Con Delibera di Giunta Esecutiva n° 34 del 14.09.2016 l'Università Agraria di Gallicano nel Lazio, nelle more della L. 190/2012 "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica Amministrazione" nonchè del D.Lgs. 33/2013 il quale stabilisce che: "Ai fini del presente decreto per "pubbliche Amministrazioni" si intendono tutte le amministrazioni di cui all'art. 1, comma2, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 e s.m.i.......", ha provveduto alla nomina del responsabile della prevenzione e corruzione nella persona del Segretario dell'Ente, la dott.ssa Daniela Glonfoni, che già in passato ha ricoperto la carica di Segretario Comunale di Gallicano nel Lazio.
Una nomina, quella del responsabile della corruzione, che arriva dopo anni di assoluto silenzio e cmq, come viene espressamente citato nella delibera: "verificato che l'Ente non ha ottemperato a quanto previsto dalla suddetta normativa per cui nel tempo non si è dotato di un codice di comportamento integrativo e non ha adottato un piano di prevenzione della corruzione e trasparenza, non ha provveduto alla creazione di un apposita sezione sul sito internet istituzionale (CHE NON ESISTE, ndr) da destinare all'amministrazione trasparente."
Nulla di che meravigliarsi se consideriamo che come comunicato per ben TRE VOLTE dalla Regione Lazio al Sindaco del paesino prenestino, ai sensi del combinato disposto di cui all'art. 78 del DPR
616/1977 e dell'art. 37 della L.R. 14/1999, il Primo Cittadino avrebbe dovuto vigilare sulla buona e regolare gestione dell'Ente Agrario e, nel caso di evidenti criticità, segnalare prontamente agli organi di controllo ogni situazione poco chiara al fine di ristabilire il regolare andamento amministrativo.
Vedremo nei prossimi giorni come evolverà la situazione in vista del
prossimo aggiornamento della Lista degli Utenti (prevista per la fine
del corrente mese) e (anche se non ancora confermata) la surroga di un consigliere di maggioranza dell'U.A che sembrerebbe aver abbandonato repentinamente le stanze dei bottoni.
"Ognuno per sé e Dio per tutti" recitava un vecchio proverbio...
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