NEWS

REGIONE LAZIO, NOMINATI I PRIMI COMMISSARI STRAORDINARI DEGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA - CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

giovedì 24 febbraio 2022

PESTE SUINA AFRICA. ENTRO TRENTA GIORNI I PIANI REGIONALI DI INTERVENTO.

Peste Suina africana. Con l'entrata in vigore del DECRETO-LEGGE 17 febbraio 2022 , n. 9 "Misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA)" la Regione Lazio avrà 30 giorni di tempo per adottare il Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale (Sus scrofa).

I Piani regionali sono adottati in conformità alle disposizioni vigenti in materia di sanità pubblica, previo parere dell'Ispra e non sono sottoposti a valutazione ambientale strategica e a valutazione di incidenza ambientale.
La Regione attua i piani avvalendosi delle guardie provinciali, dei coadiutori e dei soggetti abilitati alla caccia con metodi selettivi. All’interno delle aree protette i prelievi sono attuati dal personale d’istituto e da coadiuvanti formati e abilitati.
Al fine di assicurare il corretto e tempestivo svolgimento delle attività con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, verrà nominato un Commissario straordinario con compiti di coordinamento e monitoraggio delle azioni e delle misure poste in essere per prevenire e contenere la diffusione della peste suina africana.
Prevista una sanzione di €.500,00 per chiunque nell’ambito delle attività di attuazione dei Piani regionali, dello svolgimento di attività venatoria o boschiva, di coltivazione di fondi agricoli o in quanto coinvolto in un sinistro con cinghiali, rinviene esemplari di tale specie feriti o deceduti, e non segnala il rinvenimento immediatamente al servizio veterinario dell’ASL competente per territorio.

martedì 15 febbraio 2022

ESAMI ABILITAZIONE RICERCA E RACCOLTA TARTUFI, TRA PANDEMIA, RITARDI E...

Dopo la nota del referente regionale dell'Associazione per la Cultura Rurale (ACR) Alessandro Saccomanno inviata all'Area Decentrata Agricoltura delle Regione Lazio è arrivata la pronta risposta degli uffici in merito ai ritardi nella convocazione delle sessioni di esami per l'abilitazione alla ricerca e raccolta dei tartufi.

In prima battuta il motivo del forte ritardo è principalmente da ricercare nel periodo di emergenza sanitaria che "iniziato a febbraio 2020 non ha permesso, per un lungo periodo, di convocare i candidati per le regolari sessioni di esame" ma anche le successive disposizioni Governative che solo nella seconda metà del 2021 hanno permesso la ripresa con maggiore assiduità.

Da quanto comunicato dall'ADA, nonostante il periodo emergenziale, "il numero delle domande pervenute presso l'Area scrivente non ha subito alcuna flessione" e questo ha contribuito a generare ulteriore ritardo nelle convocazioni.

Tutto qui???...."normalmente nelle varie sessioni di esame si presentano un numero di candidati inferiore rispetto a quello dei convocati"....

Risultato? "Per quanto sopra esposto non sarà possibile convocare a stretto giro di tempo tutti i candidati ma si proseguirà nelle convocazioni rispettando l'ordine di arrivo delle domande...

Ciliegina sulla torta....."Per quanto riguarda la tassa di concessione regionale l'applicazione della sanzione ed interessi è pari a meno di 2 euro per il mese di febbraio"

Chiediamo allora all'Assessora Onorati se pensa sia il caso di approfondire la problematica anche in virtù della tassa annuale di concessione di €. 50,62 che deve essere versata entro il 31 gennaio di ogni anno per non incorrere in sanzioni....

sabato 12 febbraio 2022

PESTE SUINA AFRICANA. VIA LIBERA AL DECRETO LEGGE

E' stato approvato in Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri Patuanelli Speranza, il decreto legge per arrestare la diffusione sul territorio nazionale della peste suina africana.

Il provvedimento d' urgenza si è reso necessario al fine della eradicazione dalla PSA nei cinghiali e per prevenirne il contagio nei suini da allevamento.  

Scopo del decreto è quello di assicurare la salvaguardia della sanità animale, la tutela del patrimonio suinicolo nazionale e dell'Unione europea e non ultimo salvaguardare le esportazioni, il sistema produttivo nazionale e la relativa filiera. 

