Atto Camera
Interrogazione a risposta orale 3-01189presentato daCARELLA Renzotesto diVenerdì 28 novembre 2014, seduta n. 340
Carpineto Romano è un comune in provincia di Roma di circa 5000 abitanti dove da anni il proprio territorio è invaso da centinaia di bovini inselvatichiti;
gli stessi animali invadono il paese e la strada principale di accesso ad esso, rappresentando specie di notte un pericolo constante per gli automobilisti, oltre che, vere e proprie aggressioni fatte al centro del paese nei confronti dei cittadini inermi;
il comune di Carpineto Romano in questi anni ha cercato ogni forma di collaborazione per risolvere il problema attraverso la cattura, rivolgendosi al prefetto di Roma, rivolgendosi alla provincia di Roma e rivolgendosi alla ASL del territorio, come dimostrano le numerose lettere di cui si citano alcuni dei protocolli in uscita del comune di Carpineto Romano:
a) protocollo 9315 dell'8 ottobre 2009;
b) protocollo 5987 del 28 novembre 2011;
la ASL sembrava disposta attraverso la cattura da parte di un allevatore che ha la sede della propria azienda in provincia di Frosinone, quindi una provincia contigua a Carpineto Romano e alla provincia di Roma, ma nel frattempo è arrivata la notizia che occorre da parte del Ministero della sanità un'autorizzazione che non arriva;
quindi tra burocrazia e altri problemi anche da parte delle forze dell'ordine è stata fatta la segnalazione alla procura della Repubblica di Velletri in data 29 agosto 2014 relativa all'articolo 727 C.P. abbandono di animali;
il sindaco di Carpineto Romano si è visto costretto ad emanare un'ordinanza per l'abbattimento dei bovini a tutela della salute e della incolumità dei cittadini, ordinanza rivolta a tutte le forze dell'ordine;
certo non sappiamo se il sindaco ha il potere di dare ordini alle forze dell'ordine, potere che ha certamente il prefetto di Roma e che fino ad oggi non a voluto esercitare;
inoltre nessuna autorità sanitaria si sta occupando di macellazione e di commercio di carni bovine clandestine non sottoposte ad alcun tipo di profilassi, rappresentando, dunque, un pericolo per la salute dei cittadini –:
se non sia opportuno attivare immediatamente tutti gli organi dello Stato per soccorrere una comunità, che è a rischio continuo per la propria incolumità e se non ritenga opportuno a livello operativo investire del problema la protezione civile, avendo la stessa, i mezzi e i poteri per far fronte a questa calamità;
se il Ministro della salute non ritenga opportuno intervenire perché problemi di regolamento, certamente importanti non diventino scudo per non operare;
se intenda porre in essere un intervento imminente per evitare azioni clamorose di cittadini che di fronte all'impotenza dello Stato si facciano giustizia da soli. (3-01189).
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