NEWS

REGIONE LAZIO. Disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne per l'anno 2024 - CACCIA AL CINGHIALE. DOPO IL SUCCESSO DELLA PASSATA EDIZIONE TORNA LA "GRANDE BATTUTA AL CINGHIALE" NELLA RISERVA DI PISCIN DI POLVERE DOMENICA 17 MARZO 2024- CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

venerdì 31 luglio 2020

ATC RM1 - Prelievo in selezione stagione venatoria 2020-2021

Ai sensi della normativa e delle disposizioni è stato approvato dalla Regione Lazio il Piano di prelievo in selezione della specie cinghiale (Sus scrofa), da attuarsi dalla data di esecutività del  provvedimento al 31 maggio 2021.
In particolare il Piano di prelievo dovrà essere eseguito nell’osservanza delle vigenti disposizioni legislative esistenti in materia e degli obblighi e prescrizioni, in ordine alle modalità tecniche ed operative, contenute nella DGR n. 460/2018 e nel rispetto delle indicazioni contenute nel parere ISPRA, nonché delle principali prescrizioni di seguito richiamate:
  •   le operazioni di prelievo in selezione della specie cinghiale (Sus scrofa) dovranno rispettare il numero, la ripartizione fra sesso e classe di età come previsto nel piano e concludersi entro e non oltre il 31 maggio 2021;
  •   il prelievo è consentito nella sola forma di appostamento con l’uso esclusivo delle armi consentite di cui all’art. 21 dell’Allegato 2 della DGR n. 460/2018;
  •   la caccia di selezione agli ungulati è consentita da un’ora prima del sorgere del sole fino ad un’ora dopo il tramonto, ai sensi della L.R. 17/95, art. 34 comma 6;
  •   il prelievo di selezione è consentito soltanto ai cacciatori iscritti all’Albo regionale dei cacciatori di selezione (art. 6 dell’Allegato 2 della DGR n. 460/2018);
  •   la giornata di caccia e i capi abbattuti vanno segnati sul tesserino regionale per il prelievo di selezione;
  •   il selettore è tenuto ad applicare all’orecchio sinistro del capo abbattuto l’apposita fascetta datario numerata fornita dall’ATC, prima di procedere allo spostamento del capo stesso dal punto di abbattimento (art. 19 dell’Allegato 2 della DGR n. 460/2018).
  •   il cacciatore di selezione in caso di ritrovamento di carcasse di cinghiale deve darne immediata comunicazione all’Ambito Territoriale di Caccia allo scopo di sottoporre la carcassa al test diagnostico per la Peste Suina Africana.


    Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 96 - Supplemento n. 1
    page1image2390730752

AMBIENTE: 80MILA EURO PER TUTELA LAGO DELLA DUCHESSA IN PROVINCIA DI RIETI

lagodelladuchessaFirmata la determinazione che stanzia 80mila euro per finanziare nuovi punti di abbeverata del bestiame e per tutelare gli ecosistemi lacustri e peri-lacustri del Lago della Duchessa in provincia di Rieti . 

È stata firmata oggi la determinazione della Direzione Capitale naturale Parchi e Aree protette che stanzia 80mila euro per finanziare nuovi punti di abbeverata del bestiame e per tutelare gli ecosistemi lacustri e peri-lacustri del Lago della Duchessa in provincia di Rieti. 


Da anni la conca del Lago della Duchessa, all’interno della Riserva, ha sofferto il problema dell’eccessivo carico di bestiame in estate. Il lago inoltre è anche un geosito, che testimonia l’origine glaciale, uno dei pochissimi dell’intera dorsale appenninica, ed è caratterizzato da una forte permeabilità della roccia carsica che alimenta, con il convogliamento di oltre l’80% delle acque di scorrimento superficiale, la falda basale, cosa che lo rende una importante risorsa idrica del territorio.    
“Per sanare una situazione ormai critica la Riserva ha proposto e concordato con la nostra Direzione un progetto per la realizzazione di nuovi punti di abbeverata per il bestiame, uno in località Pietra Grossa, l’altro a valle del fontanile di Fonte Salomone. Il nostro auspicio è che nei prossimi mesi il pascolo non sia più un problema per il territorio grazie ai nuovi punti di abbeverata, segnando così la ripresa degli ecosistemi del lago e delle aree circostanti e la condivisione di un irrinunciabile e unico bene collettivo quale è la conca della Duchessa con i suoi ecosistemi”. Le parole dell’Assessore all’Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati.

