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REGIONE LAZIO. Disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne per l'anno 2024 - CACCIA AL CINGHIALE. DOPO IL SUCCESSO DELLA PASSATA EDIZIONE TORNA LA "GRANDE BATTUTA AL CINGHIALE" NELLA RISERVA DI PISCIN DI POLVERE DOMENICA 17 MARZO 2024- CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

martedì 26 gennaio 2016

SPETTACOLO DAL VIVO: ARRIVANO I CONTRIBUTI DALLA REGIONE LAZIO

La V commissione del Consiglio regionale, presieduta da Cristian Carrara (Pd), ha dato oggi, a maggioranza e con osservazioni, il suo parere favorevole a due provvedimenti di Giunta, la proposta di regolamento sui contributi allo spettacolo dal vivo e quella per la costituzione del Forum permanente per la cultura e lo spettacolo dal vivo. Entrambi gli schemi di deliberazione, n. 132 e n. 133 del 30 settembre 2015, sono in attuazione della legge regionale 15/2014, “Sistema cultura Lazio: Disposizioni in materia di spettacolo dal vivo e di promozione culturale”.
Con il primo, in particolare, s’intendono disciplinare i criteri per la partecipazione, l’assegnazione, l’erogazione e procedure per il monitoraggio e la rendicontazione in materia di contributi finanziati con il fondo unico dello spettacolo dal vivo. Tra le osservazioni approvate, una di maggioranza, a firma Bonafoni (Sel), Giancola e Patanè (Pd), Petrassi (Centro democratico) e Valentini (Pd), quest’ultimo oggi non presente, in cui si chiede alla Giunta di intervenire in vari articoli con una rimodulazione del criterio di attribuzione dei punteggi, utili ai fini dell’assegnazione dei contributi per le tipologie di interventi finanziabili (attività di produzione, festival e rassegne, organizzazione di ensemble musicali ed orchestre), che tenga conto di tre criteri: la territorialità, la capacità di aprirsi all’estero e il riequilibrio territoriale con le periferie o le zone degradate.  Approvate, inoltre, osservazioni del presidente Carrara e dei consiglieri di opposizione Perilli e Pernarella (M5S), di cui una, in particolare, che istituisce una premialità per gli spettacoli che facciano a meno di animali, e Tarzia (Lista Storace) sull’art. 15, che ha ad oggetto le produzioni musicali.
Un’unica osservazione, di Eugenio Patanè, è invece stata approvata insieme al parere positivo sul provvedimento per la costituzione del Forum. In base ad essa sarà presente nel Forum, tra gli enti partecipati dalla Regione, un rappresentante dell’Accademia di S. Cecilia in luogo di quello della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma. Gli altri membri saranno, come previsto dalla legge, oltre all’assessore regionale alla cultura, agli omologhi dei comuni capoluogo di provincia e di Roma capitale e al presidente della commissione consiliare competente, i rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali.
Presenti alla seduta anche l’assessore Ravera e i consiglieri Avenali (Pd), Baldi (Lista Zingaretti), Manzella e Valeriani (Pd),
Fonte: www.lagone.it

mercoledì 20 gennaio 2016

L'ASSESSORE ALL'AGRICOLTURA DELLA REGIONE LAZIO SI E' DIMESSA: SONIA RICCI TORNA IMPRENDITORE...

