiarito la personalità giuridica dell’U.A. ovvero di “Ente Pubblico Non Economico” (cfr. art. 2 dello Statuto) definendo inoltre anche il coinvolgimento della Regione Lazio per quanto riguarda il rinnovo delle cariche sociali (L.r. n. 22/1985).
Leggendo poi lo Statuto vigente (non ancora aggiornato!) dell’Ente U.A, all’ art. 5 – finalità e scopi – si ribadisce che: "L’Università Agraria, nell’esercizio dei compiti istituzionali, cura gli interessi agricoli, zootecnici e di conservazione dei valori ambientali e naturalistici dell’intera popolazione del Comune di Gallicano nel Lazio ne promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico e garantisce la partecipazione degli utenti alle scelte politiche ed all’attività amministrativa..."
Le considerazioni sopra enunciate, per nostro parere, sottolineano come la personalità giuridica di un Ente che amministra beni della collettività, come nel caso dell’U.A di Gallicano nel Lazio (al pari di altre Università Agrarie), e che “rappresenta la totalità dei cittadini del Comune di Gallicano nel Lazio, in materia di esercizio degli usi civici sui terreni di proprietà del demanio ai  sensi della Legge 16 giugno 1927, n. 1766 e del R.D. 26 febbraio 1928, n. 332”, sia condizione assoluta ed essenziale per consentire agli organi Regionali un controllo serrato ed accurato sull’attività amministrativa dei vari Consigli di Amministrazione, non ultimo proprio le norme Statuarie che ne regolano la vita stessa.
La nostra tesi è avvalorata inoltre anche da numerose sentenze delle Sezioni Regionali della Corte dei Conti (Sentenze nn. 172/2014 e 376/2009) che hanno affermato la propria giurisdizione nei confronti delle Università Agrarie in ragione degli obiettivi ad esse assegnate ovvero il “miglioramento costante dei propri beni terrieri a vantaggio dell’economia generale” e della natura pubblica del patrimonio e delle finalità assegnate alle stesse.
La "palla" sembrerebbe passare ora al primo cittadino di Gallicano, che in virtù delle attribuzioni di cui all'art. 37 della L.R. 14/99 - art. 78 D.P.R. 616/1977, dovrà dare riscontro dell'accoglimento o meno della richiesta di aggiornamento dello Statuto avanzata dalla Regione Lazio all'Università Agraria....ovvero del reale utilizzo dei fondi a destinazione vincolata inizialmente destinati alla realizzazione di un tetto fotovoltaico (mai realizzato)..e dello smaltimento delle acque di vegetazione del frantoio.... sempre che qualche solerte consigliere dell'Ente (ma anche dello stesso consiglio comunale) non chieda "lumi" alla Giunta Esecutiva dell'U.A...prima ancora che intervengano fattori esterni a chiederne lo scioglimento..



