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REGIONE LAZIO. Disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne per l'anno 2024 - CACCIA AL CINGHIALE. DOPO IL SUCCESSO DELLA PASSATA EDIZIONE TORNA LA "GRANDE BATTUTA AL CINGHIALE" NELLA RISERVA DI PISCIN DI POLVERE DOMENICA 17 MARZO 2024- CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

lunedì 24 dicembre 2018

La Segreteria di FederFauna, Confederazione Sindacale degli Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali, Augura agli Iscritti, ai Dirigenti, Collaboratori, Responsabili Territoriali, a tutti coloro che ci seguono 
e alle loro famiglie un 
Buon Natale e un Felice Anno Nuovo.

Cogliamo l'occasione per comunicarVi che la Sede Nazionale di FederFauna sara' chiusa al pubblico per le festivita' Natalizie da Lunedi' 24 Dicembre 2018 a Martedi' 8 Gennaio 2019





lunedì 17 dicembre 2018

L'A.RU.A.L. DIFFIDA LA REGIONE LAZIO. LE UNIVERSITA' AGRARIE IN BALIA DELLA SORTE...E DI QUALCHE PREDONE

L'ARUAL ha trasmesso "agli alti  papaveri della Regione Lazio",   in vigenza dell’art. 3 comma 7 della Legge 20 novembre 2017 n. 168 art.3 c.7 una diffida stragiudiziaria a dare attuazione a quanto stabilito dalla citata normativa."  Dopo 24 anni la Regione ha dimostrato la propria incapacità di legiferare legalmente in materia e di fregarsene delle problematiche esistenti sui demani collettivi. Prosegue il Presidente Marian "Quasi alla scadenza del termine perentorio assegnatogli dalla L.167/2017,  voleva fare ancora una  volta una legge  illegittima,  con forti connotazioni incostituzionali, tentando di riprendersi quello che la novella normativa nazionale le ha tolto. Nuovamente , la regione, voleva manomettere l’autonomia statutaria degli enti, prevedere la “sanatoria” di manufatti D/10 (agriturismi ecc.) e limitare i diritti di uso civico di taglio del materiale legnoso, proponendo una legge che avrebbe avuto il solo scopo di castigare i diritti di collettivo godimento delle popolazioni interessate. Di tale arroganza verrà interessata la Magistratura contabile competente. La Legge 168/2017 assegna alle U.A., grazie al principio di autonormazione, di approvare norme utili alla soluzione di problemi annosi senza deludere le aspettative dei nostri utenti".
L'ARUAL si auspica, a tal proposito,  che ogni rappresentante di un Dominio Collettivo residente in ognuna delle regioni italiani inadempienti, faccia quanto abbiamo fatto noi nel Lazio e diffidi la propria regione dall’adottare norme legislative che sarebbero illegali e violative, del principio di LEALE collaborazione con lo Stato,  che ogni  ISTITUZIONE PUBBLICA  ha il dovere di adempiere nel rispetto della Costituzione sulla quale,  non dimentichiamolo mai,  i nostri amministratori Comunali , “Provinciali” e Regionali GIURANO.

Fonte: Arual


martedì 11 dicembre 2018

BILANCIO. Audizioni assessori in commissione Bilancio: chiudono la giornata Valeriani e Onorati

Gli ultimi due assessori intervenuti nella giornata di oggi per illustrare la parte di rispettiva competenza contenuta nella manovra di bilancio sono stati Massimiliano Valeriani, assessore all’Urbanistica, politiche abitative e ciclo dei rifiuti, ed Enrica Onorati, responsabile di Agricoltura e ambiente

Enrica Onorati ha suddiviso la sua relazione in tre macroaree: l’agricoltura, con un bilancio previsionale 2019 di oltre 20 milioni di euro, di cui la fetta maggiore (14.200.000) per Arsial, un milione per la promozione agroalimentare, 350 mila complessivi per il tema dei danni da fauna selvatica, ma anche 2 milioni 100 mila euro di contributi agli ambiti territoriali di caccia e 100mila per il Piano agricolo regionale. Per la qualità dell’ambiente, previsto un milione e mezzo nel triennio per la qualità dell’aria, 900 mila euro sul tema dell’inquinamento elettromagnetico e 600 mila euro per l’acustica. Sulla qualità delle acque, Onorati ha ricordato la recente approvazione del Ptar, Piano di tutela delle acque regionali, con cui si andrà a sostenere Arpa Lazio con una somma di quasi 2 milioni 482 mila euro. Il terzo grande tema, quello delle aree naturali protette, vede un totale di sei milioni di euro per il triennio, suddiviso tra attività quali il ripristino della sentieristica, l’educazione ambientale, la comunicazione, la collaborazione con i Carabinieri forestali e la tutela del lupo.
Secondo Valerio Novelli del M5s , i fondi sono esigui per Piano agricolo regionale, aree naturali, indennizzo danni da fauna ed educazione ambientale; Aurigemma ha invece posto con decisione il tema della graduatoria per le misure 4.1 del Psr che non è stata ancora pubblicata, a differenza di quanto l’assessore si era impegnata a fare entro novembre, come egli ha ricordato, e ha rilevato anche i ritardi nella rendicontazione delle somme europee. Daniele Ognibene di Liberi e uguali ha invece espresso apprezzamento per il lavoro dell’assessorato, cui però Maselli ha consigliato di concentrare maggiormente le risorse; un riordino delle competenze di Giunta è ciò che occorre secondo Righini. Onorati ha ribadito l’importanza del fatto di aver concentrato in Direzione agricoltura le competenze sul Psr, ha annunciato per il nuovo anno il regolamento per i danni da fauna selvatica e definito una “nuova sfida” quella del Piano agricolo regionale.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

lunedì 10 dicembre 2018

L'INGIUSTIZIA DEGLI USI CIVICI. COSA STA SUCCEDENDO REALMENTE?


