Apprendiamo dal sito ufficiale dell'Università Agraria di Gallicano nel Lazio che per il giorno 13 novembre alle ore 18:00 è stato convocato il CdA dell'Ente per discutere su alcuni punti all'OdG di particolare rilevanza, a distanza di circa un mese dalle prossime consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione.
Da quanto si evince dalla convocazione, nonostante le reiterate richieste di aggiornamento dello Statuto dell'Ente, da parte della Regione Lazio, (solo dopo nostra sollecitazione, ndr), l'Università Agraria non sembrerebbe aver messo in calendario la discussione sulla "improrogabile" Revisione dello Statuto ma solo la presa d'atto delle recenti dimissioni dalla carica di alcuni consiglieri di amministrazione e loro surroga e l'aggiornamento Lista degli Utenti.
Il Segretario dell'Ente quindi, come anche il resto della Giunta Esecutiva, sembrerebbe aver in qualche modo "legittimato" la condotta "in palese contrasto con le norme che regolano gli usi civici", per riprendere una frase contenuta in una delle numerose note regionali.
La vicenda quindi apre un altra interessante e giuridicamente rilevante questione sulle responsabilità in capo al Segretario dell'Ente che, a norma di Statuto, Articolo 30 – Funzioni del Segretario. Il Segretario ha funzioni eminentemente pubbliche ed interviene negli atti amministrativi dell’Ente per certificare l’autenticità e la legalità degli atti. Egli deve essere abilitato alle funzioni di Segretario comunale.
Particolarmente delicata sarà la questione relativa all'indizione delle consultazioni elettorali che risultano,ad oggi, ancora non ufficializzate dall'Ente e la revisione delle Lista degli Utenti che, sebbene non ancora aggiornata, risulterebbe comunque "in contrasto" con quanto reiteratamente comunicato dagli Uffici Legali Regionali.
In questo momento, riconoscendo la difficoltà del caso, possiamo solo augurare al Segretario dell'Ente un approfondito ed equilibrato lavoro per garantire a tutta la Comunità Gallicanese la massima trasparenza amministrativa evitando di incappare in insidiose postille con inevitabili risvolti giudiziari.
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