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REGIONE LAZIO. Disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne per l'anno 2024 - CACCIA AL CINGHIALE. DOPO IL SUCCESSO DELLA PASSATA EDIZIONE TORNA LA "GRANDE BATTUTA AL CINGHIALE" NELLA RISERVA DI PISCIN DI POLVERE DOMENICA 17 MARZO 2024- CONFAVI LAZIO, CONTINUA CON GRANDI ADESIONI IL TESSERAMENTO CACCIA 2024 - SCRIVICI PER RICEVERE LA POLIZZA ASSICURATIVA PIU' VANTAGGIOSA -

martedì 30 luglio 2019

Mipaaft. In arrivo 14 milioni per le aste indigenti. E' il momento del Pecorino.


Il 25 luglio scorso il Mipaaft ha approvato un provvedimento che prevede lo stanziamento di 14 milioni di euro per l'acquisto di formaggio pecorino Dop destinato alle organizzazioni caritative, che si occupano della distribuzione gratuita di derrate alimentari alle persone in condizioni di indigenza.
E' un primo passo verso le aste e il ritiro dai locali di stoccaggio di ingenti quantitativi di Pecorino romano.
Dal portale agronotizie apprendiamo che l'acquisto del pecorino Dop avverrà tramite procedure di gara. Sarà l'Agea a farsi carico dell'emanazione del bando, da suddividere in più lotti, e dell'espletamento delle successive procedure per l'assegnazione definitiva dei fondi.
"Questa misura era stata introdotta con il decreto-legge emergenze agricole – ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio – Grazie ad un impegno assiduo, abbiamo concluso in tempi rapidi le procedure necessarie per ottenere l'autorizzazionedella Commissione europea, richiesta dal medesimo decreto-legge. Quindi, abbiamo potuto procedere a firmare il decreto e a stanziare la somma per l'acquisto e la distribuzione dei formaggi Dop da parte degli enti caritatevoli".
Secondo la griglia di corrispondenza tra prezzi del Pecorino romano e prezzi del latte ovino sardo, posta a base dell'accordo dell'8 marzo 2019 tra pastori, organizzazioni agricole e trasformatori, occorre un prezzo medio ponderatodel Pecorino romano da 8,50 euro al chilo per per consentire la corresponsione ai pastori di un conguaglio che porti il latte ovino sardocomplessivamente a 1,02 euro al litro. E con l'annata lattiero-casearia ormai in dirittura d'arrivo tutto è affidato all'andamento del mercato del Pecorino romano da qui a fine ottobre.

Prezzi medi mensili e raffronti con il 2018

Intanto il prezzo medio su base mensile del Pecorino romano a luglio cresce del +1,61% attestandosi a 6,63 euro al chilogrammo rispetto ai 6,53 del mese di giugno. Mentre il livello medio dei prezzi a luglio resta sotto del3,35% rispetto al prezzo medio del 2018. non si registrano novità per quanto riguarda le quantità prodotte di latte ovino e Pecorino romano.

lunedì 29 luglio 2019

Lazio. Firmato il decreto per l'istituzione del Monumento Naturale “Castagneto Prenestino” tra Capranica Prenestina e San Vito Romano.


Nel 2018 il Consiglio Comunale di Capranica Prenestina (RM) proponeva alla Regione Lazio l'istituzione "del monumento naturale “Il Castagneto Prenestino” ai sensi dell‟art. 6 della Legge Regionale 6 ottobre 1997 n. 29 e ss.mm.ii.”. Dopo poco tempo anche il Consiglio Comunale di San Vito Romano il 19 gennaio 2018 aderì alla proposta in accordo con il Comune di Capranica Prenestina” ed oggi il Monumento naturale "Il Castagneto Prenestino" è realtà.
L’area proposta come Monumento Naturale possiede un’estensione pari a circa 190 ha ed è costituita da un lembo di castagneto di primo impianto con esemplari plurisecolari, alcuni di aspetto maestoso, i cui frutti vengono impiegati per la produzione della tradizionale “mosciarella” prenestina. La gestione dell'area naturale sarà condivisa tra i due Comuni, ciascuno per la parte di propria competenza, 



venerdì 26 luglio 2019

Amatrice: il consorzio delle aziende agricole lancia il bio distretto Terra Viva: alcuni prodotti sono già in commercio

