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REGIONE LAZIO. Disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne per l'anno 2024 - CACCIA AL CINGHIALE. DOPO IL SUCCESSO DELLA PASSATA EDIZIONE TORNA LA "GRANDE BATTUTA AL CINGHIALE" NELLA RISERVA DI PISCIN DI POLVERE DOMENICA 17 MARZO 2024- CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

giovedì 29 novembre 2018

Simeone (FI), interrogazione in Consiglio Regionale sul mancato pagamento del contribuito agli ATC del Lazio

Il consigliere Simeone (FI) ha presentato in Consiglio Regionale un interrogazione a risposta immediata sul mancato pagamento del contributo ex art. 51 comma 4 della L.R. 17/95 - indennizzo danni fauna selvatica.
L'On. Simeone intende far rilevare come dal 2016 ad oggi, nonostante alcune diffide inoltrare dagli ATC, la Regione Lazio non abbia ancora erogato le somme dovute a titolo di proventi dalla tassa di concessione governativa di cui all'art.23 della 157/92.
In particolare viene fatta una disamina delle risorse finanziarie di cui dispone ogni singolo ATC ovvero:
  • introiti derivanti da quote annuali di partecipazione economica incassate direttamente attraverso il proprio sistema di riscossione;
  • proventi da tasse annuali di riscossione governativa che devono essere corrisposti dalla Regione Lazio all'ATC secondo la seguente modalità: la Regione trattiene annualmente l'85% del gettito complessivo di tali tasse e ne deve corrispondere a ciascun ATC un importo pari al 60% calcolato in funzione della superficie del territorio e del numero dei cacciatori iscritti.
Per il caso dell' ATC LT1, oggetto dell'interrogazione, la Regione Lazio dovrebbe corrispondere a partire dal 2016 un importo di circa 204.813,45 €, somme che comunque non possono essere destinate per altri diversi impieghi.

Restiamo in attesa della calendarizzazione della discussione in Consiglio Regionale per avere dall'Assessore competente chiarimenti sulla vicenda.

mercoledì 28 novembre 2018

Università Agrarie del Lazio. Dall'accesso negato ai disabili, alle grandi lottizzazioni ...e bilanci spettrali...


U.A. di Tarquinia. “L’amministrazione dell’Università Agraria non ha avuto rispetto dei diversamente abili, negando loro l’accesso alle aree di proprietà dell’Ente di Via Garibaldi e facendosi restituire le chiavi degli accessi. Ci sono gli atti a dimostrarlo”. Un tema caldo che aveva tenuto banco nelle scorse settimane e che ora torna prepotentemente alla ribalta. Il gruppo Idea Sviluppo trova una lettera di diniego a firma del presidente Sergio Borzacchi con tanto di protocollo in risposta ad un utente diversamente abile che aveva chiesto, come di consuetudine, l’accesso con i veicoli a motore alle proprietà collettive gestite dall’ente. (www.lextra.news)


Se a Tarquinia c’è chi frena…poco più a sud non va sicuramente meglio. 

Ieri il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la delibera dell’amministrazione di Civitavecchia che riconosce la perizia rilasciato dal perito incaricato dall’Amministrazione Comunale Alessandro Alebardi”. Inizia così una nota del consigliere comunale dei Cinque Stelle, Emanuele La Rosa, che sollecita la Regione Lazio a farsi parte attiva per risolvere il problema, prendendo a spunto lo studio commissionato da Palazzo del Pincio e in base al quale il territorio cittadino non è soggetto ad uso civico. Il consigliere aggiunge poi che “Secondo questo studio nel nostro territorio non esistono gli usi Civici, infatti il ricorso del 1990 aveva dei problemi seri che sono stati ammessi dallo stesso giudice nella sentenza stessa. Quante volte deve sbagliare la Regione prima di azzeccarne una? Veramente vuole prendere atto della perizia dell’Università Agraria senza leggere e valutare quella del Comune di Civitavecchia? Oppure ci ritroviamo davanti ad una Regione che, sebbene in base al DPR 606/77 ha lei le competenze amministrative sugli Usi Civici, decide di non far nulla?
Ricordo alla Regione che adesso siamo in un periodo di interregno dove c’è una determina regionale che stabilisce dei confini e l’agraria che ne certifica degli altri, quanto deve durare questo periodo di transizione? La politica può fare ancora molto e la Regione ha modo di riparare agli errori fatti nel 2013 operando così come ho suggerito, ma se proprio non fosse d’accordo con la perizia del Comune di Civitavecchia, può ancora fare moltissimo. (trcgiornale.it)

