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REGIONE LAZIO. Disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne per l'anno 2024 - CACCIA AL CINGHIALE. DOPO IL SUCCESSO DELLA PASSATA EDIZIONE TORNA LA "GRANDE BATTUTA AL CINGHIALE" NELLA RISERVA DI PISCIN DI POLVERE DOMENICA 17 MARZO 2024- CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

venerdì 29 dicembre 2017


Lazio: a Ponza limitato l'esercizio dell'attività venatoria. Sempre più urgente una revisione degli ATC.

Che l'attività venatoria nel Lazio sia inesorabilmente compromessa, complice il pressapochismo e la scarsa attenzione alla gestione del territorio da parte degli organi preposti è cosa oramai risaputa. 
Il fallimento della gestione degli ATC sia dal lato economico che organizzativo ha contribuito inesorabilmente a legittimare pesanti critiche e duri attacchi praticamente quotidiani da parte dei vari fronti animalisti e nell'ultimo periodo anche da una buona parte della politica Regionale e Nazionale. 
Succede così che a fronte di una normativa poco chiara e nella totale indifferenza che un ATC decide di porre restrizioni alle norme regionali approvate. Questo è il caso di Ponza.
Il 20 dicembre scorso è stata presentata da parte del consigliere Simeone un interrogazione a risposta scritta riguardante la vicenda delle limitazioni all'esercizio dell'attività venatoria nell'Isola di Ponza.
Nello specifico si parla di una limitazione dei permessi a 5 giornate nell'arco dell'intera stagione venatoria (contrariamente alle 20 giornate previste dal Calendario Venatorio Regionale).
Tale limitazione è stata approvata dall'Ambito Territoriale di Caccia LT2 in data 24.05.2017.
Il consigliere Simeone chiede,anche se in fortissimo ritardo, se le limitazioni approvate siano legittime e nel caso quali siano le eventuali azioni da parte del Presidente della Regione Lazio per rimuovere le limitazioni e divieti esposti.

L'Attività venatoria nel Lazio rimane sempre in balia del pressapochismo.




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giovedì 28 dicembre 2017

FederFauna: Per tutela sicurezza e Made in Italy fermare ecoterrorismo

Alla concorrenza estera, la contraffazione e la burocrazia, da anni si e' aggiunta una minaccia ancor piu' grave per le produzioni zootecniche italiane: l'ideologia animalista e gli effetti della sua radicalizzazione, che minacciano non solo i produttori e le filiere, ma anche la sicurezza di tutti i Cittadini.
Nella notte del 15 u.s. ignoti animalisti hanno assaltato un allevamento di visoni nel Ravannate arrecando come al solito danni, gabbie aperte e molti animali morti o dispersi. Questa volta, per eludere il sistema di allarme, gli attivisti hanno costruito addirittura una impalcatura e la hanno utilizzata come ponte: una struttura (ora sotto sequestro da parte della Digos) costruita quale congegno perfetto, con tutti i pezzi segnati per essere coincidenti, quindi studiata per essere assolutamente efficiente.
L'ennesima dimostrazione che non si puo' piu' ritenere si tratti della bravata di qualche esaltato, ma di una vera e propria azione criminale, premeditata e condotta da un'organizzazione a delinquere peraltro dotata di notevoli mezzi economici.
La rivendicazione scritta sui muri e' sempre dell'ALF (Animal Liberation Front), l'organizzazione animalista che e' catalogata come "terrorista" in America e in molti altri Paesi (anche Europei), e che parrebbe essere finanziata da altre associazioni animaliste che si presentano invece pulite ed estranee ai reati e possono cosi' raccogliere donazioni da privati ed enti in buona fede, convincendoli con campagne apparentemente lecite.
E a farne le spese e' il Made in Italy: l'allevamento di Ravenna attaccato dagli animalisti "avrebbe iniziato l'anno prossimo il percorso per ottenere la certificazione WelFur sul benessere animale – riferisce Natalia De Poli di AIP- un percorso che sta distinguendo per qualita' il lavoro degli allevatori italiani e che il malcapitato ora non potra' certo facilmente riprendere".
Una situazione insostenibile, che FederFauna segnala da anni e che va fermata: ormai i reati di matrice animalista si stanno moltiplicando; ne sono vittime allevamenti di tutte le specie, macelli, fabbriche e laboratori, circhi e zoo, negozi, stabulari, le auto o gli appostamenti di cacciatori e pescatori… e la violenza dei sedicenti attivisti per i diritti degli animali non e' piu' solo contro le cose, ma anche contro le persone.

Per questo FederFauna chiede da tempo che l'Italia si allinei ad altri Paesi sviluppati ed approvi una norma per riconoscere il reato di ecoterrorismo, per fornire alle Forze dell'Ordine i mezzi adeguati per contrastarlo e per garantire la sicurezza di imprese e cittadini.

venerdì 15 dicembre 2017

IL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO HA RINVIATO LA DISCUSSIONE DELLA LEGGE SUL TURISMO EQUESTRE

NON E' STATA ANCORA DEFINITA LA DATA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO PER LA DISCUSSIONE SULLA PROPOSTA DI LEGGE N. 343 Disposizioni relative al turismo equestre, ai centri ippici, all’ippoterapia e all’attività assistita con gli equidi”.