lunedì 23 marzo 2015

Patentino trattori, proroga fino al 31 dicembre

In sede di conversione del Decreto Legge 192/2014 (c.d. Milleproroghe) è stata inserita la proroga al 31 dicembre per l’ottenimento dell’abilitazione all’uso delle attrezzature (cd. Patentino dei trattori).
Il differimento dell’entrata in vigore del patentino modifica anche altre scadenze fissate dall’Accordo Stato Regioni n. 53/2012 di seguito descritte.
1. categoria di attrezzature a cui si riferisce la proroga: “il differimento al 31 dicembre 2015 dell’obbligo di abilitazione all’uso delle macchine agricole è da intendersi riferito alle attrezzature di lavoro individuate al punto 1 dell’Allegato A dell’Accordo 22 febbraio 2012 utilizzate dai lavoratori del settore agricolo o forestale” (ovvero tutte le attrezzature dell’Accordo: piattaforme di lavoro mobili elevabili, gru a torre, gru mobile, gru per autocarro, carrelli elevatori semoventi con conducenti a bordo, trattori agricoli o forestali, macchine movimento terra);
2. lavoratori in possesso di esperienza: l’esperienza documentata almeno pari a due anni deve essere posseduta ora al 31 dicembre 2015, ma il conseguente corso di aggiornamento deve essere effettuato entro 5 anni dalla data di pubblicazione dell’Accordo (12 marzo 2012). Pertanto questa scadenza rimane fissata al 13 marzo 2017;
3. lavoratori già incaricati: i lavoratori che alla data del 31 dicembre 2015 sono incaricati dell’uso delle attrezzature, che non hanno l’esperienza biennale e non hanno svolto già specifici corsi di formazione, devono effettuare il corso base teorico pratico entro il 31 dicembre 2017;
4. lavoratori in possesso di formazione: sempre per le attrezzature, sono riconosciuti i corsi di formazione di cui alle lettere a), b), c) del 9.1 dell’Accordo. Per le ultime due fattispecie appena richiamate (lettera b) e c) punto 9.1) è necessaria l’integrazione con il modulo aggiornamento (4 ore) entro 24 mesi dall’entrata in vigore (31/12/2017);
Riportiamo ulteriori precisazioni del Ministero del Lavoro utili a definire il quadro di tale formazione.
Chiarimenti su esperienza biennale. Sono stati forniti chiarimenti per documentare l’esperienza dei lavoratori del settore agricolo nei seguenti casi (tramite dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà redatta ai sensi del DPR 445/2000):
lavoratore autonomo o datore di lavoro utilizzatore;
lavoratore subordinato.
La circolare ribadisce inoltre che “il possesso dell’esperienza documentata di cui al punto 9.4 dell’Accordo si riferisce a tutti gli operatori del settore agricolo o forestale che utilizzano le attrezzature di lavoro individuate nell’accordo.”
Chiarimenti sull’utilizzo saltuario: l’abilitazione si applica anche nel caso di utilizzo saltuario o occasionale delle attrezzature; mentre l’abilitazione non è necessaria nel caso non si configuri alcuna attività lavorativa connessa all’utilizzo dell’attrezzatura di lavoro.
Modalità di effettuazione del corso di aggiornamenti: per l’effettuazione del corso di aggiornamento è riconosciuta la possibilità che le 3 ore relative agli argomenti dei moduli pratici possano essere effettuate anche in aula con un numero di partecipanti al corso non superiore a 24 unità.
Attrezzature escluse dall’abilitazione: le attrezzature soggette ad abilitazione sono solo quelle dell’allegato A punto 1 dell’Accordo che è da intendersi esaustivo e non esemplificativo. Sono pertanto esclusi “i ponti mobili sviluppabili ad azionamento manuale, le piattaforme sottoponte sprovviste di comandi in piattaforma, i trattori industriali di solo traino rimorchi o altro utilizzati ad esempio in area aeroportuale, area ferroviaria, stabilimenti, magazzini, i carrelli industriali semoventi sprovvisti di sedile”.
Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo: qualora ai carrelli con conducente a siano abbinati accessori tali per cui l’attrezzatura risultante risponda alle definizioni di un’altra attrezzatura dell’Accordo, è necessario ottenere l’abilitazione del corrispondente titolo abilitativo.
Confagricoltura Viterbo – Rieti, nel rammentare che al momento quindi non necessario effettuare i corsi se non entro le date riportate nella tabella, fa presente che la modulistica per le autocertificazioni è disponibile presso la sede centrale di Viterbo in Via Mantova 4, Ufficio Tecnico e presso tutti gli uffici di zona operanti nella provincia.