La legge 168/2017, art.3 c.7 stabilisce che, "decorso il termine di 12 mesi dalla sua entrata in vigore, in carenza di norme regionali, provvederanno con atti propri gli enti esponenziali delle collettività, ciascuno per il proprio territorio di competenza, in quanto dotati della capacità di autonormazione (Art.1 c.1 lett. “b”) lasciando alle Giunte regionali il solo compito di rendere esecutivi i provvedimenti approvati dai detti enti esponenziali." 
Ove la Regione non intendesse approvare la legge di sua competenza, si rischierebbe perciò di avere una legge per ognuno dei 378 Comune del Lazio, soggetti gestori quando manchi l’ente esponenziali delle collettività titolari, ovvero di ciascuno dei 90 enti titolari della gestione dei predetti domini collettivi.(Università Agrarie e ASBUC)
(Fonte Arual)


IL MONDO RURALE, AGRICOLO, ZOOTECNICO DEVE URGENTEMENTE RIAPPROPRIARSI DEI PROPRI DIRITTI CHE UNA LEGGE IN POCHE RIGHE VUOLE CANCELLARE.
OCCORRE CHE TUTTI I CITTADINI VENGANO SENSIBILIZZATI ALLA PARTECIPAZIONE SULLE SCELTE E SULLE STRATEGIE MIGLIORI PER LO SVILUPPO RURALE DEL PROPRIO TERRITORIO.
GLI USI CIVICI SONO DI TUTTI! NON SOLO PER POCHI!!!


giovedì 6 dicembre 2018

Arce: Biomasse agricole e forestali per l’energia rinnovabile, la XV Comunità Montana sposa il progetto

L’Associazione Italiana Energie Agroforestali e l’Unione Nazionale Comuni Enti Montani hanno siglato un protocollo d’intesa triennale che prevede una serie di azioni congiunte per la valorizzazione delle biomasse legnose in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. La firma dell’accordo è avvenuta il 3 novembre scorso nella sede Aiel di Legnaro Padova, alla presenza del presidente dell’Uncem Marco Bussone, del presidente dell’Aiel Domenico Brugnoni e del direttore generale Marino Berton. Interviene ora sull’accordo che vede insieme le due associazioni il presidente della XV Comunità Montana “Valle del Liri” di Arce Gianluca Quadrini, per il quale “la realizzazione di iniziative come questa in collaborazione con i Comuni montani, intese a diffondere le conoscenze sul mondo delle energie rinnovabili di origine agricola e forestale, è di particolare utilità per i vasti riflessi che queste hanno sull’economia e sull’ecosistema montano”. Quadrini aggiunge che “il riscaldamento domestico a biomasse rappresenta una fonte storica importante e imprescindibile per le zone montane interne, in particolare per gli oltre 3.000 Comuni non metanizzati. Quindi, è indispensabile attuare iniziative che favoriscano la valorizzazione energetica delle biomasse forestali, nel pieno rispetto della gestione forestale sostenibile e responsabile, come concreta opportunità d’impresa e occupazione per il sistema produttivo e sociale di queste zone. In proposito – conclude il presidente della XV Comunità Montana – sarebbe bene coinvolgere  i cittadini attraverso iniziative in collaborazione con gli enti locali per promuovere il corretto uso di legna, pellet e cippato ai fini della tutela della qualità dell’aria. Promuovere la crescita economica delle aree montane attraverso la diffusione dei prodotti e sottoprodotti agricoli o forestali come fonte di energia rinnovabile, anche mediante la costituzione di forme associative e di aggregazioni territoriali tra soggetti della filiera agro-energetica, sarebbe un’occassione di sviluppo per l’intero territorio”.

UNIVERSITÀ AGRARIA DI TARQUINIA, E' DISSESTO FINANZIARIO??

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Dal presunto divieto di accesso ai disabili per la raccolta funghi fino in Consiglio Regionale del Lazio con l'interrogazione dei consiglieri Blasi e Corrado in merito alla situazione patrimoniale dell'Università Agraria di Tarquinia.
Per l'U.A più importante dell'alto Lazio sembrerebbroe non finire mai i problemi.
In particolare nell'interrogazione viene posta in evidenza la grave situazione economico-finanziaria messa in evidenza dal Responsabile Finanziario attraverso una nota inviata al Presidente dell'Ente e tutto il CdA.
La realtà debitoria di circa 4 milioni di euro è stata oggetto anche di  un incontro presso la Direzione Regionale competente in materia di agricoltura e usi civici nel giugno scorso nonostante il CdA non abbia dato seguito alle richieste di intervento stante l'entità e la gravità del debito.
Sarà davvero dissesto finanzio per l'U.A. di Tarquinia?
Quello che abbiamo potuto accertare, già da qualche anno, soprattutto dopo aver seguito il "clamoroso" caso dell'U.A. di Gallicano nel Lazio è che attualmente tutte le U.A. del Lazio stanno vivendo un periodo di assoluta incertezza normativa stante anche l'entrata in vigore della L. 168/2017 e della pronuncia della Corte Costituzionale con sentenza 113/2018.
Occorre quindi sanare questo vuoto normativo di competenza regionale attraverso una legge ad hoc che superi le precarietà di una normativa assai frammentaria ed a volte contraddittoria.

Attendiamo che venga calendarizzata la discussione dell'interrogazione per capirne qualcosa di più.

mercoledì 5 dicembre 2018

CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO, IL DIBATTITO SUL CONTRIBUTO EX ART.51, COMMA 4, LR 17/1995 – INDENNIZZO DANNI DA FAUNA SELVATICA;

Pubblichiamo un estratto del 
Resoconto della Seduta odierna del Consiglio Regionale.  