Ad Amatrice, nei giorni 26, 27 e 28 luglio, si terrà la terza edizione della Festa della trebbiatura che sarà anche l’occasione per lanciare un nuovo progetto imprenditoriale e di rinascita, a tre anni dal terremoto, di una ventina di aziende agricole del comprensorio. 
Da una iniziativa di solidarietà all’indomani del sisma, è nato infatti un progetto imprenditoriale e sociale volto a valorizzare il comprensorio amatriciano. 
Con la partecipazione e il lavoro di una ventina di imprese agricole locali, dopo tre anni è emersa forte l’idea di caratterizzare questo territorio in un grande bio distretto allargato, il bio-distretto Terra Viva. Per questo, la Festa della trebbiatura diventa il momento annuale per fare il punto di un lavoro svolto con passione da agricoltori che vogliono ricostruire un territorio offeso ma non sconfitto. Ad anticipare la festa, il progetto e i risultati dei tre anni di attività con tanto di prodotti marchiati (grissinotto, frollino mela e cannella, birra Viva) sarà la conferenza indetta per domani (25 luglio), alle 11, in Regione, che coinvolgerà i principali attori e partner del progetto. La festa -che ha il patrocinio di Regione e Comune di Amatrice ed è stata organizzata dall’associazione Amatrice Terra Viva con Legambiente e Alce Nero - avrà luogo nella frazione di Conca, a ridosso del lago Scadarello, con stand gastronomici, musica, rievocazione storica di antichi mestieri, una trebbia antica perfettamente funzionante. La manifestazione inizierà venerdì 26, alle 17.30, presso l’Area Food di Amatrice, con un seminario sulla proposta del bio distretto di Amatrice e il lancio dei primi prodotti Amatrice Terra Viva. Il giorno seguente, a Conca, si svolgerà, dalle 14, una festa sugli antichi mestieri con il cavallo; seguirà un aperitivo con la nuova birra “Viva”, per poi concludere la serata con il gruppo musicale “Street Clercks”. La domenica inizierà alle 9 con una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo, Domenico Pompili; al termine si svolgerà la rievocazione storica della trebbiatura con personale in costume e la presentazione dell’associazione Amatrice Terra Viva. “In questi tre anni abbiamo recintato 12 km, seminato a cereale 70 ettari, fornito il grano Solina per la realizzazione di un frollino con mela e cannella, oggi già sul mercato, ad Alce Nero, azienda leader del biologico che dagli inizi ha collaborato con il comitato Amatrice Terra Viva sui progetti di ripristino”. Così Adelio Di Marco, presidente dell’associazione, ricordando che al presidente Sergio Mattarella sono stati offerti i prodotti di Amatrice Terra Viva durante la sua visita ad Amatrice il 18 luglio.
M. P.

Fonte: https://corrieredirieti.corr.it/

giovedì 25 luglio 2019

Intascava contributi comunitari senza aver mai svolto attività agricola sui terreni dell'Università Agraria di Sacrofano