Fonte: Regione Lazio

mercoledì 29 luglio 2020

CACCIA CINGHIALE: Abbolita la tassa e la comunicazione per le radio in battuta

A seguito  del decreto Legge 16 luglio 2020, N°76, Semplificazione e innovazione digitale, Si informa l’utenza che dal 17/07/2020, pubblicato in G.U. n° 178 del 16/07/2020 sono stati abrogati l’art. 127 e i commi 3 e 4 dell’art 145 del codice delle comunicazioni elettroniche, nonchè il comma 2 dell’art. 37 dell’allegato 25 del predetto codice.
Per Quanto sopra:
– relativamente ai documenti di esercizio delle stazioni radioelettriche, a seguito della abrogazione del citato art. 127, non sussistono più gli obblighi di rilasciare il documento di esercizio ai soggetti autorizzati;
– relativamente alla dichiarazione da rendere per gli apparati di debole potenza CB-PMR 446 in banda cittadina, a seguito dell’abrogazione dei commi 3 e 4 dell’art 145 e dell’art. 37 (allegato 25) viene soppresso l’obbligo di rendere la dichiarazione e, per effetto delle predette disposizioni, non risulta più dovuto il versamento del contributo annuo di 12 €.

MARCHE CINGHIALE: LA CORTE COSTITUZIONALE GELA GLI ANIMALISTI

La Corte Costituzionale in questi giorni ha rigettato il ricorso di legittimità costituzionale (dichiarandone l'inammissibilità) sulla legge regionale delle Marche che consente ai cacciatori di partecipare ai Piani di controllo del cinghiale. La questione era stata aperta dal Tar delle Marche a seguito del ricorso presentato dalla Lac (Lega per l'Abolizione della Caccia) e altre associazioni animaliste per l'annullamento del Piano di Controllo regionale del Cinghiale anni 2018-2023.

Veniva in particolare contestato l’art. 25 nella parte in cui, al comma 2-bis, prevede che la Regione possa autorizzare il prelievo del cinghiale in forma collettiva, con il metodo della braccata e della girata, in tutte le zone e nei periodi preclusi alla caccia, tramite i soggetti che abbiano conseguito l’abilitazione provinciale per esercitare la caccia al cinghiale in forma collettiva, con priorità per i cacciatori residenti e dell’Ambito territoriale di caccia (ATC) interessato; oltre che il comma 3 dell’art. 25 che, per l’attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, consente di avvalersi di operatori muniti della licenza di caccia all’uopo autorizzati e selezionati attraverso appositi corsi di preparazione alla gestione faunistica.


Secondo la Corte "Manca, dunque, una motivazione idonea alla ricostruzione del percorso logico seguito dal TAR Marche, che non ha esposto perché l’inclusione dei cacciatori, dotati di specifici requisiti di qualificazione e che operano sotto il coordinamento e il controllo del personale della Provincia, nell’elenco degli attuatori dei piani di controllo del cinghiale incida in senso peggiorativo sulla tutela dell’ambiente e dell’ecosistema e comporti la violazione dell’art. 117, secondo comma, lettera s), Cost."

lunedì 20 luglio 2020

LAZIO, AVVISO PUBBLICO - CONTRIBUTI ACQUISTO CANI DA GUARDIANIA E OVINI UCCISI DAL LUPO


Approvata Determinazione n. G08314 del 15/07/2020 con il rispettivo allegato concernente: "Accesso ai contributi sui costi dei premi assicurativi versati dalle imprese zootecniche per la rimozione e lo smaltimento delle carcasse ovine e per la sostituzione dei capi uccisi dal lupo nonché per l'acquisto di cani da guardiania. Approvazione del Bando Pubblico. 
Termine di presentazione delle domande di contributo fissato al 28 agosto 2020."