Affari d’oro anche con i cani... Romanzo Mafia Capitale

AFFARI D'ORO ANCHE CON I CANI. COSI' LA COOP AZZANNAVA L'APPALTO
tratto da iltempo.it del 8.12.2014 di Erica Dellapasqua

I cani di Roma. Dopo rifiuti e rifugiati, il ras delle cooperative Salvatore Buzzi - dominus della cupola assieme all’ex Nar Massimo Carminati, entrambi finiti agli arresti dell’ambito dell’indagine «mafia capitale» - aveva fiutato un altro business a diversi zeri organizzato e gestito dal dipartimento Ambiente-Protezione civile comunale, lo stesso del funzionario Claudio Turella, che dentro casa aveva murato 570mila euro in contanti ritrovati dai carabinieri dei Ros durante una perquisizione. L’interesse della cooperativa facente capo a Buzzi, la 29 giugno, è dimostrato dalla partecipazione, circa due mesi fa, al bando indetto dall’assessorato all’Ambiente per l’affidamento in convenzione dei canili e gattili comunali che ogni anno pesano sul bilancio capitolino, arrotondando, per un totale di circa 6 milioni di euro. Una buona occasione, la gara ad evidenza pubblica, per scardinare un monopolio dopo anni di inerzia e che invece, alla luce dell’inchiesta giudiziaria che ha «commissariato» la città, rischia di bloccarsi ulteriormente. Tra la volontà del sindaco Marino di congelare e passare al setaccio tutti i bandi, vecchi e nuovi, e le interdittive antimafia che si attendono a giorni da parte del prefetto Pecoraro, non si esclude che anche questa aggiudicazione - l’apertura delle buste è prevista per il 22 dicembre - possa slittare se non saltare.

L’AFFARE CANILI
Buzzi e soci, lo dimostrano le carte ma soprattutto la storia della 29 giugno e delle coop satelliti come il consorzio Eriches 29, facevano girare soldi nei mercati di riferimento, nomadi rifugiati rifiuti e verde pubblico, in quest’ultimo caso in forza di appalti, concessioni o affidamenti diretti riconducibili appunto al dipartimento Ambiente capitolino che si occupa anche dei canili e oasi feline del comune di Roma. Un settore mai agganciato prima, quest’ultimo, anche perché si tratta del primo bando in vent’anni, ma del quale si sono evidentemente comprese le potenzialità, anche economiche.

MONOPOLIO VENTENNALE
Il sistema canili ruota attorno ad un’unica associazione, l’Acvpp (volontari canili di Porta Portese) che dal ’97, in virtù di una convenzione stipulata sotto l’allora giunta Veltroni, ha incassato per la custodia, cura e mantenimento degli animali nelle strutture pubbliche (Muratella, ex Poverello, ex Cinodromo e Valle dei Cuccioli al Bioparco) 335mila euro al mese, 4 milioni all’anno, cifra spropositata soprattutto se la si confronta col bilancio di un’associazione che si dichiara onlus, senza fini di lucro: acquisto cibo 296mila euro, costo del personale (106 lavoratori) 3milioni 4mila euro, costo per la gestione del personale (consulenti e commercialista) 52mila euro, costo per la sicurezza dei lavoratori 50mila euro, spese promozionali per adozioni (calendari, volantini, cartoline) 8mila 800 euro.
Ai rifugi comunali, aspetto non secondario, si aggiungono altri otto ricoveri per animali gestiti da privati o associazioni che, sempre a partire da una convenzione col comune di Roma, percepiscono un finanziamento calcolato sul costo al giorno, che spazia dai 2,80 euro nel caso dei gatti ai 6 euro per i cani. In totale 1 milione 800mila euro circa, cui vanno appunto aggiunti i 4 milioni riconosciuti ad Avcpp.
Nella ciotola del cane, come emerge anche dal rendiconto della onlus, finisce comunque solo una minima parte del finanziamento comunale; allo stesso modo, considerando gli animali attualmente ospitati nelle strutture pubbliche, circa 1.300 tra cani e gatti, e la quota forfettaria calcolata dal Comune di Roma - tra i 3,80 ai 4,50 euro al giorno a cane - la somma diventa importante. Ciò che spiegherebbe la partecipazione della 29 giugno.