Il decreto si rende necessario perché, a partire da gennaio del 2022, è stata accertata la presenza della peste suina africana nelle popolazioni di cinghiali nei territori delle Regioni Piemonte e Liguria. La Peste Suina Africana (PSA) è una malattia virale, non trasmissibile all'uomo, altamente contagiosa, che colpisce i suini domestici e selvatici per i quali è spesso letale. 

Il provvedimento, che non avrà ricadute sulla finanza pubblica, prevede l'attuazione, entro 30 giorni dalla sua entrata in vigore, dei Piani Regionali di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l'eradicazione della peste suina africana, con la ricognizione della consistenza della specie all'interno del territorio di competenza suddiviso per provincia, l'indicazione dei metodi ecologici, le aree di intervento diretto, le modalità, i tempi e gli obiettivi annuali del prelievo, esclusivamente connessi ai fini del contenimento della PSA. 

Viene nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Salute, del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali e del Ministro degli Affari Regionali, un Commissario straordinario con compiti di coordinamento e monitoraggio delle azioni e delle misure messe in atto per prevenire e contenere la diffusione della malattia virale, il quale si avvarrà degli enti del Servizio sanitario nazionale e dei competenti uffici di Ministeri, Regioni, Province, Città metropolitane, Comuni e Forze di polizia. 

E' infine previsto l'obbligo, per chi rinviene esemplari di cinghiali feriti o deceduti nell'ambito delle attività di attuazione dei Piani regionali o nello svolgimento di attività venatoria o boschiva, di coltivazione di fondi agricoli o coinvolto in un sinistro con cinghiali, di segnalare il rinvenimento immediatamente al servizio veterinario della ASL competente per territorio.

giovedì 3 febbraio 2022

LAZIO, TARTUFI. ANCORA RITARDI NELLA CONVOCAZIONE PER L'ESAME DI IDONEITA'

L'Associazione per la Cultura Rurale del Lazio (ACR LAZIO) sta ricevendo da alcuni giorni numerose segnalazioni circa l'inspiegabile ritardo nella convocazione della sessione d'esame per aspiranti raccoglitori di tartufi da parte dell’Area Decentrata Agricoltura Lazio Centro.

Vale per questo ricordare come la DGR 412 stabilisca perentoriamente che “ll candidato viene convocato a sostenere l’esame di idoneità entro 60 giorni dalla domanda. Presso ogni ADA è istituita una Commissione di esame, la cui composizione è prevista dalla legge regionale, deputata alla valutazione del candidato sulla conoscenza delle materie di esame descritte nel successivo art. 6”.

Il referente Regionale ACR Alessandro Saccomanno ha inviato quindi nella giornata odierna una formale richiesta di informazioni alla Dirigente Regionale ed al Dirigente dell'ADA Centro al fine di chiarire i motivi di questo ritardo e conoscere nel contempo le date effettive di svolgimento delle prossime sessioni d'esame.

L’Associazione per la Cultura Rurale è un’Associazione culturale composta da rappresentanti di tutte le categorie portatrici della Cultura rurale ed è impegnata nella tutela e nella valorizzazione della natura e dell’ambiente e di ogni attività mirante a favorire la conservazione e la corretta gestione del patrimonio faunistico e di quello ambientale. Si occupa della valorizzazione e diffusione, presso il più vasto pubblico, della conoscenza ed il rispetto per la Cultura rurale e per tutte le attività che ne sono portatrici.

L’Associazione svolge attività di promozione, sensibilizzazione e sviluppo di attività produttive, esercitate nel rispetto dell’ambiente, nei settori dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura anche attraverso la creazione e/o gestione di Centri Studi per la formazione e lo sviluppo etico - ambientale, organizzati in settori o gruppi di lavoro, per la raccolta di pubblicazioni e di ogni materiale atto alla diffusione di una corretta ed esaustiva informazione verso l’opinione pubblica nonché all’ aggiornamento del personale dell’Associazione o di chiunque collabori con essa. Il lavoro dell’Associazione è finalizzato all’attivazione di ogni utile iniziativa per salvaguardare usi, costumi e tradizioni della Cultura rurale.

PER CONOSCERE ACR CLICCA QUI

PER ADERIRE AD ACR CLICCA QUI

PER CONOSCERE I REFERENTI DI ACR PIU' VICINI A TE CLICCA QUI