Con la relazione dell’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore,
il Consiglio regionale del Lazio ha iniziato l’esame della proposta di
legge regionale n. 194 del 31 ottobre 2019, “Misure per lo sviluppo
economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione”, il
cosiddetto “collegato”.
“Potenziare le capacità di
crescita” del Lazio e la “riduzione degli oneri amministrativi
incombenti su cittadini, famiglie e imprese”, attraverso un “sistema
coordinato di dispositivi di semplificazione e incentivazione agli
investimenti nel territorio laziale” con lo scopo di “candidare il
sistema economico e industriale del Lazio quale territorio per gli
investimenti nel prossimo decennio, attraverso un combinato avanzato di
meccanismi di semplificazione amministrativa, sostegno economico del
singolo progetto di investimento, promozione di ambiti sperimentali di
partenariato pubblico privato sul tema dell'intelligenza artificiale”.
Questi gli obiettivi del “collegato” illustrati all’Aula dall’assessore
Sartore che ha poi illustrato i
23 articoli della proposta di legge, tra i quali l'articolo 3 per il
conferimento di funzioni amministrative ai comuni in materia di
paesaggio, con l’obbligo per le amministrazioni comunali di destinare il
25 per cento degli introiti derivanti dalle compatibilità
paesaggistiche alla riqualificazione e al contrasto del rischio
idrogeologico e l'articolo 8 che istituisce il sistema autorizzativo per l’agricoltura. Importanti novità con l’articolo 9
che contiene disposizioni di semplificazione in materia ambientale, in
particolare si riducono gli adempimenti a carico di coloro intendono
andare a raccogliere funghi, si consente ai cacciatori l’utilizzo di
determinati richiami vivi e s’interviene in tema di prelievi venatori
nelle aree contigue ai parchi nazionali e l'articolo 11 che ropone modifiche alla legge regionale 15/2014 sullo spettacolo dal
vivo, prevedendo lo sviluppo di una rete di teatri sul territorio.
Per Giancarlo Righini (FdI) siamo di fronte a un mare magnum di norme che va dalla raccolta dei funghi all’urbanistica, dalla cultura all’agricoltura, senza che siano affrontate in modo organico le materie nelle quali si richiede un testo unico da anni, come l’edilizia. Sulla stessa lunghezza d’onda, il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Simeone, secondo il quale il “collegato” al bilancio dovrebbe essere un semplice allineamento alle leggi di riferimento, mentre “invece tutto quello che non questa amministrazione non riesce a fare in via ordinaria diventa collegato”.
Per Giancarlo Righini (FdI) siamo di fronte a un mare magnum di norme che va dalla raccolta dei funghi all’urbanistica, dalla cultura all’agricoltura, senza che siano affrontate in modo organico le materie nelle quali si richiede un testo unico da anni, come l’edilizia. Sulla stessa lunghezza d’onda, il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Simeone, secondo il quale il “collegato” al bilancio dovrebbe essere un semplice allineamento alle leggi di riferimento, mentre “invece tutto quello che non questa amministrazione non riesce a fare in via ordinaria diventa collegato”.
Infine, Silvia Blasi (M5s) ha annunciato cinquanta emendamenti,
in materia di agricoltura, ambiente, gestione forestale, caccia.
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