Audizione oggi in commissione ottava, presieduta da Valerio Novelli, sulla proposta di legge n. 157 del 2019, di iniziativa della Giunta regionale, concernente “Disposizioni in materia di beni collettivi”. Materia complessa, a dire del presidente, regolata da normative datate e in cui sono intervenute recenti sentenze che hanno posto limiti all’azione amministrativa: di qui la necessità della collaborazione degli enti interessati, ad ottenere la quale, anche in forma scritta come ha tenuto a precisare il presidente, è finalizzato il ciclo di audizioni presente. Ciclo di audizioni che si concluderà la prossima settimana, ha aggiunto Novelli.
Primo ad intervenire, per l’Università Agraria di Tarquinia, il vicepresidente Alberto Tosoni ha esposto la necessità da lui rilevata che sia esplicitato l’ impegno economico assunto dalla regione per sostenere la gestione dei beni collettivi, inserendolo in alcuni punti cruciali della normativa, come ad esempio nel comma 2 dell’articolo 1, a suo avviso. Inoltre ha rilevato che in alcune forme di gestione ci sono più enti compresenti, quindi occorrerebbe capire come si articoli la competenza in tali casi.
Su entrambi i punti illustrati da Tosoni si è detto concorde, a nome dell’Università agraria di Sacrofano, Roberto Domizi: la necessità di contributi per risolvere i problemi aperti per questi enti e la situazione problematica determinata dalla compresenza di competenze di tipo diverso sulle stesse questioni.
A seguire, Roberto Pizzuti, per l’università agraria di Valmontone, si è soffermato in particolare sull’articolo 10 della proposta, articolo che a suo avviso dovrebbe specificare meglio alcune situazioni (le case costruite da cooperative sono da considerare opere pubbliche, ad esempio?): dirimere tali questioni riveste importanza ai fini dello sviluppo del territorio. Meritevole di chiarimenti ulteriori è, a suo avviso, anche l’articolo 9, sulla sclassificazione, con particolare riferimento al comma 2.
Tra i consiglieri, Silvia Blasi del Movimento 5 stelle ha ricordato come siano emersi dalle audizioni anche possibili profili di incostituzionalità di questa legge, quindi l’approfondimento di questa proposta di legge deve essere molto attento, a suo parere. Ciò nonostante Blasi ha detto di ritenere che la normativa sia importante, perché va a colmare una lacuna esistente da molti anni.
Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
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