La sospensiva del TAR muove dalla considerazione che ci sono diversi terreni di competenza di Comuni, il cui Municipio è situato al di sotto dei 600 metri
di Fabrizio Neglia - Presidente UIMEC Frosinone
Frosinone - Facciamo il punto della situazione sullo spinoso problema dell’imu terreni agricoli. E’ la solita farsa all’italiana. Il governo Renzi, proditoriamente, ha tagliato fondi ai comuni e con l’imposizione di tale provvedimento, secondo noi fraudolento, ha obbligato i comuni a mettere le mani in tasca ai cittadini. Gridare allo scandalo è poco, purtroppo, sono sordi e sordido è il loro comportamento. Come UIMEC abbiamo, sin da subito, evidenziato le falle e l’incostituzionalità di tale provvedimento, non ottenendo alcun riscontro e, tantomeno, la collaborazione dei comuni che, solo oggi, hanno capito la portata catastrofica di tale manovra nata male e fatta peggio. Dello stesso nostro avviso, fortunatamente, è il TAR che finalmente si è pronunciato, questi giorni, e ha temporaneamente bloccato tale nefandezza. La sospensiva del TAR muove dalla considerazione che ci sono diversi terreni di competenza di Comuni, il cui Municipio è situato al di sotto dei 600 metri, posti, in
realtà, ben oltre tale quota. Inoltre, ad essere contestate sono anche le tempistiche sull’esenzione IMU sui terreni agricoli montani, determinate troppo tardi per consentire ai Comuni di programmare per tempo le nuove entrate derivanti dall’obbligo di IMU sui terreni agricoli, in compensazione dei 360 milioni di tagli statali. Ci auguriamo che la sentenza del TAR venga confermata. In tal caso il governo dovrebbe ripristinare i fondi tagliati ai circa 4 mila Comuni coinvolti. Bel pasticcio. Al Tribunale Amministrativo, l’ardua sentenza, decisione attesa per il 21 gennaio. Aspettiamo trepidanti.
Frosinone - Facciamo il punto della situazione sullo spinoso problema dell’imu terreni agricoli. E’ la solita farsa all’italiana. Il governo Renzi, proditoriamente, ha tagliato fondi ai comuni e con l’imposizione di tale provvedimento, secondo noi fraudolento, ha obbligato i comuni a mettere le mani in tasca ai cittadini. Gridare allo scandalo è poco, purtroppo, sono sordi e sordido è il loro comportamento. Come UIMEC abbiamo, sin da subito, evidenziato le falle e l’incostituzionalità di tale provvedimento, non ottenendo alcun riscontro e, tantomeno, la collaborazione dei comuni che, solo oggi, hanno capito la portata catastrofica di tale manovra nata male e fatta peggio. Dello stesso nostro avviso, fortunatamente, è il TAR che finalmente si è pronunciato, questi giorni, e ha temporaneamente bloccato tale nefandezza. La sospensiva del TAR muove dalla considerazione che ci sono diversi terreni di competenza di Comuni, il cui Municipio è situato al di sotto dei 600 metri, posti, in
realtà, ben oltre tale quota. Inoltre, ad essere contestate sono anche le tempistiche sull’esenzione IMU sui terreni agricoli montani, determinate troppo tardi per consentire ai Comuni di programmare per tempo le nuove entrate derivanti dall’obbligo di IMU sui terreni agricoli, in compensazione dei 360 milioni di tagli statali. Ci auguriamo che la sentenza del TAR venga confermata. In tal caso il governo dovrebbe ripristinare i fondi tagliati ai circa 4 mila Comuni coinvolti. Bel pasticcio. Al Tribunale Amministrativo, l’ardua sentenza, decisione attesa per il 21 gennaio. Aspettiamo trepidanti.
Fonte: www.osservatorelaziale.it
Nessun commento:
Posta un commento