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REGIONE LAZIO. Disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne per l'anno 2024 - CACCIA AL CINGHIALE. DOPO IL SUCCESSO DELLA PASSATA EDIZIONE TORNA LA "GRANDE BATTUTA AL CINGHIALE" NELLA RISERVA DI PISCIN DI POLVERE DOMENICA 17 MARZO 2024- CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

venerdì 22 maggio 2015

LAGO DI CANTERNO. IN CONSIGLIO PROVINCIALE LA MOZIONE PER L'ABOLIZIONE DELLA RISERVA NATURALE

La Riserva Naturale del lago di Canterno si trova a nord-est della Provincia di Frosinone e si sviluppa nel versante meridionale dei monti Ernici, alla quota di 720 m s.l.m., ha un’estensione superficiale di 1824 ettari. L’intera zona è interessata da fenomeni geomorfologici carsici, sia superficiali che sotterranei, testimoniati dalla presenza sul territorio di doline, grotte ed inghiottitoi, una delle caratteristiche principali dei paesaggi carsici, è il ridotto sviluppo del reticolo idrografico. Il lago stesso formatosi nei primi decenni del secolo scorso, per la progressiva occlusione del suo unico emissario, l’inghiottitoio Pertuso, rappresenta un prodotto superficiale carsico essendo un lago di dolina.Le grotte, caratteristiche negli ambienti carsici, sono due, quelle di Madonna della Stella, situate nel versante ovest della Monna e quelle di Corniano, situate ai piedi dell’omonimo monte; per quanto riguarda gli inghiottitoi ce ne sono tre, Bocca di Patoni , la Bocca di Puzziglio, ai piedi del versante settentrionale di M. Barazzo ad una quota di circa 550 m s.l.m. e a poca distanza da questo ad una quota di 530 m s.l.m. la Bocca della Parata.

FAUNA
La riserva, anche se non molto estesa, presenta una notevole varietà di ambienti naturali, ciascuno dei quali è legato ad una determinata flora e fauna, parlando di fauna, molte sono le specie di uccelli presenti,sia stanziali che di passo. Tra gli acquatici ci sono il cormorano (Phalacrocorax carbo), l’airone cenerino (Ardea cinerea),l’airone bianco, la garzetta (Egretta garzetta), lo svasso maggiore (Podiceps cristatus), la gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), la folaga (Fulica atra), il germano reale, il cavaliere d’Italia, ed altri ancora. Tra i rapaci sono abbondanti, sia i notturni che i diurni, c’è il gufo comune (Asio otus), l’allocco (Strix aluco selvatica), il cuculo (Cuculus canorus) il barbagianni (Tyto alba), la poiana (Buteo buteo), il gheppio (Falcus tinnunculus) lo sparviero (Accipiter nisus), il falco pecchiaiolo, il nibbio bruno (Milvus migrans) ecc. Per quanti riguarda i mammiferi c’è la volpe (Vulpes vulpes), la faina (Martes foina), lo scoiattolo (Sciurus vulgaris), il cinghiale (Sus scrofa), l’istrice (Hystrix cristata), il tasso (Meles meles), la talpa (Talpa europaea), il riccio (Erinaceus europaeus), la lepre, piccoli roditori e insettivori . Il lago inoltre è sempre stato un’attrattiva per molti pescatori, infatti molte sono le specie ittiche presenti: la carpa (Cyprinus carpio), l’anguilla (Anguilla anguilla), la tinca (Tinca tinca) il persico (Perca fluvialis), il carasso () ecc.

LA MOZIONE IN CONSIGLIO PROVINCIALE

Il consigliere provinciale del PSI, Gianni Bernardini, ha presentato una mozione riguardante la richiesta di applicazione della Legge Regionale n. 7 del 14/07/2014. In particolare (si legge nella nota) Bernardini chiede la presidente Pompeo un impegno per l'approvazione con voto el consiglio provinciale per l'abolizione della Riserva Naturale Lago di Canterno. Sempre a riguardo della situazione di Canterno e della Riserva il consigliere del PSI ha chiesto la composizione di una commissione speciale per sottoporre a valutazione analitica i bilanci della Riserva Naturale e il controllo degli appalti in corso d'opera o da effettuare.

FEDERFAUNA LAZIO SEGUIRA' I FUTURI RISVOLTI DELLA VICENDA....

martedì 19 maggio 2015

CANILI IRREGOLARI A ROMA: L’Arena Rai 1 smaschera il business dei randagi.

