Approvata all’unanimità la
delibera sulle Pratiche Locali Tradizionali, le superfici utilizzate dagli
agricoltori per cui sono percepiti i premi comunitari, molte delle quali a
seguito di una riclassificazione di Agea sono passate da una classificazione a ‘prato
pascolo’ a una ‘a boschi con tara’, con il conseguente rischio di essere tolte
dall’ammissibilità a premio.
Per scongiurare tale evenienza la
delibera prevede:
- un complessivo aggiornamento
delle superfici del territorio regionale interessate dalle PLT legate al
pascolo, sussistenti alla data del 1 gennaio 2015, con l’indicazione degli
estremi catastali e la percentuale di ammissibilità di tali superfici all’aiuto,
in conformità alle disposizione UE, nazionali e regionali di riferimento;
- un’attività precedente di
istruttoria da parte dell’amministrazione regionale che preveda una analisi
territoriale attraverso informazioni provenienti da AGEA, dai gestori, pubblici
o provati, delle superfici potenzialmente destinate alle PLT;
- dai Centri di Assistenza
Agricola;
- da strutture della Regione Lazio
e dagli Enti competenti in materia;
- da verifiche in loco su una
percentuale minima del 10% per ogni provincia.
Inoltre, viene stabilito che
l’aggiornamento delle superfici del territorio regionale interessate dalle PLT
legate al pascolo, sussistenti al 1 gennaio 2015, sia presupposto ai fini del
pagamento degli aiuti agli agricoltori che hanno presentato la domanda unica
(PAC) e domanda PSR 2014-2020.
“L’elenco delle Pratiche Locali
Tradizionali sarà formalizzato entro quattro mesi con ulteriore delibera di
Giunta, per poter costituire elemento di aggiornamento utile, una volta inviato
alle strutture competenti, ai fini dell’aggiornamento del Sistema di
Identificazione delle Parcelle Agricole (SIPA). Tale aggiornamento sarà
finalizzato a una corretta attribuzione per le annualità dal 2015 al 2020 degli
aiuti previsti dalla normativa comunitaria” – così in una nota l’Assessorato
Agricoltura, Promozione della Filiera corta e della cultura del cibo, Ambiente
e Risorse Naturali della Regione Lazio.
Fonte: Ufficio Stampa Regione Lazio
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