A Civitavecchia come anche in altri centri del Lazio sta emergendo un quadro "preoccupante" circa la gestione dell'immenso patrimonio immobiliare degli Usi Civici e dei risvolti economici derivante dalla sistemazione degli stessi, da parte delle Università Agrarie, delle ASBUC o Comunanze Agrarie che dir si vogliono.
Sono numerosi e differenti oramai i casi che abbiamo potuto osservare in questi tre anni in cui abbiamo cominciato ad occuparci della gestione degli Usi Civici a Gallicano nel Lazio come anche a Valmontone, ed in molti casi a farla da padrone è il silenzio che regna da parte delle Istituzioni e molte volte proprio questo silenzio rappresenta veri e propri tormenti a causa di una soluzione forse improbabile ma di certo costosa.
A Gallicano nel Lazio, da circa tre anni, la Regione Lazio è stata più volte investita e portata a conoscenza di una situazione inverosimile, ovvero la terza rielezione alla carica del Presidente uscente dell'U.A.. Oggi a quasi un anno dalla scadenza "innaturale del terzo del mandato" la "strategia" messa in atto dagli Uffici degli Usi Civici ci sembra alquanto palese e senza bisogno di ulteriori approfondimenti.
Chiederemo ovviamente a chi di dovere il motivo di questi ritardi (o forse è meglio chiamarle omissioni non sappiamo) e soprattutto se vi è stata nel tempo qualche ingerenza esterna...
A Civitavecchia, secondo il quotidiano La voce del Popolo ci sarebbe in atto una "trasformazione “genetica” dell’ente,
e l’aver cambiato radicalmente il suo
“datato” statuto, avrebbe o ha permesso agli asset gestionali interni,
di introdurre una maggiore trasparenza ma, soprattutto, una maggiore
incisività amministrativa.
Ma questo cambio di "rotta" appare assai lontana a giudicare le parole del Presidente del Club Forza Silvio "Infatti, – continua l’esponente di Forza
Italia – dobbiamo constatare con stupore, misto francamente a
dispiacere, che tutto quello che si è letto in questi giorni altro non è
che uno spot pubblicitario; sconfessato dai fatti. Secondo il pensiero
del sottoscritto ma anche di coloro che con me ne condividono il
pensiero, la gestione era ed è poco trasparente. Un ente vessatore,
insensibile alle istanze dei cittadini e soprattutto, ancor oggi,
discrezionale".
Discrezionale è una parola che sentiremo ripetere spesso quando faremo riferimento alla gestione dei beni di uso civico da parte delle Università Agrarie (ndr).
L’annosa definizione degli Usi Civici
viene trattata come una “faccenda interna”, dove – afferma Marino – la
discrezionalità caratterizza scelte e decisioni. Non si indica mai come
agire per risolvere il problema....
Ma la questione degli Usi Civici non si ferma alla mera gestione perchè c'è anche l'altro intricato bandolo della matassa da sciogliere ovvero la "sistem,azione"degli Usci Civici da parte dei periti incaricati dalle stesse U.A.
"Da oltre un decennio il perito che opera
sul territorio è lo stesso, in grado quindi di manipolare (nella
speranza che non lo faccia o non l’abbia mai fatto) – secondo Marino –
il mercato dei prezzi, sia in termini di valori da corrispondere
all’Agraria, sia in termini di parcelle professionali. Tutte le delibere
rilasciare sulla base di perizie espletate da questo tecnico riportano
la dicitura: “presa d’atto della Perizia”. Ovviamente non c’è nessuna
valutazione di congruità, nessuna attività istruttoria. Si è istaurato
così, secondo la nostra visione di trasparenza, in tutti questi anni, un
regime monopolistico e discrezionale sui provvedimenti assunti. Abbiamo
scoperto che, improvvisamente, il perito in questione, con una
delibera, è diventato funzionario interno all’Ente, assumendo l’incarico
di responsabile dell’Ufficio Tecnico e il tutto senza essersi dimesso
dalla contestuale nomina di perito demaniale. Se a questo non rispondo
violazioni di ogni presupposto legislativo allora abbiamo bisogno di
ristudiare il significato dei termini trasparenza, legalità, equità
ecc. Controllato e controllore si fondono in un’unica persona, il tutto
con il bene placido dell’ente Agraria stesso".
Per l'articolo completo: lavocedelpopolo.net
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