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domenica 3 maggio 2020

L’Università Agraria di Civitavecchia annuncia querele per diffamazione

“Non avendo l’Ente da me presieduto “estorto” alcunché ai cittadini ma avendo sempre agito nel rispetto delle leggi, presenterò già lunedì prossimo una denuncia nei confronti di tutti coloro saranno ritenuti responsabili del reato di diffamazione: chiaramente mi costituirò parte civile nell’instaurando processo penale e devolverò in beneficenza il ricavato”. A parlare è il presidente dell’Università Agraria di Civitavecchia, Daniele De Paolis, il quale replica all’intervento di questa mattina del Comitato Usi Civici che aveva lamentato l’atteggiamento della dirigenza dell’ente in merito alla mancata indizione delle elezioni per il rinnovo degli organi.“I “soliti noti” che si dichiarano appartenenti ad un “comunicato Usi Civici” – afferma De Paolis – tentano di mistificare la realtà utilizzando argomenti che oltre ad essere sforniti di base giuridica, integrano anche gravi reati. Fermo restando che l’operato della Università Agraria di Civitavecchia non deve essere giustificato ad un soggetto estraneo alla compagine associativa, quale è appunto il sedicente Comitato, si ritiene comunque doveroso rilevare come il comportamento dell’ente sia il frutto di una corretta interpretazione delle norme statutarie e legislative che, contrariamente a quanto capziosamente affermato dal “Comitato” non rappresentano un espediente volto a perseguire chissà quale fine.
Tra l’altro abbiamo più volte invitato tutti i soggetti interessati a confrontarsi con l’Ente, e tale invito è sempre stato ignorato dal Comitato, che ha scelto la strada più semplice cioè della mera contestazione senza avere alcun contraddittorio.
Chiaramente avremmo preferito che il Comitato avesse scelto una strada collaborativa in modo da poter, nel confronto, arricchire il patrimonio cognitivo dell’ente.
Lo Statuto e le norme che devono essere rispettate, a dispetto del Comitato, impongono una serie di adempimenti che, nel periodo pandemico che stiamo vivendo (che sta vivendo anche il Comitato) sono di difficoltosa esecuzione.
Tra l’altro anche a voler disporre le elezioni, le norme di legge applicabili impongono, il differimento delle stesse proprio per risolvere l’emergenza pandemica: il “Comitato” avrebbe fatto bene ad approfondire le questioni giuridiche prima di lanciare accuse senza fondamento.
Concludo l’intervento rappresentando che non avendo l’Ente da me presieduto “estorto” alcunché ai cittadini ma avendo sempre agito nel rispetto delle leggi, presenterò già lunedì prossimo una denuncia nei confronti di tutti coloro saranno ritenuti responsabili del reato di diffamazione: chiaramente mi costituirò parte civile nell’instaurando processo penale e devolverò in beneficenza il ricavato”.

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