Entro il prossimo 9 giugno gli agricoltori delle zone di montagna e quelli delle aree svantaggiate localizzati nei Comuni colpiti dal terremoto nel 2016 e 2017 possono presentare, anche tramite Caa, una comunicazione all’Organismo pagatore Agea per accedere al regime di aiuto nazionale a favore della zootecnia estensiva istituito dal Mipaaf con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2018. Il regime di aiuto funziona con le regole del de minimis agricolo, il cui limite è 15.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari. I richiedenti devono possedere i seguenti requisiti: presenza di prati permanenti ammissibili ubicati in zone montane. I prati permanenti ricadenti nei Comuni colpiti dal sisma del 2016 e 2017 sono ammissibili all’aiuto anche se situati in zone svantaggiate. Le superfici agricole oggetto dell’aiuto devono risultare a disposizione dell’azienda richiedente alla data della presentazione della domanda di aiuto, essere mantenute in uno stato idoneo al pascolo e, per ciascun ettaro di prato permanente dichiarato nel piano di coltivazione il carico di bestiame annuo deve essere compreso tra 0,1 e 6 UBA. Il richiedente inoltre deve risultare detentore o proprietario di un allevamento attivo di bovini, ovini, caprini o equidi, come riportato dalla Banca dati nazionale di Teramo, nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2018. Infine è necessario il possesso di titoli Pac assegnati nel 2015, il cui valore medio unitario nell’anno 2015 risulti inferiore a quello medio nazionale fissato al medesimo anno (214,64 euro per ettaro).
Fonte: informatoreagrario
Nessun commento:
Posta un commento