Operazione “Gea” messa a segno dai finanzieri del Comando Provinciale di Foggia, nei guai Andrea Angiuliimprenditore di San Severo già indagato per il giro di “fatture fantasma” dei fratelli Sannella nel Foggia Calcio. In seguito ad un’attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica, i militari hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari e di sequestro preventivo del Tribunale di Foggia – Ufficio Gip – a carico dell’imprenditore, indagato per i reati di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” e “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico”. Eseguito un sequestro preventivo, per equivalente, di disponibilità economiche fino a 103.527,72 euro.
Le indagini hanno preso spunto dalla querela presentata alla Procura della Repubblica di Tivoli, nel novembre del 2017, dal legale rappresentante dell’Università Agraria di Sacrofano (Roma). In quella sede, il querelante ha riferito che l’Università, il 5 febbraio 2010, aveva stipulato con società intestata all’imprenditore di San Severo un “contratto di concessione di uso”, per la durata di nove anni, di 45 ettari di terreni di proprietà dell’Ente universitario, siti nel Comune di Roma, località “Quarticciolo”. 
Dal 2012, la società non ha più corrisposto il canone di concessione, pur percependo da AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) contributi comunitari P.A.C. (Politica Agricola Comune) per importi significativi, risultati accreditati su conti correnti accesi presso le filiali di Istituti di Credito ubicate a San Severo, ragione per la quale la Procura della Repubblica di Tivoli trasmetteva gli atti, per competenza, alla Procura della Repubblica di Foggia. 
Fonte: www.immediato

giovedì 18 luglio 2019

Università Agraria di Gallicano nel Lazio. Pronta la bozza per l'Asta degli Erbai e dei Pascoli.

Dopo i primi 60 gg dall'avvenuta elezione del Comitato di Gestione dell'U.A. di Gallicano nel Lazio sono state numerose le problematiche emerse ed affrontate alcune delle quali definite e molte altre ancora da definire. 
Presentata giorni fa la proposta di Nuovo Statuto, ora i lavori del Comitato sono concentrati su altre particolari criticità, ed in questo momento di particolare difficoltà economica l'Ente Agrario ha bisogno di  ripartire con politiche di sana gestione al fine di  valorizzare e tutelare le potenzialità produttive di molti terreni di demanio collettivo, con destinazione diversa da quella boschiva, e favorire oltremodo la crescita e lo sviluppo economico-sociale della comunità Gallicanese, 
Per questo motivo, come componente del Comitato di Gestione, ho presentato una prima bozza di Bando per la concessione di Erbai, Pascoli e Seminativi ad  imprenditori agricoli singoli o associati al fine di valorizzare al meglio l'ingente patrimonio rurale della collettività.
Dei 26 Ha circa di terreni concessi in affitto negli anni passati si passerà oggi ad oltre 63 Ha con un sensibile aumento delle potenzialità reddituali dai fondi che garantiranno oltremodo risorse economiche importanti per la pianificazione e realizzazione di opere di salvaguardia e conservazione di altre aree ed infrastrutture importanti come strade rurali, fontanili, i parchi e le aree boschive dell'Ente U.A.
La bozza di Bando è stata sottoposta all'attenzione del Comitato per le opportune valutazioni e determinazioni.

G.Milani


REVISIONE MACCHINE AGRICOLE ED OPERATRICI. NUOVE SCADENZE


Con il Decreto interministeriale del 28/02/2019, n. 80 vengono spostate le scadenze dei termini di revisione delle macchine agricole e scongiura il rischio di sanzione e ritiro del libretto. 
Arriva così  un nuovo decreto interministeriale che rimescola le carte e "sistema il pasticcio".
Il ministero dei Trasporti e delle infrastrutture riduce gli step da 5 a 4 (vedi caselle rosse della tabella), sposta al 2021 la prima scadenza e completa il ciclo arrivando a regime a fine 2023 con il controllo quinquennale dei trattori immatricolati dopo il primo gennaio 2019.
A partire da data ignota fino a fine giugno - non più dicembre - del 2021, si recupera il primo "carico" dei trattori da revisionare (immatricolati entro il 31 dicembre '73) a cui vengono aggiunti ulteriori dieci anni di immatricolazioni, per arrivare al 1983. Poi, in un anno, e quindi entro giugno 2022, vanno a revisione i trattori agricoli immatricolati fino a dicembre 1995 e, a questo punto, sono state recuperate le scadenze bucate ad oggi.
Entro il 2023, e siamo alla terza tranche, il Mit conta di avere revisionato tutti i trattori agricoli circolanti e immatricolati entro il 31 dicembre 2018 per partire con una revisione periodica ogni cinque anni, non più dei mezzi immatricolati dopo il 2016 ma di quelli immatricolati dopo il primo gennaio 2019.