E’ l’Associazione Volontari Canile Porta Portese ad essere al centro dello scandalo mandato in onda da Massimo Giletti la scorsa domenica su Rai 1: l’Avcpp, infatti, ha violato ogni legge ed intascato finanziamenti milionari senza gara a spese degli animali.
«Quanti soldi pubblici nel business dei randagi» è il titolo del servizio che svela ciò che si nasconde dietro l’Associazione che gestisce i canili comunali capitolini: stipendi vertiginosi, gare e concorsi pubblici inesistenti, assunzione di amici.
Per quanto riguarda le gare pubbliche, si legge che «Le associazioni o cooperative assumono per chiamata diretta nel caso in cui vincessero una gara pubblica ma non è il caso dell’Avcpp che ottenendo il comodato per nomina avrebbe dovuto gestire con risorse proprie e non con i fondi pubblici, questo dice l’art. 6 comma 2 della legge regionale 34/97».
Arrivano poi un po’ di dati sui costi: «Per anni la Avcpp ha spartito 3.200.000 euro/annui su 4.200.000 euro (corrispondente ad oltre l’80% del totale) di soldi pubblici per i 106 stipendiati suoi amici, una media di oltre 2.500 euro mensili – continua Fuccelli. Da considerare che la bassa manovalanza, cioè gli addetti alla pulizia delle gabbie, percepisce la somma di circa 900 euro pertanto è facilmente intuibile quante persone hanno intascato dai 4 ai 5 mila euro mensili. Non solo, oltre agli stipendi sono previsti ulteriori costi per la gestione dei medesimi lavoratori ed esattamente: costo gestione personale euro 47.000, costo sicurezza lavoratori euro 65.000, costo consulenza legale per contenziosi con i lavoratori euro 67.000. Da aggiungere i costi annuali per le spese di gestione (cancelleria, schede telefoniche ecc) corrispondenti ad euro 43.000….neanche una multinazionale è così strutturata ma alla fine soltanto il 10% è destinato per il mantenimento degli animali».
In quanto a personale l’Associazione gode di circa 300 volontari e 106 dipendenti, questo vorrebbe dire – si legge – che in totale ci sono 406 persone per gestire circa 900 animali, un rapporto di uno a due.
«Nel corso della trasmissione sul banco degli imputati il presidente della Avcpp, Simona Novi, in evidente difficoltà tentava di giustificare i bilanci con il gioco dei numeri tra entrate ed uscite che però conosciamo molto bene talmente tanto che la soglia non scende mai sotto il numero convenzionato di mille al giorno: tutti i cani in esubero vengono sistematicamente affidati poiché l'Amministrazione capitolina non li conteggia e quindi sarebbero solo costi eccedenti a carico dell’ associazione ma senza scendere al di sotto altrimenti la medesima Amministrazione non erogherebbe i 18 euro al giorno per ogni cane di cui però soltanto il 10% è destinato agli sfortunati detenuti».

venerdì 8 maggio 2015

Maltrattare gli animali non sarà più reato, ma la verità è ben diversa


Un decreto depenalizzerebbe i reati di lieve entità, compresi quelli di maltrattamento degli animali. Ma le cose sono molto diverse

Secondo un decreto sulla depenalizzazione di alcuni reati considerati di lieve entità sarebbero compresi anche quelli contro gli animali. In altre parole maltrattare un animale, o addirittura ucciderlo, non sarebbe da sanzionare (o quasi). Questo il parere di numerose associazioni animaliste che si sono espresse fortemente contrarie.

