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martedì 14 novembre 2017

Influenza aviaria a Tivoli: Ecco le norme di sicurezza previste.

Sono scattati i controlli e sigilli all'allevamento non commerciale di Tivoli dove è stata accertato il focolaio di influenza aviaria.

L’influenza aviaria
“Benché l’influenza aviaria sia una malattia altamente contagiosa nei volatili – hanno spiegato dall’Asl – e pur appartenendo i virus influenzali umani ed aviari alla stessa famiglia e tipo, questi ultimi non sono in grado di trasmettersi con efficienza all’uomo se non sporadicamente e in condizioni che prevedano un contatto diretto con animali e materiali contaminati o aerosol infetti”.

LE PRESCRIZIONI

In un raggio di 3 chilometri è stata istituita una zona di protezione che prevede un lungo elenco di prescrizioni da rispettare. Tra queste i detentori di volativi devono tenere un registro di tutti i visitatori dell’azienda, escluse le abitazioni, in modo da agevolare la sorveglianza e la lotta contro la malattia. E’ vietata, salvo diversa determinazione regionale, la rimozione o lo spargimento della pollina proveniente dalle aziende ubicate nelle zone di protezione.

Sono vietate la movimentazione e il trasporto tra aziende, su strada, salvo che sulle strade private delle aziende, di pollame ed altri volatili in cattività.

Non solo, norme riguardano anche veicoli, attrezzature e persone che entrano in contatto con i volatili. 

Tutti devono essere sottoposti a procedure di disinfezione.

Inoltre il pollame e gli altri volatili in cattività devono essere trasferiti e tenuti di edifici, se non è possibile devono essere confinati in aree dell’azienda che non consenta contatti con altro pollame o con i volatili selvatici.

Rispetto all’allevamento sequestrato i 3 chilometri riguardano: 
Tivoli, strada San Vittorino, via Enrico, via Goffredo Mameli, via Rosario Romeo, via Monti Lucretili, via Tiburtina Valeria, via Empolitana. Castel Madama: località Monitola e Campo del Ghiacci. Roma: via Crucis, via Ponte di terra, Autostrada dei parchi A24.

In un raggio di 10 chilometri, invece, è stata istituita una zona di sorveglianza che prevede misure meno gravose. 
Tra i vari punti: 
non si possono effettuare trasporti di volatili. 
Persone, veicoli ed attrezzature che entrano in contatto con il pollame devono essere disinfettati.

In questa zona ricadono le restanti vie di Tivoli e Castel Madama, oltre a  San Gregorio da Sassola, Casape, Gallicano nel Lazio, Poli, Zagarolo (via Colle Scossite, via Bianconi, via Santa Apollara, via Santa Maria, via Colle del Rio), Palestrina (via di Colle Rosato, SP55A incrocio via Vigesimo, via Tende), Castel San Pietro Romano (SP58A), Capranica Prenestina, Ciciliano, Sambuci (SP42A), Vicovaro (via delle Giunte), San Polo dei Cavalieri (SP 32), Marcellina, Guidonia Montecelio (SP 26B – via Cristoforo Ferrari, viale Roma, via della Longarina, via Tiburtina) e a Roma via Lunghezzina, via Fosso San Giuliano, via Valle Castriglione.

Fonte: www.notizialocale.it

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