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mercoledì 21 marzo 2018

Le terre demaniali agli Agricoltori e Allevatori??Come ti BLINDO l'ENTE.

In queste ultime settimane, nel nostro caso sono più di qualche anno, quasi quotidianamente  cerchiamo di svelare, approfondire ed affrontare le problematiche strettamente legate alle varie attività ed esigenze dei nostri amici Agricoltori e Allevatori Italiani.
Non entreremo volutamente nel merito della recente polemica che ci ha visti coinvolti nel caso di Gallicano per non sovrapporsi ai possibili approfondimenti giudiziari ma l'oggetto stesso della vicenda, grazie anche alla segnalazione di alcuni nostri attenti osservatori, ci ha permesso di aprire un ulteriore finestra sul vasto panorama normativo che regola l'utilizzazione dei terreni di demanio civico molte volte mal sfruttati con redditività pari a zero e comunque in danno agli interessi agricoli, zootecnici e di conservazione dei valori ambientali e naturalistici di tutta la comunità.
Ogni Agricoltore o Allevatore deve sapere che è necessario trovare il tempo per leggere ed approfondire quello che molte volte ci viene tenuto nascosto o velatamente celato ed oggi allora parliamo proprio di coloro che sono i soggetti abilitati all’esercizio o al godimento dei diritti di usi civico sul territorio gestito dagli Enti Agrari ovvero gli "utenti" e le diverse cause di "ineleggibilità"  degli stessi contenute nei loro Statuti.
Nello schema a fianco sono stati confrontati sei diversi Statuti (aggiornati e no alla L. 168/2017) degli Enti Agrari del Lazio nei quali si evidenzia l'eterogeneità dei "caratteri di appartenenza" per gli utenti. Situazione Analoga per ciò che concerne le cause di ineleggibilità.
In questo ultimo caso è evidente come la "blindatura più pesante" è quella dell'U.A. di Gallicano che con il Nuovo Statuto esclude dall'esercizio del diritto di elettorato passivo indistintamente "i funzionari, gli impiegati del Comune, della Regione Lazio e dello Stato", praticamente un colpo di spugna che cancella almeno un ventennio di pregiudizi, polemiche e politica.
A coloro che vorranno affrontare serenamente le prossime competizioni elettorali per tentare la scalata all'Ente e quindi avere la responsabilità diretta sulla gestione del patrimonio agro-silvo pastorale delle Comunità Locali consigliamo di sfogliare attentamente gli Statuti che regolano la vita degli Enti stessi per evitare sorprese prima e dopo le elezioni.



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