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REGIONE LAZIO. Disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne per l'anno 2024 - CACCIA AL CINGHIALE. DOPO IL SUCCESSO DELLA PASSATA EDIZIONE TORNA LA "GRANDE BATTUTA AL CINGHIALE" NELLA RISERVA DI PISCIN DI POLVERE DOMENICA 17 MARZO 2024- CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

giovedì 30 novembre 2017

LAZIO: APPROVATE LE MODIFICHE AL NUMERO DELLE RAPPRESENTANZE NEGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA

Durante la seduta del 12 ottobre 2017, la Commissione consiliare VIII “Agricoltura, artigianato, commercio, formazione professionale, innovazione, lavoro, piccola e media impresa, ricerca e sviluppo economico”, ha convenuto a larga maggioranza, nell’ottica della L.R. n. 9/2017 di ridurre il numero dei componenti del comitato direttivo dell’ATC e dei delegati dell’assemblea dell’ATC, indicando in n. 10 (dieci) i componenti del comitato direttivo dell’ATC e in n. 50 (cinquanta) i delegati dell’assemblea dell’ATC rispettando comunque le previsioni di cui all’art. 14, comma 10 delle legge n. 157/92 apportando inoltre le modifiche anche allo “Statuto tipo per un organismo di gestione di A.T.C. a struttura associativa di carattere privatistico riconosciuto dalla Regione Lazio” approvato con la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 450 del 29 luglio 1998.

Di conseguenza si è stabilito che il comitato direttivo dell’ATC è composto da n. 10 (dieci) componenti e l’assemblea dell’ATC è composta da n.50 (cinquanta) delegati nel rispetto delle proporzioni previste dall’art. 14, comma 10 della legge n. 157/92.

Fonte: Consiglio Regionale del Lazio

venerdì 24 novembre 2017

GALLICANO. UNIVERSITA' AGRARIA. Quando l'interesse privato prevarica l'interesse pubblico?

Con Decreto T00180 del 17/10/2017 il Presidente della Regione Lazio ha indetto le elezioni per il rinnovo dei Consigli di Amministrazione dei seguenti enti agrari del Lazio che si svolgeranno domenica 10 dicembre 2017 dalle ore 7:00 alle ore 23:00.
Per l'U.A. di Gallicano nel Lazio la vicenda delle elezioni ha assunto però un profilo ingarbugliato e grottesco. Tutto è cominciato con le dimissioni dei TRE ASSESSORI DI MAGGIORANZA (Betti, Mergè e Frittella) presentate al Presidente dell'Ente successivamente alla notifica del decreto di elezioni. Questo ha comportato la decadenza completa della Giunta Esecutiva fino a quando, però, si è pensato bene di procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari con i primi dei non eletti nelle passate elezioni del 2012. La surroga è stata ufficializzata con Delibera di Consiglio di Amministrazione n. 12/2017 nella quale inoltre si è proceduto alla revisione della Lista degli Utenti e l'approvazione della variazione urgente di Bilancio (DELIBERA DI SURROGA E APPROVAZIONE BILANCIO).
In sede di Consiglio il Presidente uscente ha informato i consiglieri di aver "dato mandato ad un legale affinchè provveda ad impugnare al Tar il provvedimento regionale e che per questa ragione non svolgerà alcun adempimento fra quelli richiesti dalla Regione...". Da rilevare, purtroppo, che nessun Consigliere (di maggioranza e minoranza, ndr) ha ritenuto doveroso chiedere al Presidente spiegazioni circa l'impegno di spesa occorrente per l'azione legale e soprattutto se la decisione di adire le vie giudiziarie fosse stata condivisa ed approvata dalla Giunta Esecutiva prima della presentazione delle dimissioni dei tre Consiglieri. 
Questa poca chiarezza ci induce a pensare che l'azione legale sia stata approvata in solido dall'intero Consiglio di Amministrazione al momento stesso dell'assemblea. (Ma i consiglieri questo lo sanno???)
Il giorno 22 novembre il Presidente ha poi giustamente ritenuto di informare la cittadinanza, attraverso  un  manifesto pubblico, delle dimissioni dei tre consiglieri della ex maggioranza, evidenziando e ringraziando nel contempo "lo spirito di servizio e senso di responsabilità dimostrata dalla minoranza".
Spirito di servizio........
Ma le sorprese non finiscono qui. Come nelle più belle ed avvincenti avventure la sorpresa è sempre dietro l'angolo....
Infatti nello stesso giorno (22 novembre) il TAR LAZIO si pronunciava sul ricorso dell'U.A. di Gallicano nel Lazio RIGETTANDO l'istanza cautelare di annullamento del Decreto di Elezioni. (cosa prevedibile...)
Ora, in teoria, si dovrebbe procedere alle elezioni nella data fissata dal Decreto ovvero il 10 DICEMBRE, ma in pratica, avendo il Consiglio di Amministrazione avallato la decisione del Presidente di non indire alcuna procedura per la consultazione elettorale perchè "a suo giudizio il provvedimento è illegittimo", la Comunità Agraria di Gallicano non avrà la possibilità di esprimere un diritto sancito dalla nostra Costituzione con le probabili ripercussioni legali ed economiche del caso.
Chiediamo allora  a gran voce ai consiglieri dimissionari di procedere anche nelle sedi giudiziarie nei confronti dei responsabili di questo grave atto totalmente illegittimo e del tutto privo di ogni fondamento giuridico.



