3° TAPPA DEL REGIONALE DI CROSS E DERBY COUNTRY
Domenica 24 Luglio al Centro Equestre San Giorgio negli Altipiani di Arcinazzo andranno in scena le gare regionali di Cross Country e Derby Country, un settore che cresce e che con la terza tappa decreterà il campione regionale 2016 e selezionerà la squadra del Lazio per il Trofeo delle Regioni.
L'Asd Ponylandia/FederFauna scenderà nuovamente in gara con Milena Bonanni (su Porporina), Francesca R.Cancellieri (su Alba Saura), Elisa Mancini (su Chicca) e Beatrice Ciamei (su Grace).
S.V.I. LAZIO: PROPOSTA DI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CINGHIALE
Il Sindacato Venatorio Italiano (SVI) del Lazio ha presentato all'Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio la proposta di Regolamento per la gestione faunistico-venatoria del cinghiale. Il lavoro, redatto da Stefano De Vita, con la collaborazione dei
delegati periferici SVI che praticano tale caccia nelle diverse forme
ammesse dalla legge, rappresenta un documento tecnico-normativo molto
chiaro e preciso che potrà servire alla Regione Lazio per normare tale
attività in relazione anche alle esigenze di
controllo delle popolazioni che arrecano danni a cose e persone.
OSCAR GREEN A DUE GIOVANI INNOVATORI ROMANI
Due ragazzi romani, Cristiano Scarpa e Vincenzo Mancino, premiati
alla selezione regionale degli Oscar Green, premio nazionale di
Coldiretti per valorizzare i giovani imprenditori che fanno innovazione
in agricoltura.Scarpa (vincitore nella categoria Campagna Amica) è a capo della
Gea, società che fa ortofrutta a Guidonia Montecelio. Verdure, frutti e
ortaggi vengono consegnati ogni giorno, a domicilio, da fattorini in
bicicletta: prodotti a chilometro zero per un’attività che ha azzerato
le emissioni. Il secondo premiato (categoria Fare Rete) è Vincenzo
Mancino, inventore della ProlocoDol, dove Dol è acronimo di
denominazione di origine laziale.Gli altri premiati sono Karim Cirillo di Acquapendente (Viterbo),
l’istituto superiore di istruzione Savoia di Contigliano (Rieti) e
Antonio Siragusa di Pescosolido (Frosinone).
Chi
inquina, paga? Quasi mai. Certamente no nel caso del più grave disastro
ambientale che si è mai verificato nel Lazio: quello della Valle del
Sacco avvelenata dai pesticidi prodotti dalla Caffaro di Colleferro.
Per la bonifica del sito, insieme a quelli di
Brescia e Torviscosa, quantificata in 3 miliardi e mezzo di euro, gli
azionisti di riferimento dell’ex Snia non dovranno pagare nemmeno un
centesimo. A stabilirlo è stato il Tar del Lazio che ha accolto il
ricorso delle società finanziarie che hanno impugnato la richiesta di
bonifica presentata dal Ministero dell’Ambiente. Il disastro ambientale della
Valle del Sacco venne fuori nel 2005 quando in un campione di latte di
un’azienda zootecnica di Gavignano vennero trovate tracce di
esaclorocicloesano, agente chimico derivato dalla produzione del
Lindano. Venne dichiarato lo stato di emergenza che portò
all’istituzione del Sito d’interesse nazionale, comprendente per buona
parte la provincia di Frosinone. Il procedimento di riperimetrarzione
del Sin, esteso per circa 7.000 ettari, il terzo per ampiezza in Italia,
è alle ultime battute.gli interventi di bonifica, dopo le
peripezie giudiziari e gestionali causate dal declassamento del Sin, poi
annullato, sono fermi da almeno quattro anni; nella parte che interessa
la Ciociaria la bonifica non è mai iniziata.
La legge nazionale riguardante gli interventi assistiti con gli
animali e il suo recepimento – avvenuto il 9 marzo 2016 da parte della
Regione Lazio – nella normativa regionale presente e futura, le misure e
gli investimenti previsti con il nuovo Psr 2014-2020 e infine affinità e
sinergie tra agricoltura sociale e interventi assistiti con animali,
attraverso la narrazione di esperienze sul territorio: questi i temi che
saranno al centro del convegno “Agricoltura e sport. Gli interventi
assistiti con gli animali”, organizzato a Viterbo venerdì 22 luglio
dalle 9.30 alle 13.30 dal dipartimento Dibaf dell’Università della
Tuscia e dalla Uisp presso lo Spazio Attivo Bic Lazio a Viterbo in Via
Faul 20/22.
Vigilanza e controllo del patrimonio faunistico ambientale.
Questo l’obiettivo della nuova collaborazione con la Polizia
provinciale, prevista dalla delibera di Giunta appena approvata, per
garantire le attività senza alcuna interruzione o rallentamento. 250mila euro in due annualità è l’importo che sarà erogato alle Province per lo svolgimento delle attività previste dalla convenzione.
Agli agenti saranno affidate, tra le molteplici attività, quelle di
protezione della fauna per il prelievo venatorio, di tutela e sviluppo
del patrimonio ittico, dell'esercizio della pesca, l’attuazione dei
piani di abbattimento per il controllo della fauna selvatica, la
vigilanza sugli interventi di controllo faunistico, di salvaguardia e
vigilanza sulla raccolta dei tartufi freschi, dei funghi epigei
spontanei e di altri prodotti del sottobosco.
Verso il rinnovo del Commissario nominato per la
valorizzazione dell'azienda pubblica. «Due mila ettari di terra su cui immobili e
attrezzi agricoli ancora utilizzabili - secondo Fabrizio Santori (FdI)- vengono lasciati
marcire a causa dei forti ritardi di intervento da parte delle
istituzioni responsabili, da cui il pesante dilatarsi del debito di 800
mila euro l'anno sulle spalle dei romani. A ciò si aggiungano le forti
preoccupazioni relative alla destinazione di centinaia di animali quali
bovini di razza frisone, ovini e cavalli venduti all'asta, e soprattutto
dei lavoratori dipendenti da Roma Capitale. Il consigliere regionale chiede chiarezza sull'utilizzo abusivo dei locali per
matrimoni e altre cerimonie, come fossero proprietà private, ed esprime forti dubbi sulle tempistiche di acquisizione, tutela e valorizzazione della tenuta e
del suo personale previste dall'Assessore Politiche del bilancio della
Regione Lazio, Alessandra Sartore.
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