USI CIVICI, REGIONE LAZIO: APPROVATA IN GIUNTA LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE


Onorati: "Un importante passo in tema di usi civici e domini collettivi per dare una organicità a una materia complessa e multidisciplinare."
E' stata approvata oggi in Giunta regionale la delibera sulla proposta di legge sull’esercizio delle funzioni amministrative in tema di domini collettivi e diritti di uso civico nella regione Lazio.
Sulla base dei principi dettati dalla legge nazionale 168/2017 e dalle sentenze della Suprema Corte, l’impianto legislativo in materia di usi civici contiene proposte per favorire una gestione più vicina alle istanze delle collettività nel rispetto della tutela dei beni collettivi e in particolare prevede: 
- la massima trasparenza delle attività dei soggetti gestori e le garanzie di         partecipazione della collettività alla gestione comune;
- la casistica sulle destinazioni diverse da quelle agro-silvo-pastorali;
- la definizione dei procedimenti in materia di uso civico;
- l’affidamento delle fasi istruttorie in capo ai soggetti gestori (Università agrarie e alle amministrazioni separate dei comuni), riservando alla Regione l’approvazione dell’atto finale.  
Viene, inoltre, istituito un Registro degli Enti gestori, per garantire la pubblicità nella gestione di beni pubblici.
Un importante passo in tema di usi civici e domini collettivi, che vuole dare una organicità a una materia complessa e multidisciplinare, da un lato recependo la normativa nazionale e dall’altro adeguandola al contesto territoriale laziale. Abbiamo lavorato con le strutture amministrative competenti in materia di usi civici, ambiente, enti locali e pianificazione territoriale e ora il disegno di legge sarà discusso e condiviso con il Consiglio regionale e i soggetti interessati”.
Lo dichiara in una nota l’Assessore Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati.


Fonte: Regione Lazio

FEDERFAUNA LAZIO IN DIRETTA DAL CONSIGLIO REGIONALE

NELLA SEDUTA ORDINARIA DEL CONSIGLIO REGIONALE STA PER ESSERE DISCUSSA L'INTERROGAZIONE AVENTE AD OGGETTO:
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ATC LT1 – MANCATO PAGAMENTO CONTRIBUTO EX ART.51, COMMA 4, LR 17/1995 – INDENNIZZO DANNI DA FAUNA SELVATICA;



martedì 4 dicembre 2018

Chi è Antonio Colonna il “sedicente animalista” arrestato per truffa


Gli agenti del commissariato di Frascati in collaborazione con la Squadra Mobile di Asti hanno eseguito ieri un’ordinanza che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di un “sedicente animalista” (così lo definisce il GIP) accusato di truffa nei confronti di allevatori, maltrattamento di animali ed esercizio abusivo della professione veterinaria. L’uomo è Antonio Colonna, già fondatore di EITAL (Ente Italiano Tutela Animali e Legalità) e del “Progetto Zoocrime” nonché ex membro del LEIDAA Colonna è stato anche “braccio destro” dell’Onorevole Michela Vittoria Brambilla (che non è indagata) e “collaboratore” dell’ex deputato pentastellato Paolo Bernini (anche lui estraneo ai fatti dell’inchiesta).

Di cosa è accusato il “sedicente animalista” Colonna

Colonna è un personaggio molto noto nell’ambiente animalista. Non solo per le sue amicizie parlamentari ma anche perché ha partecipato a numerose “inchieste” condotte dall’inviato animalista di Striscia La Notizia Edoardo Stoppa. Nel corso degli anni Colonna ha effettuato numerosi “blitz” all’interno di allevamenti e “canili lager” (che in alcuni casi si è scoperto non essere tali) che hanno portato al sequestro degli animali. Sequestro che veniva sempre presentato come “salvataggio” delle bestiole. Ad ottobre Colonna – presentandosi come guardia zoofila – era riuscito a far sequestrare 35 cani di razza (pechinesi, chihuahua e bulldog francesi) di un allevamento “abusivo” nel frusinate. L’allevatrice ha sporto denuncia riottenendo l’affidamento degli animali.
Ma in passato le cose sono andate diversamente. Stando agli accertamenti eseguiti dagli inquirenti Colonna durante i suoi blitz esibiva falsi tesserini attestanti la qualifica di Ispettore di Polizia Giudiziaria e convinceva così le forze dell’ordine ad aiutarlo in ispezioni e sequestri. Operazioni illecite che spesso si concludevano con il sequestro degli animali detenuti dagli allevatori anche grazie all’aiuto di veterinari compiacenti che erano presenti sul posto (quando invece avrebbero dovuto intervenire quelli della ASL). I successivi controlli veterinari poi smentivano le dichiarazioni sul cattivo stato di salute degli animali.
Una volta sequestrati gli animali Colonna ne otteneva l’affidamento e successivamente le bestiole venivano cedute ad associazioni compiacenti. In alcuni casi il sedicente Ispettore di Polizia Giudiziaria avvicinava gli allevatori proponendo loro di “mettersi d’accordo” per evitare il blitz e il sequestro a patto che venissero forniti i nominativi di altri allevatori da controllare. Secondo il GIP Mario Parisi: «la singola vicenda oggetto del procedimento, dunque, si inserisce coerentemente in una ben più ampia e folta sequenza intrapresa e  coltivata ormai da anni dal C., il quale ha ormai ben sperimentato e collaudato, spaziando su tutto il territorio nazionale, un modus operandi particolarmente abile e spregiudicato, imperniato sulla ingannevole spendita di inesistenti qualifiche pubblicistiche fra cui quella di appartenenti alla polizia giudiziaria, sostenuta anche grazie all’impiego di distintivi e tesserino recante siffatta indicazione». In altri casi – riferisce il Tempo – Colonna organizzava l’acquisto di partite di cuccioli provenienti dall’estero per poi procedere al sequestro una volta arrivati in Italia.