Dopo appena tre anni, Sonia Ricci lascia la carica di Assessore  Regionale all'Agricoltura, in un momento delicato per l'intera filiera agroalimentare laziale: in ballo ci sono i circa 800 milioni di euro messi a disposizione per il PSR 2014/2020 che devono essere dirottati fino all’ultimo centesimo sulle imprese che hanno scelto di investire sull’ampliamento delle strutture aziendali, sull’ammodernamento dei sistemi produttivi, sull’efficientamento energetico, sulla riqualificazione dei contesti rurali. 
Chi era Sonia Ricci? ce lo racconta il Fatto Quotidiano del 3 aprile 2013: 
"E' stata appena nominata assessore all’agricoltura della Regione Lazio, ma è stata finora amministratore unico e direttore generale di alcune aziende del settore. “Il giorno dopo la nomina – ha rassicurato – ho dato le mie dimissioni dagli incarichi manageriali”. Restano i problemi di opportunità, non solo per le sue esperienze professionali ma anche per i suoi rapporti d’affari con l’imprenditore agricolo Aurelio Pallavicino. L’assessore all’agricoltura ci tiene a precisare che garantirà piena imparzialità tra ex compagni di lavoro e imprenditori con i quali non ha avuto rapporti negli anni precedenti. “Posso assicurare tutti – prosegue la Ricci – che non farò distinzioni. Il rigore e la trasparenza a cui fa riferimento il presidente Zingaretti sono la garanzia di questo. Vincano i migliori, siamo per i meriti, solo per i diritti e non per i favori”.
Sonia Ricci è un’esperta del settore. E’ stata già amministratore unico della Evergreen, società che opera nel settore agricolo e direttore generale dell’azienda agricola Agroama e del Consorzio Agrinsieme. E’ molto attiva anche nel campo della distribuzione commerciale dei prodotti terrieri, avendo rilevato la Coop ‘76 insieme al consorzio Agrimof di Pallavicino, rais dell’imprenditoria agricola laziale. La Ricci è ben inserita anche nel mondo delle cooperative. Membro del settore agricoltura dell’Aci – Alleanza delle Cooperative Italiane – e membro della direzione nazionale della Lega delle Cooperative. La Confagricoltura ha benedetto immediatamente la scelta di Zingaretti: “Siamo molto soddisfatti – ha commentato il presidente nazionale Mario Guidi – Ricci è una valente imprenditrice agricola del settore ortofrutticolo dell’agro pontino e presidente di cooperativa, conosce molto bene, vivendoli in prima persona, i problemi del settore e sono certo che saprà dare un contributo prezioso per rilanciare l’agricoltura laziale”. Esperienza e competenza che possono essere sinonimo di garanzia e qualità ma che possono anche far sorgere qualche dubbio sulla futura imparzialità della neo assessora.
Un conflitto d’interesse scongiurato con le dimissioni annunciate dalla stessa Ricci. Ma, come detto, restano i rapporti pregressi con Pallavicino. Sono diventati compagni d’avventura nella distribuzione commerciale in quel di Rieti quando hanno deciso questa joint venture tra l’Evergreen ed il consorzio Agrimof, di cui Pallavicino è socio di minoranza con la Regione Lazio che detiene il 51% delle azioni, per rilevare la cooperativa locale. Nel 2008 Pallavicino ha costituito il consorzio Agrimof, finalizzato all’implementazione di un progetto di filiera corta targato “Mof”, mercato ortofrutticolo di Fondi, che ha come maggior azionista proprio la Regione. L’Agrimof al tempo ha ottenuto un finanziamento regionale di ben sei milioni di euro spalmati in tre anni. A seguito della sovvenzione ci sono state numerose polemiche e critiche da parte degli addetti ai lavori. Il Mof, tra l’altro, è una delle poche società partecipate della Regione Lazio a non rendere pubblici i propri bilanci. Intrecci stretti tra istituzioni ed imprenditoria che ampliano lo spettro di una inopportunità per i legami tra la Ricci e Pallavicino.
Pallavicino, peraltro, nel 2010 è stato anche rinviato a giudizio dal sostituto procuratore di Latina Raffaella Falcione per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale. Pallavicino è stato assolto ma le società coinvolte sono poi confluite nel consorzio Agrimof." (ilfattoquotidiano.it)

Sonia Ricci è anche l'Assessore che avrebbe dovuto controllare, per il tramite delle sue Direzioni, gli Enti Agrari del Lazio, altra pagina dolente del suo mandato........(INTERROGAZIONE CONSIGLIO REGIONALE - USI CIVICI).

La palla ora passa nuovamente al presidente Zingaretti che dovrà scegliere con la dovuta e necessaria oculatezza il successore di Ricci..........

