La Russia ha deciso misure di ritorsione contro i Paesi che le hanno imposto sanzioni, come aveva preannunciato Vladimir Putin.
Un decreto del presidente dà al governo il compito di stilare la lista dei beni vietati. “Per difendere gli interessi nazionali”, dice il Cremlino. Ma sono già trapelati i dettagli: saranno messi al bando per un anno i prodotti agricoli statunitensi e la frutta e la verdura dei Paesi dell’Unione Europea.
I russi, grandi consumatori di pollo statunitense (l’anno scorso ne hanno comprato 276 mila tonnellate), dovranno rinunciarvi. In totale la Russia spende un miliardo di euro per i prodotti agricoli statunitensi.
La metà di quanto investe nell’acquisto di frutta e verdura europea e che la rende il principale Paese importatore in questo settore.
Nel 2011, dall’Unione Europea, è partito verso la Russia un quinto delle esportazioni di frutta e un quarto di quelle di verdura. La settimana scorsa, i Ventotto avevano deciso sanzioni contro i settori bancario, petrolifero e della difesa russi.
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