Fronteggiare le problematiche legate alla presenza
di cani randagi per le strade cittadine incentivando le adozioni e riducendo il
carico economico della struttura pubblica deputata all’accoglienza e alle cure
degli animali. E’ questa la proposta del consigliere comunale Maurizio
Patarini, che attraverso il presidente Mauro Anzalone, sarà posta
all’attenzione degli uffici competenti per dare il via all’iter amministrativo.
“Sono molti gli enti locali - spiega Patarini - che si sono dotati di regole
certe per sostenere quanti volessero adottare un cane presso le strutture
comunali o convenzionate. Gli incentivi, possono essere in denaro, con la
formula di una tantum, o in buoni spesa o buoni prestazioni da consumare presso
gli esercizi commerciali o professionisti medico veterinari locali, con il
duplice vantaggio che l’iniziativa possa aver ricadute indirette anche sugli
esercenti di settore. Questa proposta - conclude Patarini - è di fatto un
proseguimento di quanto già proposto alla commissione Lavori Pubblici
nell’individuare in città un’area attrezzata e recintata per la sgambatura cani
che rientrano in un più ampio intervento che se realizzato consentirebbero una
piccola conquista di civiltà. Del resto le grandi cose sono fatte da tante
piccole cose messe insieme”.
POLEMICHE IN COMMISSIONE SANITA'. La proposta di
Patarini è stata discussa ieri in commissione sanità ma con molti malumori.
Sembra che consigliere di FdI in sede di commissione l'abbia riformulata in
modo del tutto diverso, in direzione eclusiva della ricerca di un'are
attrezzata arrivando a proporre un project financing per il canile di Latina.
Un cambio di rotta che non è piaciuto ai consiglieri del Pd Nicoletta Zuliani e
Marco Fioravante: “L’idea è dunque rimasta tale e non soltanto non c’è stato un
risparmio per l’amministrazione, ma è costata il prezzo di una commissione
riunita inutilmente e lo slittamento di temi fondamentali – come quello del
cimitero – rimasti al palo da mesi e che, sì, farebbero risparmiare milioni di
euro all’Ente comunale”, denunciano in una nota Zuliani e Fioravanti.
“La cosa più più grave è però che la maggioranza
dimostra di non riuscire a comprendere la priorità dei temi ed il loro valore:
non merita di governare la seconda città del Lazio - scrivono - le commissioni
sono organi vitali del Comune e dovrebbero riunirsi per fornire soluzioni da
proporre in Consiglio, non gingillarsi con semplici idee".
Fonte: www.corrieredilatina.it
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