Ma le cose stanno realmente così? Come spiegato dall'associazione Pro-Test Italia, secondo la legge delega 67/2014, i reati non verrebbero cancellati. Il cambiamento riguarderebbero invece uno snellimento delle procedure per tutti quei reati che prevedono condanne pecuniarie o che arrivano a massimo 5 anni (lettera m articolo 1 legge 67/2014).
Il motivo sarebbe quello di cercare di evitare l'intasamento dei Tribunali e procedure che costano un sacco di soldi. alleggerendo il carico di lavoro dei Giudici e consentendo una Giustizia più veloce (specie per i processi per reati più gravi come omicidio, strage dolosa e associazione mafiosa). non certo di cancellare i reati, ma rendere i procedimenti relativi più veloci. 
Secondo la legge attuale 189/2004, le associazioni animaliste possono denunciare i reatiche riguardano gli animali, essere affidatarie degli animali oggetti di sequestro e confisca, oltre acostituirsi come parte civile ai processi. Questo avviene, in genere, a partire da esposti, cioé segnalazioni all'Autorità Giudiziaria, che dovrà poi decidere se aprire un'ipotesi di reato. Si apre così un circolo vizioso per cui da un lato gli animali possono essere subito affidati alle associazioni animaliste (con relative donazioni di supporto alle stesse e gravi conseguenze per i detentori degli animali) e dall'altro si aprono procedimento e processi lunghissimi e costosissimi, che possono portare anche alla totale assoluzione degli "accusati". In ogni caso le associazioni che hanno effettuato gli esposti non possono essere ritenute responsabili, nemmeno di processi che non si dovevano fare. Il tutto andrà a gravare sui cittadini e su chi ha subito l'esposto.
Ecco quindi l'utilità della nuova norma, che ridurrebbe molto i tempi dei procedimenti, consentendo una Giustizia più veloce, la possibilità di recuperare animali eventualmente affidati in caso di assoluzione e minore clamore mediatico e pubblicità per eventuali malintenzionati (singoli o associazioni) che vogliono lucrare sul fattore emotivo e sulla lentezza della giustizia italiana. Essere contrari non è quindi stare dalla parte degli animali, ma di un sistema deficitario che premia i furbi.
Fonte: www.today.it

Italiani pazzi per cani, gatti e piccoli animali: sono 60 milioni. Per loro spendiamo 2 miliardi all'anno

I numeri dell'indagine Assalco-Zoomark disegnano il rapporto fra piccoli amici e proprietari: per il 74% vivere con Fido o Micio fa bene al fisico e alla mente, per il 95% aiuta a combattere ansia, stress e problemi legati alla depressione e spinge a muoversi di più

Italiani pazzi per cani, gatti e piccoli animali: sono 60 milioni. Per loro spendiamo 2 miliardi all'anno. SIAMO letteralmente pazzi di loro. Fido, Micio e piccoli animali fra cui pesci, uccelli, rettili e roditori. Sono 60 milioni. Per l'esattezza 14 milioni fra cani (48,2%) e gatti (51,8%) e 46 milioni mettendo insieme tutti gli altri. L'ottava edizione del rapporto stilato da Assalco, l'Associazione nazionale tra le imprese per l'alimentazione e la cura degli animali da compagnia, e dal salone bolognese Zoomark al via oggi sulla considerazione socioculturale dei piccoli amici, concesso in anteprima a Repubblica.it, dà un quadro estremamente ricco del rapporto degli italiani con i loro pet. L'indagine è completata da uno studio Gfk Eurisko condotto nei primi mesi dell'anno.

Cosa ne esce? Numeri che raccontano un grande amore. Per esempio che gli italiani sono fermamente convinti dell'influenza positiva della presenza di un animale da compagnia in famiglia. Gli attribuiscono infatti la capacità di generare benessere e di favorire uno stile di vita sano e piacevole. Viverci insieme (lo sostiene il 67% degli italiani e il 74% dei proprietari) può far bene a fisico e psiche.
La passione degli italiani per gli animali da compagnia. Per il 92% fanno parte della famiglia

Per il 95% accudire un cucciolo in casa produce infatti benefici psicologici profondi come riduzione dell'ansia, diminuzione della tensione e attenuazione dei problemi legati alla depressione. Inoltre chi ha un cane accanto testimonia positive ricadute nel praticare più attività fisiche all'aria aperta come passeggiare e correre insieme (94%). Se ne avvantaggiano anche la socialità e la comunicazione: gli animali in famiglia trasmettono infatti a gran parte dei proprietari intervistati serenità e gioia (43% del totale) mentre tra i giovani fra i 14 e i 24 anni si accentuano l'allegria e il divertimento (55%).

I dati di quest'anno rafforzano inoltre un'evidenza emersa da un'altra indagine, la Iri 2014 inclusa nel settimo rapporto promosso dalle stesse sigle. E cioè il fatto che il 92% delle persone che vivono con un animale da compagnia ritiene di non poterne più fare a meno. Una volta accolto, l'animale fa parte della famiglia. Un sentimento legato non solo a cani e gatti, protagonisti d'altronde di numerosi studi che confermano questo legame e le sue ricadute, ma anche ai pesci o agli uccellini da compagnia.

