La legge 168/2017, art.3 c.7 stabilisce che, "decorso il termine di 12 mesi dalla sua entrata in
vigore, in carenza di norme regionali, provvederanno con atti propri gli enti esponenziali delle
collettività, ciascuno per il proprio territorio di competenza, in quanto dotati della capacità di
autonormazione (Art.1 c.1 lett. “b”) lasciando alle Giunte regionali il solo compito di rendere
esecutivi i provvedimenti approvati dai detti enti esponenziali."
Ove la Regione non intendesse approvare la legge di sua competenza, si rischierebbe perciò di
avere una legge per ognuno dei 378 Comune del Lazio, soggetti gestori quando manchi l’ente
esponenziali delle collettività titolari, ovvero di ciascuno dei 90 enti titolari della gestione dei
predetti domini collettivi.(Università Agrarie e ASBUC).
(Fonte Arual)
IL MONDO RURALE, AGRICOLO, ZOOTECNICO DEVE URGENTEMENTE RIAPPROPRIARSI DEI PROPRI DIRITTI CHE UNA LEGGE IN POCHE RIGHE VUOLE CANCELLARE.
OCCORRE CHE TUTTI I CITTADINI VENGANO SENSIBILIZZATI ALLA PARTECIPAZIONE SULLE SCELTE E SULLE STRATEGIE MIGLIORI PER LO SVILUPPO RURALE DEL PROPRIO TERRITORIO.
GLI USI CIVICI SONO DI TUTTI! NON SOLO PER POCHI!!!
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