
Il principale tratto sotto accusa della strada regionale va dal territorio del Comune di Mandela fino a quello di Cineto Romano. Oltre due chilometri dove non è raro trovarsi davanti un bovino di grandi dimensioni o addirittura un cavallo.
E c’è chi ha scoperto anche il proprietario del gregge, dopo aver fotografato l’animale e aver denunciato tutto ai carabinieri forestali. «Il Comune di Cineto – dice il sindaco Massimiliano Liani – ha elevato tre sanzioni amministrative da 300 euro l’una, contro altrettanti allevatori che avevano incautamente lasciato libero il bestiame, in questo caso bovini, e gli animali avevano invaso la carreggiata mettendo a rischio la sicurezza degli automobilisti».
Purtroppo non sempre gli animali sono etichettati e pertanto diventa difficile se non impossibile identificare l’allevatore. «Questo è un grosso problema – continua il primo cittadino di Cineto – Alcuni animali sono abbandonati e senza proprietario: vagano sule montagne circostanti e di notte arrivano sulla strada asfaltata». Quale è il rimedio per il pascolo allo stato brado? «Abbiano una sola possibilità- spiega Luciano Romanzi, presidente della X Comunità Montana – l’abbattimento degli animali. Per farlo, però, occorrono i soldi che i piccoli Comuni non hanno e l’autorizzazione della Prefettura. Ora chiederò ai sindaci interessati di muoversi, prima che ci scappi il morto».
Purtroppo non sempre gli animali sono etichettati e pertanto diventa difficile se non impossibile identificare l’allevatore. «Questo è un grosso problema – continua il primo cittadino di Cineto – Alcuni animali sono abbandonati e senza proprietario: vagano sule montagne circostanti e di notte arrivano sulla strada asfaltata». Quale è il rimedio per il pascolo allo stato brado? «Abbiano una sola possibilità- spiega Luciano Romanzi, presidente della X Comunità Montana – l’abbattimento degli animali. Per farlo, però, occorrono i soldi che i piccoli Comuni non hanno e l’autorizzazione della Prefettura. Ora chiederò ai sindaci interessati di muoversi, prima che ci scappi il morto».
Ma nella Valle dell’Aniene sulle strade provinciali c’è anche un altro pericolo, l’invasione dei cinghiali. Interi branchi di ungulati sconfinano sulla carreggiata terrorizzando gli automobilisti e il rischio incidente è altissimo.
Fonte: ilmessaggero
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