L’ex Presidente dell’Università
Agraria di Nettuno, Giuseppe Vari, dice la sua sulle dimissioni di cinque
consiglieri che hanno di fatto sciolto il consiglio. “Non ci sono parole per
commentare l’azione di questi consiglieri che ieri hanno rassegnato le
dimissioni ed hanno portato allo scioglimento ed al commissariamento dell’Ente.
Non ci sono parole soprattutto per chi, eletto nelle fila della lista
capeggiata dal sottoscritto, con il classico “salto della quaglia”, ha messo in
crisi questa amministrazione. E’ il tradimento di quegli elettori utenti che
nel 2011 hanno scelto il sottoscritto come Presidente per non sottostare a
quell’accordo trasversale che aveva messo insieme impresentabili candidati
dello schieramento politico nettunese collocati
a destra, sinistra e centro, uniti solo dalla smania di asservire l’Ente
a giochi politici meschini: queste dimissioni hanno violato il patto con gli
elettori e consegnato i loro voti agli avversari. Questa Amministrazione –
aggiunge Vari – ha dato troppo fastidio: non era allineata a nessun centro di
potere ed a nessuna formazione politica;
ha avuto contro tutti coloro che rappresentano i poteri forti di
Nettuno. Tradire la fiducia degli elettori, a Nettuno, e non solo, è diventato
uno sport assai praticato ormai da lungo tempo, ed a tutti i livelli. Ma gli
elettori sanno dove si trova la serietà e la capacità di impegno nel governo
delle amministrazioni locali e sanno fare i raffronti con chi queste qualità ha
dimostrato di non averle, e me lo stanno dimostrando proprio in queste ore i
cittadini e gli utenti con i numerosissimi attestati di stima e di solidarietà
che sto ricevendo. Abbiamo lavorato moltissimo in questi tre anni, e, al
contrario di quanto fatto negli anni precedenti da chi collaborava alla
conduzione dell’ente da postazioni determinanti, come la vicepresidenza o come
chi era il capogruppo della maggioranza di allora, abbiamo iniziato a mettere
in sicurezza l’Ente, realizzando una gestione controllata ed efficace, puntando
sull’innovazione e su una nuova progettualità. Abbiamo stabilito nuovi e
positivi rapporti con la Regione e ciò ha consentito di riprendere dopo
moltissimi anni il taglio del bosco ceduo; è iniziata la realizzazione di un
nuovo Piano Assestamento Forestale, che consentirà una gestione con tutela del
patrimonio boschivo, abbiamo riportato la gestione dei canoni di affrancazione
dei terreni all’interno dell’Ente, svincolandoci da Equitalia ed inventariando
finalmente tutti i beni dell’Università Agraria; abbiamo iniziato l’iter per la
definizione di un nuovo “regolamento
degli usi civici”, documento propedeutico ad un Piano di gestione del bosco
finalizzato alla sostenibilità economica e gestionale del patrimonio boschivo,
in collaborazione con gli enti e le associazioni che hanno a cuore il nostro
ambiente; è in corso di attuazione realizzativa l’edificio interno al cortile dell’Ente,
così come la sistemazione delle strade di campagna di proprietà dell’Università
agraria, nonché l’implementazione di un sito web molto più affidabile e
trasparente rispetto al passato. E’ evidente che tutto ciò ha spaventato quelle
entità locali il cui unico scopo è riportare l’Ente sotto il controllo delle
correnti e delle fazioni politiche locali. Ora – conclude Vari – il nostro
impegno sarà di spiegare tutto ciò ai cittadini ed agli utenti nettunesi
affinché dopo la fase di commissariamento, si possa tornare ad una gestione
democraticamente eletta, per la quale preannunciamo la nostra sicura
partecipazione, con la quale si faccia pulizia di questi metodi, espellendo definitivamente la politica
corrotta dalla gestione, e ci si impegni per salvaguardia reale della gloriosa
Università Agraria di Nettuno, bene comune di tutti i nettunesi veri”.
Fonte: www.inliberuscita.it
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