LE NUOVE SCADENZE



mercoledì 17 luglio 2019

STAGIONE VENATORIA 2019/2020. ECCO IL NUOVO CALENDARIO


La stagione venatoria nel Lazio si aprirà il prossimo 15 settembre e si concluderà il 30 gennaio 2020, con posticipo dall’1 al 10 febbraio 2020.

A stabilirlo è il nuovo calendario venatorio 2019/2020 con decreto del Presidente della Regione Lazio, in conformità con le disposizioni normative comunitarie e nazionali.
Il calendario è il prodotto di un lavoro condiviso con le associazioni venatorie, agricole e ambientaliste rappresentate al tavolo faunistico-venatorio regionale e dell’acquisizione dei pareri dell’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Nel dettaglio, la caccia è consentita per l’intera stagione venatoria tre giorni per ogni settimana, che il titolare della licenza può scegliere tra lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica.
L’effettiva fruizione (nelle zone vocate assegnate per la girata e per la braccata) viene modulata: in forma collettiva in squadre autorizzate i giorni 2, 3, 6, 9, 10, 13, 16, 17, 20, 23, 24, 27, 30 di novembre, i giorni 1, 4, 7, 8, 11, 14, 15, 18, 21, 22, 26, 28, 29 di dicembre, i giorni 2, 4, 5, 8, 11, 12, 15, 18, 19, 22, 25, 26, 29 di gennaio; in forma singola, invece, è consentita nel periodo 2 novembre – 30 gennaio 2020, tre giorni per ogni settimana, fra lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica.
L’addestramento e l’allenamento dei cani è consentito, senza possibilità di sparo, dal 18 agosto al 31 di agosto, dal sorgere del sole alle 11 di mattina; dal 1 settembre al 12 settembre, dal sorgere del sole alle ore 19 con l’esclusione dei giorni di eventuale apertura anticipata della caccia; mentre, nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS), è consentito dal 1 al 12 settembre dal sorgere del sole alle ore 19.
Dal 15 settembre al 30 gennaio 2020 è vietato l’addestramento e l’uso del cane nelle giornate in cui il conduttore non è in esercizio venatorio e nelle giornate di martedì e venerdì di ciascuna settimana. L’attività è invece consentita qualora il conduttore annoti la giornata di caccia sul tesserino venatorio.
Nelle giornate di posticipo dal 1 febbraio al 10 febbraio è consentita la caccia alla specie: colombaccio, cornacchia grigia, gazza, ghiandaia. L’esercizio venatorio è consentito solo da appostamento fisso o temporaneo, senza l’ausilio del cane.
Le eventuali deroghe all’attuale calendario venatorio, ivi compresa la preapertura, potranno essere ammesse ai sensi dell’art.34 comma 2 della legge regionale 17/1995.


martedì 9 luglio 2019

GLI ALLEVATORI DEL TERREMOTO? OCCUPINO MENO SPAZIO DELLE FAMIGLIE...

I moduli assegnati prevedono metrature inferiori di quelle previste per le famiglie. «Una decisione dovuta alla fretta», spiega il capo della Protezione Civile che sta autorizzando soluzioni diverse, a patto di non gravare sui conti pubblici.

