Più di quattro milioni di euro concessi nel corso degli anni
violando sistematicamente le regole sugli affidamenti e la gestione
dei canili comunali di proprietà di Roma Capitale. Soldi
garantiti senza rispettare le procedure. Tanto che
l'Autorità nazionale anticorruzione ha deciso di vederci
chiaro e, qualche giorno fa, ha chiuso la sua istruttoria e ha
inviato la delibera conclusiva alla procura, alla Corte dei conti e
alla Guardia di finanza. Molte «le criticità»
evidenziate per il periodo che va da ottobre 2001 ad aprile 2016.
Ma ce n'è una che, per chi ama gli animali, è tra
le più gravi, e riguarda proprio «le caratteristiche
morali» di chi avrebbe avuto il compito di occuparsi di
queste bestiole. Scrive il presidente Raffaele Cantone nel
documento: «Si rileva la carenza di verifica dei requisiti di
ordine morale in capo agli operatori economici affidatari».
Come dire che chi avrebbe dovuto garantire il servizio, nonostante
le belle cifre percepite, finiva con il maltrattare gli
animali.
Fonte: www.ilmessaggero.it
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