venerdì 17 luglio 2020

AGRARIA GALLICANO SOTTO ATTACCO. DANNI PER MIGLIAIA DI EURO

ATTRAVERSO UN COMUNICATO STAMPA IL COMITATO DI GESTIONE DELL'UNIVERSITA' HA INFORMATO LA COMUNITA' DI GALLICANO NEL LAZIO DELL'AVVENUTO FURTO DEL GENERATORE DI ENERGIA ELETTRICA E  ULTERIORI DANNEGGIAMENTI ALL'INTERNO DEL FRANTOIO SOCIALE.
I DANNI RISULTEREBBERO DI PARECCHIE MIGLIAIA DI EURO CONSIDERANDO ANCHE L'IMPORTANZA DEL'INTERA INFRASTRUTTURA CHE RIVESTE PER IL TERRITORIO PRENESTINO UN IMPORTANZA FONDAMENTALE PER LA LAVORAZIONE DELLE OLIVE.
UN VERO E PROPRIO MESSAGGIO INTIMIDATORIO RIVOLTO FORSE ALL'OPERATO DEL COMITATO DI GESTIONE CHE IN QUESTO ULTIMO ANNO SI E' TROVATO AD AFFRONTARE GRAVI CRITICITA' ED INTRAPRENDERE AZIONI FONDAMENTALI PER LA RIPRESA ECONOMICA DELL'ENTE, TUTT'ORA FORTEMENTE COMPROMESSA.
SI SPERA IN PROSSIME BUONE NOTIZIE DA PARTE DEGLI INQUIRENTI 
DI SEGUITO IL COMUNICATO UFFICIALE.


COMUNICATO IMPORTANTE PER TUTTA LA COMUNITA' DI GALLICANO NEL LAZIO
Comunicato stampa del Comitato di Gestione dell'Università Agraria di Gallicano nel Lazio.
Con profondo rammarico abbiamo accertato l'avvenuto furto e conseguente danneggiamento perpetrato a danno del Frantoio Sociale dell'Ente Agrario di Gallicano nel Lazio in cui sono stati rubati il generatore di corrente ed altri importanti dispositivi per il funzionamento delle macchine.
Lo spregevole gesto, già verificatosi in precedenti occasioni, ci indigna oltremodo perché la refurtiva costituiva patrimonio dell'intera Comunità Gallicanese.
La Comunità di Gallicano è stata privata degli strumenti necessari per la messa in funzione di un importante impianto quale quello del frantoio e del diritto ad una migliore produzione di un prodotto locale di eccellenza come il nostro olio. 
Il Comitato esprime tutta la sua indignazione e conferma comunque tutto l'impegno per cercare di garantire la prossima stagione olearia nel miglior modo possibile e con le necessarie garanzie a tutela dell'Ente e dell'intera Comunità. 
Il Comitato si augura che le Autorità preposte possano intervenire al più presto per restituire i beni sottratti invitando chiunque abbia notizie ed informazioni utile alle indagini a voler collaborare per individuare i responsabili di tale atto criminale.

ll Comitato di Gestione dell'Università Agraria di Gallicano nel Lazio

giovedì 16 luglio 2020

REGIONE LAZIO, AGRICOLTURA: 100MILA EURO PER IL BANDO PER LE IMPRESE ZOOTECNICHE DEL LAZIO


La Regione Lazio ha pubblicato il bando che stanzia i primi 100.000 euro per l’erogazione di contributi alle imprese zootecniche con allevamenti ovini nel Lazio per il contenimento degli attacchi dei lupi.

Sono previsti contributi sui costi dei premi assicurativi versati dalle imprese agricole zootecniche con allevamenti ovini per la rimozione e lo smaltimento delle carcasse ovine e per la sostituzione dei capi ovini uccisi dal lupo e per l’acquisto di cani da guardiania.

Nel primo caso, è ammissibile: fino al 100% del premio versato per polizze assicurative a copertura della rimozione e distruzione di carcasse di capi ovini uccisi dal lupo; fino al 75% del premio versato per polizze assicurative a copertura della sostituzione di capi ovini uccisi dal lupo.

Nel secondo caso, invece, è ammissibile il 70% del costo sostenuto per l’acquisto del o dei cani da guardiania, comprensivo delle spese relative al microchip, alla registrazione anagrafica canina (o in alternativa al passaggio di proprietà e di intestazione a nome del beneficiario), alle cure veterinarie ordinarie e al necessario addestramento in azienda. È  comunque previsto un contributo massimo per ogni cane pari a 800 euro.

“Il bando è una delle prime azioni previste nella delibera per la conservazione del lupo, che approvammo lo scorso ottobre come Giunta Zingaretti, disciplinando per la prima volta, in modo complessivo e organico la materia con soluzioni integrate: dalla conservazione della specie lupo alla convivenza con il settore zootecnico, comparto strategico per la nostra economia e dalla forte identità territoriale. Un piano di azioni sinergiche tra agricoltura e ambiente per trovare il giusto punto di equilibrio tra la tutela del lupo e gli interessi legittimi dei nostri allevatori. Abbiamo lavorato, recuperando lo stop dovuto alla pandemia, per offrire uno strumento immediatamente spendibile e disponibile per i nostri allevatori. Nelle prossime settimane seguiranno le successive azioni dettate dalle linee guida della delibera in materia di formazione e di incontri con gli allevatori, di cui daremo come sempre notizia sui nostri canali istituzionali”, commenta l’Assessore Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati.

