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lunedì 7 dicembre 2020

Biodiversità agricola, ventiquattro risorse autoctone entrano nel Registro Volontario Regionale Lazio

Ventiquattro nuove risorse genetiche vegetali sono state iscritte nel Registro Volontario Regionale (RVR), che tutela l’agrobiodiversità di interesse agricolo del Lazio. A seguito dell’iscrizione, le risorse saranno tutelate dal rischio di erosione genetica, che in senso scientifico può essere definita come “perdita di variabilità genetica, declino o estinzione di una specie o restrizione del suo poolgenico, tramite la riduzione delle differenze genetiche tra gli individ
ui”.

L’iscrizione di una risorsa genetica vegetale o animale nel Registro Volontario Regionale è il passaggio finale di un processo, che inizia con il censimento delle risorse sul territorio, prosegue con le fasi di caratterizzazione, morfo-fisiologica e genetica; viene consolidato con ricerche storico-antropologiche sulle pratiche e i saperi agricoli e termina con l’approvazione di due commissioni di esperti: una per il settore animale e una per il settore vegetale. L’inclusione nel Registro Volontario Regionale è la condizione indispensabile per la tutela di una varietà vegetale o di una razza animale (risorsa genetica), che dal momento stesso dell’iscrizione diventa oggetto delle azioni previste dalla L.R. n. 15/2000 per la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità agricola regionale.

IL REGISTRO VOLONTARIO REGIONALE
I due strumenti principali di cui la Regione dispone per la salvaguardia della biodiversità agricola sono il Registro Volontario Regionale (RVR) e la Rete di Conservazione e Sicurezza, istituiti con la L.R. n. 15/2000 che ne attribuisce ad Arsial il coordinamento e la gestione. Il Registro (RVR) è diviso due sezioni distinte, animale e vegetale, contenenti l’elenco delle risorse genetiche a rischio erosione, che attraverso la Rete vengono tutelate in maniera attiva. Alla Rete possono aderire tutti i soggetti che detengono, coltivano o allevano entità vegetali e animali iscritte nel RVR. L’esistenza della Rete garantisce:

  • la conservazione delle risorse in situ/on farm;
  • la diffusione delle risorse genetiche tutelate, nei rispettivi areali di coltivazione o allevamento, attraverso il controllo della loro moltiplicazione-riproduzione;
  • la promozione e la valorizzazione economico-culturale delle risorse genetiche, attraverso l’attivazione di progetti e iniziative.

LE NUOVE RISORSE
Tra le 24 risorse genetiche vegetali iscritte nelle due ultime sedute della commissione, soltanto 2 sono varietà erbacee: il Carciofo Ortano e la le Favetta di Aquino. Le altre 22 sono varietà arboreeda frutto, alcune delle quali storiche del nostro territorio: l’Albicocco di Velletri, la Cerasa a Sacco, la Ciliegia Crognalina di Marcellina, la Ciliegia Patrei nera, la Ciliegia Patrei rossa, la Pesca a Cuore, la Susina Regina, la Susina Rosina di 4 Velletri, la Mela Agostina, la Mela Coppana, la Mela Gialla di Soriano, la Mela Roscetta, la Mela Rossa di Carpineto, la Mela Rossa di Soriano, la Mela San Giovanni dei Lepini, la Pera Agostina, la Pera Cucuzzara, la Pera Cucuzzella, la Pera Garofano, la Pera Invernale di Valle Imperiale, la Pera Spadona Ciociara e la Pera Urgnina. 

Con le nuove iscrizioni, il numero delle risorse genetiche iscritte nel RVR sale a 246: 223 vegetali e 23 animali. 

Nel panorama agricolo laziale l’attività di Arsial a tutela dell’agrobiodiversità, oramai ventennale, è un punto di riferimento costante per aziende, produttori, istituzioni ed enti di ricerca. Nel complesso, l’attività include azioni di tutela, conservazione, riproduzione, valorizzazione e divulgazione, finanziate nell’attuale programmazione comunitaria attraverso l’Operazione 10.2.1 del PSR Lazio 2014-20.

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