NEGARE IL DIRITTO AL VOTO 
E' NEGARE LA DEMOCRAZIA!!!






giovedì 23 novembre 2017

ELEZIONI ENTI AGRARI. IL TAR LAZIO DICE NO AL RICORSO DELL'U.A. DI GALLICANO. E ADESSO?

A seguito del ricorso proposto dall'Universita' Agraria di Gallicano nel Lazio, (già annunciato in sede di Consiglio di Amministrazione) contro la Regione Lazio,  per l'annullamento previa sospensione dell'efficacia, del decreto della Presidente della Giunta Regionale del Lazio n. T00180 del 17.10.2017, avente ad oggetto “Indizione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione degli enti agrari del Lazio", il Tar Lazio ha respinto l'istanza cautelare.

ANCORA UNA VOLTA (COME GIA' SUCCESSO NEL 2012) FONDI PUBBLICI SPESI INUTILMENTE IN RICORSI.....E ADESSO??? 
CHI PAGA?
MA SOPRATTUTTO, CHI VOTA????

martedì 21 novembre 2017

ELEZIONI ENTI AGRARI. IL CdA DELL'U.A. DI GALLICANO DICE NO A ZINGARETTI & Co. NESSUNA CONSULTAZIONE IL 10 DICEMBRE.

Come pubblicato oggi sul sito ufficiale dell'U.A. di Gallicano nel Lazio, con Delibera di Consiglio di Amministrazione n° 12/2017, i consiglieri in carica hanno detto NO ALLE ELEZIONI DEL 10 DICEMBRE, indette con D.P.R.L. n°T00180. 
Nella delibera si richiama quanto comunicato dalla Regione Lazio in merito alle prossime consultazioni, alle note di chiarimenti ed a quanto in precedenza richiesto per l'aggiornamento dello Statuto. Tutto quanto sembrerebbe rispedito al mittente.
Di parere contrario il Segretario, D.ssa Daniela Glonfoni che ha sottolineato come "l'Ente sia stato inadempiente in quanto il Presidente come sopra meglio rappresentato ha inteso non darvi esecuzione".
A questo punto crediamo che viste le scadenze ampiamente superate, non vi saranno alcune elezioni a Gallicano nel Lazio (a differenza delle altre U.A. e ASBUC del Lazio), per buona pace di tutta la popolazione che intanto si prepara alle prossime festività natalizie non curanti di ciò che le sta accadendo intorno e dopo appena sei mesi di commissariamento del Comune. Non entriamo nel merito delle personali valutazioni dei singoli consiglieri presenti, nè dello stesso Segretario dell'Ente che ha espresso parere favorevole alla deliberazione ma attendiamo l'esito del ricorso presentato dall'Ente, come ribadito dal Presidente in sede di Consiglio.



lunedì 20 novembre 2017

IL 10 DICEMBRE SI VOTA PER IL RINNOVO DEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE DEGLI ENTI AGRARI DEL LAZIO.