Poco più ad Est qualcuno riesce a sorridere…

Ventinove ettari dell’ex Poligono di Santa Lucia- Quarto Militare di Bracciano torneranno ad essere coltivati. Dopo un lungo iter l’Università Agraria di Bracciano è riuscita finalmente nell’intento di ottenere l’autorizzazione affinché almeno una parte del vasto ex Poligono, compreso tra via Settevene Palo e via Castel Giuliano, potesse essere coltivato.
"La soluzione avanzata dall’Università Agraria – spiega ancora Bergodi, vice presidente dell'U.A. di Bracciano – è stata allora la presentazione alla Regione Lazio di un progetto specifico. Dopo numerosi incontri il risultato è stato ottenuto. Siamo riusciti ad ottenere che 29 dei 280 ettari complessivi del poligono potessero essere coltivati. La nostra intenzione è arrivare ad ampliare ancora di più la superficie da mettere a disposizione per la semina”. La autorizzazione è stata disposta dalla Regione Lazio con la determinazione del 4 settembre 2018 n. G10829.
La superficie di 29 ettari sarà adibita ricavando tre lotti di circa 10 ettari ciascuno da rendere disponibili agli utenti che ne faranno richiesta attraverso una procedura di evidenza pubblica. Sarà permesso seminare a rotazione colture tradizionali come cereali e leguminose. "La vicenda dimostra che quando c’è volontà e determinazione si può domare anche una burocrazia spesso assurda. Un ringraziamento particolare va agli uffici regionali che hanno dimostrato di voler collaborare attivamente guardando all’interesse collettivo”. (baraondanews.it)

Andiamo ancora più ad Est...entriamo nel Salto-Cicolano...

Per gli utenti dell'ASBUC di S.Anatolia (Fraz. di Borgorose) deve essere stato davvero indigesto il fatto che le precedenti elezioni del 10 dicembre scorso per il rinnovo del CdA fossero andate nulle per mancato raggiungimento del quorum  tanto che a marzo scorso si sono AUTOCONVOCATI per costituire un Comitato provvisorio dei cittadini e procedere alla nomina dei propri rappresentanti. Purtroppo quasi contemporaneamente anche la Regione Lazio provvedeva al Commissariamento dell'Ente e poi alla successiva nomina del Commissario Straordinario Regionale. Risultato?  Due Amministrazioni e un unica ASBUC. Non è mancata la diffida regionale all'annullamento degli atti ma resta il fatto che un numero considerevole di Università Agrarie e ASBUC sono ancora oggi commissariate e prive di Amministrazione legittimamente eletta.

Se Sparta piange, Atene non ride....riprendiamo così la rotta verso sud ed arriviamo a Gallicano nel Lazio...

L'U.A di Gallicano negli ultimi anni è stata oggetto di numerose quanti imbarazzanti vicende amministrative che hanno portato la Regione Lazio, nel gennaio scorso, a disporre il commissariamento dell'Ente, poi ulteriormente prorogato fino al prossimo 30 novembre.
Molte le vicende dicevamo su cui era oramai diventato impensabile non intervenire: dalla gestione del legnatico di uso civico (attualmente oggetto di accertamenti ed indagini da parte delle Autorità) alla "eccentrica" gestione del Frantoio oramai ridotto ad un mero deposito di risulta (e per il quale sono andati deserti ben due bandi ad evidenza pubblica) fino alla definitiva conclusione del tormentato iter giudiziario contro il Consorzio Strade con il quale il Commissario dell'U.A. ha definitivamente chiuso le numerose cartelle esattoriali, dopo aver affrontato spese legali da capogiro. Ma le questioni aperte sono ancora numerose, come le locazioni "a costo zero" di alcuni immobili o l'appalto di lavorazioni senza riscontro economico....e poi sarà il Bilancio sicuramente la ciliegina sulla torta!

CHE CAOS QUESTI ENTI AGRARI.......

Agricoltura. Regione Lazio: censite particelle agricole per pratiche tradizionali locali

La Giunta della Regione Lazio ha approvato all’unanimità la delibera di aggiornamento sulle Pratiche Locali Tradizionali (PLT), le superfici utilizzate dagli agricoltori, per cui sono percepiti i premi comunitari. Parti di queste superfici, a seguito di una riclassificazione dell’ Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), erano passate dalla classificazione ‘prato pascolo’ a quella ‘boschi con tara’, con il conseguente rischio di essere tolte dall’ammissibilità a premio. A giugno la Giunta era intervenuta per scongiurare tale evenienza, deliberando il complessivo aggiornamento delle superfici del territorio regionale interessate dalle PLT legate al pascolo, esistenti al 1 gennaio 2015, con l’indicazione degli estremi catastali e la percentuale di ammissibilità di tali superfici all’aiuto, in conformità alle disposizione UE, nazionali e regionali di riferimento. Inoltre, il provvedimento contempla un’attività di istruttoria da parte dell’amministrazione regionale che prevede un’analisi territoriale attraverso informazioni provenienti da Agea e dai gestori pubblici o privati per le superfici potenzialmente destinate alle PLT, dai Centri di Assistenza Agricola, da strutture della Regione Lazio e dagli Enti competenti in materia e da verifiche in loco su una percentuale minima del 10% per ogni provincia.