IL NUOVO BANDO
L’avviso pubblico del comune di Roma riguarda quattro strutture, il canile Muratella (600 cani, anche se l’autorizzazione sanitaria contemplerebbe un massimo di 399), canile di Vitinia-ex Poverello (200 posti), canile di Ponte Marconi-ex Cinodromo (250 posti) e Porta Portese (250 posti). Le ragioni per cui non è stato possibile procedere ad una gara ad evidenza europea le ha esplicitate, già mesi fa, lo stesso dipartimento comunale: «Allo stato degli atti – si scriveva nella prima manifestazione d’interesse propedeutica alla gara – non è possibile indire alcuna gara a rilevanza europea per la gestione dei canili e gattili in quanto le quattro strutture non risultano dotate di tutti i requisiti strutturali e delle attrezzature previste dalla legge regionale del 1997». Tradotto, canili non a norma o al centro di controversie legali, come nel caso del rifugio di Vitinia: «Sono in corso - si legge nell’attuale manifestazione di interesse - attività di approfondimento per dirimere le questioni connesse alla possibilità del mantenimento del canile stesso per ciò che concerne l’esistenza di vincoli paesistici, idrogeologici e archeologici» tanto che non si esclude «una variazione dell’ubicazione della struttura». Pur tra mille ostacoli, comunque, il bando pubblico dopo vent’anni di affidamenti diretti è arrivato, e il 22 dicembre anche la 29 giugno avrebbe partecipato all’apertura delle buste con le quantificazioni economiche dopo che, sempre il dipartimento Tutela ambientale, aveva giudicato l’offerta idonea.

NULLAOSTA DEL COMUNE
La procedura prevede più step, la presentazione delle domande da parte delle associazioni interessate a prendervi parte, nove in totale, l’idoneità accertata dal comune in base ai criteri stabiliti nel bando, infine l’apertura delle buste con l’aggiudicazione in base all’offerta economica più vantaggiosa. Tra i requisiti veniva indicata «la pregressa gestione, nel triennio immediatamente antecedente la pubblicazione del presente avviso, di servizi analoghi», cioè gestione di canili o gattili o comunque attività inerenti il mondo animale. Dalle prime informazioni che trapelano, come detto, anche la 29 giugno sarebbe stata reputata «idonea» nonostante mai in passato si sia occupata del settore. «Questo doveva essere motivo di esclusione dall’inizio - incalzano già i detrattori - al momento dell’apertura delle buste, assieme alle offerte economiche, si avrà anche modo di capire in base a quali criteri è avvenuta la scelta di idoneità».

INCOGNITA BANDO
La prima gara pubblica, abbiamo detto, dopo anni di affidamenti diretti del servizio alla stessa associazione in campo dal ‘97. Visti gli importi, circa 4 milioni di euro, da tempo si imponeva la necessità di una svolta che aprisse anche alla competizione tra operatori del settore. Sugli esiti dell’intero iter, in ogni caso, l’inchiesta ha impresso una grande punto interrogativo, sia per le iniziative che potrebbero arrivare dall’amministrazione centrale dopo che il sindaco Marino ha deciso per la sospensione di tutte le procedure in corso sia per l’eventuale intervento del prefetto.

Fonte: SIAC Europa


giovedì 19 marzo 2015

Valmontone, ancora grane per la maggioranza dell’Agraria.

valmontone agraria consiglioConvocato il consiglio ma le minoranze lo ritengono non opportuno in attesa della sentenza del TAR

