Il M5S Lazio ha depositato un’interrogazione a risposta scritta firmata dai consiglieri Denicolò, Blasi, Perilli, Porrello, Barillari e indirizzata al Presidente Zingaretti in merito alle criticità del randagismo.
Silvana Denicolò dichiara: “Il randagismo è, purtroppo, un fenomeno ancora diffuso nel Lazio, proprio ieri abbiamo soccorso un cane con una zampa ferita nella cunetta di una strada che costeggia il Consiglio Regionale. Esattamente due anni fa è stato siglato un accordo Stato Regioni che impegnava queste ultime a promuovere il possesso responsabile degli animali d’affezione e a garantire l’ obbligo di identificazione attraverso microchip.
Silvana Denicolò dichiara: “Il randagismo è, purtroppo, un fenomeno ancora diffuso nel Lazio, proprio ieri abbiamo soccorso un cane con una zampa ferita nella cunetta di una strada che costeggia il Consiglio Regionale. Esattamente due anni fa è stato siglato un accordo Stato Regioni che impegnava queste ultime a promuovere il possesso responsabile degli animali d’affezione e a garantire l’ obbligo di identificazione attraverso microchip.
Nel Lazio però continuiamo ad avere canili pieni ed un’anagrafe canina insufficiente, con orari ridotti e poche strutture abilitate al servizio. Per questo chiediamo a Zingaretti di sapere se è sua intenzione risolvere le criticità del randagismo nel Lazio, magari recependo, anche se con un anno di ritardo, l’accordo Stato Regioni e chiamando le ASL laziali ad un maggiore impegno nella lotta al randagismo e nel controllo della popolazione canina, magari attivando programmi mirati all’aggiornamento e implementazione dell’anagrafe. Il randagismo ha un costo per le casse pubbliche sicuramente superiore a quello di queste operazioni, ed è ora che il Lazio lo affronti con la stessa serietà di altre regioni che possono vantare un alto tasso di restituzione di cani ed un basso numero di esemplari nei canili”.
Fonte: www.terzobinario.it
Nessun commento:
Posta un commento