A SEGUITO DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO N. T00180 DEL 17.10.2017 SONO STATE INDETTE PER IL GIORNO 10 DICEMBRE 2017, DALLE ORE 7:00 ALLE ORE 23:00, LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE DELLE UNIVERSITA' AGRARIE e A.S.B.U.C. RICOMPRESE NELL'ELENCO SOTTO RIPORTATO.

Pubblichiamo inoltre gli Avvisi attualmente pubblicati sui siti ufficiali degli Enti Agrari per una migliore informazione e diffusione.


ELENCO COMPLETO DELLE AMMINISTRAZIONI CHIAMATE AL VOTO 
(cliccare sul nome per accedere al sito internet):

ASBUC di Roccasalli di Accumoli
ASBUC di S.Giorgio di Amatrice
ASBUC di Torano di Borgorose
Università Agraria di Corese Terra
Università Agraria di Isola Farnese






martedì 14 novembre 2017

Influenza aviaria a Tivoli: Ecco le norme di sicurezza previste.

Sono scattati i controlli e sigilli all'allevamento non commerciale di Tivoli dove è stata accertato il focolaio di influenza aviaria.

L’influenza aviaria
“Benché l’influenza aviaria sia una malattia altamente contagiosa nei volatili – hanno spiegato dall’Asl – e pur appartenendo i virus influenzali umani ed aviari alla stessa famiglia e tipo, questi ultimi non sono in grado di trasmettersi con efficienza all’uomo se non sporadicamente e in condizioni che prevedano un contatto diretto con animali e materiali contaminati o aerosol infetti”.

LE PRESCRIZIONI

In un raggio di 3 chilometri è stata istituita una zona di protezione che prevede un lungo elenco di prescrizioni da rispettare. Tra queste i detentori di volativi devono tenere un registro di tutti i visitatori dell’azienda, escluse le abitazioni, in modo da agevolare la sorveglianza e la lotta contro la malattia. E’ vietata, salvo diversa determinazione regionale, la rimozione o lo spargimento della pollina proveniente dalle aziende ubicate nelle zone di protezione.

Sono vietate la movimentazione e il trasporto tra aziende, su strada, salvo che sulle strade private delle aziende, di pollame ed altri volatili in cattività.

Non solo, norme riguardano anche veicoli, attrezzature e persone che entrano in contatto con i volatili. 

Tutti devono essere sottoposti a procedure di disinfezione.

Inoltre il pollame e gli altri volatili in cattività devono essere trasferiti e tenuti di edifici, se non è possibile devono essere confinati in aree dell’azienda che non consenta contatti con altro pollame o con i volatili selvatici.

Rispetto all’allevamento sequestrato i 3 chilometri riguardano: 
Tivoli, strada San Vittorino, via Enrico, via Goffredo Mameli, via Rosario Romeo, via Monti Lucretili, via Tiburtina Valeria, via Empolitana. Castel Madama: località Monitola e Campo del Ghiacci. Roma: via Crucis, via Ponte di terra, Autostrada dei parchi A24.

In un raggio di 10 chilometri, invece, è stata istituita una zona di sorveglianza che prevede misure meno gravose. 
Tra i vari punti: 
non si possono effettuare trasporti di volatili. 
Persone, veicoli ed attrezzature che entrano in contatto con il pollame devono essere disinfettati.

