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venerdì 30 aprile 2021

ASSOCIAZIONE PER LA CULTURA RURALE. ON LINE I REFERENTI TERRITORIALI NELLA NOSTRA REGIONE.


 

L'ASSOCIAZIONE PER LA CULTURA RURALE HA RESO NOTO I REFERENTI TERRITORIALI NELLA NOSTRA REGIONE.

CONSULTA LA STRUTTURA REGIONALE DI ACR CLICCANDO QUI E POTRAI METTERTI DA SUBITO IN CONTATTO CON IL REFERENTE PIU VICINO A TE E CONDIVIDERE INSIEME PROGETTI INIZIATIVE E APPROFONDIMENTI SEMPRE E COMUNQUE IN DIFESA DI TUTTI I PORTATORI DELLA CULTURA RURALE.

ASSOCIAZIONE PER LA CULTURA RURALE


giovedì 15 aprile 2021

RISERVA REGIONALE "TIBURTINO-PRENESTINO". Il CIRCOLO ARCICACCIA DEI MONTI PRENESTINI SCENDE IN CAMPO.

Da qualche giorno si comincia a parlare su più fronti della proposta di istituzione delle Riserve Naturali Regionali:

- “Monte Pagliaro” nel comune di San Gregorio da Sassola, con i confini e l’estensione dell’Area Forestale Tiburtina, estesa 890 ettari, di proprietà regionale e già Bandita di Caccia, a norma dell’art. 45 della legge regionale 29/97;

- “Valle delle Cannucceta”, nel comune di Castel San Pietro Romano, estesa 400 ettari, a norma della legge regionale 29/97;

- “Agro Tiburtino-Prenestino”, nei comuni di San Gregorio da Sassola, Roma e Gallicano nel Lazio, estesa 950 ettari, parzialmente coincidente con la Zona di Ripopolamento e Cattura “San Vittorino” (ZRC 3) di cui al Piano Faunistico Venatorio regionale, a norma della legge regionale 29/97;

FederFauna e ACR (Associazione Cultura Rurale) sono da tempo impegnati a sensibilizzare il Mondio Rurale sul dilagante fenomeno della Parcomania.

Forte è la preoccupazione che i tanto decantati "benefici" delle Riserve Naturali diventino in breve tempo solo un ricettacolo di "poltrone" e soprattutto una miriade di vincoli e nessuna opportunità concreta per le attività rurali del luogo.

Apprendiamo da fonti di stampa che dopotutto i nostri sforzi non sono stati vani e anche il Circolo Cacciatori Prenestini di ARCICACCIA è sceso in campo direttamente in ATC (dove sono presenti le maggiori sigle delle rappresentanze venatorie, ambientaliste e rurali) per chiedere un TAVOLO DI CONFRONTO ed aprire la discussione su queste proposte.

Dal canto nostro continueremo a lavorare per far emergere le vere criticità a riguardo dei Parchi e della loro istituzione e dei risvolti negativi su tutte le attività rurali ricadenti nei territori vincolati e porteremo ai tavoli istituzionali le nostre idee, i nostri progetti e le possibili soluzioni per ridare a tutto il MONDO RURALE l'importanza che merita! 
Continuate a seguirci. 



mercoledì 14 aprile 2021

PARCHI E RISERVE NATURALI: TANTI VINCOLI E POCHE OPPORTUNITA' - DIRETTA FB DELL'ASSOCIAZIONE CULTURA RURALE



ORE 18:30


 

REGIONE LAZIO, aiuti alle aziende agricole zootecniche per l'acquisto di riproduttori ai fini del miglioramento genetico delle razze autoctone

Pubblicata la Delibera di Giunta con la quale la Regione Lazio ha 
adottato il “Programma regionale triennale 2021-2023 di aiuti alle aziende agricole zootecniche per l’acquisto di riproduttori ai fini del miglioramento genetico delle razze interessate da processi di selezione e della conservazione della variabilità genetica delle razze autoctone.