In attesa della sentenza del TAR del Lazio, attesa in questi giorni, che si pronuncerà sulla correttezza delle elezioni che hanno portato alla guida dell’università agraria di Valmontone Roberto Pizzuti in questi giorni scoppia un’altra grana per l’attuale maggioranza. Nella lettera che riportiamo di seguito i due capogruppo delle minoranze Calvano e Valentino diffidano il consiglio a riunirsi in quanto non ci sarebbe l’urgenza che ne ha fatto scaturire la convocazione per oggi pomeriggio. 
Ecco la lettera indirizzata ai vertici dell’Università Agraria: Oggetto: Diffida e messa in mora adunanza Consiglio Università Agraria di Valmontone del giorno 18 marzo 2015. 
I sottoscritti Consiglieri Capigruppo dell’Università Agraria di Valmontone Giovanni VALENTINO (Lista Nuova Agraria) e Mauro CALVANO (Lista Madre Terra) essendo in attesa dell’uscita del ricorso discusso al T.A.R. del Lazio (Sezione II bis TU marzo 2015) e, nelle more della pubblicazione di tale ricorso, ritengono opportuno nella tutela degli interessi dell’ Ente di astenersi da qualunque decisione assunta da tutti gli organi deliberanti dei citato Ente. In particolare nella seduta del Consiglio dell’Ente, convocato per il giorno 18 marzo 2015 in seduta straordinaria, non si ravvede nessuna urgenza sui punti previsti all’ordine del giorno. A tal riguardo, la disattenzione della presente diffida e messa in mora lascerà liberi i sottoscritti di agire nelle sedi più opportune per la tutela degli interessi dei cittadini rappresentati dall’Ente, accertando eventuali responsabilità di ogni singolo Consigliere e del Segretario dell’Università Agraria.


mercoledì 11 marzo 2015

USI CIVICI GALLICANO: LA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO



L'interrogazione della Consigliera Valentina Corrado (M5S)



La risposta dell'Assessora Visini (Ass.re Politiche Sociali e Sport)



La replica della Consigliera Corrado







A VOI LE RISPOSTE....
..."Non finisce qui!"...



lunedì 9 marzo 2015

MERCOLEDI 11 MARZO LA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO REGIONALE SULLA GESTIONE DEGLI USI CIVICI




Ripercorriamo brevemente alcuni argomenti citati:

- CLICCA PER AGGIORNAMENTO STATUTO

- CLICCA PER IMPIANTO FOTOVOLTAICO
.......

L'interrogazione verrà discussa in Consiglio Regionale 
MERCOLEDI 11 MARZO a partire dalle ore 11:00 
e sarà possibile seguire l'iter dei lavori inDIRETTA STREAMING
in RADIO   o presso il Consiglio Regionale in Via della Pisana 1301.



venerdì 6 marzo 2015

“Conduzione di macchine operatrici, formazione entro il 12 marzo”

C’è tempo fino al prossimo 12 marzo per ottenere l’abilitazione alla conduzione di macchine operatrici, come previsto dall’accordo Stato – Regioni del 22 febbraio 2012.
FEDERFAUNA LAZIO organizza con la collaborazione di "Nuove Risorse s.r.l." tre corsi di formazione teorico-pratica, a conclusione dei quali verranno consegnati ai partecipanti l'attestato di  frequenza.
I tre distinti temi dei corsi saranno i seguenti:
- corso conduzione carrelli elevatori;
- corso conduzione macchine movimento terra
- corso conduzione carrelli industriali semoventi 
"Nuove Risorse s.r.l" organizza inoltre corsi "personalizzati" presso le sedi delle Aziende interessate.
L'abilitazione è obbligatoria per l’uso di diverse attrezzature: piattaforme di lavoro mobili elevabili; gru a torre; gru mobili; gru per autocarro; carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo (a braccio telescopico, industriali semoventi, sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi), compresi i cosiddetti “muletti”; trattori agricoli o forestali; macchine per movimento terra (escavatori idraulici, a fune, pale caricatrici frontali, terne, autoribaltabile a cingoli); pompe per calcestruzzo.

Info e iscrizioni ai corsi:
FEDERFAUNA, cell. 3491768021 (Emanuele Rey)  
E-mail: info@federfauna.org
lazio@federfauna.org
www.federfauna.org

giovedì 5 marzo 2015

Filiera corta: ok a pesce a miglio zero e a "contadino per un giorno"

VIII-Agricoltura, artigianato, commercio, formazione professionale, innovazione, lavoro, piccola e media impresa, ricerca e sviluppo economico



Promozione del pesce "a miglio zero", valorizzazione delle risorse genetiche locali di interesse agrario e nascita dell'esperienza di "contadino per un giorno". Più accordi con la grande distribuzione. È questo il contenuto di alcuni degli articoli della proposta di legge regionale sui prodotti da filiera corta, di cui è prima firmataria Cristiana Avenali (Pd), con i quali si è concluso oggi l'esame del testo nella commissione Agricoltura presieduta da Mario Ciarla (Pd). Il provvedimento passa ora all'esame della Bilancio per la parte finanziaria per poi tornare in commissione per il voto sul parere finale. 