In questa zona ricadono le restanti vie di Tivoli e Castel Madama, oltre a  San Gregorio da Sassola, Casape, Gallicano nel Lazio, Poli, Zagarolo (via Colle Scossite, via Bianconi, via Santa Apollara, via Santa Maria, via Colle del Rio), Palestrina (via di Colle Rosato, SP55A incrocio via Vigesimo, via Tende), Castel San Pietro Romano (SP58A), Capranica Prenestina, Ciciliano, Sambuci (SP42A), Vicovaro (via delle Giunte), San Polo dei Cavalieri (SP 32), Marcellina, Guidonia Montecelio (SP 26B – via Cristoforo Ferrari, viale Roma, via della Longarina, via Tiburtina) e a Roma via Lunghezzina, via Fosso San Giuliano, via Valle Castriglione.

Fonte: www.notizialocale.it

giovedì 9 novembre 2017

Elezioni U.A. Il ruolo chiave del Segretario dell'Ente

Apprendiamo dal sito ufficiale dell'Università Agraria di Gallicano nel Lazio che per il giorno 13 novembre alle ore 18:00 è stato convocato il CdA dell'Ente per discutere su alcuni punti all'OdG di particolare rilevanza, a distanza di circa un mese dalle prossime consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione. 
Da quanto si evince dalla convocazione, nonostante le reiterate richieste di aggiornamento dello Statuto dell'Ente, da parte della Regione Lazio, (solo dopo nostra sollecitazione, ndr), l'Università Agraria non sembrerebbe aver messo in calendario la discussione sulla "improrogabile" Revisione dello Statuto  ma solo la presa d'atto delle recenti dimissioni dalla carica di alcuni consiglieri di amministrazione e loro surroga e l'aggiornamento Lista degli Utenti.
Il Segretario dell'Ente quindi, come anche il resto della Giunta Esecutiva, sembrerebbe aver in qualche modo "legittimato" la condotta "in palese contrasto con le norme che regolano gli usi civici", per riprendere una frase contenuta in una delle numerose note regionali.
La vicenda quindi apre un altra interessante e giuridicamente rilevante questione sulle responsabilità in capo al Segretario dell'Ente che, a norma di Statuto, Articolo 30 – Funzioni del Segretario. Il Segretario ha funzioni eminentemente pubbliche ed interviene negli atti amministrativi dell’Ente per certificare l’autenticità e la legalità degli atti. Egli deve essere abilitato alle funzioni di Segretario comunale.
Particolarmente delicata sarà la questione relativa all'indizione delle consultazioni elettorali che risultano,ad oggi, ancora non ufficializzate dall'Ente e la revisione delle Lista degli Utenti che, sebbene non ancora aggiornata, risulterebbe comunque "in contrasto" con quanto reiteratamente comunicato dagli Uffici Legali Regionali.
In questo momento, riconoscendo la difficoltà del caso, possiamo solo augurare al Segretario dell'Ente un approfondito ed equilibrato lavoro per garantire a tutta la Comunità Gallicanese la massima trasparenza amministrativa evitando di incappare in insidiose postille con inevitabili risvolti giudiziari.