giovedì 7 gennaio 2016

17 GENNAIO 2016. FESTA DI S.ANTONIO ABATE.

Domenica 17 gennaio, nel Lazio come anche in tutta la penisola Italiana, si celebra Sant’ Antonio Abate, il Santo eremita egiziano fondatore del monachesimo cristiano e primo degli abati.
Rimasto orfano a 20 anni, decise di abbandonare ogni ricchezza e di darsi alla vita monastica.  A 35 anni, preso ormai da una grande volontà di ascesi, si inoltrò per il deserto e si incamminò verso i monti del Pispir, in direzione del Mar Rosso. Con quel percorso, nacque in lui il fuoco dell’ascetismo: «una fiamma che nessun’acqua poté estinguere», tanto che il suo isolamento divenne esemplare per molti altri monaci che si erano ritirati nel deserto e a lui si rivolsero per ricevere il suo insegnamento e la sua guida. In questo modo il santo eremita, chiamato ad essere abate, organizzò alcuni monasteri intorno al suo eremo presso la riva del Nilo, a ridosso delle montagne circostanti.
La sua festa fu istituita nel V secolo, in Palestina, dall’abate Eutimio e venne segnata al 17 Gennaio.
Presto la devozione per il santo assunse caratteri fortemente popolari ed egli fu considerato protettore contro i contagi e l’herpes zoster (detto dal volgo «fuoco di sant’Antonìo»). 
Il fuoco, il bastone, l’animale, il saio monastico e l’assistenza, divennero presto i principali simboli devozionali legati al culto di sant’Antonio Abate e sono ancora oggi presenti nella tradizione religiosa popolare. 
il "focarone" a Bagnaia (VT)
falò di sant’Antonio abate (tipico e caratteristico quello di BAGNAIA in provincia di Viterbo, detto anche "focarone") che si accendono in moltissimi paesi, sono una pratica caratteristica ed affascinante della tradizionale vita comunitaria; così come lo è la tradizione, molto sentita in svariati luoghi, di portare gli animali dell’aia a ricevere la benedizione ecclesiastica.
sfilata a cavallo a Sutri (VT)
La sua persona è così profondamente legata alla protezione degli animali domestici da essere solitamente raffigurata con accanto un maiale, mentre il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la sua tutela. Un binomio questo che potrebbe apparire quantomeno insolito per il santo passato alla storia come patriarca del monachesimo.
Festa a Gallicano nel Lazio
Occorre quindi fare un passo indietro per comprendere come abbia potuto un asceta divenire santo rurale. Il salto non è così insolito come sembra, pare infatti che il giorno a lui dedicato cada nelle vicinanze di antiche feste pagane agresti in onore del dio celtico Lug, venerato in area germanica. Lug era il dio del gioco e della divinazione, era colui che risorgeva con la primavera, figlio della grande madre celtica cui erano consacrati i cinghiali e i maiali, animali anche in precedenza dedicati alle divinità protettrici della fertilità, come Demetra, o la latina Cerere. Quando le reliquie di sant’Antonio giunsero in Francia, i primi cristiani celti trasferirono quindi nel santo gli attributi del dio pagano e nelle leggende a lui legate ecco che s’inserisce il cinghiale, diventato poi maiale per estirpare il ricordo precristiano. Nascono così due racconti tradizionali per cristianizzare gli emblemi; il primo racconta che il cinghiale-maiale fosse il diavolo sconfitto da Antonio resistendo alle tentazioni, il secondo dice invece che un giorno il santo guarì un maialino e da quel momento questi lo seguì fedele come un cane. Successivamente il maiale divenne un privilegio dei fratelli ospedalieri di sant’Antonio, fondati nel 1600, che potevano allevarlo per nutrire gli ammalati che accorrevano per invocare la guarigione da parte del santo dall’herpes zoster, grazie al suo dominio sul fuoco.
Tipico Ciambellone di S.Antonio a Gallicano nel Lazio
Altra connotazione interessante di queste festività è la coincidenza con l’inizio del Carnevale che quasi dappertutto in Italia, come anche in molti Paesi  dell’Europa, comincia ufficialmente in questi giorni (la domenica di Settuagesima può cadere infatti dal 18 gennaio al 22 febbraio), proprio in concomitanza con la festività del “Santo del porcellino”.
Nella giornata dedicata al Santo in moltissimi borghi del Lazio si svolgono tradizionali sagre con degustazione dei prodotti tipici locali.
In Provincia di Roma, a Gallicano nel Lazio, è protagonista il tipico Ciambellone di S.Antonio, a base di olio novello e farina, mentre a Jenne si svolgerà la sagra della Polenta e del Fallone (pizza realizzata con granoturco e acqua cotta al fuoco). 
In provincia di Viterbo a Tuscania ecco arrivare la Sagra della Frittella al Cavolfiore, mentre a Sutri, tutti intorno al fuoco a degustare bruschette e vino!

FEDERFAUNA LAZIO parteciperà a diverse iniziative sul territorio Laziale.
Il Programma completo nei prossimi giorni.