La delibera approvata oggi dalla Giunta regionale del Lazio contiene l’elenco delle particelle agricole censite dalle strutture regionali, che passano da 15.407 a 18.940, inviato alle strutture competenti, ai fini dell’aggiornamento del Sistema di Identificazione delle Parcelle Agricole (SIPA).

“Abbiamo mantenuto l’impegno preso a inizio mandato, dando una risposta concreta a territori e aziende che avevano i pagamenti bloccati, a seguito della riclassificazione di Agea sulle PLT”.

Lo dichiara in una nota l’Assessore Agricoltura, Promozione della Filiera corta e della cultura del cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati.


Fonte: newtuscia.it

lunedì 26 novembre 2018

CONSIGLIO REGIONALE LAZIO, Audizione dell'Associazione Ippica Atina in Quinta Commissione


Ascoltata oggi in quinta commissione, Cultura, spettacolo, sport e turismo, presieduta da Pasquale Ciacciarelli, l’Associazione Ippica Atina, relativamente alla programmazione per le annualità 2019-2020 e alla presentazione dell'evento "Fieracavalli Verona Valle di Comino Summer Tour". 
L'Associazione ippica di Atina era presente con il suo presidente Fabio Tamburrini e con la dottoressa Tiziana Rufo, che ne hanno illustrato l’attività, che è prevalentemente di carattere sportivo ma che ha anche importanti risvolti turistici, con un minimo di presenze stimato almeno attorno alle 40 mila, che sono di un turismo “di nicchia”, sicuramente, ma proprio per questo connotato anche dalla detenzione di importanti capacità economiche. Questo rende interessante l’attività dell’associazione per tutta l’area, con le sue ricadute sull’indotto. Le iniziative però, come quella della partecipazione all’evento Fieracavalli dello scorso anno, che si intende replicare, hanno dei costi che è sempre più difficile sostenere, hanno detto i rappresentanti dell’associazione.
Il sindaco di Atina Adolfo Valente, pur entrato in carica di recente, ha confermato di aver constatato personalmente l'importanza dell’associazione e le sue ricadute positive per il tessuto economico del territorio intero. 
Il presidente della XIV comunità montana Valle di Comino, Antonio Iannetta, ha raccontato dello sforzo importante sostenuto dalla comunità montana per l'iniziativa del luglio scorso, che difficilmente potrà ripetersi in futuro: di qui la necessità di un intervento regionale.
La parola è passata poi ai consiglieri, tra i quali Francesca De Vito del Movimento 5 stelle ha richiamato alle “necessità della programmazione”, ai fini della distribuzione delle somme disponibili. Necessità di accompagnare al sostegno dell'iniziativa “un progetto” di maggiore ampiezza, che vada a favorire lo sviluppo della Valle del Comino anche attraverso interventi infrastrutturali da prevedere in bilancio, questa l'esigenza espressa da Mauro Buschini del Partito democratico. 
In conclusione, Buschini ha proposto di istituire una sottocommissione allo scopo di redigere la norma attraverso la quale far fronte alle esigenze che sono state prospettate in audizione e riconosciute dai consiglieri di pressoché tutti gli orientamenti politici. Proposta con la quale il presidente Ciacciarelli si è detto d’accordo, rinviando gli intervenuti a prossimi sviluppi della tematica. All’audizione era presente anche Marta Leonori del Pd.

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

venerdì 23 novembre 2018

LATINA, ARRIVANO FALCHI E FALCONIERI PER COMBATTERE GLI STORNI

Anche per quest’anno il Comune di Latina ha attivato la procedure per il servizio di allontanamento incruento degli storni per mezzo di rapaci. Dopo la pubblicazione della Richiesta d’Offerta rivolta ad operatori economici presenti sul MePA (Mercato Pubbliche Amministrazione) l’incarico è stato affidato alla ditta individuale “Falconieri Romani” di Maurizio Alessandrini con sede a Pomezia.

Le operazioni inizieranno oggi pomeriggio partendo da Piazzale Prampolini con il lancio dei primi rapaci, al quale verrà abbinata la diffusione sonora con appositi strumenti, del cosiddetto “grido d’angoscia”, l’allarme che lanciano gli storni quando si trovano sotto attacco da parte dei predatori. Una volta conseguito l’obiettivo, che si prevede entro pochi giorni, per contratto l’allontanamento dovrà essere mantenuto da parte della ditta incaricata per un periodo di tre mesi.