"Il legame che si può instaurare tra animali da compagnia ed esseri umani è una relazione dinamica di reciproco beneficio  -  si legge nell'indagine  -  grazie alla quale, sulla base di osservazioni scientifiche e cliniche sempre più numerose, gli animali vengono utilizzati in pratiche terapeutiche e riabilitative destinate a malati, bambini, anziani, attraverso programmi di 'pet therapy', che possono affiancare la medicina tradizionale. Progetti del genere sono attivi in Italia presso strutture sanitarie come l'ospedale Niguarda di Milano, il Cardarelli di Napoli, l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze ma anche in comunità di recupero come quella di San Patrignano e presso scuole, residenze sanitarie assistenziali e istituti penitenziari".

Non solo. In ogni Regione è infatti attivo almeno un progetto di terapia assistita con animale: il Friuli-Venezia Giulia si è per esempio dotata di Linee guida per le pratiche di "pet therapy" nell'ottobre dell'anno scorso mentre la Regione Toscana ha approvato due mesi dopo alcune regole per permettere ai pazienti ricoverati in ospedale di ricevere la visita dei loro amici animali, ovviamente nel rispetto delle esigenze sanitarie e ambientali di pazienti e animali. Ma, dal decreto del 2003 che sancì "la collaborazione con animali da compagnia ai fini di pet therapy", sono state molte le amministrazioni a muoversi: il Veneto già nel 2005, la Puglia nel 2008, il Piemonte nel 2010.

Anche gli ultimi interventi legislativi, nonostante alcuni possibili scivoloni evitati sul filo di lana come quello sulla depenalizzazione dei maltrattamenti, sembrano accompagnare questo forte sentimento comune, specie su due ambiti precisi: le norme per la salvaguardia e la tutela della salute e quelle per consentire a tutti di accogliere un animale da compagnia in casa. Addirittura diverse proposte di legge, interventi parlamentari e di associazioni puntano a includere cani, gatti, conigli, pappagallini e criceti nel prossimo Censimento generale della popolazione, previsto per il 2021, e al loro inserimento nella Costituzione come avviene altrove, per esempio in Austria o Germania.

 "Gli animali da compagnia sono a tutti gli effetti membri delle nostre famiglie e il benessere che scaturisce da questa relazione è un fatto confermato da studi scientifici e clinici  -  ha commentato Gianmarco Ferrari, presidente di Assalco  -  per questo la cura per la loro alimentazione, la loro igiene e il loro benessere  fa parte della quotidianità ed è sempre più importante, come conferma la crescita a valore del nostro comparto del +2,4% nel 2014".

Un'altra parte del rapporto ha infatti toccato proprio il tema del mercato del "pet food", cioè dei prodotti alimentari. Per Fido e Micio spendiamo moltissimo, circa 1,8 miliardi di euro l'anno con cui acquistiamo 544mila tonnellate di cibo. Una crescita contro ogni crisi (+2,4% sul 2013, superiore ai livelli dell'anno precedente) pur con una lieve flessione dei volumi.  Il 54% (992 milioni di euro) finisce ai gatti, i cui padroni appaiono molto attenti, mentre il 46% va ai cani (838 milioni).
Agli altri animali destiniamo 18 milioni di euro (uccelli 55,7%, roditori 40,7%, tartarughe 2%, pesci 1,6%) mentre tirano molto gli accessori (66 milioni di euro) e l'universo dell'igiene: shampoo, spazzole, ossi masticabili e per dentizione, deodoranti sono cresciuti del 12,8% a valore e del 10,7% a volume.




mercoledì 6 maggio 2015

Roma, bikers e botticelle insieme per i bambini affetti da malattie rare

bikers e botticelle per bambini malattie rareNon è semplice raccontare a parole una giornata in una grande famiglia come quella di un club motociclistico. Tantomeno lo è raccontarne una all’insegna della solidarietà, come quella di sabato 2 maggio, trascorsa con i bikers dell’MPM Roma M.C. e dell’ 8212 Respect for Children Onlus.

bikers e botticelle per bambini malattie rareSi è partiti tutti insieme dalla club house, il TMR Village di Guidonia, alla volta di Roma.
L’obiettivo? Non una normale gita fuori porta in moto, ma un altro degli eventi che ha reso questo Club di bikers e appassionati, unico sul territorio.
Anticipato dal rombo inconfondibile, il gruppo di moto avanzava possente tra le vie di Roma, sposandosi perfettamente con la bellezza della città eterna, sotto lo sguardo incuriosito di turisti e non.
L’obiettivo non era certo quello di mettersi in mostra, ma raggiungere il Circo Massimo dove ad attendere i bikers c’erano dodici botticelle romane, le carrozze con i cavalli che caratterizzano le vie di Roma e regalano memorabili tour per la Capitale.
12 non a caso, come le tribù di Israele, pronte a trasportare fino alla basilica dell’Aracoeli, i bambini e le famiglie della CO.GE.MA.R. (Coordinamento Genitori Malattie Rare), in occasione della benedizione del “Bambinello di Roma”.
I bambini hanno accolto con entusiasmo i bikers al loro arrivo, i genitori con la contentezza di quando si saluta un fratello. E’ proprio questa la chiave di lettura di questa giornata, il sentirsi come in una grande famiglia ed essere così più forti, uniti, di fronte alle difficoltà che la vita riserva e che la società, talvolta, rende ancora più aspre.

