La Regione Lazio (con il contributo dei fondi stanziati dall’Unione
Europea) finanzia un corso di formazione gratuito per aspiranti
contadini. Dream Farmers si propone così di offrire uno sbocco
occupazionale che intercetta la domanda di un settore in fase di
rilancio. L’obiettivo è quello di formare 18 operatori agricoli, grazie a 550 ore
suddivise tra lezioni in aula ed esercitazioni pratiche (350 ore) e
stage presso una delle aziende partner della provincia di Roma (per un
totale di 200 ore).
Chi può partecipare
Il corso avrà luogo tra marzo e luglio 2020, è gratuito e prevede un’indennità giornaliera di 10 euro lordi (per 6 ore). Per candidarsi c’è tempo fino al 7 marzo,
data ultima per consegnare la domanda d’ammissione presso la sede
romana di Adecco Formazione, cui è demandato il compito di organizzare
le attività. Ma a chi si rivolge il corso? Ferma restando la
disponibilità limitata di posti (18), possono partecipare alla selezione
tutti i maggiorenni in situazione di fragilità, con l’intento di
promuovere la partecipazione e l’integrazione nel mercato agricolo del
lavoro: inoccupati e disoccupati, migranti, detenuti, ex detenuti,
persone in condizione di povertà o a rischio di marginalità economica
e/o sociale. Al termine del corso, che si svolgerà a Roma, i
partecipanti riceveranno un attestato di qualifica professionale
relativa al profilo di operatore agricolo. Un bel modo di favorire
l’inclusione sociale, e insieme per fornire personale qualificato al
mercato di settore, promuovendo l’urgenza di ripristinare una filiera
del lavoro agricolo trasparente e rispettosa dei diritti del lavoratore.
L’importanza di una filiera del lavoro trasparente
Ricordiamo che anche il Lazio, con altre cinque regioni d’Italia, è
stato recentemente interessato dalla visita dell’ispettrice Onu Hilal Elver,
esperta di diritti umani in missione tra le aziende agricole della
Penisola. Drammatico l’esito: salari troppo bassi, orari di lavoro
prolungati oltre misura e sfruttamento della posizione di fragilità dei
migranti sono all’ordine del giorno, in un settore alimentato almeno al
50% da manodopera agricola prestata da migranti irregolari. Sfruttati
senza protezioni legali e sociali adeguate. La formazione è uno degli
strumenti utili a contrastare il fenomeno: e il corso ad accesso
gratuito promosso dalla Regione Lazio, pur una piccola goccia nel mare,
può garantire prospettive migliori a 18 persone che hanno voglia di
imparare il mestiere.
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