Da qualche giorno si comincia a parlare su più fronti della proposta di istituzione delle Riserve Naturali Regionali:
- “Monte Pagliaro” nel comune di San Gregorio da Sassola, con i confini e l’estensione dell’Area Forestale Tiburtina, estesa 890 ettari, di proprietà regionale e già Bandita di Caccia, a norma dell’art. 45 della legge regionale 29/97;
- “Valle delle Cannucceta”, nel comune di Castel San Pietro Romano, estesa 400 ettari, a norma della legge regionale 29/97;
- “Agro Tiburtino-Prenestino”, nei comuni di San Gregorio da Sassola, Roma e Gallicano nel Lazio, estesa 950 ettari, parzialmente coincidente con la Zona di Ripopolamento e Cattura “San Vittorino” (ZRC 3) di cui al Piano Faunistico Venatorio regionale, a norma della legge regionale 29/97;
FederFauna e ACR (Associazione Cultura Rurale) sono da tempo impegnati a sensibilizzare il Mondio Rurale sul dilagante fenomeno della Parcomania.Forte è la preoccupazione che i tanto decantati "benefici" delle Riserve Naturali diventino in breve tempo solo un ricettacolo di "poltrone" e soprattutto una miriade di vincoli e nessuna opportunità concreta per le attività rurali del luogo.
Apprendiamo da fonti di stampa che dopotutto i nostri sforzi non sono stati vani e anche il Circolo Cacciatori Prenestini di ARCICACCIA è sceso in campo direttamente in ATC (dove sono presenti le maggiori sigle delle rappresentanze venatorie, ambientaliste e rurali) per chiedere un TAVOLO DI CONFRONTO ed aprire la discussione su queste proposte.
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