La Delibera in particolare dispone:

  di destinare in favore delle aziende agricole zootecniche laziali, a copertura del Programma regionale triennale di cui sopra, la somma di euro 255.000 a valere sul capitolo B11911 - “spese relative alla produzione agricola, caccia e pesca (parte corrente) - trasferimenti correnti a altre imprese” macroaggregato 1.04.03.99.000, così ripartita:

-  esercizio 2021 euro 105.000;

-  esercizio 2022 euro 75.000;

-  esercizio 2023 euro 75.000,

da utilizzare per l’acquisto di riproduttori ai fini del miglioramento genetico delle razze interessate da processi di selezione e della conservazione della variabilità genetica delle razze autoctone.

Maggiori info su:www.regione.lazio.it



lunedì 12 aprile 2021

PARCHI E RISERVE, SOLO BUROCRAZIA. IL CASO DELLA RISERVA NATURALE DEL MONTE SORATTE

Per la Riserva Monte Soratte ancora tanti problemi.

Il passaggio delle competenze dalla Citta Metropolitana di Roma Capitale all’ente regionale di diritto pubblico Riserva naturale regionale Nazzano, Tevere – Farfa, come sancito dalla L.R. 7/ 2018 è ancora in stallo, sembrerebbe per problemi di…”convenzione”.

La convenzione tra gli enti prevista dalla legge non sembra mai essere stata sottoscritta ed è quindi fermo il passaggio del personale con conseguente paralisi del funzionamento della struttura amministrativa della Riserva.

 

La stessa Regione Lazio, in una nota stampa, ha confermato l’esistenza di questi problemi, tanto da indurre il Sindaco del Comune di Sant’Oreste, a chiedere un audizione per provare a sbloccare “la macchina burocratica” visti i grossi problemi nel territorio legati alla gestione della fauna selvatica.


Da quanto è emerso nell’audizione sono due i nodi da sciogliere: il subentro vero e proprio tra enti e il personale; quest’ultimo punto riguarda le difficoltà di interlocuzione tra Enti visto che la norma non prevede un passaggio di personale da città metropolitana a regione ma un semplice utilizzo del personale stesso da parte della regione. Tutto fermo quindi, tranne la richiesta di rimborso di costi del personale da parte della Città Metropolitana…

 

Cosa succederà adesso? Per il momento proseguono le attività di gestione ordinarie ma in mancanza di una soluzione certa, saranno praticamente azzerati i possibili ed urgenti investimenti di cui la Riserva ha bisogno.


Due anni di stallo che potrebbero causare spinose questioni di rimborsi di costi sostenuti e che peraltro alcuni addetti ai lavori non hanno affatto smentito… 

 

Le problematiche legate alla istituzione di Parchi e Riserve Naturali stanno emergendo quotidianamente come anche, inesorabilmente, quelle relative all’aumento dei costi per la loro gestione e soprattutto la sovrapposizione di competenze tra i numerosi Enti. 

 

Noi di ACR continuiamo a rimarcare quindi l’importanza di consolidare in primis il rapporto con tutte le realtà portatrici della Cultura Rurale e attuare attraverso la condivisione delle esperienze e delle reali necessità, con un approccio più razionale e meno ideologico, offrendo richiesta, le possibili soluzioni ai problemi della gestione del territorio.

 

 

Roma 12.04.2021

                                                                                                  Il Referente Regionale ACR

                                                                                                           Gabriele Milani


LINK AL COMUNICATO DELLA REGIONE LAZIO


venerdì 9 aprile 2021

ACR, I PARCHI? PRIMA, RICALCOLIAMO IL TERRITORIO.


La corsa al “Parco” sta coinvolgendo tutti. Ma a noi non sembra una corsa normale. Ci appare più una competizione tra idealisti, sognatori ed incorreggibili integralisti animal-ambientalisti.

Ma aldilà delle loro scorribande, che possono interessarci fino ad un certo punto, forse è giunto il momento in cui i decisori, quelli che in particolari momenti della vita politica si dichiarano da sempre vicini al mondo rurale, prendano coscienza e si interroghino sugli effetti dannosi che tali “istituzioni” potrebbero comportare e delle effettive ricadute socio-economiche sui territori.

