Dopo la discussione in Consiglio Regionale dell'interrogazione a risposta
immediata presentata dai consiglieri Valentina Corrado, David Porrello e
Silvana De Nicolò, sulla "Gestione degli Usi Civici da parte
dell'Università Agraria di Gallicano nel Lazio", abbiamo ricevuto un
ulteriore comunicazione (trasmessa anche ad altri destinatari) che
sostanzialmente, oltre a ripercorrere l'intera vicenda, fornisce validi
suggerimenti per addivenire ad una sollecita risoluzione della problematica.
La necessità dell'aggiornamento dello Statuto dell'Ente è stata più volte
rimarcata attraverso una copiosa corrispondenza, (su interessamento di FEDERFAUNA LAZIO) oltrechè ribadita direttamente
in Aula durante l'intervento dell'Ass.re Visini.
Sembrerebbe però che della vicenda ne siano al corrente tutti, tranne forse
una gran parte dei consiglieri dell'Ente U.A. che sembrerebbero fare
"blocco" invece con l'attuale consiglio direttivo (Giunta Esecutiva)
che alla data odierna non ci sembra abbia fornito positivo riscontro in merito.
In verità restano però da sciogliere ancora dei dubbi a riguardo.
Infatti l'Assessorato Agricoltura ha più volte ribadito la necessità
dell'aggiornamento dello Statuto e del riconoscimento del "diritto" a
tutta la popolazione residente. Non è superfluo
ricordare come l’uso civico sia un diritto che
ciascuno dei cittadini ha individualmente per uti singulus e uti
cives laddove abbiano o possano avere interesse all’uso dei
beni di cui all’art. 11 della Legge 16 giugno 1927 n. 1766.
Ma il nodo da sciogliere è un altro: a chi compete realmente il controllo e la
vigilanza su questi Enti?
Non siamo a conoscenza del parere espresso dall'Assessorato Pari
Opportunità, Autonomie, Sicurezza, ed in particolare l’Area di competenza “Politiche per lo Sviluppo Socio Economico dei Comuni,
Servitù Militari, ed Università Agrarie", ma possiamo però avanzare
qualche nostra riflessione a riguardo, prendendo ad esempio la giurisprudenza
consolidata in materia che ha più volte rilevato la "personalità giuridica delle Università
Agrarie, ovvero “Enti pubblici non economici”.
Proprio nel caso
dell’Università Agraria di Gallicano nel Lazio, il Tar Lazio, con sentenza n° 03735/2012, ha definitivamente chiarito la personalità giuridica
dell’U.A. ovvero di “Ente Pubblico Non Economico” (cfr. art. 2 dello
Statuto) definendo inoltre anche il coinvolgimento della Regione Lazio per
quanto riguarda il rinnovo delle cariche sociali (L.r. n. 22/1985).
Leggendo poi lo Statuto vigente (non ancora aggiornato!) dell’Ente U.A,
all’ art. 5 – finalità e scopi – si ribadisce che: "L’Università
Agraria, nell’esercizio dei compiti istituzionali, cura gli interessi agricoli,
zootecnici e di conservazione dei valori ambientali e naturalistici dell’intera
popolazione del Comune di Gallicano nel Lazio ne promuove lo sviluppo ed il
progresso civile, sociale ed economico e garantisce la partecipazione degli
utenti alle scelte politiche ed all’attività amministrativa..."
Le considerazioni sopra enunciate, per nostro parere, sottolineano come la personalità
giuridica di un Ente che amministra beni della collettività, come nel caso
dell’U.A di Gallicano nel Lazio (al pari di altre Università Agrarie), e che “rappresenta
la totalità dei cittadini del Comune di Gallicano nel Lazio, in materia di
esercizio degli usi civici sui terreni di proprietà del demanio ai sensi
della Legge 16 giugno 1927, n. 1766 e del R.D. 26 febbraio 1928, n. 332”, sia
condizione assoluta ed essenziale per consentire agli organi Regionali un
controllo serrato ed accurato sull’attività amministrativa dei vari Consigli di
Amministrazione, non ultimo proprio le norme Statuarie che ne regolano la vita
stessa.
La nostra tesi è avvalorata inoltre anche da numerose sentenze delle
Sezioni Regionali della Corte dei Conti (Sentenze nn. 172/2014 e 376/2009) che
hanno affermato la propria giurisdizione nei confronti delle Università Agrarie
in ragione degli obiettivi ad esse assegnate ovvero il “miglioramento
costante dei propri beni terrieri a vantaggio dell’economia generale” e
della natura pubblica del
patrimonio e delle finalità assegnate alle stesse.
La "palla" sembrerebbe passare ora al primo cittadino di
Gallicano, che in virtù delle attribuzioni di cui all'art. 37 della L.R. 14/99
- art. 78 D.P.R. 616/1977, dovrà dare riscontro dell'accoglimento o meno della
richiesta di aggiornamento dello Statuto avanzata dalla Regione Lazio
all'Università Agraria....ovvero del reale utilizzo dei fondi a destinazione vincolata inizialmente destinati alla realizzazione di un tetto fotovoltaico (mai realizzato)..e dello smaltimento delle acque di vegetazione del frantoio.... sempre che qualche solerte consigliere dell'Ente (ma anche dello stesso consiglio comunale) non chieda
"lumi" alla Giunta Esecutiva dell'U.A...prima ancora che intervengano
fattori esterni a chiederne lo scioglimento..
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