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lunedì 7 settembre 2015

Università Agraria. La disfatta di Zingaretti....

Torniamo sulla vicenda degli Usi Civici alla Regione Lazio. 
Dopo due anni, una montagna di carta (per giunta non riciclata, ndr), scambio di "opinioni" tra Direzioni Regionali, competenze rimbalzate come palline da ping pong, scarico di responsabilità, diffidenza, silenzi e qualche volta anche sano menefreghismo siamo giunti alla puntata "quasi" finale della vicenda.
Una vicenda che, senza troppi giri di parole, mette la firma sulla gestione pressapochista della Giunta Zingaretti a riguardo dei problemi degli Usi Civici che, per molti, possono non significare nulla ma al contrario invece significano MILIONI DI EURO!!
Oggi ci chiediamo: cosa funziona in tutto questo?
Funziona che la Regione Lazio è strutturata in tanti Assessorati di cui due in particolare (EE.LL e Agricoltura) si occupano di materie (Usi Civici e Università Agrarie) che pur intersecandosi tra loro mantengono inalterate differenze interpretative che alla fine dei discorsi, dicono tutto e non dicono niente. Come al solito.
Oggi però è accaduto di più. La Direzione Regionale (Enti Locali e Sicurezza HA SMENTITO CATEGORICAMENTE la "collega" dell'Agricoltura in merito all'obbligo dell'aggiornamento dello Statuto affermando che in sostanza "l'U.A. può eventualmente ispirarsi alla normativa vigente ed all'opportunità dell'aggiornamento dello Statuto non sussistendo però alcun obbligo".
Cosa significa?
Significa che se una generica Università Agraria intende ispirarsi "volontariamente" ai principi dell'art 51 del testo unico sugli Enti Locali (che recita: Chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco e di presidente della provincia non è, allo scadere del secondo mandato, immediatamente rieleggibile alle medesime cariche) può anche farlo, ma senza alcun obbligo. 
Significa che se una Giunta Esecutiva intende stabilirsi VITA NATURAL DURANTE all'interno dell'Università Agraria può anche farlo, basta addormentare i consiglieri di opposizione (sempre se interessati alla vicenda) ed approvare uno Statuto AD OK che a questo punto può anche non prevedere alcuna elezione...tanto alla fine a che serve??
Significa che il DIRITTO DI USO CIVICO non è un diritto ma una concessione soggettiva..e che se in uno statuto è previsto come requisito il dono dell'obiquità questo è legge!
Significa, ad esempio, che se l'U.A. ha venduto terreni di uso civico (PUBBLICI!!) senza la preventiva autorizzazione regionale è solo perché può farlo....basta prevederlo nello STATUTO!
Significa che la CORTE DEI CONTI (nel caso dell'U.A. di Nettuno, con sentenza n°172/2014 nella quale ha ribadito: le indubbie finalità pubblicistiche dell’attività svolta dall’Università agraria, dalla vigilanza da parte della Regione e degli altri enti locali, da un patrimonio costituito da terreni di proprietà collettiva e dai diritti di uso civico, e, infine, da un ordinamento finanziario e contabile ispirato a quello degli enti locali nonché dell’applicazione ai dipendenti dei CCNL per gli enti locali.) ha avuto una SVISTA GRAVE E PESANTISSIMA!! (noi non possiamo crederci).
Significa che ad oggi ci sono due uffici (sulla cui competenza apriremo un apposito dibattito) che dicono tutto ed il contrario di tutto....tanto Zingaretti guarda...
Ad ogni modo, senza scoraggiarsi, porteremo a conoscenza di tutte le Amministrazioni Comunali, delle Università Agrarie del Lazio e delle Associazioni di categoria questa ultima nota Regionale affinchè si possa aprire un serio dibattito politico sulla vicenda che senza riserve alcune porteranno sicuramente anche a richieste di interessamento degli uffici giudiziari competenti....

DIREZIONE AGRICOLTURA - MARZO 2015





DIREZIONE ENTI LOCALI - SETTEMBRE 2015

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