mercoledì 8 novembre 2017

CITES: il Registro diventera' elettronico. FEDERFAUNA: ALTRA BATTAGLIA VINTA

FederFauna chiede da anni che siano informatizzate le procedure per agevolare gli operatori nell'adempiere agli obblighi di legge e ora il Ministero chiede cinque ditte per avviare una fase sperimentale. 
Venerdi' scorso (3 novembre) la DG per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell'Ambiente e della Tutela  del Territorio e del Mare ha informato con una mail FederFauna e tutte le altre Associazioni di Categoria, che dara' avvio ad una sperimentazione sull'uso del registro CITES in versione elettronica.
Alla tenuta di tale registro di detenzione di specie animali e vegetali iscritte negli allegati A e B del Reg.(CE) n. 338/97, previsto dall'articolo 5 della legge 11 febbraio 1992, n. 150 e successivamente disciplinato con D.M. 8 gennaio 2002, sono obbligati diversi soggetti: le imprese commerciali, le strutture che esercitano attivita' circense, i giardini zoologici, gli orti botanici, gli acquari, le mostre faunistiche permanenti e itineranti, le istituzioni scientifiche e di ricerca pubbliche e private che detengono esemplari da museo e da erbario (escluse quelle registrate ai sensi del DM 23.03.1994), chiunque utilizzi, detenga o esponga esemplari a scopo di lucro o ponga in essere atti di disposizione finalizzati allo scambio, alla locazione, alla permuta o alla cessione a fini commerciali di qualsiasi natura e titolo, chiunque ottenga esemplari provenienti da sequestro, confisca, affidamento anche temporaneo. La compilazione deve avvenire in modalita' e tempi specifici.
Proprio per semplificare l'attivita' sia degli operatori economici, che degli organismi deputati al controllo, gia' anni fa FederFauna propose che tutti i registri cartacei venissero sostituiti con versioni informatiche simili al sistema SINTESI, adottato dal Ministero della Salute per la raccolta delle informazioni riguardanti la tracciabilita' degli animali e dei prodotti di origine animale provenienti da altri Paesi comunitari, nonche' per la raccolta dei dati relativi alle importazioni di quei prodotti per i quali e' prevista una regolamentazione nazionale, che consente alle imprese di comunicare per via telematica le informazioni relative alle partite in arrivo.
Obbiettivo di FederFauna sarebbe arrivare, un giorno, alla sostituzione di tutti i registri cartacei con un solo registro informatico in cui ciascun operatore, abilitato a diverse funzioni al momento della propria registrazione, possa con un'unica password accedere per adempiere a tutti gli obblighi di legge specifici per la sua attivita'.
Nella nota di venerdi', la DG per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare informa che gia' da tempo sta lavorando al progetto di informatizzazione del registro CITES in collaborazione con l'Arma dei Carabinieri e che nell'ambito di tale progetto e' previsto l'avvio, entro la fine dell'anno corrente, di una sperimentazione.
La DG chiede percio' alle Associazioni di segnalare entro il 30 novembre fino ad un massimo di cinque ditte di diversa tipologia (per quantita' di esemplari, specie trattate, lavorazioni effettuate ecc…) tra le quali saranno individuate quelle da far partecipare a tale fase sperimentale.
FederFauna, felice ed orgogliosa della notizia, ha gia' girato l'invito ad avanzare la propria candidatura a tutti i suoi Iscritti.

martedì 7 novembre 2017

Quando le terre civiche di colpo diventano private. Il caso di Vivaro Romano...e non solo

