(una vacca davanti al monumento ai Caduti di Carpineto Romano) |
L'ordinanza del Consiglio di Stato, che non accoglie la sospensiva alla
sentenza del TAR, richiesta dal Comune di Carpineto Romano sul problema delle
vacche in giro per il paese e lungo la strada regionale 609 “carpinetana”, che
collega i comuni di Segni Montelanico Carpineto Romano Maenza e Priverno, non
coglie di sorpresa il sindaco Matteo Battisti, che già da giovedì ha avuto
colloqui telefonici con la Prefettura di Roma: “Ormai siamo un paese
abbandonato dalle Istituzioni politiche e dallo Stato. È un problema che si trascina da
oltre vent’anni, ma ogni volta che si accenna ad una qualsiasi risposta, subito
si viene bloccati. È evidente che si sta aspettando una tragedia, per il
momento in questi anni abbiamo avuto solo cittadini feriti dai bovini o
impauriti, incidenti stradali, vitelli che corrono per le vie del paese o
“attendono” la corriera al capolinea tra i pendolari, il paese invaso tutti i
giorni dalle deiezioni vaccine, animali che girano per i giardini e gli orti
privati, che pascolano vicino ai cassonetti o al distributore di benzina: serve
necessariamente un episodio tragico, affinché si risolva una volta per tutte il
problema?”. Pochi anni fa, il suo predecessore aveva anche ipotizzato su un
manifesto pubblico il problema della commercializzazione clandestina degli
animali: “niente, neppure questo è bastato. Un problema formale salva i bovini
e relega i cittadini di Carpineto Romano a cittadini figli di una giustizia
minore. Il diritto degli animali prevale sul diritto alla sicurezza di donne,
bambini, uomini di Carpineto Romano”, conclude amaramente il sindaco Battisti.
Nessun commento:
Posta un commento