Tutte le inchieste a carico di Colonna

Colonna però da tempo risulta indagato in diverse inchieste che puntano a far luce sul peculiare modus operandi della guardia zoofila. Nel nel 2008 Colonna ed altri animalisti spacciandosi per guardie venatorie “sequestrarono” in un negozio di animali  di Pavia 156 uccellini con l’accusa di sospetto bracconaggio. Gli animali vennero poi liberati nel bosco. I titolari del negozio furono poi processati per maltrattamento di animali ed assoltiSuccessivamente in relazione a quel “sequestro” Colonna è stato condannato per calunnia. Un’altra indagine della Procura di Nocera Inferiore vede Colonna indagato per associazione per delinquere finalizzata a numerosi reati tra cui estorsione, violenza privata, appropriazione indebita e calunnia. C’è da dire inoltre che la figura di Colonna ha goduto (e gode ancora) di ottima stampa. Ad esempio l’uomo vantava di essere in contatto con il paladino degli animali di Striscia La Notizia Edoardo Stoppa. Ed è proprio grazie a questa “pubblicità” che Colonna poteva contare su un’ottima reputazione (televisiva).
In un caso uno dei tanti “sequestri” effettuati da Colonna si svolse sotto gli occhi di un parlamentare della Repubblica. Nel maggio del 2015 quando a San Genesio (Macerata) Paolo Bernini e Colonna sequestrarono 325 cani di razza destinati ad essere venduti. A quanto pare durante il blitz Colonna si identificò come assistente parlamentare di Bernini. Su Facebook Bernini parlò di “allevamento lager” sottolineando come i cani fossero tenuti in “condizioni inaccettabili a causa di gravi maltrattamenti”.
Nel frattempo aveva presentato in Procura istanza di affidamento di tutti i cani, da trasportare presso canili di EITAL in varie parti d’Italia. Il giorno del sequestro, fissato il 28 luglio, il provvedimento venne sospeso perché i Carabinieri del nucleo forestale vennero a conoscenza delle denunce a carico del presidente di EITAL e decisero che non era opportuno affidargli gli animali. Nel marzo 2016 infine la denuncia per maltrattamenti a carico della titolare dell’allevamento lager venne definitivamente archiviata.

ROMA, IN ARRIVO FALCHI E FALCONIERI (Sifap) PER COMBATTERE GLI STORNI.

Dopo Latina saranno ancora i rapaci della Società Falconieri Romani, membri SIFAP confederato FederFauna a dare battaglia contro gli storni (e contro il loro guano) nella Capitale.
Questa, infatti, una delle iniziative messe in campo dal Comune di Roma per combattere i piccoli uccellini che si rifugiano in massa sugli alberi della Capitale. 
Due luoghi su tutti: il lungotevere e gli alberi davanti alla Stazione Termini.
I falchi e i loro falconieri cercheranno così di allontanare i volatili e risolvere così il fastidiosissimo problema guano. Lunedì scorso, proprio a causa del guano misto a pioggia che aveva reso scivolosissimo l'asfalto, gli agenti della polizia locale avevano dovuto disporre la chiusura di un tratto di lungotevere per evitare possibili incidenti. 
Secondo il Campidoglio i falchi spaventerebbero gli uccellini e li costringerebbero a scappare dagli alberi dove solitamente si rifugiano.  Si tratta di "una soluzione cruelty free, ecologica, naturale", spiega l'assessorato all'Ambiente di Roma Capitale. In contemporanea verrà utilizzato anche il metodo delle distress call, cioè quegli ultrasuoni che fanno allontanare gli uccellini.

Per qualsiasi informazione circa gli interventi proposti contattare la Segreteria FederFauna. 


lunedì 3 dicembre 2018

CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO. LE ATTIVITA' D'AULA IN MATERIA RURALE.

ORDINE DEL GIORNO DELLA SEDUTA ORDINARIA DEL CONSIGLIO REGIONALE N.18 DEL 5 DICEMBRE 2018 – ORE 10.00 
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- Interrogazione a risposta immediata n.83 del giorno 21 novembre 2018, proposta dal consigliere SIMEONE, concernente: ATC LT1 – MANCATO PAGAMENTO CONTRIBUTO EX ART.51, COMMA 4, LR 17/1995 – INDENNIZZO DANNI DA FAUNA SELVATICA;


PROPOSTE DI LEGGE REGIONALE PRESENTATE 
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N. 57 del 02.08.2018 - MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 7 DICEMBRE 1990, N. 87 «NORME PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO ITTICO E PER LA DISCIPLINA DELL’ESERCIZIO DELLA PESCA NELLE ACQUE INTERNE DEL LAZIO», E SUCCESSIVE MODIFICHE, PER IL CONTRASTO DEL BRACCONAGGIO ITTICO NELLE ACQUE INTERNE
Consiglieri: PORRELLO - BLASI - CACCIATORE - CORRADO - DE VITO - LOMBARDI - MARCELLI - NOVELLI 

Consiglieri: BARILLARI - PORRELLO - LOMBARDI - NOVELLI - DE VITO - CORRADO - MARCELLI 

Consiglieri: BARILLARI - PORRELLO - LOMBARDI - NOVELLI - DE VITO - CORRADO - MARCELLI 


giovedì 29 novembre 2018

Simeone (FI), interrogazione in Consiglio Regionale sul mancato pagamento del contribuito agli ATC del Lazio

