Consiglio di Stato si è espresso sul ricorso presentato
dall’associazione dei consumatori Codacons contro la Provincia d Viterbo.
L’oggetto di questa discussione è la sentenza del TAR del Lazio
sull’autorizzazione per la gestione da parte di Confagricoltura di una zona di
addestramento cani con sparo in località Spinaci e Cazzanello, nel comune di
Tarquinia. La ZAC si estende per 185 ettari e confina con un poligono militare
e la strada provinciale litoranea.
Inoltre, è stata divisa in due ulteriori zone, una per
l’addestramento e allevamento dei cani e un’altra in cui lo sparo non è
consentito a causa dell’approdo delle quaglie selvatiche. Secondo il Codacons
l’autorizzazione era illegittima. In particolare, è stato precisato come nella
zona ci siano altre specie, tra cui starne e fagiani, ragione per cui la
possibilità di sparo sarebbe una violazione della disciplina venatoria. In
aggiunta, è stato contestato lo sfruttamento della ZAC come vera e propria
tenuta di caccia.
TAR e Consiglio di Stato avevano già respinto il ricorso del
2008, ma poi è intervenuto un decreto regionale che ha spiegato come la zona si
trovasse in un’area in cui l’attività cinofila doveva essere interdetta. I
motivi spiegati dall’associazione dei consumatori non sono stati ritenuti
fondati e per questo motivo l’appello è stato bocciato. Il Consiglio di Stato
ha, tra le altre cose, ribadito come anche la delibera impugnata sia pienamente
conforme alle regole che disciplinano le zone di addestramento cinofilo.
Fonte:www.cacciapassione.com
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