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lunedì 16 agosto 2021

CONTRIBUTO SERVITU VENATORIA. A SETTEMBRE LA DETERMINAZIONE DELLE QUOTE IN FAVORE DEI PROPRIETARI O CONDUTTORI DI FONDI.

Con l'approvazione della Legge regionale n.12 del 13 agosto 2011 è stato approvata anche la modifica dell'art.31 della L.R. 17/95 in merito al contributo per servitù venatoria.
Come Confederazione FederFauna ci eravamo già interessati da tempo sulla problematica, poi ripresa in un interrogazione da parte del Presidente della IV Commissione Agricoltura ed infine la settimana scorsa approvata definitivamente dal Consiglio Regionale del Lazio.
Si tratta di un provvedimento già previsto dal normativa nazionale sulla Caccia (L.157/92) ma mai attuato dalla Regione Lazio. I proprietari terrieri e i conduttori di terreni agricoli che hanno sottoscritto un regolare contratto di affitto possono avvalersi dell’articolo 15, comma 1, della Legge 157 dell’11 febbraio 1992 per avere detto contributo. Un contributo spettante per legge per gli ultimi 10 anni più gli interessi. che non intaccherà minimamente le casse pubbliche poiché derivante dalla tassa di concessione regionale che, ogni anno, paga ciascun cacciatore.
Al contributo possono accedere tutti i proprietari o conduttori di terreni inclusi nella TASP (territorio agro silvo pastorale) e perciò nel piano faunistico venatorio (regionale o provinciale) come terreno utilizzabile a fini venatori, che non vi siano divieti di caccia (oasi di protezione o parco naturale o riserva naturale o fondo chiuso). Nel caso in cui il terreno sia incluso in azienda faunistico venatoria, è dovuto, invece, un contributo/indennizzo direttamente da parte del titolare dell’azienda. In questo caso, ancorché sul fondo sia possibile esercitare la caccia, l’indennizzo andrà richiesto al titolare dell’azienda.
Con l'approvazione del Collegato al Bilancio 2021 sono state acclarate le negligenze delle Regioni che dal 1992 pur incassando le tasse dei cacciatori non hanno mai applicato quanto disposto da legge Statale, favorendo la nascita di annosi attriti tra la categoria degli agricoltori e quella dei cacciatori che invece hanno da sempre rappresentato e rappresentano tuttora una inesauribile fonte di conoscenza ed una concreta forma di tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente e di ogni attività mirante a favorire la conservazione e la corretta gestione del patrimonio faunistico e di quello ambientale.
A settembre la Regione Lazio comunicherà le quote spettanti e le modalità di richiesta del contributo. 


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