Il consigliere Simeone (FI) ha presentato in Consiglio Regionale un interrogazione a risposta immediata sul mancato pagamento del contributo ex art. 51 comma 4 della L.R. 17/95 - indennizzo danni fauna selvatica.
L'On. Simeone intende far rilevare come dal 2016 ad oggi, nonostante alcune diffide inoltrare dagli ATC, la Regione Lazio non abbia ancora erogato le somme dovute a titolo di proventi dalla tassa di concessione governativa di cui all'art.23 della 157/92.
In particolare viene fatta una disamina delle risorse finanziarie di cui dispone ogni singolo ATC ovvero:
  • introiti derivanti da quote annuali di partecipazione economica incassate direttamente attraverso il proprio sistema di riscossione;
  • proventi da tasse annuali di riscossione governativa che devono essere corrisposti dalla Regione Lazio all'ATC secondo la seguente modalità: la Regione trattiene annualmente l'85% del gettito complessivo di tali tasse e ne deve corrispondere a ciascun ATC un importo pari al 60% calcolato in funzione della superficie del territorio e del numero dei cacciatori iscritti.
Per il caso dell' ATC LT1, oggetto dell'interrogazione, la Regione Lazio dovrebbe corrispondere a partire dal 2016 un importo di circa 204.813,45 €, somme che comunque non possono essere destinate per altri diversi impieghi.

Restiamo in attesa della calendarizzazione della discussione in Consiglio Regionale per avere dall'Assessore competente chiarimenti sulla vicenda.

mercoledì 28 novembre 2018

Università Agrarie del Lazio. Dall'accesso negato ai disabili, alle grandi lottizzazioni ...e bilanci spettrali...


U.A. di Tarquinia. “L’amministrazione dell’Università Agraria non ha avuto rispetto dei diversamente abili, negando loro l’accesso alle aree di proprietà dell’Ente di Via Garibaldi e facendosi restituire le chiavi degli accessi. Ci sono gli atti a dimostrarlo”. Un tema caldo che aveva tenuto banco nelle scorse settimane e che ora torna prepotentemente alla ribalta. Il gruppo Idea Sviluppo trova una lettera di diniego a firma del presidente Sergio Borzacchi con tanto di protocollo in risposta ad un utente diversamente abile che aveva chiesto, come di consuetudine, l’accesso con i veicoli a motore alle proprietà collettive gestite dall’ente. (www.lextra.news)


Se a Tarquinia c’è chi frena…poco più a sud non va sicuramente meglio. 

Ieri il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la delibera dell’amministrazione di Civitavecchia che riconosce la perizia rilasciato dal perito incaricato dall’Amministrazione Comunale Alessandro Alebardi”. Inizia così una nota del consigliere comunale dei Cinque Stelle, Emanuele La Rosa, che sollecita la Regione Lazio a farsi parte attiva per risolvere il problema, prendendo a spunto lo studio commissionato da Palazzo del Pincio e in base al quale il territorio cittadino non è soggetto ad uso civico. Il consigliere aggiunge poi che “Secondo questo studio nel nostro territorio non esistono gli usi Civici, infatti il ricorso del 1990 aveva dei problemi seri che sono stati ammessi dallo stesso giudice nella sentenza stessa. Quante volte deve sbagliare la Regione prima di azzeccarne una? Veramente vuole prendere atto della perizia dell’Università Agraria senza leggere e valutare quella del Comune di Civitavecchia? Oppure ci ritroviamo davanti ad una Regione che, sebbene in base al DPR 606/77 ha lei le competenze amministrative sugli Usi Civici, decide di non far nulla?
Ricordo alla Regione che adesso siamo in un periodo di interregno dove c’è una determina regionale che stabilisce dei confini e l’agraria che ne certifica degli altri, quanto deve durare questo periodo di transizione? La politica può fare ancora molto e la Regione ha modo di riparare agli errori fatti nel 2013 operando così come ho suggerito, ma se proprio non fosse d’accordo con la perizia del Comune di Civitavecchia, può ancora fare moltissimo. (trcgiornale.it)

Poco più ad Est qualcuno riesce a sorridere…

Ventinove ettari dell’ex Poligono di Santa Lucia- Quarto Militare di Bracciano torneranno ad essere coltivati. Dopo un lungo iter l’Università Agraria di Bracciano è riuscita finalmente nell’intento di ottenere l’autorizzazione affinché almeno una parte del vasto ex Poligono, compreso tra via Settevene Palo e via Castel Giuliano, potesse essere coltivato.
"La soluzione avanzata dall’Università Agraria – spiega ancora Bergodi, vice presidente dell'U.A. di Bracciano – è stata allora la presentazione alla Regione Lazio di un progetto specifico. Dopo numerosi incontri il risultato è stato ottenuto. Siamo riusciti ad ottenere che 29 dei 280 ettari complessivi del poligono potessero essere coltivati. La nostra intenzione è arrivare ad ampliare ancora di più la superficie da mettere a disposizione per la semina”. La autorizzazione è stata disposta dalla Regione Lazio con la determinazione del 4 settembre 2018 n. G10829.
La superficie di 29 ettari sarà adibita ricavando tre lotti di circa 10 ettari ciascuno da rendere disponibili agli utenti che ne faranno richiesta attraverso una procedura di evidenza pubblica. Sarà permesso seminare a rotazione colture tradizionali come cereali e leguminose. "La vicenda dimostra che quando c’è volontà e determinazione si può domare anche una burocrazia spesso assurda. Un ringraziamento particolare va agli uffici regionali che hanno dimostrato di voler collaborare attivamente guardando all’interesse collettivo”. (baraondanews.it)

Andiamo ancora più ad Est...entriamo nel Salto-Cicolano...

Per gli utenti dell'ASBUC di S.Anatolia (Fraz. di Borgorose) deve essere stato davvero indigesto il fatto che le precedenti elezioni del 10 dicembre scorso per il rinnovo del CdA fossero andate nulle per mancato raggiungimento del quorum  tanto che a marzo scorso si sono AUTOCONVOCATI per costituire un Comitato provvisorio dei cittadini e procedere alla nomina dei propri rappresentanti. Purtroppo quasi contemporaneamente anche la Regione Lazio provvedeva al Commissariamento dell'Ente e poi alla successiva nomina del Commissario Straordinario Regionale. Risultato?  Due Amministrazioni e un unica ASBUC. Non è mancata la diffida regionale all'annullamento degli atti ma resta il fatto che un numero considerevole di Università Agrarie e ASBUC sono ancora oggi commissariate e prive di Amministrazione legittimamente eletta.