FEDERFAUNA inFORMA!: CORSI DI ABILITAZIONE ALL'USO DI MACCHINE AGRICOLE, ELEVATORI E MOVIMENTO TERRA.

Si avvicinano sempre di più le scadenze per l’ottenimento dell’Abilitazione all’uso dei trattori agricoli o forestali, una sorta di “patentino per il trattore” obbligatorio, previsto dal Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/08) e dalle successive integrazioni (in particolare l’Accordo Stato Regioni del 22/02/2012).
L’ultima proroga è stata rilasciata con il cosiddetto Milleproroghe 2016. Questa norma ha spostato il termine di entrata in vigore dell’obbligo di abilitazione all’uso delle macchine agricole al 31/12/2017, confermando poi la possibilità di effettuare i corsi di aggiornamento (modulo di 4 ore senza prova pratica) nei 12 mesi successivi a tale data”.
La scadenza del 31 Dicembre 2018 si riferisce quindi agli operatori in possesso di esperienza documentata di almeno due anni nell’utilizzo del trattore a ruote o a cingoli.
Gli operatori che alla data del 31/12/2017 risultavano già incaricati dell’uso delle attrezzature, ma sprovvisti di almeno 2 anni di esperienza, devono entro il 31 Dicembre 2019 effettuare un corso di ottenimento completo con verifica finale.
Coloro che, privi di esperienza, sono destinati all'utilizzo delle attrezzature agricole dopo il 1° Gennaio 2018, hanno l'obbligo di sostenere il corso di ottenimento completo prima di utilizzare tali attrezzature.

DA OGGI QUINDI E' POSSIBILE ISCRIVERSI AI CORSI DI ABILITAZIONE ALL'UTILIZZO DI TRATTORI AGRICOLI E FORESTALI, MACCHINE MOVIMENTO TERRA E CARRELLI ELEVATORI.
UN OFFERTA FORMATIVA APPOSITAMENTE PENSATA PER AZIENDE, LIBERI PROFESSIONISTI ED OPERATORI CHE QUOTIDIANAMENTE SONO IMPIEGATI NELL'UTILIZZO DI QUESTE MACCHINE NELLA MASSIMA SICUREZZA.

PER INFORMAZIONI E PREISCRIZIONI COMPILARE IL MODULO SEGUENTE ED INVIARLO VIA MAIL A: LAZIO@FEDERFAUNA.ORG






giovedì 22 novembre 2018

FISCO, scompaiono cinque causali contributo per le aziende agricole

Soppresse cinque causali contributo del modello F24, su richiesta dell'INPS con nota protocollata n. 0023 del 24 ottobre scorso. La cancellazione delle causali, con decorrenza dal 26 novembre 2018,  è stata confermata dalle Entrate con la Risoluzione 83/E pubblicata ieri sul sito istituzionale dell'Agenzia.

Le causali contributo in questione sono le seguenti:
  • “MALA” denominata “Aziende agricole per OTI - importi anticipati per indennità di malattia a carico INPS”;
  • “ANFA” denominata “Aziende agricole per OTI - importi anticipati per assegni al nucleo familiare a carico INPS”;
  • “CIGA” denominata “Aziende agricole per OTI - importi anticipati per integrazione salariale a carico INPS”;
  • “MIDA”denominata “Aziende agricole per OTI - importi anticipati per donazione midollo osseo a carico INPS”;
  • “SANA” denominata “Aziende agricole per OTI - importi anticipati per donazione sangue a carico INPS”.

mercoledì 21 novembre 2018

FEDERFAUNA ai microfoni di Radio Padania. Si parla di Animali, Caccia ed Ecoterrorismo.

Nella scorsa puntata di martedì 20 novembre (al minuto 53:00) il nostro Segretario Nazionale Massimiliano Filippi al microfono di Radio Padania Libera risponde alle domande di Giulio Cainarca in merito al problema dell'ecoterrorismo e degli estremismi animalisti.
"Il benessere degli animali è il miglior investimento per gli allevatori" chiarisce subito Filippi ed è una prerogativa di tutti gli allevatori aderenti alla Confederazione e comunque di tutte le attività connesse all'uso degli animali. Se nell'ambiente rurale i nemici diretti rimangono sempre i movimenti animalisti il nemico indiretto più pericoloso e più temuto è sicuramente la mancanza di cultura. Occorre per questo investire nella cultura rurale! una cultura che l'urbanizzazione sta progressivamente cancellando.
Nell'intervista poi si parla dell'ecoterrorismo, una forma di radicalizzazione che va contro l'essere umano.....
Ascoltate l'intervista con spunti interessanti di discussione ed approfondimento. 

martedì 20 novembre 2018

PSR 2014-2020 al centro del dibattito d'Aula in Consiglio Regionale del Lazio


CONSIGLIO REGIONALE LAZIO. Due ordini del giorno sono stati approvati oggi, uno di maggioranza, uno proveniente dall’opposizione di centro destra, con prima firma Aurigemma, nella prima delle due sedute straordinarie del Consiglio regionale del Lazio previste nella giornata odierna, dedicata al tema "I ritardi della Regione in merito all'attivazione delle misure previste dal Programma di Sviluppo Rurale - PSR 2014 - 2020".