AMATRICE. Quanto spazio occupa una famiglia di tre persone con un lavoro qualsiasi? 60 metri quadrati, secondo i calcoli effettuati dalla Protezione Civile subito dopo il terremoto del 2016. E una famiglia di tre persone che vive di agricoltura o allevamento? 45 metri quadrati, quindici in meno di tutti gli altri. Secondo i tecnici del Dipartimento hanno meno vestiti? Meno mobili? Sono più magri perché vivono a contatto con la natura? Misteri della burocrazia e del dopoterremoto più pazzo degli ultimi decenni.
In realtà è solo colpa della fretta spiega Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione Civile, arrivato quando tutto era già ormai deciso e assegnato ma pronto a intervenire per risolvere i problemi che si stanno creando. "La decisione è stata presa dalla Protezione Civile dell’Umbria – racconta – Mi dicono di aver preferito queste metrature perché si trattava di moduli già pronti per essere installati rapidamente e perché avrebbe dovuto essere una soluzione temporanea”.
Il temporaneo di questo terremoto sta diventando un tempo illimitatamente sospeso e senza scadenza. E la fretta sarà anche una possibile giustificazione ma sta di fatto che la scelta si è rivelata un clamoroso errore di valutazione e che il confronto tra allevatori e non allevatori mette tristezza. Nei Mapre da quasi tre anni gli allevatori con un nucleo familiare composto da tre persone si sono dovute accontentare di 45 metri quadrati di lamiera. Tutti gli altri, quelli che hanno chiesto le Sae, le casette di emergenza, hanno ottenuto 60 metri quadrati. Nel caso degli allevatori 60 metri quadrati sono stati considerati sufficienti per quattro persone. Evidentemente si pensa che abbiano esigenze diverse da quelle di tutti gli altri che nelle Sae in quattro hanno diritto a 80 metri quadrati. Per poter ottenere il lussuoso Mapre da 80 metri quadrati gli allevatori devono avere un nucleo familiare composto da almeno cinque persone. A tutti gli altri basta essere in quattro. In questa triste condizioni vivono 792 persone, secondo gli ultimi dati della Protezione Civile. 
Luca Angeli è un allevatore di Pieve Torina, nel Parco dei Monti Sibillini, lato delle Marche. Mille pecore e sessanta mucche e una tradizione di pecorini a latte crudo pluripremiati realizzati da oltre mezzo secolo dall’intera famiglia. Non hanno voluto fermarsi dopo il terremoto. Uno dei fratelli ha deciso di andare a vivere a Recanati, duecento chilometri di strada ogni giorno. Luca ha scelto di rimanere a vivere sul terreno dell’azienda. Divide il Mapre con la compagna e due figli, il primo di un anno e quattro mesi, la seconda di un mese. “Quando l’ho avuto mi sembrava di aver fatto dei passi da gigante rispetto alla roulotte dove ero rimasto per mesi. Dopo due anni lì dentro siamo disperati. In inverno non si vive senza la stufa accesa notte e giorno. Una notte abbiamo corso il rischio di morire tutti, le pareti si sono annerite di ossido di carbonio, per fortuna mi sono svegliato e ho fatto uscire tutti di corsa. D’estate la situazione è indescrivibile, un caldo infernale. I moduli sono stati costruiti con i pannelli delle celle frigorifere. Non capisco perché non ci abbiano dato le casette di emergenza che hanno dato a tutti gli altri. Perché ci hanno trattati da esseri inferiori? Facciamo gli agricoltori ma non è bello essere considerati l’ultima ruota del carro. Se fossi da solo potrei anche sopportare e andare avanti ma ho la mia compagna e i figli. Da padre mi faccio schifo da solo, non posso tollerare di far crescere due bambini così. Il più grande è stato ricoverato la scorsa settimana. Forse abbiamo sbagliato a metterli al mondo ma con la mia compagna ci siamo detti che non potevamo aspettare che le cose si rimettessero a posto perché avremmo corso il rischio di non poter mettere più su famiglia. Però è dura.  Io ho 37 anni e lei 28. Stiamo decidendo che fare, se rimanere o andare a vivere altrove come ha fatto mio fratello”.
Silvia Bonomi alleva da dieci anni solo pecore Sopravvissane, una razza che era stata sostituita in zona dalle pecore sarde ma che Silvia e pochi altri stanno recuperando. Ha un’azienda con il compagno a Ussita, nel Parco dei Monti Sibillini e un Mapre da quaranta metri quadrati da dividere in tre, stringendosi anche più di quanto non abbiano già fatto gli altri allevatori perché al momento dell’assegnazione non era stata calcolata la madre, che con lei ha il domicilio abituale. E quindi altri cinque metri quadrati in meno, per un totale di venti metri quadrati in meno rispetto a quelli ottenuti dagli abitanti delle Sae. Silvia, il compagno e la mamma che ha oltre settanta anni e le gambe molto malandate, hanno sopportato un inverno durissimo, ora hanno di fronte una lunga estate di caldo torrido nella lamiera del modulo prefabbricato ma potrebbero evitare di vivere lì dentro ancora un inverno. “Ci hanno promesso in regalo una casetta in legno di 60 metri quadrati”, annuncia. Dopo una lunga battaglia burocratica il 3 luglio ottiene l’autorizzazione a effettuare la sostituzione dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, a patto di pagare i lavori necessari per la realizzazione della platea su cui dovrà essere installata la nuova struttura. “E’ un po’ più grande di quella assegnata ma non ne faccio una questione di metrature, in questi casi ci vuole flessibilità pur mantenendo una giusta necessità di verificare le situazioni caso per caso. Ed è una soluzione che potrebbe essere adottata anche da altri allevatori se vengono rispettate le condizioni seguite anche in questo caso”, assicura Borrelli.  

