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lunedì 4 agosto 2014

Legramandi: serve azione forte per legare prezzo latte a prezzo materie prime

L'anno prossimo terminera' il regime delle quote latte. Cio' determinera' sicuramente una maggiore volatilita' del prezzo del prodotto e il timore diffuso che tale condizione possa rivelarsi un ulteriore danno per gli allevatori italiani e' tutt'altro che infondato, se permarranno le attuali condizioni contrattuali.
Nella meta' del mese di luglio si sono riunite sempre le solite associazioni di allevatori con gli industriali del latte (ormai monopolio francese) per definire il prezzo. Risultato: nei mesi di luglio e agosto il prezzo e' stato fissato invece che a 44,5 centesimi al kg, a 42 centesimi al kg … E poco conta che sulla fattura compaia la dicitura "acconto", perche' noi produttori gia' sappiamo che come gli altri anni il prezzo rimarra' tale, per poi ritrovarsi a settembre per ridiscuterlo, gettando nell'incertezza gli investimenti che un'azienda deve fare.
Ma la cosa che mi sconcerta ancor piu' dell'abbassamento del prezzo in se', e' la motivazione data a noi allevatori: in pratica gli industriali hanno giustificato l'abbassamento del prezzo del latte con il temporaneo abbassamento del costo delle materie prime. Ma allora perche' non vogliono pagarcelo di piu' quando il prezzo delle materie prime aumenta?!... 
E che dire di chi sedeva a quel tavolo in rappresentanza degli allevatori?... FederFauna non c'era! Chi c'era non ricordava che il calo del prezzo delle granaglie e' storicamente temporaneo? Che dura una quindicina di giorni l'estate, guarda caso sempre quando ci si deve accordare sul prezzo del latte, per poi schizzare ancora a prezzi vertiginosi? 
Io, che Lavoro in stalla tutti i giorni, lo so!  Serve quindi un Sindacato piu' forte e che davvero parta dalla stalla per avanzare con coraggio proposte energiche in fase contrattuale!
Per me bisogna quotare il latte tutte le settimane in base al bollettino delle granaglie: renderne realmente proporzionale il prezzo a quello delle materie prime, in modo da garantire sempre un guadagno idoneo agli allevatori, come peraltro stanno gia' facendo in altri Paesi Europei.

Chi la pensa come me, ma non e' ancora iscritto a FederFauna, non ha che da contattarmi.
Autore: Damiano Legramandi, Segretario FederFauna Misano, allevatore di vacche da latte

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