La presentazione delle domande di contributo deve avvenire entro il 28 agosto 2020.


Fonte: Regione Lazio

venerdì 3 luglio 2020

ASSEGNAZIONE GASOLIO AGRICOLO - PROROGA DEI TERMINI AL 31 LUGLIO 2020

Con Determinazione n. G07625 del 30/06/2020 concernente: Delibera Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 "Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili - Assegnazione gasolio agricolo" è stata proroga la scadenza dei termini per gli adempimenti per l'ammissione all'agevolazione al 31 luglio 2020.

MAFIA DEI PASCOLI: IL TAR BOCCIA IL RICORSO SU ASSEGNAZIONE AREE

Il TAR d’Abruzzo ha respinto il ricorso di un'azienda agricola con sede nel Comune dell'Aquila, che non si è vista assegnare dall'amministrazione per gli usi civici (Asbuc) di Forcella, nella frazione aquilana di Preturo, un'area di uso civico per il pascolo del bestiame.
La contestazione del ricorso si è basata sul fatto che i terreni erano stati assegnati a ditte a che all'Aquila avevano “una residenza fittizia, o al più, da solo un anno”; il Tar ha accolto le motivazioni del difensore dell'Asbuc Mario Lepidi, avvocato amministrativista del foro aquilano, esperto in contenzioso demaniale e usi civici.
“La sentenza è particolarmente interessante in termini di novità in quanto è la prima pubblicata sulla vicenda della ‘Mafia dei pascoli’ subito dopo la promulgazione della legge regionale del 6 aprile 2020, numero 9, il cui fine è quello di tentare di arginare questo fenomeno:  In realtà, la decisione offre - per la prima volta - una lettura commentata della disposizione normativa andando a spiegare nel dettaglio le varie fasi che interessano la selezione delle aziende agricole in sede di assegnazione dei pascoli”, spiega ad AbruzzoWeb l’avvocato Lepidi.
L’atto, infatti, arriva a seguito di numerose polemiche legate all’impugnazione da parte del Consiglio dei ministri, presieduto dal ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia (Pd), della legge sui pascoli approvata nel Cura Abruzzo, che dà priorità agli allevatori abruzzesi nell’assegnazione dei terreni: Questo per sbarrare la strada a imprese che provengono da fuori e che accaparrano le aree per il pascolo non tanto per fare davvero zootecnia, ma per accedere ai ricchi finanziamenti europei erogati dall’Agea, (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), potendo contare sul diritto di avere in tutta Italia, contributi multipli rispetto ai piccoli allevatori abruzzesi, in virtù di produzioni di maggior pregio all’attivo. 
Una norma che nasce quindi per contrastare la cosiddetta “Mafia dei pascoli”.
Per il Consiglio dei Ministri, la legge in questione “non ha alcuna attinenza con le misure straordinarie ed urgenti per l'economia e l'occupazione connesse all’emergenza epidemiologica e con la natura transitoria della legge”, e “pregiudica i diritti dei cittadini operando di fatto una modifica con conseguenze durature sulla previgente normativa”.
Il Cdm, inoltre, ha ricordato che “già prima della riforma del Titolo V della Costituzione, il regime civilistico dei beni civici non è mai passato nella sfera di competenza delle Regioni”.
La Regione, con in testa il vice presidente Emanuele Imprudente, della Lega, fautore del provvedimento ha annunciato battaglia a difesa della norma.
Tornando dunque alla sentenza del Tar, “nel caso di specie – aggiunge il legale Mario Lepidi - il ricorrente, risultato soccombente, difettava del primario requisito dell’operatività dell’azienda agricola, ovvero il residente deve avere un’azienda con presenza zootenica. Ovviamente l’esito del giudizio, andando ad accogliere la nostra tesi difensiva, ci lascia molto soddisfatti e conferma la correttezza dell'operato dell'Amministrazione Separata ma, allo stesso modo, offre lo spunto per ulteriori valutazioni da effettuare in maniera puntuale al fine di tutelare maggiormente il nostro demanio civico”.
Gli atti del giudizio, inoltre, sono stati trasmessi all’Anac e alla Procura della Repubblica dell’Aquila, “considerato che l’assegnazione dei pascoli soggetti ad uso civico consente ai beneficiari l’accesso ai contributi previsti dal Psr Abruzzo 2014-2020”.