giovedì 4 luglio 2019

UNIVERSITA' AGRARIA DI GALLICANO NEL LAZIO. Ecco la proposta per il Nuovo Statuto.

Con Delibera n. 7 del 29.6.2019 il Comitato di Gestione (eletto il 5 maggio) ha predisposto la Proposta di Nuovo Statuto dell'Università Agraria di Gallicano nel Lazio nel rispetto dei termini di cui al Decreto del Sindaco n. 5 del 18.03.2019.
La proposta di nuovo Statuto è adesso a disposizione di tutti gli utenti che avranno quindi la possibilità di produrre eventuali suggerimenti, osservazioni ed integrazioni al fine di rendere il testo "definitivo" il più possibile "condiviso" e "partecipato".
Le vicende travagliate di questi ultimi anni hanno inciso fortemente sulla stabilità di tutto il sistema "Agraria" tanto che i componenti del Comitato di Gestione con assoluto spirito di cooperazione ma soprattutto di condivisione sugli obiettivi finali, hanno lavorato e stanno lavorando tuttora, per ridare equilibrio e  stabilità ad un importantissimo Ente come quello appunto dell'Agraria che ricordiamo ha l'onore e l'onere di gestire centinaia di ettari di terreni e boschi, oltre ad immobili urbani, a disposizione dell'intera Comunità.
Il Comitato sta ora lavorando alla predisposizione di un nuovo Bando per la concessione di ERBAI e PASCOLI per implementare così i servizi e le opportunità di sviluppo per le Aziende Agricole ma soprattutto una grande occasione di occupazione per i giovani agricoltori della comunità Gallicanese.
Le nostre prerogative per una nuova Università Agraria erano basate sul rispetto di tre principi cardine: Identità, Equità e Sviluppo
Oggi crediamo di aver contribuito in maniera incisiva alla nascita di una nuova Università Agraria con una serie di opportunità di sviluppo ed occupazione per la Comunità Gallicanese e per tutte le attività agricole e zootecniche presenti sul territorio........ma abbiamo ancora molto lavoro da fare...e farlo in meglio!



CLICCA QUI PER CONSULTARE LO STATUTO

mercoledì 3 luglio 2019

Nel Lazio la prima legge sui biodistretti

Lazio dalla parte dell’agricoltura di qualità. Promuovere l’agricoltura biologica; diffondere buone pratiche rurali, ambientali e sociali; tutelare le conoscenze locali e la biodiversità; sviluppare l’ecoturismo culturale e gastronomico. Tutto attraverso la diffusione di un modello partecipativo dal basso, attento allo sviluppo sostenibile e alle vocazioni dei territori. Sono le linee guida della legge che disciplina i biodistretti approvata dal Consiglio regionale del Lazio con 22 voti favorevoli e 11 astenuti. I biodistretti sono organizzazioni nate spontaneamente negli anni scorsi, ce ne sono 30 in tutta Italia, di cui 2 nel Lazio (Viterbo e Frosinone), e uno attualmente in formazione nella zona di Fiumicino e Cerveteri. Si tratta – nella definizione che dà la nuova legge del Lazio – di un’area geografica omogenea con vocazione all’agricoltura biologica, dove i vari soggetti che operano nel settore “stringono un patto di solidarietà – si legge nella relazione – per la gestione sostenibile del territorio, partendo proprio dal modello biologico di produzione e consumo”. In pratica si mettono in rete amministrazioni locali, produttori, consumatori per promuovere un modello di sviluppo ecosostenibile.

