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martedì 19 maggio 2015

CANILI IRREGOLARI A ROMA: L’Arena Rai 1 smaschera il business dei randagi.

E’ l’Associazione Volontari Canile Porta Portese ad essere al centro dello scandalo mandato in onda da Massimo Giletti la scorsa domenica su Rai 1: l’Avcpp, infatti, ha violato ogni legge ed intascato finanziamenti milionari senza gara a spese degli animali.
«Quanti soldi pubblici nel business dei randagi» è il titolo del servizio che svela ciò che si nasconde dietro l’Associazione che gestisce i canili comunali capitolini: stipendi vertiginosi, gare e concorsi pubblici inesistenti, assunzione di amici.
Per quanto riguarda le gare pubbliche, si legge che «Le associazioni o cooperative assumono per chiamata diretta nel caso in cui vincessero una gara pubblica ma non è il caso dell’Avcpp che ottenendo il comodato per nomina avrebbe dovuto gestire con risorse proprie e non con i fondi pubblici, questo dice l’art. 6 comma 2 della legge regionale 34/97».
Arrivano poi un po’ di dati sui costi: «Per anni la Avcpp ha spartito 3.200.000 euro/annui su 4.200.000 euro (corrispondente ad oltre l’80% del totale) di soldi pubblici per i 106 stipendiati suoi amici, una media di oltre 2.500 euro mensili – continua Fuccelli. Da considerare che la bassa manovalanza, cioè gli addetti alla pulizia delle gabbie, percepisce la somma di circa 900 euro pertanto è facilmente intuibile quante persone hanno intascato dai 4 ai 5 mila euro mensili. Non solo, oltre agli stipendi sono previsti ulteriori costi per la gestione dei medesimi lavoratori ed esattamente: costo gestione personale euro 47.000, costo sicurezza lavoratori euro 65.000, costo consulenza legale per contenziosi con i lavoratori euro 67.000. Da aggiungere i costi annuali per le spese di gestione (cancelleria, schede telefoniche ecc) corrispondenti ad euro 43.000….neanche una multinazionale è così strutturata ma alla fine soltanto il 10% è destinato per il mantenimento degli animali».
In quanto a personale l’Associazione gode di circa 300 volontari e 106 dipendenti, questo vorrebbe dire – si legge – che in totale ci sono 406 persone per gestire circa 900 animali, un rapporto di uno a due.
«Nel corso della trasmissione sul banco degli imputati il presidente della Avcpp, Simona Novi, in evidente difficoltà tentava di giustificare i bilanci con il gioco dei numeri tra entrate ed uscite che però conosciamo molto bene talmente tanto che la soglia non scende mai sotto il numero convenzionato di mille al giorno: tutti i cani in esubero vengono sistematicamente affidati poiché l'Amministrazione capitolina non li conteggia e quindi sarebbero solo costi eccedenti a carico dell’ associazione ma senza scendere al di sotto altrimenti la medesima Amministrazione non erogherebbe i 18 euro al giorno per ogni cane di cui però soltanto il 10% è destinato agli sfortunati detenuti».

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