REGIONE LAZIO, Raccolta funghi: cambiano di nuovo le norme sul rinnovo dei tesserini

Si torna alle disposizioni antecedenti all’agosto 2017: niente delega della Regione ai Comuni per il rilascio delle autorizzazioni e stop ai corsi obbligatori.
Niente più corsi quinquennali per il rinnovo del tesserino di autorizzazione alla raccolta e alla commercializzazione dei funghi epigei spontanei e dietrofront anche sulla delega della Regione ai Comuni per il rilascio degli stessi tesserini. Sono queste le due novità contenute nella proposta di legge n. 398 approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal vicepresidente Francesco Storace.

Le due norme abrogate oggi erano state inserite quattro mesi fa nel "collegato" al Bilancio per modificare la legge di settore, la n. 32 del 1998 (“Disciplina della raccolta e della commercializzazione dei funghi epigei spontanei e di altri prodotti del sottobosco”), ma – come avevano spiegato in commissione i proponenti Giancarlo Righini (FdI) e Daniele Sabatini (Cuoritaliani) – hanno creato non pochi problemi al settore.

In quell’occasione, i due consiglieri avevano anche messo in evidenza che “molto spesso i possessori del tesserino sono persone con elevata età anagrafica ed esperienza decennale nella raccolta e nel riconoscimento dei funghi, pensionati che verrebbero gravati da ulteriori oneri anche economici”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

mercoledì 6 dicembre 2017

In Consiglio Regionale del Lazio arriva la Proposta di Legge sul turismo equestre e centri ippici.

l presidente del Consiglio Regionale, Daniele Leodori, ha comunicato l'aggiornamento della seduta ordinaria del Consiglio regionale n. 86 a mercoledì 13 dicembre 2017, ore 10, per il question time e la prosecuzione dell'esame della proposta di legge n. 343 del 22.09.2016, "Disposizioni relative al turismo equestre, ai centri ippici, all'ippoterapia e all'attività assistita con gli equidi;
FEDERFAUNA RESTA A DISPOSIZIONE DEGLI ALLEVATORI, ISTRUTTORI E CENTRI IPPICI PER RACCOGLIERE SUGGERIMENTI ED OSSERVAZIONI DA PROPORRE AI FIRMATARI DELLA PROPOSTA DI LEGGE PRIMA DELL'APPROVAZIONE DEFINITIVA.
E.mail: lazio@federfauna.org



lunedì 4 dicembre 2017

Legge ambientale Lazio, le aree protette: rafforzare i guardiaparco

La Città metropolitana di Roma contraria a cedere la gestione dei siti di Natura 2000 e la Riserva naturale Monte Soratte.
04/12/2017 - Si è svolta questa mattina, nella sala Mechelli del Consiglio regionale, la prima delle due audizioni convocate sul cosiddetto collegato ambientale dal presidente della sesta commissione consiliare Enrico Panunzi. Una seduta, richiesta anche di diversi consiglieri regionali, nel corso della quale il testo della proposta per la nuova legge ambientale del Lazio è stato sottoposto ai vertici delle aree protette regionali e delle amministrazioni locali.

Tra i punti che hanno sollevato perplessità la prevista istituzione del servizio volontario di vigilanza ambientale. “Perché non potenziare i guardiaparco?”, si è chiesto il direttore del parco dei Castelli romani, Maurizio Fontana, anche a nome di altri direttori di parco. Il volontariato potrebbe essere utile, eventualmente, in zone come Sic (siti di interesse comunitario) e Zps (zone di protezione speciale), ad oggi più sguarnite. “Le risorse per il volontariato - ha osservato il consigliere Antonello Aurigemma, capogruppo di Forza Italia, intervenendo nel corso dell’audizione - andrebbero stanziate per il personale, visto che molti guardiaparco stanno per andare in pensione”.

La Città metropolitana di Roma Capitale, rappresentata dal dirigente Angelo Mari, si è detta contraria alla sottrazione dei siti Natura 2000, che passerebbero agli enti di gestione delle aree naturali protette regionali, e della riserva naturale "Monte Soratte", che dovrebbe essere gestita - sempre secondo la proposta di legge - dalla Riserva naturale regionale “Nazzano, Tevere-Farfa” (per la quale il direttore, stamane, ha però chiesto più risorse umane per potersene prender carico). Apprezzate, invece, da Mari le altre semplificazioni che si vogliono introdurre per l’approvazione dei piani di assetto, le consultazioni degli enti locali sulle perimetrazioni e la stessa istituzione del servizio volontario di vigilanza ambientale.

Ha partecipato ai lavori l’assessore Mauro Buschini, che lo scorso ha presentato ai consiglieri il “collegato”, vale a dire la proposta di legge n. 402 del 26 ottobre 2017 “Disposizioni in materia di ambiente” di iniziativa della Giunta Zingaretti. Presenti all’audizione i consiglieri Rosa Giancola (Insieme per il Lazio), Devid Porrello (M5s), Fabio Bellini (Pd) e Aurigemma. Lunedì prossimo, 11 dicembre, la seconda audizione: toccherà a un’altra cinquantina tra enti e associazioni, rappresentativi del mondo istituzionale e ambientale del Lazio.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio