Era il 18 agosto 2015 quando venne alla luce la vicenda della gara per l’alienazione di un lotto di terreno
appartenente all’Università Agraria, procedura contestata aspramente dai consiglieri di opposizione ed a cui seguiì una diffida da parte della Regione Lazio al fine dell'annullamento degli atti connessi, trasmettendo il tutto alle Procure della Repubblica competenti per territorio, alla Corte dei Conti e Avvocatura Regionale.
In sostanza ecco i fatti:
Prima si dà vita ad una gara senza alcuna
autorizzazione della Regione come se il terreno fosse di proprietà
privata e non demaniale. Poi si fa ricorso al TAR del Lazio contro la
determinazione della Regione che, a tutela degli interessi dell’Ente
Agrario e dei cittadini che rappresenta, impone di fissare la base
d’asta ad un prezzo maggiore rispetto a quello fissato dall'U.A. Ovviamente con i soldi pubblici si pagano gli avvocati per difendere questa
follia amministrativa.
Il 22 aprile scorso è arrivata la sentenza del TAR LAZIO con la quale "Visto l’atto di rinuncia notificato alle controparti
il 8 febbraio 2016 e depositato presso la Segreteria della Sezione in
data 18 febbraio 2016"...P.Q.M....Dichiara il giudizio estinto.
Il terreno di demanio collettivo dunque sarà alienato, per pubblico incanto, ad euro 15,00 al mq anziché 13,00 al mq, come
indicato nella perizia dell'U.A..mentre le spese legali nessun problema:...."PAGA PANTALONE"!
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Nei prossimi giorni, non appena avremo ricevuo l'esito delle nostre segnalazioni agli Uffici Giudiziari, ci occuperemo delle alienazioni di terreni di demanio collettivo senza le prescritte Autorizzazioni Regionali...e parleremo di ETTARI DI TERRENO SVENDUTO!!!
Continuate a seguirci....
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