Se Sparta piange, Atene non ride....riprendiamo così la rotta verso sud ed arriviamo a Gallicano nel Lazio...

L'U.A di Gallicano negli ultimi anni è stata oggetto di numerose quanti imbarazzanti vicende amministrative che hanno portato la Regione Lazio, nel gennaio scorso, a disporre il commissariamento dell'Ente, poi ulteriormente prorogato fino al prossimo 30 novembre.
Molte le vicende dicevamo su cui era oramai diventato impensabile non intervenire: dalla gestione del legnatico di uso civico (attualmente oggetto di accertamenti ed indagini da parte delle Autorità) alla "eccentrica" gestione del Frantoio oramai ridotto ad un mero deposito di risulta (e per il quale sono andati deserti ben due bandi ad evidenza pubblica) fino alla definitiva conclusione del tormentato iter giudiziario contro il Consorzio Strade con il quale il Commissario dell'U.A. ha definitivamente chiuso le numerose cartelle esattoriali, dopo aver affrontato spese legali da capogiro. Ma le questioni aperte sono ancora numerose, come le locazioni "a costo zero" di alcuni immobili o l'appalto di lavorazioni senza riscontro economico....e poi sarà il Bilancio sicuramente la ciliegina sulla torta!

CHE CAOS QUESTI ENTI AGRARI.......

Agricoltura. Regione Lazio: censite particelle agricole per pratiche tradizionali locali

La Giunta della Regione Lazio ha approvato all’unanimità la delibera di aggiornamento sulle Pratiche Locali Tradizionali (PLT), le superfici utilizzate dagli agricoltori, per cui sono percepiti i premi comunitari. Parti di queste superfici, a seguito di una riclassificazione dell’ Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), erano passate dalla classificazione ‘prato pascolo’ a quella ‘boschi con tara’, con il conseguente rischio di essere tolte dall’ammissibilità a premio. A giugno la Giunta era intervenuta per scongiurare tale evenienza, deliberando il complessivo aggiornamento delle superfici del territorio regionale interessate dalle PLT legate al pascolo, esistenti al 1 gennaio 2015, con l’indicazione degli estremi catastali e la percentuale di ammissibilità di tali superfici all’aiuto, in conformità alle disposizione UE, nazionali e regionali di riferimento. Inoltre, il provvedimento contempla un’attività di istruttoria da parte dell’amministrazione regionale che prevede un’analisi territoriale attraverso informazioni provenienti da Agea e dai gestori pubblici o privati per le superfici potenzialmente destinate alle PLT, dai Centri di Assistenza Agricola, da strutture della Regione Lazio e dagli Enti competenti in materia e da verifiche in loco su una percentuale minima del 10% per ogni provincia.

La delibera approvata oggi dalla Giunta regionale del Lazio contiene l’elenco delle particelle agricole censite dalle strutture regionali, che passano da 15.407 a 18.940, inviato alle strutture competenti, ai fini dell’aggiornamento del Sistema di Identificazione delle Parcelle Agricole (SIPA).

“Abbiamo mantenuto l’impegno preso a inizio mandato, dando una risposta concreta a territori e aziende che avevano i pagamenti bloccati, a seguito della riclassificazione di Agea sulle PLT”.

Lo dichiara in una nota l’Assessore Agricoltura, Promozione della Filiera corta e della cultura del cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati.


Fonte: newtuscia.it

lunedì 26 novembre 2018

CONSIGLIO REGIONALE LAZIO, Audizione dell'Associazione Ippica Atina in Quinta Commissione


Ascoltata oggi in quinta commissione, Cultura, spettacolo, sport e turismo, presieduta da Pasquale Ciacciarelli, l’Associazione Ippica Atina, relativamente alla programmazione per le annualità 2019-2020 e alla presentazione dell'evento "Fieracavalli Verona Valle di Comino Summer Tour". 
L'Associazione ippica di Atina era presente con il suo presidente Fabio Tamburrini e con la dottoressa Tiziana Rufo, che ne hanno illustrato l’attività, che è prevalentemente di carattere sportivo ma che ha anche importanti risvolti turistici, con un minimo di presenze stimato almeno attorno alle 40 mila, che sono di un turismo “di nicchia”, sicuramente, ma proprio per questo connotato anche dalla detenzione di importanti capacità economiche. Questo rende interessante l’attività dell’associazione per tutta l’area, con le sue ricadute sull’indotto. Le iniziative però, come quella della partecipazione all’evento Fieracavalli dello scorso anno, che si intende replicare, hanno dei costi che è sempre più difficile sostenere, hanno detto i rappresentanti dell’associazione.
Il sindaco di Atina Adolfo Valente, pur entrato in carica di recente, ha confermato di aver constatato personalmente l'importanza dell’associazione e le sue ricadute positive per il tessuto economico del territorio intero. 
Il presidente della XIV comunità montana Valle di Comino, Antonio Iannetta, ha raccontato dello sforzo importante sostenuto dalla comunità montana per l'iniziativa del luglio scorso, che difficilmente potrà ripetersi in futuro: di qui la necessità di un intervento regionale.
La parola è passata poi ai consiglieri, tra i quali Francesca De Vito del Movimento 5 stelle ha richiamato alle “necessità della programmazione”, ai fini della distribuzione delle somme disponibili. Necessità di accompagnare al sostegno dell'iniziativa “un progetto” di maggiore ampiezza, che vada a favorire lo sviluppo della Valle del Comino anche attraverso interventi infrastrutturali da prevedere in bilancio, questa l'esigenza espressa da Mauro Buschini del Partito democratico. 
In conclusione, Buschini ha proposto di istituire una sottocommissione allo scopo di redigere la norma attraverso la quale far fronte alle esigenze che sono state prospettate in audizione e riconosciute dai consiglieri di pressoché tutti gli orientamenti politici. Proposta con la quale il presidente Ciacciarelli si è detto d’accordo, rinviando gli intervenuti a prossimi sviluppi della tematica. All’audizione era presente anche Marta Leonori del Pd.