Nel primo, si impegnano il presidente e la Giunta a: “realizzare un’ottimizzazione strutturale e operativa degli uffici regionali impegnati nella gestione delle misure e delle sottomisure del PSR 2014-2020”, per “implementare il livello di qualità della gestione delle opportunità messe a disposizione di enti ed aziende agricole del Lazio”; procedere, compatibilmente con le prescrizioni delle istituzioni comunitarie, a una attività di revisione delle misure del Psr 2014-2020 allo scopo di conseguire uno snellimento e una semplificazione sempre maggiori delle opportunità” offerte dal tessuto produttivo rurale laziale; “rafforzare le attività di comunicazione e condivisione delle attività di gestione delle misure e delle sottomisure del Psr 2014-2020”; “verificare, in seguito alla pubblicazione delle graduatorie e in particolare della misura 4.1.1, la capienza dei fondi stanziati” e l’eventuale possibilità di integrarli; “avviare una consultazione delle categorie interessate dal Psr, a partire dall’esperienza dell’attuale programmazione e in vista della programmazione 2021-2027”.



Il secondo ordine del giorno, approvato dopo che erano state apportate ad esso alcune modifiche rispetto al testo originario, impegna la Giunta ad aumentare (come richiesto da Mauro Buschini del Pd, mentre il testo originario parlava di raddoppio), relativamente alla misura 4.1.1, l’importo stanziato e a costituire un gruppo di lavoro per “fissare a breve, massimo entro 60 giorni, la data della predisposizione della graduatoria” della misura 4.1.1 e di “monitorare costantemente lo stato di avanzamento della stessa”. Si impegna inoltre la Giunta “a predisporre un tavolo di lavoro che analizzi i costi e i benefici relativi alla possibilità che venga costituito un proprio organismo pagatore, che sostituisca Agea”; infine, con un’aggiunta approvata dall’Aula, si chiede l’istituzione di una task force dedicata ai singoli programmi operativi, a partire proprio dal Psr.



L’assessore ha ricordato che la responsabilità delle misure risiede tutta all’interno della direzione Agricoltura della Regione, cosa molto importante, secondo Onorati. L’assessore ha ricordato poi alcuni numeri, come quello della platea delle imprese beneficiarie, 24.200, per un totale ad oggi di 840 milioni di euro impegnati. Un “passo duro” è stato fatto con l’organismo pagatore Agea, con una diffida formale, ha proseguito poi l’assessore Onorati. Sempre stando ai numeri, le 1200 aziende nuove finanziate sono un altro risultato importante, secondo Onorati. Per quanto riguarda la misura 4.1.1 concernente gli investimenti nelle aziende agricole, a fine novembre ci sarà una graduatoria, ha detto l’assessore, ma va tenuto conto del fatto che le richieste sono state quasi il quadruplo della somma disponibile. 

A cura dell'Ufficio comunicazione del Consiglio Regionale del Lazio

lunedì 19 novembre 2018

BANDO LOCAZIONE FRANTOIO U.A. DI GALLICANO. Sabato 24 scade il termine per la presentazione delle offerte.

(foto archivio web)
SABATO 24 novembre alle ore 12:00 scadono i termini per la presentazione delle offerte per la locazione del Capannone di 600 mq e dell'area pertinenziale di circa 10.000 mq. per una durata di anni 6 (automaticamente rinnovabili per ulteriori 6 anni).
Al bando posso partecipare persone fisiche, Enti/Persone giuridiche in possesso dei seguenti titoli:
- possedere i requisiti di cui dall'art. 71 del D.lgs n.59 del 26.03.2010 e smi.
- insussistenza di una qualsiasi causa di esclusione prevista dall'art.80 del D.lgs 50/2016 e smi
Per i richiedenti extra-comunitari occorre essere in possesso di regolare permesso/carta di soggiorno
Il prezzo a base d'asta è di 18.000,00 €/anno oltre iva di legge e non comprende utenze/tasse/imposte comunali ed ogni altro onere.

(foto archivio web)
Al momento per l'immobile in oggetto è disponibile la seguente documentazione tecnico-amministrativa:
- Agibilità rilasciata in data 12/10/2005;
- concessione edilizia rilasciata in data 03.06.2002;
- Collaudo statico depositato in data 12.01.2005
- Autorizzazione allo scarico rinnovata in data 28.02.2013

Prima dell'effettivo passaggio tra U.A. e nuovo conduttore è garantita la messa in funzione dei macchinari del Frantoio.

