NEPI - Consiglio comunale straordinario a sostegno della filiera del ''Pecorino Romano''.
L'amministrazione comunale di Nepi ha indetto un consiglio comunale straordinario per deliberare
un documento unitario in sostegno sulla problematica della produzione e
trasformazione del Pecorino Romano dop. La delibera da inviare a tutte
le componenti istituzionali coinvolte sarà discussa e votata dal
consiglio comunale nell'intento di sostenere le richieste che sono state
inoltrate dagli allevatori e dai trasformatori del territorio al Mipaaf
e alla regione Lazio.
Il ministero delle politiche agricole il 9 marzo 2016, ha approvato
il piano di regolazione dell'offerta del Pecorino Romano Dop ed ha
assegnato all'unica azienda laziale che produce Pecorino Romano una
produzione massima pari a 6 mila quintali a fronte dei 270 mila quintali
di produzione assegnati alle aziende sarde che produco il pecorino
romano.
Questa situazione già di per se pregiudica lo sviluppo delle aziende
laziali e in particolare dell'unico grande trasformatore di Pecorino
Romano laziale ''I Buonatavola Sini'' che attualmente trasforma 12 mila
quintali ed è in crescita annua del 20%, ma con la direttiva rischia
dopo la lunga moria degli altri trasformatori nepesini come ''Ronconi'' e
''Brunetti'' di vedersi ridimensionato e a rischio chiusura.
L'alternativa ancora più dolorosa per il territorio sarebbe la
diversificazione della produzione abbandonando l'antica arte del
''Pecorino Romano Fulvi'' apprezzato anche all'estero per
commercializzare sul mercato una diversa produzione. Quest'ultima
eventualità porterà una situazione di stravolgimento della produzione
del latte ovino con un abbassamento del prezzo del latte alla fonte non
sopportabile per gli oltre 400 allevatori del Lazio.
Altra questione di cui bisogna fare chiarezza, soprattutto nei
confronti dei consumatori, è la tracciabilità della filiera, ossia quel
Dop che tanto regolamentato e punto forte del ''Made in Italy'', in
questo caso molto confuso, tra produzione sarda e laziale che
commercializzano ambedue il ''Pecorino Romano dop'', senza distinzione
di lavorazione e provenienza.
Su questi due principali temi il consiglio comunale di Nepi sarà
chiamato a deliberare un documento da inoltrare al ministero delle
politiche agricole e forestale, alla regione Lazio affinchè si
salvaguardi la filiera del Pecorino Romano laziale individuando
strumenti normativi e regolamentari idonei per la sopravvivenza
dell'intera filiera.
Fonte: www.viterbonews24.it
Nessun commento:
Posta un commento