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

venerdì 23 novembre 2018

LATINA, ARRIVANO FALCHI E FALCONIERI PER COMBATTERE GLI STORNI

Anche per quest’anno il Comune di Latina ha attivato la procedure per il servizio di allontanamento incruento degli storni per mezzo di rapaci. Dopo la pubblicazione della Richiesta d’Offerta rivolta ad operatori economici presenti sul MePA (Mercato Pubbliche Amministrazione) l’incarico è stato affidato alla ditta individuale “Falconieri Romani” di Maurizio Alessandrini con sede a Pomezia.

Le operazioni inizieranno oggi pomeriggio partendo da Piazzale Prampolini con il lancio dei primi rapaci, al quale verrà abbinata la diffusione sonora con appositi strumenti, del cosiddetto “grido d’angoscia”, l’allarme che lanciano gli storni quando si trovano sotto attacco da parte dei predatori. Una volta conseguito l’obiettivo, che si prevede entro pochi giorni, per contratto l’allontanamento dovrà essere mantenuto da parte della ditta incaricata per un periodo di tre mesi.

FEDERFAUNA inFORMA!: CORSI DI ABILITAZIONE ALL'USO DI MACCHINE AGRICOLE, ELEVATORI E MOVIMENTO TERRA.

Si avvicinano sempre di più le scadenze per l’ottenimento dell’Abilitazione all’uso dei trattori agricoli o forestali, una sorta di “patentino per il trattore” obbligatorio, previsto dal Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/08) e dalle successive integrazioni (in particolare l’Accordo Stato Regioni del 22/02/2012).
L’ultima proroga è stata rilasciata con il cosiddetto Milleproroghe 2016. Questa norma ha spostato il termine di entrata in vigore dell’obbligo di abilitazione all’uso delle macchine agricole al 31/12/2017, confermando poi la possibilità di effettuare i corsi di aggiornamento (modulo di 4 ore senza prova pratica) nei 12 mesi successivi a tale data”.
La scadenza del 31 Dicembre 2018 si riferisce quindi agli operatori in possesso di esperienza documentata di almeno due anni nell’utilizzo del trattore a ruote o a cingoli.
Gli operatori che alla data del 31/12/2017 risultavano già incaricati dell’uso delle attrezzature, ma sprovvisti di almeno 2 anni di esperienza, devono entro il 31 Dicembre 2019 effettuare un corso di ottenimento completo con verifica finale.
Coloro che, privi di esperienza, sono destinati all'utilizzo delle attrezzature agricole dopo il 1° Gennaio 2018, hanno l'obbligo di sostenere il corso di ottenimento completo prima di utilizzare tali attrezzature.

DA OGGI QUINDI E' POSSIBILE ISCRIVERSI AI CORSI DI ABILITAZIONE ALL'UTILIZZO DI TRATTORI AGRICOLI E FORESTALI, MACCHINE MOVIMENTO TERRA E CARRELLI ELEVATORI.
UN OFFERTA FORMATIVA APPOSITAMENTE PENSATA PER AZIENDE, LIBERI PROFESSIONISTI ED OPERATORI CHE QUOTIDIANAMENTE SONO IMPIEGATI NELL'UTILIZZO DI QUESTE MACCHINE NELLA MASSIMA SICUREZZA.

PER INFORMAZIONI E PREISCRIZIONI COMPILARE IL MODULO SEGUENTE ED INVIARLO VIA MAIL A: LAZIO@FEDERFAUNA.ORG






giovedì 22 novembre 2018

FISCO, scompaiono cinque causali contributo per le aziende agricole

Soppresse cinque causali contributo del modello F24, su richiesta dell'INPS con nota protocollata n. 0023 del 24 ottobre scorso. La cancellazione delle causali, con decorrenza dal 26 novembre 2018,  è stata confermata dalle Entrate con la Risoluzione 83/E pubblicata ieri sul sito istituzionale dell'Agenzia.

Le causali contributo in questione sono le seguenti:
  • “MALA” denominata “Aziende agricole per OTI - importi anticipati per indennità di malattia a carico INPS”;
  • “ANFA” denominata “Aziende agricole per OTI - importi anticipati per assegni al nucleo familiare a carico INPS”;
  • “CIGA” denominata “Aziende agricole per OTI - importi anticipati per integrazione salariale a carico INPS”;
  • “MIDA”denominata “Aziende agricole per OTI - importi anticipati per donazione midollo osseo a carico INPS”;
  • “SANA” denominata “Aziende agricole per OTI - importi anticipati per donazione sangue a carico INPS”.

mercoledì 21 novembre 2018

FEDERFAUNA ai microfoni di Radio Padania. Si parla di Animali, Caccia ed Ecoterrorismo.