(foto archivio web)

IL SOPRALLUOGO E' OBBLIGATORIO PER PARTECIPARE ALLA GARA.

LEGGERE ATTENTAMENTE LE ISTRUZIONI E L'AVVISO ILLUSTRATIVO DEL BANDO.


Maggiori info su: www.uniagra.it


CHI VINCERA'???
CHI INVESTIRA' IN QUESTA IMPRESA????

giovedì 15 novembre 2018

SERGIO PIROZZI, SULLA CESSIONE TERRENI ARSIAL AL COMUNE DI SANTA MARINELLA, LA REPLICA DEL SINDACO TIDEI

L'On. Sergio Pirozzi, presidente della XII Commissione "Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione", ha presentato un interrogazione i consiglio regionale in merito alla  presunta cessione di alcuni terreni ARSIAL al Comune di Santa Marinella da destinare all'ATER per la realizzazione di alloggi di edilizia economica e popolare.
Il consigliere regionale, ex sindaco di Amatrice, ha sollecitato una risposta dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e l'Assessore Regionale all'Agricoltura,Enrica Onorati, circa la destinazione di tali terreni oltrechè ovviamente quello edificatorio, la verifica puntuale sulle occupazioni degli stessi da parte di alcuni agricoltori che vi hanno realizzato le proprie attività ed infine a quale titolo verrebbero ceduti tali terreni all'Ater di Civitavecchia. La discussione dell'interrogazione non è stata ancora calendarizzata ma non si è fatta attendere la replica del Sindaco di Santa Marinella, Avv. Pietro Tidei, che sull'argomento ha inoltre sottolineato come "ARSIAL è disponibile a cedere al Comune di Santa Marinella diverse decine di ettari (abbandonati) di cui una piccola parte da destinare ad ATER per la realizzazione di edilizia economica popolare dove la stessa ATER si è impegnata a realizzare un parco pubblico e degli impianti sportivi (a costo 0 per le casse comunali). Dopo 60 anni si concretizza la possibilità di realizzare alloggi popolari per i nostri cittadini".
Il primo cittadino non va per le lunghe ed incalza "Questa sarebbe la speculazione di cui parla Pirozzi? Proprio lui che da Sindaco di Amatrice ha combattuto in prima linea l’emergenza abitativa. Dove era Pirozzi quando il suo candidato Bacheca approvava la lottizzazione che fece cadere la mia Giunta ? Attribuire colpe alla Regione ed ARSIAL per essere venute incontro ad un Comune dissestato mi sembra davvero una cosa paradossale".

La questione delle terre ARSIAL comincia a diventare davvero interessante.....

martedì 13 novembre 2018

AVVISO AI SINDACI DEI COMUNI DEL DISTRETTO DI PALESTRINA ASL RM5 - MACELLAZIONE SUINI PRIVATI


CORSO DI PREPARAZIONE ESAME PER L'IDONEITA' ALLA RICERCA E RACCOLTA DEI TARTUFI.


Dopo la conclusione del corso micologico per il rilascio del tesserino per la raccolta funghi, FederFauna riprende le attività formative per tutti coloro che amano la natura, le attività rurali e la vita all'aria aperta ma anche la buona e sana cucina tradizionale.
Si riparte quindi con il Corso di preparazione all'esame per l'idoneità alla ricerca e raccolta dei Tartufi.
Le modalità di ricerca e raccolta dei tartufi, sul territorio del Lazio, sono disciplinate dalla Legge Regionale 16 dicembre 1988 n.82 “Disciplina della raccolta, coltivazione e commercializzazione dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo”, emanata ai sensi della Legge quadro 16 dicembre 1985, n.752.
Per praticare la raccolta dei tartufi su fondi non di loro proprietà, i raccoglitori debbono essere muniti di apposito tesserino di idoneità sul quale sono riportate le generalità e la fotografia vidimata del raccoglitore autorizzato (art. 6, L.R n.82/1988).
Il tesserino di idoneità autorizza il titolare alla ricerca ed alla raccolta di tartufi sull'intero territorio nazionale (art. 5 della legge 16 dicembre 1985, n.752).
Il tesserino di idoneità viene rilasciato agli aspiranti raccoglitori che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età ed abbiano superato un esame inteso ad accertare la conoscenza delle specie e delle varietà dei tartufi, degli elementi fondamentali della biologia degli stessi, delle modalità di ricerca, di raccolta e di commercializzazione e delle norme relative.
L’esame consiste in una prova scritta con quesiti a risposta multipla che vertono sulle materie previste dalla Legge Regionale n.82/1988: aspetti normativi della ricerca, raccolta e commercializzazione dei tartufi, conoscenza delle specie dei tartufi per i quali è autorizzata la ricerca e raccolta e la biologia degli stessi.