Tutti con indosso la bandana con scritto “Uno di noi”, perché è dalla storia di Manuel, uno dei bambini e della sua lotta per un percorso di vita migliore, che è nato questo connubio tra moto e solidarietà, che l’MPM Roma Club porta avanti da diversi anni.
 Le botticelle in fila hanno percorso alcune tra le vie principali di Roma, accompagnate dal gruppo di bikers, fino a raggiungere la basilica di Santa Maria in Aracoeli, dove si è celebrata la messa e c’è stata la benedizione del“Bambinello di Roma” ai piccoli e alle famiglie.
La commozione si leggeva nei volti di molti, mentre i bambini hanno potuto baciare la sacra immagine del “Santo Bambino”, la cui storia è radicata nelle più antiche tradizioni romane.
Secondo la credenza popolare era dotata di poteri miracolosi e i fedeli vi si recavano per chiedere la grazia per un male o una disgrazia.
Al termine della cerimonia il papà di Manuel ha espresso la sua volontà di continuare a lottare per i diritti dei bambini affetti da malattie rare, con queste e altre manifestazioni, attraverso un silenzio e una discrezione in grado, forse, di fare più rumore di qualsiasi altro tipo di protesta urlata. Ogni anno la cerimonia si svolgerà il 2 maggio, essendo stata riconosciuta in calendario come celebrazione. Il lancio dei palloncini colorati in aria ha chiuso in bellezza un momento molto sentito da tutti i partecipanti.
Al ritorno tra il vento e il rombo dei motori, ognuno ha portato con sé un motivo in più per riflettere, il ricordo di un volto emozionato, il sorriso di un bambino, una maggiore consapevolezza verso la vita.

(servizio e foto di Marta Rossi)



lunedì 4 maggio 2015

L'Associazione Colombofila "Viaggiatori Castellani" e FEDERFAUNA LAZIO alla Selva di Paliano....

Domenica 3 maggio presso la cornice naturalistica della Selva di Paliano si è svolta l'edizione primaverile di "Natura in Campo" iniziativa promossa dalla Regione Lazio e Comune di Paliano.
L'Area Protetta della Selva che comprende uno dei più bei boschi del piccolo gruppo montuoso dei Prenestini, a est di Roma, e conserva al suo interno esemplari maestosi di cerro e altre essenze arboree.
In questa edizione il primo "mercato" di prodotti agroalimentari di qualità, biologici e a "Km 0": prodotti a marchio "Natura in Campo", dei produttori aderenti alla Fondazione Campagna Amica e anche di provenienza locale. Una serie di eventi organizzati in collaborazione fra l'Agenzia e la Fondazione, che hanno deciso di unire le forze a favore di produttori agricoli e consumatori, nella cornice ideale dei Parchi del Lazio per promuovere il consumo responsabile, che tiene conto della conservazione dell'ambiente e del sostegno ai piccoli produttori locali.
In questo magnifico quadro di grandi iniziative non potevano mancare i magnifici esemplari di "colombi viaggiatori" dell'Associazione Colombofila Viaggiatori Castellani, associazione aderente a FederFauna, che attraverso la figura del sig. Aldo Mariani ha saputo fornire, ai numerosi visitatori, delucidazioni e piccoli "aneddoti" sulle abitudini di vita e le peculiarità "sportive" di molte delle specie di Columba livia.
Immancabile, come sempre, il "lancio" di chiusura dell'intensa giornata con i colombi che, liberati dalle gabbie, hanno preso il volo davanti agli occhi incuriositi dei bambini e dopo alcuni giri di "orientamento" hanno fatto rientro presso la Colombaia, ad alcuni chilometri di distanza. 
Appuntamento con i "colombi viaggiatori" dell'Associazione Colombofila Viaggiatori Castellani e con FederFauna alla prossima iniziativa.

E' ON LINE IL N° 6 DI