Nella scorsa puntata di martedì 20 novembre (al minuto 53:00) il nostro Segretario Nazionale Massimiliano Filippi al microfono di Radio Padania Libera risponde alle domande di Giulio Cainarca in merito al problema dell'ecoterrorismo e degli estremismi animalisti.
"Il benessere degli animali è il miglior investimento per gli allevatori" chiarisce subito Filippi ed è una prerogativa di tutti gli allevatori aderenti alla Confederazione e comunque di tutte le attività connesse all'uso degli animali. Se nell'ambiente rurale i nemici diretti rimangono sempre i movimenti animalisti il nemico indiretto più pericoloso e più temuto è sicuramente la mancanza di cultura. Occorre per questo investire nella cultura rurale! una cultura che l'urbanizzazione sta progressivamente cancellando.
Nell'intervista poi si parla dell'ecoterrorismo, una forma di radicalizzazione che va contro l'essere umano.....
Ascoltate l'intervista con spunti interessanti di discussione ed approfondimento. 

martedì 20 novembre 2018

PSR 2014-2020 al centro del dibattito d'Aula in Consiglio Regionale del Lazio


CONSIGLIO REGIONALE LAZIO. Due ordini del giorno sono stati approvati oggi, uno di maggioranza, uno proveniente dall’opposizione di centro destra, con prima firma Aurigemma, nella prima delle due sedute straordinarie del Consiglio regionale del Lazio previste nella giornata odierna, dedicata al tema "I ritardi della Regione in merito all'attivazione delle misure previste dal Programma di Sviluppo Rurale - PSR 2014 - 2020".


Nel primo, si impegnano il presidente e la Giunta a: “realizzare un’ottimizzazione strutturale e operativa degli uffici regionali impegnati nella gestione delle misure e delle sottomisure del PSR 2014-2020”, per “implementare il livello di qualità della gestione delle opportunità messe a disposizione di enti ed aziende agricole del Lazio”; procedere, compatibilmente con le prescrizioni delle istituzioni comunitarie, a una attività di revisione delle misure del Psr 2014-2020 allo scopo di conseguire uno snellimento e una semplificazione sempre maggiori delle opportunità” offerte dal tessuto produttivo rurale laziale; “rafforzare le attività di comunicazione e condivisione delle attività di gestione delle misure e delle sottomisure del Psr 2014-2020”; “verificare, in seguito alla pubblicazione delle graduatorie e in particolare della misura 4.1.1, la capienza dei fondi stanziati” e l’eventuale possibilità di integrarli; “avviare una consultazione delle categorie interessate dal Psr, a partire dall’esperienza dell’attuale programmazione e in vista della programmazione 2021-2027”.



Il secondo ordine del giorno, approvato dopo che erano state apportate ad esso alcune modifiche rispetto al testo originario, impegna la Giunta ad aumentare (come richiesto da Mauro Buschini del Pd, mentre il testo originario parlava di raddoppio), relativamente alla misura 4.1.1, l’importo stanziato e a costituire un gruppo di lavoro per “fissare a breve, massimo entro 60 giorni, la data della predisposizione della graduatoria” della misura 4.1.1 e di “monitorare costantemente lo stato di avanzamento della stessa”. Si impegna inoltre la Giunta “a predisporre un tavolo di lavoro che analizzi i costi e i benefici relativi alla possibilità che venga costituito un proprio organismo pagatore, che sostituisca Agea”; infine, con un’aggiunta approvata dall’Aula, si chiede l’istituzione di una task force dedicata ai singoli programmi operativi, a partire proprio dal Psr.



L’assessore ha ricordato che la responsabilità delle misure risiede tutta all’interno della direzione Agricoltura della Regione, cosa molto importante, secondo Onorati. L’assessore ha ricordato poi alcuni numeri, come quello della platea delle imprese beneficiarie, 24.200, per un totale ad oggi di 840 milioni di euro impegnati. Un “passo duro” è stato fatto con l’organismo pagatore Agea, con una diffida formale, ha proseguito poi l’assessore Onorati. Sempre stando ai numeri, le 1200 aziende nuove finanziate sono un altro risultato importante, secondo Onorati. Per quanto riguarda la misura 4.1.1 concernente gli investimenti nelle aziende agricole, a fine novembre ci sarà una graduatoria, ha detto l’assessore, ma va tenuto conto del fatto che le richieste sono state quasi il quadruplo della somma disponibile. 

A cura dell'Ufficio comunicazione del Consiglio Regionale del Lazio

lunedì 19 novembre 2018

BANDO LOCAZIONE FRANTOIO U.A. DI GALLICANO. Sabato 24 scade il termine per la presentazione delle offerte.

(foto archivio web)
SABATO 24 novembre alle ore 12:00 scadono i termini per la presentazione delle offerte per la locazione del Capannone di 600 mq e dell'area pertinenziale di circa 10.000 mq. per una durata di anni 6 (automaticamente rinnovabili per ulteriori 6 anni).
Al bando posso partecipare persone fisiche, Enti/Persone giuridiche in possesso dei seguenti titoli:
- possedere i requisiti di cui dall'art. 71 del D.lgs n.59 del 26.03.2010 e smi.
- insussistenza di una qualsiasi causa di esclusione prevista dall'art.80 del D.lgs 50/2016 e smi
Per i richiedenti extra-comunitari occorre essere in possesso di regolare permesso/carta di soggiorno
Il prezzo a base d'asta è di 18.000,00 €/anno oltre iva di legge e non comprende utenze/tasse/imposte comunali ed ogni altro onere.

(foto archivio web)
Al momento per l'immobile in oggetto è disponibile la seguente documentazione tecnico-amministrativa:
- Agibilità rilasciata in data 12/10/2005;
- concessione edilizia rilasciata in data 03.06.2002;
- Collaudo statico depositato in data 12.01.2005
- Autorizzazione allo scarico rinnovata in data 28.02.2013

Prima dell'effettivo passaggio tra U.A. e nuovo conduttore è garantita la messa in funzione dei macchinari del Frantoio.

(foto archivio web)

IL SOPRALLUOGO E' OBBLIGATORIO PER PARTECIPARE ALLA GARA.

LEGGERE ATTENTAMENTE LE ISTRUZIONI E L'AVVISO ILLUSTRATIVO DEL BANDO.


Maggiori info su: www.uniagra.it


CHI VINCERA'???
CHI INVESTIRA' IN QUESTA IMPRESA????