Il Corso è suddiviso in tre giornate con lezioni della durata di due ore ciascuna, si svolgerà a Gallicano nel Lazio e comincerà al raggiungimento di un numero congruo di aspiranti Tartufai.

Per informazioni contattare la Segreteria FederFauna

lunedì 12 novembre 2018

Avviata la campagna olivicola nel Lazio, produzione in picchiata


La campagna olivicola 2018 si sta confermando come una delle peggiori degli ultimi anni. Le stime di produzione a livello nazionale, elaborate da Ismea prima dell’avvio delle operazioni di raccolta, sono state successivamente riformulate al ribasso con valori di poco superiori alle 200 mila tonnellate di olio, per tenere conto di un risultato inferiore alle previsioni. Se il quadro nazionale si prefigura connotato dalle tinte più fosche, alcuni contesti regionali tra cui quello laziale presentano situazioni ancora più critiche. Qui, ad una generale riduzione della produzione, si somma anche un andamento alquanto diversificato in relazione ai diversi areali di produzione. Nella Sabina romana e reatina, sulla base delle valutazioni effettuate dalla Coldiretti e dal Consorzio di tutela della DOP Sabina, si parla di una perdita di circa 40 milioni di euro e ci si attende un calo di produzione nell’ordine del 50-60%.
Al calo generalizzato della produzione si sottraggono solo alcune zone limitate del viterbese, ove le piante presentano una carica produttiva superiore a quella dello scorso anno. A Blera Nicola Fazi, direttore della cooperativa Colli Etruschi, stima una produzione in aumento del 20/25%, grazie alla eccezionale carica della cv. Canino nel comprensorio situato a nord della provincia. “Solo le aree interne – aggiunge – sono state colpite dal freddo. Mediamente la qualità del prodotto è più che buona, anche se le rese alla molitura sono tendenzialmente più basse, nell’ordine del 10-11%”.
Complessivamente, è molto probabile che le stime di una riduzione del 20% sull’intero raccolto regionale rispetto al 2017, elaborate da Ismea, siano anche in questo caso da rivedere, perché troppo ottimistiche.
Oltre ai danni da freddo, dovuti agli abbassamenti di temperatura verificatisi nello scorso mese di febbraio, che in qualche caso hanno portato alla moria dell’intera pianta, ma che comunque hanno falcidiato in particolare la produzione di alcune varietà particolarmente sensibili, quali il Frantoio, sono da ricordare i ripetuti attacchi di origine parassitaria dovuti a Margaronia, Cecidomia e mosca olearia che hanno colpito un po’ ovunque le piante nel corso dell’anno. All’intensificarsi degli attacchi di bactrocera oleae, registrati nelle ultime settimane, si è cercato di far fronte anticipando le operazioni di raccolta e avviando prontamente l’attività di molitura presso i frantoi. Molti dei quali tuttavia, in considerazione della scarsa massa critica di prodotto presente in alcuni areali, hanno addirittura deciso di non mettere in funzione gli impianti, soprassedendo per l’anno in corso alle operazioni di molitura.
Qualche riflesso positivo, per fortuna, sembra esserci sui prezzi. A fronte della scarsa disponibilità di prodotto, le quotazioni sono tendenzialmente in aumento, anche se le scorte di olio 2017 in particolare per la DOP Sabina sono tutt’altro che esaurite, sapientemente gestite da produttori e commercianti quando è apparso chiaro, già dal febbraio scorso, che la produzione 2018 sarebbe stata pesantemente compromessa.
Fonte: Arsial

giovedì 8 novembre 2018

FERENTINO, finta Guardia Zoofila favorisce sequestri di cani negli allevamenti: denunciato