In questi anni la nostra Confederazione si è occupata in più occasioni del problema legato alla gestione delle terre di demanio civico, i cosidetti Usi Civici (ovvero un diritto di godimento collettivo che si concretizza, su beni immobili, in varie forme - caccia, pascolo, legnatico, semina..), spettanti ai membri di una comunità, su terreni di proprietà pubblica o privata nobiliare di origine feudale.
Nelle nostre iniziative abbiamo parlato principalmente di terreni, ma è bene ricordare che tra i beni immobili costituenti il ricco patrimonio in gestione alle Università Agrarie o Amministrazioni Separate, rientrano anche fabbricati, magazzini, stalle etc.
Tralasciano le fonti normative che regolano la vita amministrativa di questi Enti, in considerazione di quanto è emerso recentemente nei casi di Valmontone, Tarquinia e Gallicano, il ruolo di controllo e verifica dell'operato di questi Enti, da parte della Regione Lazio, è pressochè nullo.
Ma i problemi, quelli veri, non si celano dietro presunti brogli per il rinnovo delle cariche sociali (poltrone, ndr) oppure dietro repentine modifiche "Statuarie". Il vero sfacelo di così tanta ricchezza rurale sta celata dietro la svendita o la concessione incontrollata di ettari ed ettari di terreno a prezzi ben al di sotto della soglia minima di mercato.
Un caso che recentemente ci è stato riportato riguarda la "concessione in uso di terreni di proprietà dell’ente U.A. di Vivaro Romano, per l’istituzione e gestione di una azienda faunistico-venatoria" (Del. Commissario Straordinario n. 2 del 07/01/17 - poi portata in Consiglio Regionale con interrogazione a risposta immediata n. 566 del giorno 27/01/17).
In breve il Commissario Straordinario nominato dalla Regione Lazio, deputato alla sola ordinaria amministrazione dell'Ente fino  a uovo insediamento del CdA, ha ritenuto autonomamente (?) a pochi giorni dalle elezioni di concedere in maniera diretta mille ettari di terreno a un privato.
Qualcuno potrebbe sentenziare che sono cose che succedono quando viene demandata una sola persona da tanti anni a gestire un Ente regionale....e allora ecco tornare a mente le nostre battaglie in Regione per il "Riconoscimento negli Statuti del diritto di utenza a tutta la popolazione e non solo a pochi prescelti" (vds U.A. di Gallicano nel Lazio il cui attuale presidente è arrivato allo scadere del Terzo mandato consecutivo).
Certo, leggendo queste poche righe vi verrà subito da pensare allora a quanto sia davvero difficile per un giovane Allevatore o Agricoltore poter accedere alla concessione di ettari di terreno a prezzi "stracciati" se non si è amico dell'amico dell'amico di turno ma non lasciatevi prendere dall'emotività, i problemi sono ancora più complicati, anche se è difficile credere, per gli Uffici Regionali che dovrebbero avere un quadro chiaro e definito sulla reale consistenza del patrimonio Civico Regionale, ma che invece, basandosi esclusivamente sulle informazioni sporadiche e molte volte imprecise fornite dalle stesse U.A., si ritrovano puntualmente a ricominciare da capo, in un censimento infinito.
Dal momento che, da quanto ci risulta, gli atti delle U.A. non sono più sottoposti ad ulteriore verifica e controllo da parte della Regione, allora è forse possibile che un migliaio di ettari siano concessi in affitto a circa 1,50 euro a ettaro, quando per terreni simili la stessa U.A. percepisce un canone annuo di 6,50 euro a ettaro.
Se non bastasse questo pressapochismo giuridico-amministrativo, ci chiediamo: la Regione in tutto questo che fa? Non lo sappiamo....
A Gallicano è vigente uno Statuto in palese contrasto con la normativa in materia di uso civico e ci si "auto rielegge vita natural durante" e si attende da anni un intervento risolutivo della Regione al posto di letterine sterili senza effetto concreto...
A Tarquinia il Commissario Straordinario decide autonomamente di "mettere mano allo Statuto dell'Ente", salvo poi ripensarci allo scadere del tempo regolamentare...
A Valmontone si procede alle elezioni per il rinnovo del CdA dell'U.A. per poi passare al Commissariamento dell'Ente e poi di nuovo riammettere il presidente precedentemente destituito dalla carica.

Il 10 dicembre si andrà (per qualcuna è il caso di aggiungere "forse") a nuove elezioni per il rinnovo dei Consigli di Amministrazione delle seguenti U.A. e ASBUC:

A.S.B.U.C DI ROCCASALLI DI ACCUMOLI 
A.S.B.U.C. DI S. ANATOLIA DI BORGOROSE 
A.S.B.U.C. DI S. GIORGIO DI AMATRICE
A.S.B.U.C. DI TORANO DI BORGOROSE 
UNIVERSITA’ AGRARIA DI CIVITELLA DI LICENZA 
UNIVERSITA’ AGRARIA DI CORESE TERRA 
UNIVERSITA’ AGRARIA DI GALLICANO NEL LAZIO 
UNIVERSITA’ AGRARIA DI ISOLA FARNESE   
UNIVERSITA’ AGRARIA DI POZZAGLIA SABINA 
UNIVERSITA’ AGRARIA DI TARQUINIA 

Si voterà con il consueto metodo dell'approssimazione e del "se sta bene a voi, figurate a me", cancellando allo stesso modo anni e anni di storia, di tradizioni, di cultura rurale e di lotte contadine per quel bene che una volta era chiamato "terra".