Sono state esaminate, e votate all'unanimità, le disposizioni relative alla commissione consultiva tecnico-scientifica, la cui composizione è stata oggetto di modifiche per iniziativa dei consiglieri Avenali, Giancarlo Righini (Fratelli d'Italia), Silvana Denicolò e Silvia Blasi del M5s. Portano invece la firma di Righini due articoli aggiuntivi. Il primo prevede che alle aziende agricole siano consentito organizzare apposite giornate nelle quali i cittadini potranno partecipare ad alcune fasi della raccolta ("contadino per un giorno"). Il secondo prevede che la Regione favorisca accordi con la grande distribuzione organizzata per i prodotti agricoli alimentari provenienti da filiera corta. Tra gli articoli approvati oggi pomeriggio la valorizzazione e la promozione di nuovi mercati per i prodotti ittici a "miglio zero", inclusi quelli pescati nelle acque interne, e dell'acquacoltura. Via libera inoltre alla norma che prevede un bando annuale per le "risorse genetiche autoctone di interesse agrario" rivolto agli imprenditori agricoli in partenariato con comuni, associazioni, fondazioni e comitati. 

Un ulteriore articolo, infine, è stato inserito dalla commissione Agricoltura, su iniziativa di Avenali, in materia di rispetto della normativa europea. Altri emendamenti approvati sono stati proposti (o fatti propri) da Riccardo Valentini (Pd) e dal vicepresidente della commissione Mario Abbruzzese (Pdl Forza Italia). 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

mercoledì 4 marzo 2015

ULTIMISSIME: RINVIATA LA DISCUSSIONE DELL'INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE


LA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO REGIONALE DELL'INTERROGAZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CORRADO, DENICOLO' E PORRELLO SULLA "GESTIONE USI CIVICI DELL'UNIVERSITA' AGRARIA DI GALLICANO NEL LAZIO" E' STATA RINVIATA ALLA PROSSIMA SEDUTA DI CONSIGLIO IN QUANTO LA VICENDA NELLA SUA COMPLESSITA' NECESSITA DI MAGGIORE ATTENZIONE E TEMPO AL FINE DI REPERIRE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA AI FINI DELLA STESURA DELLA RISPOSTA.

lunedì 2 marzo 2015

IN CONSIGLIO REGIONALE ARRIVA L'INTERROGAZIONE SULLA GESTIONE DEGLI USI CIVICI A GALLICANO NEL LAZIO

Presentata al Consiglio Regionale del Lazio, su iniziativa dei Consiglieri Valentina Corrado, Silvana Denicolò e Devid Porrello (Movimento 5 Stelle), l'interrogazione a risposta immediata sulla "Gestione Usi Civici dell'Università Agraria di Gallicano nel Lazio".
Tra le righe leggiamo che i Consiglieri chiedono di essere relazionati in merito agli esiti degli accertamenti di cui alle note della Direzione Regionale Agricoltura prot. 167532 del 18.03.2014 e prot. 491909 del 05.09.2014 ed in particolare sulle motivazioni per le quali non si sia proceduto alla formalizzazione dell’invito ai vari Enti destinatari a mettere in ordine i loro Statuti, ovvero quantomeno aggiornarli, in ossequio alla Determinazione del Direttore Enti Locali e Sicurezza n. 3941 del 02.05.2012 avente ad oggetto “Linee Guida per la Predisposizione e/o Adeguamento dello Statuto degli Enti Agrari nel Lazio”.


L'interrogazione verrà discussa in Consiglio Regionale MERCOLEDI 4 MARZO a partire dalle ore 11:00 e sarà possibile seguire l'iter dei lavori in DIRETTA STREAMING, su RADIO   o presso il Consiglio Regionale in Via della Pisana 1301.