Lo ha denunciato in polizia ottenendo il riaffidamento di 35 cani di razza (pechinese, chiwawa e bulldog francese), nonché circa 100 esemplari di fauna selvatica protetta (quaglie e simili). Dominus di un collaudato sistema è un fantomatico paladino degli animali residente nel nord Italia ma attivo su tutto il territorio nazionale.
L'uomo, lo scorso mese di ottobre, era riuscito a far risultare un allevamento del frusinate abusivo, ottenendo l'affidamento degli amici a quattro zampe ospiti della struttura. A distanza di qualche giorno la donna responsabile della struttura ciociara lo ha denunciato al commissariato di Frascati ottenendo nel frattempo il riaffidamento dei cani, con la polizia che ha poi comunicato quanto raccolto al Tribunale di Frosinone, chiamato ad esprimersi sull'accaduto.
Secondo quanto comunicato all'Autorità Giudiziara dagli investigatori che hanno raccolto la denuncia-querela dell'allevatrice vittima del fantomatico amico degli animali, il suo modus operandi si avvaleva di segnalazioni e soffiate alle forze dell'ordine in relazione a presunti maltrattamenti di animali, poi la proposta di collaborare alle operazioni come guardia zoofila, l'intervento di veterinari "privati" in luogo di quelli della ASL e spesso anche le telecamere di note trasmissioni televisive ad esaltarne le gesta, il tutto solo per sequestrare animali di valore che riusciva puntualmente a farsi affidare.
Per l'uomo, il vento é però iniziato a cambiare: già in passato diverse Procure in tutta Italia avevano iniziato ad accendere i fari sulle operazioni sulla fantomatica guardia zoofila, che firmava verbali qualificandosi impropriamente ufficiale di polizia giudiziaria e che rendeva irreperibile i preziosi animali dallo stesso "sequestrati" agli allevamenti.
In un caso nel corso di un controllo ad un trasporto di animali dallo stesso eseguito unitamente a personale della polizia stradale, lo stesso si era dato persino alla fuga quando gli stessi agenti della Polizia di Stato, perplessi dalle modalità di intervento, avevano iniziato a chiedergli chiarimenti.
Nei giorni scorsi l'ennesima denuncia per i reati di usurpazione di funzioni pubbliche, calunnia e diffamazione a mezzo stampa. L'uomo infatti, aveva cominciato ad inveire e screditare gli stessi magistrati inquirenti, tramite la propria pagina facebook.

lunedì 5 novembre 2018

CORSO DI ABILITAZIONE ALLA CONDUZIONE DI TRATTORI AGRICOLI E FORESTALI. PRE- ISCRIZIONI APERTE

Si riparte!
Sono oramai prossime, infatti, le scadenze per l’ottenimento dell’Abilitazione all’uso dei trattori agricoli o forestali, obbligatoria, prevista dal T.U.S.L (D.Lgs. 81/08) e dalle successive integrazioni come l’Accordo Stato Regioni del 22/02/2012.
Il cosiddetto Milleproroghe 2016 infatti ha spostato il termine di entrata in vigore dell’obbligo di abilitazione all’uso delle macchine agricole al 31/12/2017, confermando poi la possibilità di effettuare i corsi di aggiornamento (modulo di 4 ore senza prova pratica) nei 12 mesi successivi a tale data”.
La scadenza del 31 Dicembre 2018 si riferisce quindi agli operatori in possesso di esperienza documentata di almeno due anni nell’utilizzo del trattore a ruote o a cingoli.
Gli operatori che alla data del 31/12/2017 risultavano già incaricati dell’uso delle attrezzature, ma sprovvisti di almeno 2 anni di esperienza, devono entro il 31 Dicembre 2019 effettuare un corso di ottenimento completo con verifica finale.
Coloro che, privi di esperienza, sono destinati all'utilizzo delle attrezzature agricole dopo il 1° Gennaio 2018, hanno l'obbligo di sostenere il corso di ottenimento completo prima di utilizzare tali attrezzature.
Per questo motivo FederFauna Lazio per dare una risposta tempestiva a coloro che rientrano nell'obbligo di formazione entro il 31 Dicembre 2018, sta predisponendo apposite sedute di aggiornamento. 
Per quanti fossero interessati l'invito quindi a contattare gli uffici, per la pre-adesione ai corsi, chiamando la Segreteria FederFauna o scrivendo a lazio@federfauna.org

venerdì 2 novembre 2018

FEDERFAUNA. CONCLUSO IL PRIMO CORSO DI FORMAZIONE MICOLOGICA.

Si è concluso mercoledi 31 il primo corso di formazione micologica organizzato da FederFauna Lazio e svolto dai docenti micologi Dr.Carlo Berlato e Dr. Giovanni Simeoni.
Le interessantissime lezioni hanno coinvolto  e stimolato i partecipanti attraverso l'analisi di funghi raccolti che la proiezioni di immagini con particolare attenzione rivolta ai funghi percilosi come la tristemente nota Amanita phalloides.
Al termine del programma, durante la lezione conclusiva sono stati consegnati i singoli attestati di frequenza validi per la richiesta del tesserino regionale di autorizzazione alla raccolta.
Il segretario FederFauna Lazio, Gabriele Milani, ringraziando tutti i partecipanti, i docenti intervenuti ed in particolare la Soc.tà Agricola Cantine S.Andrea  per la gentile concessione degli spazi, ha auspicato anche a Gallicano la creazione di uno specifico Gruppo Micologico ed ha anticipato l'avvio di nuovi interessantissimi corsi previsti già a partire dalla prossima metà del mese.
FederFauna sempre a difesa della Cultura e delle Tradizioni Rurali.