MA QUANTO ANCORA DEVE DURARE QUESTO TEATRINO?? 

lunedì 6 novembre 2017

Le Università Agrarie tra perizie, consulenze, debiti, interessi e Commissari.

Se le intenzioni del Governatore del Lazio Zingaretti, ad inizio della sua legislatura, erano quelle di affrontare una seria riforme strutturali degli Enti di secondo livello, troppi e inutili, a poco meno di un anno dalle elezioni regionali possiamo affermare, con chiarezza e assoluto distacco, che il Suo progetto è fallito.

A complicare la vita di Zingaretti, oltre alle Comunità Montane, mai realmente abolite ma al contrario recentemente rifinanziate ad Agosto 2017 (anche se in realtà c'è stato solo un cambio di nome e nient'altro, ovvero da "Comunità Montane" si è passati a "Unioni di Comuni") a complicare la vita politica del PD Laziale ci sono anche le Università Agrarie, ovvero quegli Enti che operano sottotraccia, ben mimetizzati nell'intricata giungla dei livelli di governo del territorio (oltre a 378 comuni, a cinque Province e all’Ente Regione, nel Lazio, senza tener conto delle Asl e degli enti e aziende regionali,  si individuano altri 13 livelli di governo e 244 enti).

Recentemente il caso dell'Università Agraria di Valmontone (quando a seguito di dimissioni di una maggioranza del CdA, la Giunta Regionale ha disposto prima il commissariamento dell'Ente e poi, a poco meno di un paio di mesi, è tornata sui propri passi per vizi procedurali, annullando in autotutela i propri atti) ha riaperto la questione spinosa dell'inefficace ruolo svolto dalla Regione Lazio in materia di controllo sull'operato degli enti sottoposti.

A Tarquinia, il Commissario dell'Università Agraria nominato dalla Regione, con propria ed autonoma iniziativa, delibera prima modifica lo Statuto dell'Ente e poi torna sui propri passi, annullando in autotutela il suo stesso atto, vista anche l'imminente data delle elezioni per il rinnovo dei consigli di Amministrazione degli Enti Agrari, previste per il 10 dicembre. 

Se il Governo Zingaretti a Valmontone ritira in extremis il Commissario, mentre a Tarquinia tenta il ribaltone a "colpi di Statuto" a Gallicano, già nel caos, lascia tutto in balia della sorte...e per Zingaretti & Co. la questione sembrerebbe davvero spinosa, visto che da quando abbiamo cominciato a scoprire la "pentola", a qualcuno è cominciato a scarseggiare il companatico e allora come si dice in questi casi: "quando il condimento è poco, basta solo per sporcare la pentola"

Dopo quattro anni di nostre dure e martellanti iniziative - l'ultima è stata quella in cui la Regione Lazio aveva intimato all'Ex Sindaco, ora dimissionario (e comunque inadempiente)di segnalare eventuali omissioni da parte del CdA dell'Ente in merito all'aggiornamento dello Statuto, (Usi Civici Gallicano nel Lazio. Il Difensore Civico invita il Sindaco a segnalare tempestivamente alle Autorità le inadempienze dell'Ente U.A.) - sono arrivate repentine quanto inaspettate le dimissioni dei tre consiglieri di maggioranza (già citati nella nota del Difensore Civico) che "con l'intento di dare un forte segnale di discontinuità nella gestione dell'Ente..." hanno rimesso il proprio mandato a poco meno di un mese dalle elezioni. (dimissioni dalla carica dei consiglieri di amministrazione).

Saranno stati forse i giudizi pendenti nei vari Tribunali che gravano e graveranno pesantemente sulla cassa dell'Ente? Oppure le verifiche effettuate dalla Corte dei Conti, oppure i ricorsi persi contro il Consorzio Stradale? Oppure altri mille motivi a far "redimere i dimissionari"? Ma soprattutto cosa succederà ora? Difficile rispondere. 

Quello di cui siamo certi però è che, nonostante il waltzer delle poltrone, sono ancora tantissime le persone che neanche immaginano "le terre che non sanno di avere".