Lazio, il regolamento entro 180 giorni

Con questa legge, la prima in tutta Italia, si prevedono forme di intervento regionale per gestire un biodistretto, con l’istituzione di un fondo specifico. Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge, la Giunta regionale adotterà un regolamento che dovrà contenere i criteri per individuare i soggetti che possono far parte del biodistetto, le modalità per l’elaborazione dei programmi annuali, per l’erogazione dei contributi previsti e per i controlli sulla loro utilizzazione. Per ciascuna delle annualità 2020 e 2021 sono stanziati 150 mila euro per la parte corrente e 200 mila euro per gli interventi.
La Regione individua e riconosce i diversi biodistretti, secondo una serie di parametri precisi (la presenza preponderante di sistemi di coltivazione, allevamento e trasformazione alimentare a carattere biologico, la qualità ambientale del territorio, l’identità storica e territoriale omogenea, la presenza di zone paesaggisticamente rilevanti). A promuoverne l’istituzione è un comitato costituito fra gli enti locali e i soggetti rappresentativi del sistema economico e sociale che operano nella zona.

Nel piano del Lazio gli obiettivi da raggiungere

L’istituzione viene proposta alla Giunta regionale, che, inoltre, approva il piano elaborato dal soggetto gestore. Il piano deve contenere gli obiettivi da raggiungere, i progetti messi in campo per l’uso razionale ed ecosostenibile delle materie prime e delle risorse energetiche, gli interventi per ridurre l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti chimici, gli interventi per il recupero ambientale. Ha validità triennale, ma è articolato in programmi annuali. Viene, infine, istituito un fondo per la promozione dei biodistretti, per realizzare studi di settore, azioni informative e di educazione alimentare, partecipazione a concorsi o fiere, diffusione di conoscenze scientifiche, pubblicazioni e siti web.

lunedì 1 luglio 2019

IL GAL “CASTELLI ROMANI E MONTI PRENESTINI”, APERTURA BANDI.


ll GAL “Castelli Romani e Monti Prenestini” comunica l’apertura del bando “Investimenti nella creazione, miglioramento o espansione di servizi di base locali per la popolazione rurale” (Misura 19.2.1 7.4.1). Termine fissato per la presentazione delle domande di sostegno è il 26.09.2019 (presentazione mediante sistema telematico SIAN).
Al link http://www.galcastelli.it/wp-content/uploads/2019/06/BANDO-19.2.1-7.4.1_GAL-CASTELLI.pdf si possono trovare tutte le informazioni ed il testo del bando.



Il GAL “Castelli Romani e Monti Prenestini” comunica l’apertura del bando “Investimenti per uso pubblico in infrastrutture ricreative, informazione turistica e infrastrutture turistiche su piccola scala” (Misura 19.2.1 7.5.1). Termine fissato per la presentazione delle domande di sostegno è il 26.09.2019 (presentazione mediante sistema telematico SIAN).
Al link http://www.galcastelli.it/wp-content/uploads/2019/06/BANDO-19.2.1-7.5_GAL-CASTELLI.pdf si possono trovare tutte le informazioni ed il testo del bando.

Il GAL “Castelli Romani e Monti Prenestini” comunica l’apertura del bando “Diversificazione delle attività agricole” (Misura 19.2.1 6.4.1). Termine fissato per la presentazione delle domande di sostegno è il 26.09.2019 (presentazione mediante sistema telematico SIAN).
Al link http://www.galcastelli.it/wp-content/uploads/2019/06/BANDO-19.2.1-6.4.1_GAL-CASTELLI.pdf si possono trovare tutte le informazioni ed il testo del bando.