Occorre mettere un freno a questa dilagante moda di imporre vincoli, limitazioni che stanno causando lo spopolamento delle aree marginali e l’abbandono di tutte quelle attività legate al mondo rurale, veri cardini dell’economia locale, ristretta, d’eccellenza. Occorre ripartire dal territorio, insomma, anche quello venatorio.

Si legge spesso del territorio sottratto all’esercizio venatorio che in molte regioni è ben superiore ai limiti imposti dalla L. 157/92 e tutto questo in moltissimi casi è dovuto anche al lassismo di molte AA.VV. che preferiscono indugiare silenti per non urtare la sensibilità “altrui”. Ma i cacciatori e le loro cospicue tasse non hanno la stessa sensibilità?

Da tempo l'associazione ACR sta invitando le Istituzioni a rispettare la legge quadro sulla caccia ricalcolando il territorio cacciabile con dati certi e soprattutto aggiornati, perché il mondo venatorio lamenta da anni il depauperamento di superfici sui quali esercitare le proprie attività, dovuto in molti casi ad urbanizzazioni intensive e conseguente compromissione degli habitat ma anche da un numero considerevole di Parchi e Aree Protette, anch’esse frutto di una visione miope ed ideologica animal-ambientalista atte a limitare fortemente tutte le attività rurali anziché contrastare l'abusivismo edilizio, l'inquinamento, la distruzione dell'ambiente.

E’ notizia oramai confermata che il carteggio riguardante l’istituzione del Parco Naturale Regionale “Prenestino-Tiburtino” (comprendente parte del Comune di Roma, S.Gregorio da Sassola e Gallicano nel Lazio) sia arrivato sui tavoli degli Enti interessati e prova ancora più certa sono le numerose adesioni dei Comuni ricadenti nell’Area individuata ed anche di Comuni limitrofi.

Ci chiediamo se davvero attraverso l’imposizione di restrizioni e vincoli si possa credere ad uno sviluppo del territorio e conseguentemente ad una crescita economica delle popolazioni locali.

Ci chiediamo soprattutto perché, pur non condividendo affatto la proposta di istituzione del Parco, non si sia richiesta un’apertura collaborativa con gli allevatori e agricoltori del posto, con il mondo venatorio e della pesca, di tutte quelle attività rurali che conoscono, rispettano e traggono sostentamento da questi territori in una sana logica di convivenza e fattiva collaborazione.

Prendiamo atto anche dell’iniziativa di alcune Associazioni Venatorie dell’area Prenestina, che hanno fatto rilevare il proprio dissenso e le preoccupazioni sugli effetti che la creazione dell’Ente Parco “Prenestino-Tiburtino” potrebbe comportare sui territorio. La voce ai cacciatori prenestini va ascoltata e per questo confidiamo di condividere da oggi il percorso unitario per portare sul tavolo le diverse questioni da affrontare per veder riconosciuti i diritti dell’intera categoria di tutti i portatori del Mondo Rurale.

L’ACR vuole per questo rimarcare l’importanza di consolidare il rapporto con tutte le realtà portatrici della Cultura Rurale perché solo attraverso la condivisione delle esperienze e delle reali necessità è possibile ricreare quel sano rapporto di fiducia e collaborazione che possa servire anche da volano per la rinascita economica delle aree rurali e la tutela delle aree protette, passando dai vincoli alle opportunità, dai divieti alle regolamentazioni, dall‘integralismo animal-ambientalista all’approccio razionale di chi vive le reali problematiche del territorio, dal fanatismo al buon senso, dalla protezione assoluta alla gestione.

 

Roma 09.04.2021

                                                                                                  Il Referente Regionale

Gabriele Milani

 


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(ASSOCIAZIONE PER LA CULTURA RURALE)


giovedì 8 aprile 2021

AMBIENTE: FIRMATO PROTOCOLLO PER AREA CONTIGUA PNALM DEL LAZIO

“Ho firmato il Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per la determinazione dei confini dell’Area Contigua (art. 32 della legge 394/1991) sul versante del Lazio, come già fatto dalle altre Regioni interessate. Il prossimo passo per concludere l’iter di approvazione sarà la delibera da parte della Giunta regionale che proporrò al primo ordine del giorno utile”.

Lo rende noto l’Assessora alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi. “Ringrazio il presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Giovanni Cannatà, per la firma di questo protocollo e tutti gli uffici regionali competenti, in particolare il direttore Vito Consoli, a capo della Direzione Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette, per la collaborazione e il loro prezioso contributo nell’aver avviato e portato avanti finora l’iter necessario al conseguimento di questo risultato. Siamo ormai a un passo dall’approvazione dei confini della cosiddetta ‘Area Contigua’ sul versante del Lazio, ovvero un’area cuscinetto che garantirà una maggiore tutela ambientale dell’area naturale protetta, della sua biodiversità e delle specie a rischio estinzione che la abitano e orbitano attorno ad essa, tra cui l’Orso bruno marsicano di cui oggi rimangono appena 50 esemplari. – spiega Lombardi – Inoltre il provvedimento permetterà anche di mettere in atto, insieme alle comunità locali, i  piani e i programmi di crescita socioeconomica, elaborati e realizzati in un’ottica di valorizzazione del territorio, secondo modelli di sostenibilità ambientale”.

“In Abruzzo e Molise l’Area Contigua è già esistente nei rispettivi versanti del Parco. Oggi possiamo dire di essere anche noi, come Regione Lazio, in procinto di arrivare a questo importante traguardo. Questo Protocollo di Intesa e la successiva approvazione dei confini dell’Area Contigua sono quindi un evento importante per il territorio, che permetterà di conciliare la conservazione e la tutela ambientale, con la promozione, la valorizzazione e lo sviluppo di aree stupende, importanti e strategiche della nostra regione. In questo contesto si inquadra anche l’importante lavoro che stiamo portando avanti, per accompagnare i Comuni della Valle di Comino nella realizzazione degli interventi di valorizzazione, come previsto dalla deliberazione di Giunta Regionale del 28 maggio 2019, n.322 (Programmazione 2014-2020. Strategia Nazionale Aree interne. Approvazione Schema di Accordo di Programma Quadro "Area interna 4 Valle di Comino”), conclude Lombardi.

Fonte: Ufficio stampa Regione Lazio

venerdì 2 aprile 2021

PROROGHE PER TESSERINO VENATORIO E AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE

A causa del protrarsi dell'emergenza sanitaria, la REGIONE LAZIO ha deciso di:

- consentire la riconsegna del tesserino venatorio fino alla data del 31 agosto 2021

- prorogare al 14 maggio 2021 il termine previsto per la
presentazione all’Area Decentrata Agricoltura competente per territorio della relazione sulla stima della consistenza faunistica dell’azienda da parte del titolare della concessione dell’azienda faunistico-venatoria

- prorogare al 15 giugno 2021 il termine previsto per la presentazione da parte del titolare della concessione dell’azienda faunistico-venatoria all’Area Decentrata Agricoltura competente per territorio del piano annuale di assestamento e di prelievo, fermo restando il termine di 60 giorni dalla presentazione del suddetto piano per l’adozione del provvedimento di approvazione o di diniego da parte della Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca.

Fonte: Regione Lazio

giovedì 1 aprile 2021

PSR2014/2020 MIS. 19.2.1 6.2.1 - APERTURA BANDO GAL CASTELLI ROMANI E MONTI PRENESTINI

ll GAL “CASTELLI ROMANI E MONTI PRENESTINI” comunica l’apertura del bando della misura 19.2.1 6.2.1 “Aiuti all’avviamento aziendale di attività non agricole in aree rurali”.

Il termine per la presentazione delle domande di sostegno mediante sistema telematico SIAN è fissato dal bando.

Al link https://www.galcastelli.it/ si possono trovare tutte le informazioni ed il testo del bando.